Senza categoria

INFORTUNI IN AGRICOLTURA 2018/2022

Al settore è dedicato il nuovo numero del periodico statistico Dati Inail, che nel quinquennio segnala un calo del 21,5% dei casi denunciati all’Istituto. I decessi sono in media 150 all’anno

Infortuni in agricoltura, tra il 2018 e il 2022 confermato il trend decrescente

ROMA – Nel 2022 gli infortuni denunciati all’Inail nella gestione assicurativa Agricoltura sono stati 26.459, in calo del 2,9% rispetto all’anno precedente (27.239) e del 21,5% rispetto al 2018 (33.705). Gli infortuni sono di gran lunga più frequenti durante lo svolgimento dell’attività lavorativa (24.934) rispetto a quelli avvenuti in itinere, nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro (1.525). A rilevarlo è il nuovo numero del periodico Dati Inail, curato dalla Consulenza statistico attuariale dell’Istituto, che segnala anche la progressiva riduzione degli occupati di questo settore, passati dai 927mila del 2019 agli 872mila del 2023 (-5,9%), con una leggera prevalenza dei dipendenti (53,4%) rispetto agli indipendenti (46,6%).  

Nel Nord-Est quasi un terzo delle denunce. Dal punto di vista territoriale, nel 2022 il maggior numero di infortuni è stato denunciato nel Nord-Est con 8.433 casi, pari al 31,9% del totale. Seguono il Sud (5.457), il Centro (4.958), il Nord-Ovest (4.666) e le Isole (2.945). Tra le regioni più colpite l’Emilia Romagna (13% del totale), seguita da Lombardia e Toscana (circa il 9,1% ciascuna), Veneto (8,8%) e Puglia (8,0%). L’81,8% dei casi (21.244) riguarda lavoratori di nazionalità italiana, seguiti con il 13,8% dagli extra Ue (4.103) e con il 4,4% dai comunitari (1.112). A fronte del calo registrato per italiani (-24,4%) e comunitari (-30,4%), le denunce di infortunio dei lavoratori extracomunitari nel 2022 sono aumentate del 2,3% rispetto al 2018.   

Otto infortunati su 10 sono uomini. Prendendo in considerazione il genere, il settore agricolo è caratterizzato da una netta prevalenza di occupati uomini (la quota delle lavoratrici è pari a circa un quarto del totale), che si riflette anche dal punto di vista infortunistico. Circa l’82% dei casi denunciati nel quinquennio 2018-2022, infatti, riguarda i maschi. La distribuzione delle denunce per classi di età risulta piuttosto stabile nel tempo, ma si differenzia in maniera evidente se vista rispetto al genere. Per i lavoratori gli infortuni fino a 44 anni costituiscono il 40,5% degli eventi contro il 29,1% delle lavoratrici. Tra i 44 e i 64 anni, invece, si concentra il 46,8% degli infortuni degli uomini e il 58,5% di quelli delle donne.  

La perdita di controllo del mezzo utilizzato prima causa di morte. Nel quinquennio analizzato i decessi sono stati in media 150 all’anno, con un picco di 171 nel 2019, su cui hanno inciso anche due incidenti plurimi nei quali hanno perso la vita sei lavoratori, e un minimo di 137 nel 2022. Poco meno dei due terzi dei deceduti hanno 50 o più anni e l’incidenza è tendenzialmente crescente (+8% nel quinquennio), a conferma dell’invecchiamento progressivo anche della forza lavoro agricola. I tre quarti delle vittime sono italiani, il resto stranieri a partire dai lavoratori indiani (33 morti nel quinquennio), marocchini (16), albanesi (11) e senegalesi (11). La prima causa di morte è la perdita di controllo totale o parziale del mezzo utilizzato (di trasporto o attrezzo in movimento).

Prosegue l’incremento delle malattie professionali denunciate. Dopo la flessione del 2020 causata dalla pandemia, la ripresa delle denunce di malattia professionale registrata nel 2021 è proseguita anche nel 2022 con 10.020 casi protocollati in agricoltura, in aumento del 9,5% rispetto ai 9.151 dell’anno precedente. L’incidenza del dato agricolo sul complesso delle patologie denunciate all’Istituto è pari al 17% ed è molto più alta di quella riscontrata per gli infortuni sul lavoro (4%), a dimostrazione di un’attività particolarmente logorante per il fisico. L’età media del lavoratore alla denuncia è di 59 anni (contro i 57 nell’Industria e servizi e i 61 nel Conto Stato). I casi dei lavoratori stranieri rappresentano solo il 3% (nell’Industria e servizi sono il 9%). Le malattie più frequenti tra gli agricoltori sono quelle a carico dell’apparato muscolo-scheletrico (77% del totale), in particolare dorsopatie e tendiniti.

Con i bandi Isi finanziati più di settemila progetti. Grazie ai bandi Isi rivolti a tutte le imprese agricole sono stati finanziati circa 7.200 progetti. L’asse dedicato alle micro e piccole imprese agricole ha consentito l’acquisto di macchine e trattori moderni, che contribuiscono da un lato al miglioramento delle condizioni di sicurezza e dall’altro alla sostenibilità ambientale. Nelle ultime tre edizioni, in particolare, sono stati erogati contributi a fondo perduto per un importo medio di 44mila euro. Con il bando Isi 2023, inoltre, l’importo massimo erogabile per ciascun progetto è stato più che raddoppiato, da 60mila a 130mila euro, mentre l’intensità di aiuto è passata dal 40% al 65% per la generalità delle imprese agricole e dal 50% all’80% per i giovani agricoltori.

QUI IL LINK:

  • Marzo 2024
  • Argomenti
    Il settore agricolo perde terreno – La gestione Agricoltura: le denunce di infortunio nel quinquennio 2018-2022 confermano il trend decrescente – Il lavoro nei campi miete vittime anche nel 2022 – Disturbi alla colonna vertebrale e tendinopatie le malattie più denunciate dagli agricoltori – Finanziamenti Isi al settore agricoltura: sguardo d’insieme e focus sulla sostenibilità – Dai bandi Isi un supporto alle micro e piccole imprese agricole per macchine più sicure
    (.pdf – 1 mb)

LE DINAMICHE DEGLI INFORTUNI NELL’INDUSTRIA METALMECCANICA.

da Inail.it

La scheda presenta un approfondimento del fenomeno infortunistico nell’industria metalmeccanica ed in particolare delle attività di cui alle seguenti voci della classificazione Ateco 2007: C24 Metallurgia e C25 Fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari e attrezzature).

Immagine Infor.Mo, Dinamiche infortunistiche nell’industria metalmeccanica

La scheda analizza le cause degli infortuni registrati nella banca dati del sistema di sorveglianza nazionale degli infortuni mortali e gravi Infor.Mo per stimolare l’individuazione di linee di azione efficaci per la riduzione di situazioni di rischio grave. Nella scheda vengono fornite anche indicazioni sulle buone pratiche di prevenzione e protezione da applicare per la corretta gestione dei fattori di rischio evidenziati nella disamina.

Prodotto: Fact sheet
Edizioni: Inail – 2024
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

APP FONOMETRO NIOSH

L’app NIOSH Sound Level Meter può misurare il rumore sul posto di lavoro per determinare se i lavoratori possono essere esposti a rumori pericolosi. L’app gratuita combina le migliori funzionalità dei fonometri professionali e dei dosimetri di rumore in un unico semplice strumento. L’app è stata creata per consentire alle persone di testare i livelli di rumore sul posto di lavoro, prendere decisioni informate sull’esposizione al rumore e prevenire la perdita dell’udito professionale.

app Store

Scarica l’app gratuita oggi.
Scarica il manuale utente

Leggi informazioni sull’app SLM sul blog scientifico NIOSH

L’EMPATIA DEL MEDICO RIDUCE IL DOLORE CRONICO

da doctor33.it

Un recente studio pubblicato su JAMA Network Open rivela significative correlazioni tra la capacità del medico di mostrare empatia e il miglioramento della qualità della vita, la riduzione del dolore e la disabilità nei pazienti affetti da dolore lombare cronico. Secondo John C. Licciardone, della University of North Texas Health Science Center di Fort Worth, e primo autore dello studio: “la capacità empatica del medico si associa a risultati favorevoli molto più significativi delle cure standard, incluse le terapie non farmacologiche e gli interventi chirurgici alla colonna lombare”.

Lo studio, condotto su 1.470 pazienti adulti con dolore lombare cronico, ha osservato che coloro che sono stati trattati da medici particolarmente empatici hanno riportato un notevole miglioramento in termini di intensità del dolore, disabilità correlata alla schiena e deficit di qualità della vita correlata alla salute (HRQOL) rispetto ai pazienti curati da medici meno empatici. I pazienti hanno completato complessivamente 5.943 incontri di follow-up durante il periodo di studio, durato da aprile 2016 a luglio 2023. I risultati dimostrano che un aumento dell’empatia è inversamente correlato all’intensità del dolore, alla disabilità correlata alla schiena e ai deficit di HRQOL in tutte le misure valutate.
La ricerca ha impiegato lo strumento “Consultation and Relational Empathy” (CARE) per valutare l’empatia del medico, classificando i medici in gruppi di alta o bassa empatia basandosi sul punteggio ottenuto. Questo approccio non solo conferma l’importanza dell’empatia nella relazione medico-paziente ma suggerisce anche che maggiore attenzione dovrebbe essere data allo sviluppo di questa qualità nei medici.

JAMA Network Open 2024. Doi: 10.1001/jamanetworkopen.2024.6026
http://doi.org/10.1001/jamanetworkopen.2024.6026

UNO STUDIO SU ASMA ED IRRITANTI – CORTE COSTANCES.

da OEM.bmj

L’impatto delle esposizioni professionali croniche a sostanze irritanti sull’asma rimane oggetto di discussione. Sono state studiate le associazioni tra esposizioni professionali e asma, con interesse specifico per l’esposizione cronica a sostanze irritanti, inclusi disinfettanti e prodotti per la pulizia (DCP) e solventi.

Metodi Le analisi trasversali hanno incluso 115.540 adulti (55% donne, età media 43 anni, 10% asma attuale) che hanno lavorato all’inclusione nella coorte CONSTANCES basata sulla popolazione francese (2012-2020). L’asma attuale è stata definita dall’asma con sintomi, farmaci o attacchi d’asma (ultimi 12 mesi) e il punteggio dei sintomi dell’asma dalla somma di 5 sintomi respiratori (ultimi 12 mesi). Sia le esposizioni professionali attuali che quelle nel corso della vita sono state valutate mediante la matrice di esposizione lavorativa specifica per l’asma professionale. Le associazioni sono state valutate per genere utilizzando regressioni logistiche e binomiali negative aggiustate per età, abitudine al fumo e indice di massa corporea.

Risultati Nelle donne, sono state osservate associazioni tra asma attuale ed esposizione nel corso della vita a sostanze irritanti (OR 1,05, IC 95% da 1,00 a 1,11), DCP (1,06, IC 95% da 1,00 a 1,12) e solventi (1,06, IC 95% da 0,98 a 1,14). . Negli uomini, solo l’esposizione una tantum ai DCP (1,10, IC 95% da 1,01 a 1,20) era associata all’asma in atto. L’esposizione nel corso della vita a sostanze irritanti è stata associata a un punteggio più elevato dei sintomi dell’asma sia nelle donne (rapporto di punteggio medio: 1,08, IC 95% da 1,05 a 1,11) che negli uomini (1,11, IC 95% da 1,07 a 1,15), in particolare per i DCP (donne: 1,09, 95 % IC da 1,06 a 1,13, uomini: 1,21, IC 95% da 1,15 a 1,27) e solventi (donne 1,14, IC 95% da 1,10 a 1,19, uomini: 1,10, IC 95% da 1,05 a 1,15). Per le esposizioni attuali, non sono state osservate associazioni coerenti con l’asma attuale e il punteggio dei sintomi dell’asma.

Conclusioni Le esposizioni professionali nel corso della vita a sostanze irritanti erano associate all’asma attuale e a un punteggio più elevato dei sintomi dell’asma. Queste esposizioni dovrebbero essere attentamente considerate nella gestione dell’asma.

Link allo studio:

https://oem.bmj.com/content/oemed/81/3/129.full.pdf

https://oem.bmj.com/content/oemed/81/3/129.full.pdf?with-ds=yes

LA SICUREZZA PER LE ATTIVITÀ SCIENTIFICHE SUBACQUEE: LE LINEE GUIDA.

da amblav.it

Il Decreto 5 marzo 2024 del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica è stata pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 67 del 20/03/2024. Linee guida operative cui si conformano le attività tecnico-scientifiche funzionali alla protezione dell’ambiente marino che comportano l’immersione subacquea in mare al di fuori degli ambiti portuali.

Fermo restando gli obblighi in capo a tutte le figure individuate dal decreto legislativo n. 81/2008, lo schema organizzativo presentato nell’Allegato tecnico del presente Decreto definisce i compiti e le responsabilità dei soggetti coinvolti e delle loro specifiche funzioni. Per ogni operazione subacquea deve essere definita una catena di responsabilità e di compiti, sono quindi individuate le seguenti figure: datore di lavoro; responsabile attività subacquee – dirigente; capo missione; operatore subacqueo; assistente di superficie. (…)

MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA
DECRETO 5 marzo 2024
Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 67 del 20/03/2024

Linee guida operative cui si conformano le attività tecnico-scientifiche funzionali alla protezione dell’ambiente marino che comportano l’immersione subacquea in mare al di fuori degli ambiti portuali. (24A01461)

Art. 1 – Finalità
Art. 2 – Ambito di applicazione
Art. 3 – Definizioni
Art. 4 – Obbligo di informazione
Art. 5 – Norme transitorie e finali
Art. 6 – Controllo e pubblicazione

ALLEGATO TECNICO – Procedure Operative
Sezione A – Organizzazione e responsabilità
Sezione B – Requisiti professionali degli operatori subacquei
Sezione C – Documenti di registrazione delle attività d’immersione
Sezione D – Criteri generali di prevenzione
Sezione E – Procedure d’immersione
Sezione F – Procedure di emergenza
Sezione G – Attrezzature, dispositivi di sicurezza e di protezione individuale

APPENDICI

Fonte: Gazzetta Ufficiale 

Vai al Decreto 5 marzo 2024 G.U. n. 67 del 20/03/2024

L ‘ EFFICACIA DEI SISTEMI DI CERTIFICAZIONE E PER LA SICUREZZA SUL LAVORO

da Inail.it

Il volume presenta i risultati del confronto effettuato da Inail in collaborazione con Accredia degli indici infortunistici delle aziende con una certificazione accreditata del proprio sistema di gestione Uni En Iso 45001:23 rispetto alle omologhe a livello nazionale e una serie di approfondimenti sui temi correlati.

Immagine L’efficacia delle certificazioni accreditate per i sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro

L’esito del confronto mostra una riduzione del 22,6 % per l’indice di frequenza e del 29,2% per il rapporto di gravità dimostrando ancora una volta la bontà dell’approccio gestionale alla salute e sicurezza sul lavoro nel migliorare le prestazioni di sicurezza delle organizzazioni.


Prodotto: Volume
Edizioni: Inail – 2024
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Informazioni e richieste: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

PESTICIDI : NECESSARIO UN MAGGIOR CONTROLLO AUTORIZZATIVO.

da doctor33.it

Società italiana di tossicologia si sofferma sul processo autorizzativo e sulla messa in commercio e l’utilizzo, dei fitofarmaci

pesticidi-agricoltura-2

“Nonostante i dati dell’ultimo Report di Agrofarma evidenzino come cresca a ritmo costante il mercato degli agrofarmaci in Italia, che ha portato al traguardo di 1,1 miliardi di euro di fatturato nel 2022 con un aumento del 35,8%, il Paese non si è ancora dotato di un’Agenzia che svolga la funzione di Competent Authority”. Così in una nota la Sitox -Società italiana di tossicologia, in riferimento al processo autorizzativo e alla messa in commercio, e quindi l’utilizzo, dei fitofarmaci.
“Il regolamento europeo n. 1107/2009, all’art.75 – precisa Corrado Galli, past president Sitox – prevede che ‘ciascuno Stato membro dovrà designare un’Autorità nazionale, incaricata di coordinare e assicurare tutti i contatti necessari con i richiedenti, gli altri Stati membri, la Commissione e l’Autorità’, ma l’Italia ancora non si è adeguata. Infatti, nel nostro Paese il ruolo di coordinamento è svolto dal ministero della Salute, Ufficio 7 della Direzione generale per l’Igiene e la Sicurezza degli alimenti e della nutrizione, che delega le valutazioni riguardanti la sicurezza di uso dei prodotti fitosanitari, sia per il consumatore che per l’ambiente, a varie istituzioni nazionali poiché manca un centro di riferimento, cioè un’Agenzia”. Ma “questa consuetudine rende farraginoso il processo con evidenti impatti sia sulla armonizzazione delle valutazioni sia sulla tempistica attraverso cui vengono evase le pratiche di autorizzazione”.

“La finalità di questo nuovo modello sarebbe quello di dare le necessarie garanzie che l’immissione in commercio di prodotti fitosanitari sia conforme ai tempi definiti dai regolamenti comunitari – sottolinea Galli – dando così al pubblico le necessarie garanzie di sicurezza dell’impiego di questi prodotti, sia per il consumatore che per l’ambiente, dando al comparto produttivo coinvolto informazioni trasparenti circa le strategie produttive e di mercato”. La Sitox, conclude, auspica “che il ministero della Salute e tutte le autorità competenti associate alla soluzione di tale tematica possano valutare la fattibilità della nostra proposta di adeguamento alla direttiva europea, anche coinvolgendoci in qualità di esperti della materia da decenni, nelle sedi opportune”

SOSTENIBILITA’ E SICUREZZA 5.0: PODCAST INAIL

da Inail.it

Disponibile una nuova puntata del notiziario audio con l’intervista a Lucina Mercadante, chimica e professionista Inail della Consulenza tecnica per la salute e la sicurezza. Il tema era stato affrontato anche nel corso del seminario “Salute, sicurezza, sostenibilità: le sfide della quinta rivoluzione industriale” tenutosi a Roma dal 4 al 6 dicembre scorso a Roma.

Inail approda su Spreaker con il suo podcast

ROMA – La sfida nella società 5.0 è riuscire a coniugare la crescita economica con la dimensione sociale e la tutela dell’ambiente. L’uomo torna ad avere un ruolo centrale e l’innovazione tecnologica, grazie alla progressiva acquisizione di competenze per gestirla, diventa uno strumento da utilizzare per affrontare i cambiamenti del mondo del lavoro e l’evoluzione sociale. Questo il tema della nuova puntata di Inail news podcast, disponibile su Spreaker, Apple podcast, Amazon music, Google podcasts, iHeartRadio e Spotify,

Tecnologia e innovazione a servizio della persona. “Questo modello di sviluppo è stato adottato dal Giappone nel 2016” osserva Lucina Mercadante, chimica e professionista Inail della Consulenza tecnica per la salute e la sicurezza, intervistata nel nuovo episodio del nostro podcast. Nella società 5.0 il benessere delle persone è centrale e, guardando al mondo del lavoro, sottolinea Mercadante “la prospettiva è quella di mettere tecnologia e innovazione a servizio dell’uomo, ovvero la macchina a servizio del lavoratore, non viceversa.”. “È un cambio di paradigma nell’idea del lavoro, perché dobbiamo riproporre dei modelli di business e di governance completamente diversi, in cui il lavoratore deve essere il soggetto su cui investire, non la risorsa cui attingere. Per renderlo molto più competente su determinate tecnologie e su determinati processi”.
Modelli di responsabilità sociale. Nel corso dell’intervista si parla anche di responsabilità sociale e sostenibilità. E Mercadante mostra come esempio una delle attività Inail. “Noi siamo un ente pubblico di carattere non economico, e abbiamo una missione sociale. Quindi cosa facciamo se non perseguire e mettere in piedi dei modelli di responsabilità sociale? Da sempre abbiamo messo al centro della nostra azione l’uomo, il lavoratore. Pensiamo all’infortunio sul lavoro: abbiamo un processo di riabilitazione, un processo di reinserimento sociale, una politica di prevenzione. Un sistema di tutela integrata del lavoratore penso sia esempio efficace di un modello responsabile”.