Monthly Archives: Ottobre 2023

LA VALUTAZIONE DEL SOVRACCARICO BIOMECCANICO CON SENSORI ED ALGORITMI

da inail.it

Le reti di sensori indossabili e gli algoritmi di intelligenza artificiale offrono la possibilità di stimare accuratamente e in tempo reale il rischio biomeccanico nelle attività di movimentazione manuale dei carichi eseguite senza e con l’ausilio di tecnologie robotiche collaborative (HRC).

Tale opportunità permette di: superare alcuni limiti dei metodi tradizionali elencati negli standard internazionali di ergonomia; ottimizzare il controllo delle tecnologie HRC; informare i lavoratori sul loro stato fisico attraverso stimoli di feedback. Eventuali interventi di ergonomia di concezione e correzione che usino questi approcci strumentali impatterebbero positivamente sulla riduzione dell’insorgenza delle malattie professionali a carico del sistema muscoloscheletrico.


Prodotto: Volume
Edizioni: Inail 2023
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

REGIONE EMILIA: LE BUONE PRATICHE NELL’ASSISTENZA SANITARIA DEGLI ANZIANI/ MALATI

da Regione Emilia


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Buone pratiche per la promozione del benessere organizzativo e prevenzione del rischio psicosociale nelle strutture residenziali di assistenza per anziani, anche per contrastare possibili violenze e aggressioni (PP08)

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Buone pratiche per la valutazione del rischio e l’adozione di soluzioni per la riduzione del sovraccarico biomeccanico in attività di assistenza domiciliare a persone non autosufficienti (PP08)

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Sicurezza sul lavoro, nuovo protocollo: focus su formazione, infortuni in itinere e malattie professionali

Elmetto, Copricapo Di Sicurezza

Nel 2023, Bergamo è alle prese con una situazione allarmante riguardo agli infortuni sul lavoro, in particolare quelli fatali, con l’ultimo incidente risalente a meno di una settimana fa. Per affrontare questa problematica, 35 enti e associazioni locali hanno sottoscritto il terzo Protocollo di Intesa per la diffusione della Cultura della Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro, coprendo il periodo da ottobre 2023 a ottobre 2025.

Questo accordo, che ha visto la luce per la prima volta nel lontano 2018 (inizialmente con termine nel 2021, prorogato a causa della pandemia di Covid), è caratterizzato dalla condivisione degli obiettivi da perseguire. Gli obiettivi sono definiti attraverso l’analisi delle criticità locali e la collaborazione attiva di personale proveniente da diverse istituzioni, enti e parti sociali. Questi gruppi di lavoro collaborano per promuovere azioni di miglioramento all’interno delle aziende del territorio.

La firma del nuovo accordo ha anche fornito l’occasione per presentare i risultati di sei progetti realizzati nell’ultimo biennio. Questi progetti hanno riguardato il monitoraggio e l’audit dell’organizzazione aziendale in materia di sicurezza, la sensibilizzazione dei neoimprenditori, l’integrazione di aspetti di salute e sicurezza nei programmi scolastici, la prevenzione delle cadute dall’alto, la pianificazione di modalità per svolgere formazioni pratiche in azienda e la sicurezza nella movimentazione dei materiali.

I risultati di questi progetti sono stati incoraggianti e hanno spinto ad ampliare l’esperienza con otto nuovi progetti, il cui obiettivo è prevenire infortuni e malattie professionali, senza dimenticare l’ordinaria attività di vigilanza ed ispezione negli ambienti di lavoro a carico di Ats.

Questi nuovi progetti includono la sensibilizzazione dei lavoratori sulla sicurezza nei luoghi di lavoro tramite seminari e webinar, la possibile creazione di una piattaforma sperimentale per la registrazione della formazione obbligatoria e dei relativi attestati, per contrastare il fenomeno dell’illecita compravendita degli stessi. Inoltre, sono previsti un protocollo operativo per la formazione in materia di sicurezza per lavoratori, tirocinanti e allievi svantaggiati, e una mostra itinerante di manifesti sulla sicurezza da tenere nelle scuole superiori.

Altri obiettivi comprendono la mappatura e l’analisi degli infortuni in itinere e stradali, la definizione di procedure e strumenti per migliorare la sicurezza sul lavoro da proporre alle imprese in occasione di collaborazioni e appalti, nonché un’indagine sulla percezione e riconoscibilità del rischio legato allo stress correlato al lavoro nell’attuale contesto organizzativo.

Oliviero Rinaldi, direttore del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria dell’Ats di Bergamo, ha sottolineato l’importanza di questo protocollo, che ha investito significativamente nella promozione della cultura della sicurezza per tutte le fasce d’età e ha evidenziato i successi ottenuti da aziende che hanno ridotto gli infortuni sul lavoro nel tempo grazie a sistemi di gestione della sicurezza virtuosi. Ha anche evidenziato l’importanza della collaborazione in questa rete di azione.

Il prefetto di Bergamo, Giuseppe Forlenza, ha elogiato l’iniziativa, riconoscendo la necessità di un intervento significativo sulla formazione per migliorare la corretta applicazione delle normative esistenti in materia di sicurezza sul lavoro.

La dottoressa Giuseppina Zottola, direttore del reparto Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro di Ats Bergamo, ha sottolineato che l’azione di vigilanza e controllo è fondamentale ma non sufficiente da sola a cambiare i comportamenti in profondità. Gli obiettivi dei progetti includono l’azione a monte, partendo dalla formazione nelle scuole per influenzare positivamente i futuri lavoratori e imprenditori, prima di entrare nei luoghi di lavoro. Questo approccio mira a spostarsi dalla prevenzione per obbligo legale a una prevenzione basata sulla convinzione.

In sintesi, Bergamo sta facendo importanti passi avanti nella promozione della cultura della sicurezza sul lavoro. Questo protocollo non solo promuove la formazione e la sensibilizzazione ma anche la condivisione dei risultati e delle migliori pratiche tra le associazioni aderenti. La speranza è che questi sforzi possano ridurre significativamente gli infortuni sul lavoro e migliorare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro della regione.

da www.bergamonews.it

LA SETTIMANA EUROPEA PER LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO NELLA REGIONE PIEMONTE

da Regione Piemonte

Dal 23 al 29 ottobre si celebra la Settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro attraverso centinaia di eventi di sensibilizzazione realizzati in tutta la UE. #EUhealthyworkplaces

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La cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro

Promuovere la cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro è una priorità per la tutela della salute.
La Regione Piemonte si impegna per garantire il diritto alla salute e alla sicurezza in ogni ambito lavorativo.

Attività di vigilanza e controllo

In Piemonte i Servizi di Prevenzione  e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (S.Pre.S.A.L.) delle ASL garantiscono la vigilanza nei luoghi di lavoro pubblici e privati, attraverso :

  • inchieste e accertamenti su malattie professionali e infortuni
  • iniziative d’informazione e formazione
  • assistenza ai lavoratori e alle aziende

Le cause di infortunio

Le principali cause di infortunio grave sono riferibili a:

  • carenza di informazione
  • mancanza di procedure di sicurezza
  • assenza di misure di emergenza
  • sottovalutazione del rischio

I Piani mirati di prevenzione

La Regione Piemonte attua modelli di assistenza e supporto alle imprese nella prevenzione dei rischi per raggiungere i lavoratori socialmente più svantaggiati, generalmente occupati in microimprese e in mansioni che comportano maggiore esposizione a rischi. In particolare ha attivato:

  • diffusione di buone pratiche
  • formazione sui rischi specifici alle figure della prevenzione delle imprese
  • sollecitazione all’autovalutazione
  • canali di comunicazione diretta con gli S.Pre.S.A.L. delle ASL

I settori lavorativi a rischio

  • agricolo e vitivinicolo per l’accesso a luoghi chiusi caratterizzati dalla presenza di gas tossici o da assenza di ossigeno: impianti, pozzi, serbatoi, silos…
  • cerealicolo, foraggero e del giardinaggio per l’utilizzo di attrezzature e macchine agricole
  • edilizio, per la caduta dall’alto
  • attività di saldatura, per i fumi cancerogeni
  • logistica, per patologie professionali dell’apparato muscolo-scheletrico
  • sanitario, per lo stress correlato al lavoro, con particolare riferimento alle aggressioni agli operatori sanitari
     

La Rete WHP Regione Piemonte

La rete contribuisce a migliorare lo stato di salute e di benessere dei lavoratori, incoraggiando, nei luoghi di lavoro, azioni e cambiamenti organizzativi e comportamentali attraverso l’attuazione di interventi riconosciuti come pratiche raccomandate.

Ulteriori informazioni qui

“Storie di infortunio” – DORS Regione Piemonte

Il progetto valorizza l’inchiesta infortuni attraverso storie che utilizzano gli elementi della narrazione per proporre soluzioni efficaci per la prevenzione. Le storie sono scritte dagli operatori dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro delle ASL piemontesi.

Consulta il repertorio

Le iniziative sul territorio piemontese

I Servizi Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro (SPRESAL) delle ASL di Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola promuovono una serie di eventi che si terranno a Novara dal 23 al 27 ottobre
Consulta il calendario 

L’ASL BI organizza seminari rivolti alle Figure della Prevenzione aziendale delle imprese del territorio che hanno aderito ai Piani Mirati di Prevenzione
Scopri le iniziative L’ASL Città di Torino ha organizzato un evento che si terrà venerdì 27 ottobre, presso l’Educatorio della Provvidenza, in Corso Trento 13 a Torino.
Ulteriori dettagli qui

L’ASL TO 5 promuove incontri con le aziende del territorio che hanno aderito alla rete WHP Piemonte e diffonde materiale divulgativo, che è possibile scaricare qui

INQUINAMENTO E TUMORI AL SENO.

da doctor33.it

Al Congresso 2023 della European society for medical oncology (Esmo), che si è svolto a Madrid, sono stati presentati i risultati del primo studio che ha affrontato il tema degli effetti dell’esposizione sia residenziale che occupazionale all’inquinamento atmosferico sul rischio di cancro al seno.

«Donne che vivono e lavorano in luoghi con livelli più elevati di particelle sottili nell’aria hanno maggiori probabilità di contrarre il cancro al seno rispetto a coloro che vivono e lavorano in aree meno inquinate» ha affermato Béatrice Fervers, responsabile del dipartimento di Prevenzione del cancro e dell’Ambiente del Centro oncologico globale Léon Bérard di Lione. «Ciò contrasta con una ricerca precedente che esaminava l’esposizione alle particelle fini solo dove le donne vivevano, mostrando effetti minimi o nulli su tale rischio» ha aggiunto. Gli esperti chiedono una riduzione dei limiti. «I nostri dati hanno mostrato un’associazione statisticamente significativa tra l’esposizione a lungo termine all’inquinamento atmosferico da particelle sottili, in casa e sul lavoro, e rischio di cancro al seno» ha affermato Fervers.

Nello studio, l’esposizione all’inquinamento domestico e lavorativo di 2.419 donne affette da cancro al seno è stata confrontata con quella di 2.984 donne senza cancro al seno nel periodo 1990-2011. I risultati hanno mostrato che il rischio di cancro al seno è aumentato del 28% quando l’esposizione all’inquinamento atmosferico da particelle fini (PM2,5) aumenta di 10 µg/m3, che equivale alla differenza di concentrazione che si rileva passando da aree rurali ad aree urbane. Aumenti minori del rischio di cancro al seno sono stati registrati anche nelle donne esposte a livelli elevati di inquinamento atmosferico da particelle più grandi (PM10 e biossido di azoto).

«Queste particelle molto piccole» spiega l’oncologo Charles Swanton, del Francis Crick Institute di Londra «possono penetrare in profondità nei polmoni ed entrare nel flusso sanguigno da dove vengono assorbite nel seno e in altri tessuti. Sarà importante verificare se gli inquinanti consentono alle cellule del tessuto mammario con mutazioni preesistenti di espandersi e muoversi verso la promozione del tumore attraverso processi infiammatori, in modo simile alle nostre osservazioni nei non fumatori con cancro al polmone. È molto preoccupante che piccole particelle inquinanti e microplastiche stiano entrando nell’ambiente quando non comprendiamo ancora il loro potenziale nel promuovere il cancro».

«Ora esistono forti prove epidemiologiche e biologiche del legame tra l’esposizione alle particelle PM2.5 e il cancro, e ci sono buone ragioni cliniche ed economiche per ridurre l’inquinamento al fine di prevenire i tumori» afferma Jean Blay, direttrice delle Politiche pubbliche dell’Esmo. A seguito di una proposta della Commissione Europea dell’ottobre 2022 per ridurre il limite per le particelle PM2,5 nell’aria dagli attuali 25 µg/m3 a 10 µg/m3 entro il 2030, l’Esmo ha sollecitato un’ulteriore riduzione del limite del PM2,5 a 5 µg/m3, in linea con gli orientamenti sulla qualità dell’aria dell’Organizzazione mondiale della sanità

RADON UN PROBLEMA INVISIBILE.

da arpalazio.it

Lunedì 9 ottobre si è tenuto a Roma il convegno “Radon: un problema invisibile” organizzato dall’ANSAF (Associazione nazionale specialisti agenti fisici) con il supporto organizzativo dell’ARPA Lazio e interventi di altro livello istituzionale curati da esperti di Ministero della Salute, Istituto superiore di sanita, Consiglio nazionale delle ricerche, Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione, nonché da docenti delle università La Sapienza e Roma Tre.

A seguire, il programma degli interventi e, in allegato, le presentazioni dei relatori:

  • “Il decreto legislativo n.101/2020” – Angela Coniglio (Ministero della Salute)
  • “Il Piano Nazionale Radon e ruolo di ISIN” – Francesco Salvi (ISIN)
  • “La valutazione del potenziale geogenico di radon per la pianificazione territoriale e la gestione del rischio indoor” – Giancarlo Ciotoli (CNR-IGAG)
  • “I livelli di radon nella Regione Lazio” – Giorgio Evangelisti (ARPA Lazio)
  • “Protezione dal radon: dall’epidemiologia a una prevenzione efficace” – Francesco Bochicchio (ISS)
  • Progettazione di nuovi edifici e identificazione dei migliori materiali anti radon – Romolo Remetti (Università di Roma “La Sapienza”)
  • “Monitoraggio e risanamento radon in una situazione reale complessa nel comune di Celleno” – Paola Tuccimei (Università Roma Tre)

RISORSE CORRELATE

USO DEI PRODOTTI FITOSANITARI IN SICUREZZA

da Inail.it

Il presente prodotto digitale aggiornato nel 2023 fornisce un supporto formativo/informativo di base e gli strumenti normativi utili a chi si avvicina per la prima volta al mondo fitosanitario ed ai futuri specialisti del settore agricolo. L’argomento dell’utilizzo di fitosanitari in agricoltura e le diverse tematiche correlate sono affrontate con l’obiettivo di accrescere la cultura e le competenze per la prevenzione e la tutela della salute e dell’ambiente quando si utilizzano tali prodotti, al fine di assicurare il rispetto delle normative vigenti. I materiali formativi e informativi, rappresentano uno strumento per responsabilizzare l’uso di prodotti fitosanitari cadenzato nei tempi e modulato secondo necessità.

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REGIONE EMILIA : LE BUONE PRATICHE PER LA PREVENZIONE DELLE CADUTE DALL ‘ALTO.

Documento redatto nell’ambito del Piano Mirato di Prevenzione dell’Edilizia nel PRP 2021-2025Lettura facilitata 

Buone pratiche prevenzione cadute da ponteggi - EdiliziaLe buone pratiche per la prevenzione del rischio di cadute dall’alto nei lavori in quota rappresentano elemento di riferimento del Piano Mirato di Prevenzione dell’Edilizia nel PRP 2021-2025 della Regione Emilia-Romagna.

Sono rivolte alle aziende del settore edile con particolare riferimento alle micro e piccole imprese – che rappresentano la maggioranza delle aziende del settore – e ai lavoratori autonomi.

Il tema trattato è quello della prevenzione delle cadute dall’alto attuata grazie al corretto allestimento e utilizzo del ponteggio ad elementi metallici (di seguito ponteggio metallico). Queste buone pratiche sono composte da una trattazione degli adempimenti previsti per la predisposizione in sicurezza delle misure di prevenzione nel rispetto della normativa vigente (ponteggio metallico e suoi ancoraggi, significato e caratteristiche del Piano di Montaggio Uso e Smontaggio, protezioni dei bordi e DPI anticaduta nell’uso del ponteggio) e da liste di autovalutazione mirate a condurre l’azienda a rilevare la completezza e correttezza delle misure adottate nel rispetto
della norma. Si completano con il materiale formativo relativo ai medesimi temi messo a disposizione nell’ambito del Piano Mirato della Prevenzione dedicato.

Scarica le Buone pratiche (3.36 MB)

Sfoglia online (link esterno)

DIRETTIVA 2022/431 : ESPOSIZIONE AD AGENTI CANCEROGENI MUTAGENI E REPROTOSSICI.

da Inail.it

Il 9 marzo 2022, l’Unione Europea ha pubblicato la direttiva 2022/431, un emendamento alla direttiva 2004/37/EC, con l’obiettivo di migliorare la protezione dei lavoratori da esposizioni ad agenti cancerogeni, mutageni e reprotossici.

Tra le novità la direttiva 431 enfatizza l’importanza dell’implementazione di misure di sicurezza per evitare l’esposizione a farmaci pericolosi, un’area non così evidenziata precedentemente. Al riguardo si richiede una attenta valutazione dei rischi, la messa in atto di tutti gli interventi di prevenzione – protezione considerando, in aderenza ai disposti legislativi, le acquisizioni della comunità scientifica e le innovazioni tecnologiche, specialmente in ambienti sanitari o dove vengono maneggiati o prodotti.


Prodotto: Fact sheet
Edizioni: Inail – 2023
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

AUMENTANO LE SANZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA SUL LAVORO.

Arrivano importanti novità in materia di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro, come conferma la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 16 ottobre 2023, n. 242 del Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 20 settembre 2023, che ha disposto la rivalutazione dell’importo delle sanzioni del d.Lgs. n. 81/2008 (Testo Unico per la sicurezza sul lavoro).

Secondo quanto previsto dal provvedimento, a decorrere dal 1° luglio 2023, le ammende riferite alle contravvenzioni in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro e le sanzioni amministrative pecuniarie previste dal T.U.S.L., oltre che da atti aventi forza di legge, sono rivalutate nella misura del 15,9%.

La rivalutazione degli importi corrisponde all’aggiornamento quinquennale previsto dall’articolo 306, comma 4-bis, dello stesso d.Lgs. n. 81/2008. La metà delle maggiorazioni, come riporta la norma, sono destinate al finanziamento di iniziative di vigilanza, oltre che di prevenzione e promozione in materia di salute e sicurezza del lavoro effettuate dalle Direzioni territoriali del lavoro.

da lavoripubblici.it