dal sito forbes.it
Mentre sempre più aziende stanno introducendo piani per agevolare il cosiddetto lavoro smart per i propri dipendenti, in Italia così come nel resto del mondo sta aumentando il numero di liberi professionisti che svolgono il proprio compito da remoto. Dalla propria abitazione così come dalle sempre più numerose postazioni di co-working. Secondo una recente statistica resa nota da Global Workplace Analytics e FlexJobs, le persone che lavorano almeno parzialmente da casa sono cresciute del 115% negli ultimi dieci anni, mentre sono il 72% in più quelle che dichiarano di considerare questa possibilità come un benefit nel caso in cui decidano di cambiare azienda. Insomma, il cosiddetto lavoro agile piace sempre di più.
E non solo perché permette di conciliare meglio impegni professionali con vita familiare. I cosiddetti home workers si dicono infatti più soddisfatti e produttivi rispetto ai colleghi costretti a passare lunghe ore in ufficio. Naturalmente a patto di rispettare alcune regole fondamentali. La prima? Imparare a gestirsi per evitare di perdere tempo. Ecco allora dieci consigli desunti dalla ricerca per lavorare da remoto rendendo di più.
1 – Scandire la giornata. La prima cosa da fare quando si lavora in casa è determinare la propria giornata lavorativa. Si può decidere di iniziare la mattina presto o, al contrario, di godersi le prime ore della giornata dedicando alla sfera professionale il pomeriggio o la sera. In ogni caso è fondamentale decidere un orario e rispettarlo, proprio come se si dovesse timbrare il cartellino dell’ufficio. In questo modo non si rischia di procastinare perdendo occasioni e denaro.
2 – Darsi un termine. Una volta impostato l’orario giornaliero di lavoro è necessario stabilire il momento esatto per terminare la giornata professionale. Quando si rimane in casa può essere forte la tentazione di proseguire a oltranza, magari in prossimità di una scadenza. Invece è bene darsi un termine ben preciso e rispettarlo in modo da riuscire a staccare, rilassarsi e prepararsi agli impegni del giorno dopo.
3 – Pausa e sport. In ufficio concedersi una pausa è abbastanza semplice: basta andare a prendere un caffè con i colleghi. Quando si resta in casa è più complicato, ecco perché è necessario imporsela. Il consiglio è quello di non saltare mai i pasti, mangiando proprio come se si fosse in pausa pranzo. Può essere utile anche staccare per qualche minuto ogni ora, dedicandosi a qualcosa di diverso. Che sia un giro sul tapis roulant o un po’ di giardinaggio sul balcone.
4 – Medio termine. Un altro consiglio è quello di organizzare il proprio tempo pensando nel medio periodo, cioè fissando una tabella di marcia settimanale. Questa abitudine permette di gestire le proprie giornate in modo più equilibrato, ma anche di alleggerire il carico mentale delle cose da fare. Naturalmente questo calendario deve tenere conto delle scadenze più urgenti, che vanno affrontate prima. Lasciando indietro quelle che possono aspettare un po’ di più.
5 – Darsi obiettivi. Un altro consiglio è quello di avere sempre un obiettivo nel corso della giornata. Questa strategia non solo aiuta a scandire meglio il tempo, ma permette anche di mantenere alto l’entusiasmo. Definire l’impegno professionale non solo in base alle ore impiegate ma anche in base agli obiettivi raggiunti è il modo migliore per affrontare il lavoro da casa senza dispersione di energie.
6 – Niente distrazioni. Uno dei maggiori pericoli quando non si lavora in un ambiente professionale è quello di cadere costantemente nella tentazione di distrarsi. In ufficio mantenere alta la concentrazione è infatti più semplice. Ecco perché a casa è fondamentale lasciare da parte, nelle ore dedicate al lavoro, tutte le altre attività. Che sia la lavatrice, il bucato da stirare o una telefonata con l’amica, l’unica cosa alla quale si deve pensare è il raggiungimento del proprio obiettivo prefissato.
7 – Stile professionale. Gli esperti di smart working raccomandano anche di comportarsi a casa proprio come se si andasse in ufficio. Questo implica la necessità di vestirsi ogni mattina e di arredare un angolo del proprio appartamento proprio come un piccolo ambiente di lavoro. Questo aiuta a distinguere i due piani, quello personale e quello professionale, anche da un punto di vista psicologico. E permette di concentrarsi meglio.
8 – Cercare il confronto. Quando si lavora lontano dall’ufficio può mancare il confronto, il rapporto umano con colleghi e responsabili. Per questo può essere opportuno trovare una persona, magari un altro libero professionista, con il quale condividere la giornata di lavoro. L’ideale, in questo caso, è cercare uno spazio di co-working creato proprio con questo scopo.
9 – Rituale su misura. Dopo una lunga giornata di lavoro in casa può essere utile premiarsi attraverso un rituale personale. Questa abitudine ha due effetti positivi: indica che la parentesi professionale è conclusa e può lasciare spazio a quella personale, aiuta a non proseguire gli impegni a oltranza. Il rituale è molto personale, ci si può alzare e mettere in ordine la propria scrivania, aggiornare l’agenda per il giorno successivo, farsi una tazza di tè o regalarsi dieci minuti di relax.
10 – Imparare a staccare. Una volta conclusa la giornata di lavoro è bene staccare da tutto. Questo vuol dire non controllare più la mail, spegnere il pc e, se possibile, uscire di casa per rilassarsi un po’. Una regola che vale per tutti. Anche per chi passa le tradizionali otto ore in ufficio.
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