LEGISLAZIONE SICUREZZA

PRIME SCADENZE PER LE TUTELE DEI FRAGILI NELLO SMART WORKING

da edotto.com

Nel calendario più volte aggiornato e prorogato dello Smart working si approssima una prima scadenza per datori di lavoro e lavoratori.

Si tratta del 30 giugno 2022, una data che segna uno spartiacque tra i lavoratori. Le tutele in tema di smart working apprestate dal legislatore scadranno infatti a fine giugno per i lavoratori disabili e i genitori di figli con disabilità grave mentre proseguiranno fino al 31 luglio 2022 per i lavoratori maggiormente esposti a rischio di contagio e per i genitori lavoratori con almeno un figlio minore di anni 14.

Tralasciando la ratio che sottende il diverso trattamento di categorie di lavoratori ugualmente meritevoli di tutele, riepiloghiamo di seguito le misure in scadenza il 30 giugno 2022 secondo le previsioni di cui al decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24 convertito con modificazioni dalla L. 19 maggio 2022, n. 52.

Smart working: lavoratori fragili

La prima scadenza coinvolge i dipendenti lavoratori fragili di cui all’articolo 26, comma 2-bis, del Cura Italia (decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27).

Si tratta di lavoratori con riconoscimento di disabilità grave (articolo 3, comma 3, L. n. 104 del 1992) o in possesso di certificazione attestante una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita.

Per questi lavoratori scade il 30 giugno 2022 (articolo 10, comma 1-ter del decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24) la possibilità di svolgere di norma la prestazione lavorativa in modalità agile, anche attraverso l’adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi vigenti, o lo svolgimento di specifiche attività di formazione professionale anche da remoto.

Lavoratori ad elevata fragilità: tutele previdenziali

E sempre il 30 giugno 2022 è l’ultimo giorno utile entro il quale i lavoratori fragili che non possono ricorrere allo smart working secondo le modalità su indicate possono assentarsi dal lavoro e la loro assenza viene equiparata a ricovero ospedaliero.

Tale tutela previdenziale è riconosciuta esclusivamente ai lavoratori dipendenti affetti dalle patologie e nelle condizioni tassativamente individuate dal decreto D.M. 4 febbraio 2022.

Questi lavoratori ad elevata fragilità, se assicurati per la malattia presso l’INPS, hanno diritto all’erogazione dell’indennità direttamente dall’Istituto fino al 30 giugno 2022.

Per i lavoratori non assicurati per la malattia presso l’INPS, l’erogazione della prestazione (riconosciuta fino al 30 giugno 2022) è invece a carico del datore di lavoro che ha diritto ad un rimborso forfettario per gli oneri sostenuti per ciascun lavoratore pari ad un importo annuo di 600 euro, da riparametrare in base al numero di mesi interessati. Sono esclusi i datori di lavoro domestico e i datori di lavoro non assoggettati a contribuzioni previdenziali presso l’INPS (articolo 26, commi 2 e 7-bis, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, la cui validità è stata prorogata dall’articolo 10, comma 1-bis del decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24).

Smart working: genitori di figli con disabilità

Dal 1° luglio 2022 (articolo 10, comma 5-quinquies del decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24) verrà meno infine il diritto a svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile per i genitori lavoratori dipendenti privati che hanno almeno un figlio con disabilità grave  (legge n. 104/1992), o almeno un figlio con bisogni educativi speciali.

Tale diritto, previsto dall’articolo 5-ter del decreto-legge 7 gennaio 2022, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 marzo 2022, n. 18, è riconosciuto anche in assenza degli accordi individuali, fermo restando il rispetto degli obblighi informativi previsti dagli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81 e a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore non lavoratore e che l’attività lavorativa non richieda necessariamente la presenza fisica.

AGENTI FISICI NEI LUOGHI DI LAVORO: GLI ATTI DI DBA2019

dBA è una iniziativa nata nel 1985 per rispondere inizialmente alle problematiche di prevenzione del rischio rumore, ma che che è cresciuta a tutti gli ambiti dei fisici e ogni 4 anni dal 1985 , porta a sintesi un confronto multidisciplinare .Approfondisce gli argomenti più attuali in incontri dedicati a temi specifici, sempre nell’ambito dei rischi fisici con contributi tecnico-scientifici sulle novità normative e la loro interpretazione, sugli effetti biologici dei fattori di rischio, sui problemi della sorveglianza sanitaria, delle tecniche di valutazione, misurazione e previsione dei rischi, delle misure di bonifica e di protezione degli esposti, nonché degli aspetti connessi al controllo ed alla vigilanza.

Scarica il documento :

Regione Emilia Romagna, Inail, Ausl Modena, “ dBA2019 – Agenti fisici e salute nei luoghi di lavoro”, a cura di Silvia Goldoni, Pietro Nataletti, Nino Della Vecchia e Antonio Santarpia, pubblicazione che raccoglie gli atti dell’omonimo convegno – Bologna, 17 ottobre 2019 (formato PDF, 11.65 MB).

La Ausl di Modena mette a disposizione una importante banca dati disponibile on line al link:

https://www.ausl.mo.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/23106

ALLEGGERIAMO IL CARICO : FOCUS SNOP SULLE MALATTIE MUSCOLO-SCHELETRICHE

da Ciip

È qui possibile consultare i materiali ( la maggior parte slides) in formato PDF proiettate alla presentazione dell’e-book CIIP , per la campagna contro i disturbi muscolo-scheletrici.

Matteo Bonzini (Clinica del Lavoro Milano): Introduzione  (video)

Susanna Cantoni (presidente CIIP): Presentazione E BOOK CIIP DMS  (video)

Giovanni Falasca (coordinatore Gruppo CIIP Sistemi informativi): Rischio muscolo scheletrico: infortuni e malattie professionali: I dati del problema  (video)

Focus su settore sanitario e socio sanitario

Olga Menoni  (Clinica del Lavoro Milano) (video)

Cristina Mora (Università di Bologna – Banca Dati Soluzioni) (video)

Silvana Salerno (ricercatrice): Rischio muscolo scheletrico: un problema di genere? (video)

Francesca Grosso (referente Focal Point INAIL   EU OSHA): L’impegno dell’INAIL nella Campagna Europea sul rischio MSK (video)

Daniele Tovoli (referente FIASO): L’impegno di FIASO sul rischio MSK (video)

SICUREZZA SUL LAVORO SUI BANCHI DI SCUOLA.

da fiscoetasse.com

Informazione e formazione sui temi  della sicurezza sul lavoro  nelle scuole per studenti e docenti. Lo sforzo  per diffondere una cultura di maggiore attenzione e responsabilità anche personale parte dall’ambito scolastico.

 Sulla base di questi principi condivisi è stato firmato ieri dal Ministro del lavoro Orlando , dal Ministro dell’Istruzione Bianchi,  dal presidente INAIL Bettoni e dal direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro Giordano,  un Protocollo d’intesa per la promozione e la diffusione della cultura  della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e orientamento.

L’accordo ha una durata triennale e intende mettere in campo una serie di proposte  informative educative e didattiche,  oltre che  predisporre gli strumenti operativi aggiornati, per sensibilizzare su temi della salute e sicurezza in ogni ambiente di vita, studio e lavoro per coloro che operano nella realtà scolastica, sia docenti che studenti e ,  in  particolare :

  •  per gli  studenti piu  prossimi all’inserimento nel mondo del lavoro o
  •  quelli coinvolti nei “Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento”.

Le azioni e gli strumenti previsti dal Protocollo saranno proposte anche a tutti i soggetti coinvolti nell’erogazione di percorsi di alternanza, come  tirocini curriculari e stage,sottoponendoli al vaglio della Conferenza delle Regioni.

L’obiettivo è ridurre sistematicamente gli eventi infortunistici nei luoghi di lavoro  purtroppo ancora troppo numerosi.

La programmazione e organizzazione dei piani di attività da realizzare è affidata a  un Comitato di coordinamento  composto da cinque rappresentanti, di cui due per il ministero dell’Istruzione, uno per il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, uno per l’INL e uno per l’INAIL, incaricato anche di  curare il  monitoraggio dell’ attuazione delle singole iniziative e dei relativi risultati.

I Ministri Bianchi e Orlando hanno sottolineato l’importanza del protocollo, che considerano un passo in avanti importante:“Lavorare sulla cultura della sicurezza  significa fare un investimento di lungo periodo per contrastare il fenomeno inaccettabile degli incidenti sul lavoro”, ha detto il ministro Bianchi 

Qui il testo integrale

PIANI MIRATI PER L’ASSISTENZA DELLE IMPRESE SULLA SICUREZZA.

da Inail.it

Il presente report da un lato illustra l’approccio e i metodi che possono caratterizzare un Piano Mirato di Prevenzione, dall’altro presenta le esperienze condotte nell’arco di un biennio sul territorio nazionale e in diversi contesti socio economici.

Immagine I piani mirati di prevenzione per l’assistenza alle imprese: metodi, strumenti ed esperienze territoriali

Il report, dunque, costituisce strumento di diffusione dei risultati progettuali in un processo più ampio di comunicazione, in linea con quanto stabilito nel PNP in merito alle politiche di prevenzione e promozione della salute, funzionali ad aumentare la conoscenza e l’enpowerment, a stimolare e rendere efficace il confronto e lo scambio di buone prassi, dati, informazioni, linee di lavoro.


Prodotto: VolumeEdizioni Inail – 2022Disponibilità: Consultabile solo in reteInfo: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

TUTELA DEL LAVORO CON PIATTAFORME DIGITALI

ROMA.  – Un disegno di legge per tutelare i lavoratori del mondo digitale. La proposta, in nove articoli per “tutelare il lavoro nei casi di utilizzo di piattaforme digitali e a contrastare i fenomeni di sfruttamento lavorativo”, arriva dai senatori della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici e privati.

Un’iniziativa che incassa la “piena adesione” del ministro del Lavoro, Andrea Orlando, e che, ricorda, un ddl di sua iniciativa “che collima con questa proposta sotto molteplici aspetti”. Per Orlando, “la necessità di adeguare il sistema normativo alle modalità organizzative dettate dalle nuove tecnologie è una realtà di cui dobbiamo prendere atto e su cui è necessario intervenire tempestivamente”.

“Se il lavoro è cambiato e si sta evolvendo, se oggi parliamo di transizione digitale in atto, non dobbiamo pensare che il lato oscuro del mercato del lavoro non evolva”, spiega il presidente della Commissione parlamentare, Gianclaudio Bressa.

“L’utilizzo sempre più massiccio delle nuove tecnologie  -aggiunge Bressa – ha fatto emergere il fenomeno del “caporalato digitale” dove i lavoratori della gig economy hanno sostituito i braccianti agricoli. Non è più soltanto il furgone a caricare al mattino i lavoratori in attesa della chiamata, ma è l’uso degli algoritmi che costituisce il fulcro per lo sfruttamento dei lavoratori. Ecco, allora, che il pericolo più profondo è che l’algoritmo e, più in generale, l’intelligenza artificiale, possano diventare strumenti senza controllo”.

Il governo, continua Orlando, sta portando avanti un impegno “anche a livello europeo per la definizione di regole più giuste per i lavoratori digitali e per fare in modo che l’Italia sia espressione di una avanguardia nel riconoscimento delle tutele   dei diritti per questi lavoratori”.

Il numero delle lavoratrici e dei lavoratori morti sul lavoro, osserva il ministro, “permane drammaticamente alto ed è inaccettabile per un Paese come il nostro” e “bisogna sfatare un luogo comune duro da abbattere: associare che le morti sul lavoro siano legate a qualche tipo di fatalità. Le morti sul lavoro, come gli incidenti, sono conseguenza di cattive forme organizzative, di mancanza di prevenzione e formazione, e anche conseguenza del tipo di competizione che si sceglie”.

Nell’economia digitale e nel lavoro tramite piattaforme, ad esempio, prosegue Orlando, “il rischio è quello dei ritmi di lavoro dovuto ad una commistione fra l’estrema modernità delle tecnologie digitali e il lavoro taylor-fordista di matrice novecentesca, con mansioni parcellizzate e ripetitive, tali da creare una catena continua ma anche forme di ‘caporalato digitale’, che trovano nell’utilizzo degli algoritmi il fulcro per lo sfruttamento del lavoratore”.

Il nuovo ddl proposto dalla Commissione d’inchiesta individua, tra le altre cose, “una serie di disposizioni che stabiliscano dei livelli minimi di tutela per tutti i lavoratori della gig economy”, prevede “misure ulteriori di protezione dei dati personali dei lavoratori nel caso in cui il committente utilizzi delle piattaforme digitali” e introduce dei “nuovi obblighi a carico del committente che utilizzi delle piattaforme digitali”.

da:

Valentina Accardo/ANSA-la voce d ‘Italia

DORS :BANCA DATI RISCHIO CHIMICO REGIONE PIEMONTE

Il sito DORS della regione Piemonte presenta un interessante sezione sul rischio chimico nei luoghi di lavoro. Quest’area tematica ospita documenti, risorse e banche dati utili per trovare informazioni su sostanze chimiche che possono provocare danni alla salute delle persone esposte.

Nella maggior parte dei casi l’esposizione alle sostanze chimiche avviene in ambito professionale.

Le sostanze chimiche che destano maggiore preoccupazione sono quelle associate ad un rischio cancerogeno, per tale ragione è stata sviluppata una matrice agente-lavorazione che permette di associare ad ogni sostanza classificata come cancerogena dalla IARC e dalla CE un elenco di lavorazioni in cui l’agente può essere potenzialmente presente.

clicca qui per link:

https://www.dors.it/tema.php?idtema=34

MEDICI AUTORIZZATI:NUOVE REGOLE PER ISCRIZIONE E FORMAZIONE

Pubblicato dal Ministero del Lavoro il decreto 4 maggio 2022 riguardante le modalità di iscrizione nell’elenco dei medici autorizzati incaricati della sorveglianza sanitaria secondo quanto stabilito dalle disposizioni vigenti in materia di protezione dai rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti, nonché i contenuti della formazione e dell’aggiornamento professionale.

Il provvedimento, emanato con i Ministeri Salute e Istruzione in attuazione del decreto legislativo 31 luglio 2020 articolo 138 comma 2 sarà in vigore dal 1° gennaio 2023. Definisce i requisiti per l’iscrizione dei medici nell’elenco degli autorizzati, compiti e composizione della commissione che deve verificarli, modalità e svolgimento dell’esame di abilitazione e titoli per esserne ammessi.

I titoli per l’ammissione all’esame in sintesi sono:

  • laurea in medicina e chirurgia;
  • qualifica di medico competente ai sensi del TU sicurezza sul lavoro;
  • corso di studio sulla radioprotezione o corso post universitario sulle radiazioni ionizzanti di 40 ore con 40 giorni lavorativi per la parte pratica.

Gli esami si svolgeranno a Roma e con sessioni annuali, saranno ammessi candidati che avranno presentato domanda entro il 31 dicembre dell’anno precedente. Le date verranno comunicate al candidato quindici giorni prima delle prove.

Una volta abilitati i medici dovranno sostenere aggiornamento professionale a partire dal triennio successivo all’entrate in vigore del decreto. Aggiornamento tramite corsi in materia di radioprotezione medica nella formazione continua da decreto legislativo n.502 del 30 dicembre 1992. 30% crediti specifici radioprotezione medica. Modalità e criteri dettagliati della formazione definiti entro sei mesi dall’entrata in vigore del decreto.

da quotidianosicurezza.it

INFORTUNI MANCATI / NEAR MISS: IL MODELLO FINCANTIERI

Il presente documento descrive, in sintesi, il percorso congiunto Inail-Fincantieri di approfondimento del MGNM applicato dal Gruppo Fincantieri con l’obiettivo condiviso di esplorarne le opportunità e le criticità applicative e verificarne le aree di possibile miglioramento in termini di efficacia preventiva.

Prodotto: VolumeEdizioni Inail – 2022Disponibilità: Consultabile solo in reteInfo: dcpianificazione-comunicazione@inail.it