IGIENE INDUSTRIALE

APP FONOMETRO NIOSH

L’app NIOSH Sound Level Meter può misurare il rumore sul posto di lavoro per determinare se i lavoratori possono essere esposti a rumori pericolosi. L’app gratuita combina le migliori funzionalità dei fonometri professionali e dei dosimetri di rumore in un unico semplice strumento. L’app è stata creata per consentire alle persone di testare i livelli di rumore sul posto di lavoro, prendere decisioni informate sull’esposizione al rumore e prevenire la perdita dell’udito professionale.

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UNO STUDIO SU ASMA ED IRRITANTI – CORTE COSTANCES.

da OEM.bmj

L’impatto delle esposizioni professionali croniche a sostanze irritanti sull’asma rimane oggetto di discussione. Sono state studiate le associazioni tra esposizioni professionali e asma, con interesse specifico per l’esposizione cronica a sostanze irritanti, inclusi disinfettanti e prodotti per la pulizia (DCP) e solventi.

Metodi Le analisi trasversali hanno incluso 115.540 adulti (55% donne, età media 43 anni, 10% asma attuale) che hanno lavorato all’inclusione nella coorte CONSTANCES basata sulla popolazione francese (2012-2020). L’asma attuale è stata definita dall’asma con sintomi, farmaci o attacchi d’asma (ultimi 12 mesi) e il punteggio dei sintomi dell’asma dalla somma di 5 sintomi respiratori (ultimi 12 mesi). Sia le esposizioni professionali attuali che quelle nel corso della vita sono state valutate mediante la matrice di esposizione lavorativa specifica per l’asma professionale. Le associazioni sono state valutate per genere utilizzando regressioni logistiche e binomiali negative aggiustate per età, abitudine al fumo e indice di massa corporea.

Risultati Nelle donne, sono state osservate associazioni tra asma attuale ed esposizione nel corso della vita a sostanze irritanti (OR 1,05, IC 95% da 1,00 a 1,11), DCP (1,06, IC 95% da 1,00 a 1,12) e solventi (1,06, IC 95% da 0,98 a 1,14). . Negli uomini, solo l’esposizione una tantum ai DCP (1,10, IC 95% da 1,01 a 1,20) era associata all’asma in atto. L’esposizione nel corso della vita a sostanze irritanti è stata associata a un punteggio più elevato dei sintomi dell’asma sia nelle donne (rapporto di punteggio medio: 1,08, IC 95% da 1,05 a 1,11) che negli uomini (1,11, IC 95% da 1,07 a 1,15), in particolare per i DCP (donne: 1,09, 95 % IC da 1,06 a 1,13, uomini: 1,21, IC 95% da 1,15 a 1,27) e solventi (donne 1,14, IC 95% da 1,10 a 1,19, uomini: 1,10, IC 95% da 1,05 a 1,15). Per le esposizioni attuali, non sono state osservate associazioni coerenti con l’asma attuale e il punteggio dei sintomi dell’asma.

Conclusioni Le esposizioni professionali nel corso della vita a sostanze irritanti erano associate all’asma attuale e a un punteggio più elevato dei sintomi dell’asma. Queste esposizioni dovrebbero essere attentamente considerate nella gestione dell’asma.

Link allo studio:

https://oem.bmj.com/content/oemed/81/3/129.full.pdf

https://oem.bmj.com/content/oemed/81/3/129.full.pdf?with-ds=yes

L ‘ EFFICACIA DEI SISTEMI DI CERTIFICAZIONE E PER LA SICUREZZA SUL LAVORO

da Inail.it

Il volume presenta i risultati del confronto effettuato da Inail in collaborazione con Accredia degli indici infortunistici delle aziende con una certificazione accreditata del proprio sistema di gestione Uni En Iso 45001:23 rispetto alle omologhe a livello nazionale e una serie di approfondimenti sui temi correlati.

Immagine L’efficacia delle certificazioni accreditate per i sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro

L’esito del confronto mostra una riduzione del 22,6 % per l’indice di frequenza e del 29,2% per il rapporto di gravità dimostrando ancora una volta la bontà dell’approccio gestionale alla salute e sicurezza sul lavoro nel migliorare le prestazioni di sicurezza delle organizzazioni.


Prodotto: Volume
Edizioni: Inail – 2024
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Informazioni e richieste: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

PESTICIDI : NECESSARIO UN MAGGIOR CONTROLLO AUTORIZZATIVO.

da doctor33.it

Società italiana di tossicologia si sofferma sul processo autorizzativo e sulla messa in commercio e l’utilizzo, dei fitofarmaci

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“Nonostante i dati dell’ultimo Report di Agrofarma evidenzino come cresca a ritmo costante il mercato degli agrofarmaci in Italia, che ha portato al traguardo di 1,1 miliardi di euro di fatturato nel 2022 con un aumento del 35,8%, il Paese non si è ancora dotato di un’Agenzia che svolga la funzione di Competent Authority”. Così in una nota la Sitox -Società italiana di tossicologia, in riferimento al processo autorizzativo e alla messa in commercio, e quindi l’utilizzo, dei fitofarmaci.
“Il regolamento europeo n. 1107/2009, all’art.75 – precisa Corrado Galli, past president Sitox – prevede che ‘ciascuno Stato membro dovrà designare un’Autorità nazionale, incaricata di coordinare e assicurare tutti i contatti necessari con i richiedenti, gli altri Stati membri, la Commissione e l’Autorità’, ma l’Italia ancora non si è adeguata. Infatti, nel nostro Paese il ruolo di coordinamento è svolto dal ministero della Salute, Ufficio 7 della Direzione generale per l’Igiene e la Sicurezza degli alimenti e della nutrizione, che delega le valutazioni riguardanti la sicurezza di uso dei prodotti fitosanitari, sia per il consumatore che per l’ambiente, a varie istituzioni nazionali poiché manca un centro di riferimento, cioè un’Agenzia”. Ma “questa consuetudine rende farraginoso il processo con evidenti impatti sia sulla armonizzazione delle valutazioni sia sulla tempistica attraverso cui vengono evase le pratiche di autorizzazione”.

“La finalità di questo nuovo modello sarebbe quello di dare le necessarie garanzie che l’immissione in commercio di prodotti fitosanitari sia conforme ai tempi definiti dai regolamenti comunitari – sottolinea Galli – dando così al pubblico le necessarie garanzie di sicurezza dell’impiego di questi prodotti, sia per il consumatore che per l’ambiente, dando al comparto produttivo coinvolto informazioni trasparenti circa le strategie produttive e di mercato”. La Sitox, conclude, auspica “che il ministero della Salute e tutte le autorità competenti associate alla soluzione di tale tematica possano valutare la fattibilità della nostra proposta di adeguamento alla direttiva europea, anche coinvolgendoci in qualità di esperti della materia da decenni, nelle sedi opportune”

CONVENTION NAZIONALE DEI MEDICI COMPETENTI A CATANIA : 10-11 MAGGIO.

Il 10 e 11 maggio 2024 a Catania si svolgerà la Convention Nazionale dei Medici Competenti, organizzata dalle Commissioni Permanenti dei Medici Competenti e della Sanità della SIML.
I lavori della Convention 2024 verteranno su due tematiche indubbiamente delicate e coinvolgenti: Le richieste improprie al Medico Competente e I protocolli di sorveglianza in Sanità. Il programma potete trovarlo qui

XXXVII CONGRESSO ANMA A BOLOGNA IL 23-24-25 MAGGIO

L’EVOLUZIONE DELLA PROFESSIONE DEL MEDICO COMPETENTE FRA ANTICHI TEMI E NUOVI ORIZZONTI

INFORMAZIONI GENERALI

Sede Congressuale e hotel a Bologna

Best Western Plus Tower Hotel – Sala Felsina 2° piano
Viale Ilic Uljanov Lenin, 59
40138 Bologna
Tel: 051 6024111
e-mail: info@towerhotelbologna.com
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INFORMAZIONI SCIENTIFICHE

Il programma scientifico del Congresso è elaborato dal Comitato Scientifico dell’Associazione Nazionale Medici d’Azienda e Competenti
Programma scientifico avanzato al 5 aprile

SESSIONE POSTER

L’iniziativa si rivolge a tutti coloro che desiderano comunicare il proprio impegno professionale e scientifico, confrontandosi con una platea qualificata, attraverso elaborati che verranno esposti e presentati in sede congressuale in forma di poster.
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ISCRIZIONI

Il Congresso è rivolto a:
◾ Laureati in Medicina e Chirurgia, che svolgono l’attività di Medico Competente (ai sensi dell’art. 38 del D.Lgs. 81/2008)
◾ Specializzandi in Medicina del Lavoro

 Modalità di partecipazione
➤ per effettuare l’iscrizione al Congresso è necessario compilare il modulo in ogni sua parte ed inviarlo alla Segreteria Organizzativa via email a formazione@anma.it entro il 5 maggio 2024
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 Quota di partecipazione
MEDICO COMPETENTE
SOCIO ANMA 2024                 € 220,00          esente IVA

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MEDICO COMPETENTE
NON SOCIO                             € 310,00          esente IVA
non sei ancora socio ANMA 2024? Rinnova o iscriviti qui

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MEDICO SPECIALIZZANDO
SOCIO ANMA 2024                 € 40,00             esente IVA

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 La quota di iscrizione al Congresso comprende:
➤ partecipazione ai Lavori Scientifici, accesso ad aperitivo, coffee break e buffet lunch durante le giornate congressuali
come ormai adottato da molte Società Scientifiche per i loro Congressi, anche il nostro evento sarà indipendente dall’accreditamento ECM, ossia non erogherà Crediti al momento dell’evento. Questi saranno acquisiti dagli iscritti al Congresso tramite FAD successiva, specificatamente loro dedicata ed in forma dialogata e guidata dall’Associazione
➤ la quota di iscrizione al Congresso comprende inoltre il pass per la partecipazione al Corso ECM FAD asincrono, successivo al Congresso che erogherà 22 Crediti. A breve maggiori dettagli.
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MODULO COMPILABILE ISCRIZIONE MEDICO COMPETENTE

MODULO COMPILABILE ISCRIZIONE MEDICO SPECIALIZZANDO

 Segreteria Scientifica e Organizzativa
Giovanni Briatico Vangosa
Benedetta Mesiano
Tel. +39 0331 1521840
formazione@anma.it

 Consulenza marketing e comunicazione
Serena Trincanato
Tel. +39 347 7208074
serena.trincanato@gmail.com

SOSTANZE CHIMICHE E DANNI AI DENDROCITI

da dottnet.it

Le sostanze chimiche, presenti in una vasta gamma di oggetti domestici d’uso comune, dai mobili ai prodotti per capelli, sono un potenziale rischio per la salute umana, favorendo lo sviluppo di malattie neurologiche, come la sclerosi multipla e i disturbi dello spettro autistico. A lanciare l’allarme uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della Case Western Reserve University School of Medicine, pubblicato su Nature Neuroscience. I risultati hanno fornito nuove informazioni sui potenziali pericoli di alcune comuni sostanze chimiche domestiche per la salute del cervello umano. I problemi neurologici colpiscono milioni di persone, ma solo una parte dei casi può essere attribuita alla sola genetica, indicando che i fattori ambientali sconosciuti sono importanti per le malattie neurologiche.

Il nuovo studio ha rilevato che alcune comuni sostanze chimiche domestiche colpiscono specificamente gli oligodendrociti del cervello, un tipo di cellula specializzata che genera l’isolamento protettivo intorno alle cellule nervose. “La perdita di oligodendrociti è alla base della sclerosi multipla e di altre malattie neurologiche – ha dichiarato Paul Tesar, professore di Terapeutica Innovativa del Dr. Donald e Ruth Weber Goodman, direttore dell’Istituto di Scienze Gliali della Facoltà di Medicina e ricercatore principale dello studio -. Ora dimostriamo che specifiche sostanze chimiche presenti nei prodotti di consumo possono danneggiare direttamente gli oligodendrociti, rappresentando un fattore di rischio precedentemente non riconosciuto per le malattie neurologiche”. Partendo dal presupposto che non sono state condotte ricerche abbastanza approfondite sull’impatto delle sostanze chimiche sulla salute del cervello, i ricercatori hanno analizzato oltre 1.800 sostanze chimiche che possono a cui l’uomo può essere esposto. Poi, la squadra di ricerca ha identificato le sostanze chimiche che hanno danneggiato selettivamente gli oligodendrociti, appartenenti a due classi: i ritardanti di fiamma organofosfati e i composti di ammonio quaternario. Poiché i composti di ammonio quaternario sono presenti in molti prodotti per la cura della persona e nei disinfettanti, che vengono utilizzati con maggiore frequenza da quando è iniziata la pandemia COVID-19, gli esseri umani sono regolarmente esposti a queste sostanze chimiche. Inoltre, molti prodotti elettronici e mobili contengono ritardanti di fiamma organofosfati. I ricercatori hanno utilizzato sistemi cellulari e organoidi in laboratorio per dimostrare che i composti di ammonio quaternario sono all’origine della morte degli oligodendrociti, mentre i ritardanti di fiamma organofosfati impediscono la maturazione degli oligodendrociti. I ricercatori hanno dimostrato come le stesse sostanze chimiche danneggino gli oligodendrociti nel cervello in via di sviluppo dei topi.

Gli scienziati hanno anche collegato l’esposizione a una delle sostanze chimiche a deficit neurologici nei bambini, su scala nazionale. “Abbiamo scoperto che gli oligodendrociti, ma non le altre cellule cerebrali, sono sorprendentemente vulnerabili ai composti di ammonio quaternario e ai ritardanti di fiamma organofosfati – ha affermato Erin Cohn, autore principale e studente laureato presso il Medical Scientist Training Program della Facoltà di Medicina -. Comprendere l’esposizione umana a queste sostanze chimiche può aiutare a spiegare un anello mancante nell’insorgenza di alcune malattie neurologiche”. Gli esperti hanno precisato che l’associazione tra l’esposizione umana a queste sostanze chimiche e gli effetti sulla salute del cervello richiede ulteriori indagini. Le ricerche future dovranno monitorare i livelli di sostanze chimiche nel cervello di adulti e bambini per determinare la quantità e la durata dell’esposizione necessaria a causare o peggiorare la malattia. “I nostri risultati suggeriscono che è necessario un esame più completo dell’impatto di queste comuni sostanze chimiche domestiche sulla salute del cervello – ha sottolineato Tesar -. Speriamo che il nostro lavoro contribuisca a prendere decisioni appropriate riguardo a misure normative o interventi comportamentali per ridurre al minimo l’esposizione alle sostanze chimiche e proteggere la salute umana”.

PFAS INQUINANTI ETERNI.

FONTE: Dors.it

articolo di Umberto Falcone

Le sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) rappresentano una famiglia di sostanze ampiamente prodotte e utilizzate anche in Italia che desta preoccupazione per i possibili effetti sulla salute e sull’ambiente. Sono definite “eterne” per la loro persistenza e la loro alta resistenza alla degradazione ambientale. I PFAS sono utilizzati da decenni in rivestimenti antiaderenti, tessuti impermeabili, pesticidi, schiume antincendio, materiali per l’edilizia, prodotti per la pulizia e l’igiene personale. Si rimanda ad un precedente articolo per una descrizione più approfondita.

Ora occorre riparlarne per una recente valutazione della IARC, l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, che riconsidera e riclassifica 2 sostanze appartenenti alla famiglia dei PFAS: l’acido perfluoroottanoico – PFOA e l’acido perfluoroottansolfonico – PFOS.

La valutazione IARC

Un gruppo di lavoro di 30 esperti internazionali provenienti da 11 Paesi è stato convocato dal programma delle Monografie IARC e, dopo aver esaminato a fondo la vasta letteratura pubblicata, ha classificato il PFOA come cancerogeno per l’uomo (Gruppo 1) e il PFOS come possibile cancerogeno per l’uomo (Gruppo 2B).

PFOA è cancerogeno per l’uomo sulla base di prove sufficienti per il cancro prodotto negli animali da esperimento e per una forte evidenza ottenuta nei sistemi sperimentali (alterazioni epigenetiche e immunosoppressione). Questi elementi sono stati considerati sufficienti per inserire la sostanza nel Gruppo 1 anche se sussistono prove limitate per il cancro nell’uomo (carcinoma a cellule renali e carcinoma testicolare).

PFOS è un possibile cancerogeno per l’uomo (Gruppo 2B) sulla base di forti prove sul meccanismo d’azione, prove limitate per il cancro negli animali da esperimento e prove inadeguate per quanto riguarda il cancro nell’uomo.

Un riepilogo delle valutazioni finali è stato pubblicato online in The Lancet Oncology. La valutazione dettagliata sarà pubblicata nel 2024 (volume 135 delle Monografie IARC).

Esposizione a PFOA e PFOS

Si prevedono esposizioni più elevate tra i lavoratori coinvolti nella produzione o nell’uso di PFOA o PFOS. Si ritiene che l’inalazione sia la principale via di esposizione per i lavoratori, sebbene non si possa escludere un’esposizione cutanea. È probabile che l’esposizione professionale sia diminuita nei Paesi in cui sono entrate in vigore le restrizioni all’uso di questi agenti.

PFOA e PFOS, in particolare, sono stati ampiamente utilizzati in alcune schiume antincendio (note anche come schiume acquose filmogene, AFFF). Quando vengono utilizzate vecchie scorte di AFFF non si può escludere l’esposizione dei vigili del fuoco a PFOA e PFOS. La popolazione generale è esposta principalmente attraverso cibo e acqua potabile e, potenzialmente, attraverso prodotti di consumo. Nei siti contaminati, l’acqua potabile è la principale fonte di esposizione per la popolazione.

Effetti sulla salute dell’uomo

Riportiamo una sintesi dei principali risultati di uno studio delle Università di Bologna e di Padova pubblicato nel giugno 2023 sulla rivista Toxics che conferma una serie di effetti negativi sulla salute legati all’esposizione ai PFAS. Ad esempio, una forte regressione del metabolismo e del trasporto dei lipidi e di altri processi correlati allo sviluppo ovarico, alla produzione di estrogeni, all’ovulazione e al funzionamento fisiologico del sistema riproduttivo femminile. Tutti elementi che possono spiegare gli effetti dannosi dei PFAS sulla fertilità e sullo sviluppo fetale.

I dati raccolti mostrano inoltre che l’esposizione ai PFAS produce una sovraregolazione di un gene coinvolto nello sviluppo di vari tipi di cancro, tra cui leucemia, cancro al seno e al pancreas.

I dati epidemiologici suggeriscono che un’elevata esposizione a questi materiali possa aumentare significativamente la mortalità di individui affetti da neoplasie maligne dei tessuti linfatici ed ematopoietici, come milza, fegato e midollo osseo.

Lo studio sembra inoltre confermare l’effetto tossico sul sistema immunitario. L’esposizione ai PFAS aumenta anche la concentrazione nel siero dei marcatori di stress infiammatorio e ossidativo e favorisce così lo sviluppo di malattie sistemiche, come il danno epatico e le malattie cardiovascolari, tra cui l’aterosclerosi e gli eventi tromboembolici.

È emerso, inoltre, che l’esposizione a PFAS sia in grado di aumentare la concentrazione di trigliceridi e colesterolo nel sangue.

Per approfondire

Sostanze perfluoroalchiliche (PFAS): la preoccupazione è giustificata a cura di Umberto Falcone – DoRS

Zahm S, Bonde JP, Chiu WA, et al. Carcinogenicity of perfluorooctanoic acid and perfluorooctanesulfonic acid. Lancet Oncol. 2024;25(1):16-17. doi:10.1016/S1470-2045(23)00622-8

Beccacece L, Costa F, Pascali JP, Giorgi FM. Cross-Species Transcriptomics Analysis Highlights Conserved Molecular Responses to Per- and Polyfluoroalkyl Substances. Toxics. 2023 Jun 29;11(7):567. doi: 10.3390/toxics11070567. PMID: 37505532; PMCID: PMC10385990.

Scheda MATline dell’Acido perfluoroottanoico – PFOA

Scheda MATline dell’Acido perfluoroottansolfonico  – PFOS

CONVEGNO: LA TRASFORMAZIONE DIGITALE NEL MONDO DEL LAVORO.

Convegno
La trasformazione digitale del mondo del lavoro. Opportunità, rischi e mitigazioni
Martedì 23 aprile 2024 ore 9.30-13.30
Milano – FAST, Piazzale Morandi 2
Sala Morandi

Introduzione e presentazione – Norberto Canciani – Presidente Associazione Ambiente e Lavoro

Associazione Ambiente e Lavoro: dalle iniziative di Rino Pavanello per il recepimento della direttiva Seveso e per la promozione della salute e sicurezza sul lavoro alle nuove sfide sulla sostenibilità ambientale in ambito industriale

  • Il ruolo di Associazione Ambiente e Lavoro nel recepimento della direttiva “Seveso” sulle aziende a Rischio di Incidente Rilevante – Domenico Marcucci – Esperto di temi ambientali e componente Direttivo di Associazione Ambiente e Lavoro
  • Associazione Ambiente e Lavoro nella Consulta Interassociativa per la Prevenzione: le attività di promozione durante l’emanazione della legislazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro (dal D.Lgs. 626/94 al D.Lgs. 81/08) – Susanna Cantoni – Vice Presidente CIIP
  • Nuove prospettive e nuovi obiettivi dell’azione di Associazione Ambiente e Lavoro: la sostenibilità ambientale – Wolfango Pirelli – Segretario Associazione Ambiente e Lavoro

La campagna europea EU OSHA 2023-2025 “SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO NELL’ERA DIGITALE” – Francesca Grosso – INAIL

Gli impatti sul lavoro della digitalizzazione – Cinzia Maiolini – Segretaria nazionale FILCTEM CGIL

Rischi nuovi ed emergenti per la salute e sicurezza sul lavoro nel contesto di trasformazione digitale – prof. Francesco Costantino – Università “La Sapienza” Roma, Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale

Le macchine nell’era digitale: il regolamento 2023/1230 – Sara Anastasi – INAIL – Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e Sicurezza degli Impianti, Prodotti ed Insediamenti Antropici

Sicurezza sul lavoro e sicurezza del lavoro: il duplice volto dell’intelligenza artificiale generativa – Giuditta Simoncelli – INAIL – Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e Sicurezza degli Impianti, Prodotti ed Insediamenti Antropici

Dibattito e conclusioni

Fonte: Associazione Ambiente e Lavoro

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