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CRESCERE PER DIVENTARE LEADER

L ‘articolo che segue, tratto da ” il sole24ore” non è solo la recensione di un interessante libro sulla leadership ma parla anche e soprattutto del cuore e dei sentimenti dell’autore che è anche un amico- ndr Alessandro Guerri)

Articolo scritto da Marja Cartia D ‘Asero.

Vi confesso una cosa: ero perplessa. Mi sono chiesta se il mondo avesse veramente bisogno di un altro libro sulla leadership. Se cercate su Google «leadership» avrete milioni di risultati. Il termine «leadership» è sicuramente una parola inflazionata, adoperata – alle volte a sproposito – in molti contesti. Se riflettiamo sui libri focalizzati sulla leadership, ne troviamo a migliaia, divisi in tre categorie.

La prima è concentrata sulle attività del leader, su come il leader debba produrre risultati. L’enfasi è quindi sulla parte tecnica, sugli strumenti, sulle misurazioni. Per questa scuola di pensiero, che definirei «tecnocratica», leadership significa produrre risultati e saperli misurare. Parole chiave: fare, efficienza, efficacia, risultati misurabili ed evidenti. Ci mancherebbe, ma forse non è il punto di partenza per diventare leader.

seconda scuola di pensiero è di stampo umanistico- emotivo: il leader è definito dai comportamenti, dalle qualità umane. Si pensi ad esempio al concetto di intelligenza emotiva di Daniel Goleman, di cui l’autore parla nell’omonimo libro uscito quasi trent’anni fa. Intelligenza emotiva è l’abilità di saper capire e gestire le proprie emozioni, la capacità di avere empatia, ad esempio, per gestire team e organizzazioni. Parole chiave: essere, impatto sugli altri, fiducia, motivazione. Ho sempre avuto un forte interesse per questo approccio, anche se alcune volte – anche qui – con scetticismo. Questo modello di leadership, pur affascinante, alle volte richiede capacità e comportamenti veramente difficili da conquistare e riconciliare. Non è sempre facile, ad esempio, avere una visione strategica di lungo periodo orientata alla crescita mentre bisogna prendere decisioni quotidianamente per contenere i costi. Essere empatici e prendere decisioni dure, difficili.

La terza scuola di pensiero la definirei «hollywoodiana/eroica»: biografie di persone eccezionali che sottintendono: fai come lui/lei e anche tu sarai un leader. Sicuramente queste biografie offrono spunti, storie interessanti, alle volte avvincenti, ma non penso sia possibile fare un copia e incolla della vita di un altro, sperando di ottenere lo stesso risultato.

Erano quindi queste le mie perplessità quando Paolo Gallo mi ha chiesto di leggere il suo libro dandomi la possibilità di contribuire all’edizione inglese ed eventualmente di pubblicarlo in italiano con Il Sole 24 Ore, gruppo multimediale di cui ho l’onore di essere Ceo.

Quando ho letto il libro di Paolo Gallo ho immediatamente capito che non faceva parte delle tre categorie di cui ho appena parlato. L’arte di crescere: 7 passi per diventare leader è veramente un libro diverso dagli altri. Non voglio dire il migliore, semplicemente e sinceramente diverso. Non mi riferisco solo allo stile e al misto di storytelling e discipline come storia, politica, musica, sport, scienza che troverete nel leggerlo. Mi riferisco soprattutto al fatto che questo libro spiega con chiarezza il percorso, i famosi sette passi, per diventare leader. Le parole chiave: crescere, collaborazione, riflessione, imparare, anche da fallimenti e momenti cupi. Domanda chiave: come facciamo a sviluppare pienamente il nostro potenziale? La classica domanda da un milione. In altre parole, questo libro si concentra sulla crescita personale e professionale invece di dire «il leader deve fare o deve essere così» oppure «fai come ha fatto Steve Jobs». Non voglio rovinarvi il piacere della lettura, ma condivido con voi che io mi sono ritrovata nel gioco/passo della gestione della crisi e del reinventarsi, nel rinnovarsi e imparare continuamente. In queste pagine ho capito – con il cuore, non solo con la testa – gli errori che commettiamo, e come impostare e disegnare una fase di vita nuova, come capire la differenza tra cambiamento esterno e trasformazione interna.

L’autore è stato capo del personale in varie organizzazioni ed è executive coach specializzato nell’accompagnare leader e organizzazioni nella loro crescita e trasformazione. E si vede sin dalle prime pagine: ho avuto la sensazione che mi accompagnasse nel mio cammino, con leggerezza, chiarezza, empatia, facendomi alle volte sorridere e spingendomi spesso a riflettere, pensare, ascoltare me stessa. Uno specchio, oltre che un libro.

Mi sono riconosciuta e rivista nei vari passi – nel libro vengono chiamati Giochi – e condivido l’idea che il percorso per diventare leader sia alla fine la storia della propria vita, nell’essere magari contenti ma mai pienamente soddisfatti perché il nostro percorso di crescita non finisce mai.

L’ultima parte del libro mi ha commosso e credo che avrà lo stesso effetto anche per voi. Alla fine della lettura, le mie perplessità sono quindi svanite. Sì, è un libro profondamente diverso, ottimista e utile, per tutti. Valeva la pena pubblicarlo. Credo e spero che possa essere una guida utile e rilevante anche per la vostra crescita personale e professionale come lo è stato per me.

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IL LIBRO E L’AUTORE

Viviamo in un’epoca di trasformazioni dove l’imprevisto e’ la norma e la riflessione sulle priorita’ diventa cruciale sia nel contesto professionale che personale. Per rispondere a questa esigenza di adattamento e crescita, Il Sole 24 Ore presenta in libreria dal 5 aprile e in edicola per un mese da sabato 6 aprile, il volume ‘L’arte di crescere. 7 passi per diventare leader’ di Paolo Gallo, keynote speaker, executive coach e autore. Attraverso sette fasi fondamentali dello sviluppo personale e professionale, in questo libro Paolo Gallo offre una guida pratica e chiara per coloro che desiderano avere un impatto positivo sulle persone, sulle organizzazioni e sugli ambienti che li circondano. Con una vasta esperienza maturata in ruoli di leadership in contesti internazionali, Gallo conduce il lettore in un viaggio trasformativo che mira a garantire una soddisfazione autentica e duratura in ogni aspetto della vita. ‘L’arte di crescere. 7 passi per diventare leader’ fornisce non solo strumenti pratici, ma anche una prospettiva illuminante sulle scelte necessarie per riorientare la vita, la carriera e il rapporto con il mondo circostante. Attraverso la sua narrazione coinvolgente, Gallo incita i lettori a diventare artefici del cambiamento, ad abbracciare l’innovazione e a sviluppare le competenze di leadership necessarie per navigare con successo nel panorama in continua evoluzione del lavoro e dell’apprendimento. Forte di un’ampia esperienza internazionale che include ruoli come Chief Human Resources Officer presso il World Economic Forum di Ginevra, Chief Learning Officer presso la Banca Mondiale a Washington DC e Direttore delle Risorse Umane presso la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo a Londra, l’autore spiega perche’ questo libro puo’ essere utile: ‘Perche’ imparerete a 1- Aprire la finestra osservando attentamente il panorama esterno, sviluppando l’intelligenza contestuale per comprendere meglio il contesto mondiale in rapida evoluzione.

2 – Mettere in discussione le ipotesi superate sfidando le concezioni obsolete sul lavoro, il successo e lo sviluppo personale e professionale. 3 – Acquisire una migliore comprensione di se’ stessi attraverso l’esplorazione dei punti di forza, dei talenti e delle debolezze personali, i lettori possono scoprire chi sono veramente. 4 – Padroneggiare i sette passi del proprio sviluppo attraverso le fasi fondamentali per crescere e diventare leader di se’ stessi e degli altri. 5 – Accettare le crisi e le sconfitte come opportunita’ di reinventarsi trovando la gioia nel processo di cambiamento e crescita personale. 6 – Aumentare il proprio valore professionale per mantenere la rilevanza e l’occupabilita’ nel mondo del lavoro in continua evoluzione.

7 – Divertirsi nel percorso di crescita: il libro che sostiene e stimola il lettore nel proprio sviluppo personale e professionale, offrendo un approccio umile e inclusivo alla riflessione e al cambiamento

I CONGRESSO “SALUTE AMBIENTE E CAMBIAMENTI CLIMATICI ” A BOLOGNA

Venerdì 12 aprile 2024 ore 8.00-18.30
Bologna – MAST.Auditorium, Via Speranza 42

Il I congresso nazionale “Salute, ambiente e cambiamenti climatici. Prospettiva 2030” si configura come un evento di rilevanza nazionale – focalizzato sull’importanza di affrontare apertamente e discutere dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento – capace di sottolineare il cruciale legame tra ambiente e salute, evidenziando come che la cura dell’ambiente costituisca un mezzo essenziale per la promozione la salute.

Oltre 20 i relatori che parteciperanno all’evento tra cui epidemiologi, oncologi, meteorologi, chimici, fisici, ingegneri ambientali, a capo di istituti e laboratori di ricerca, e dipartimenti universitari di rilievo internazionale.
Tra gli argomenti affrontati si spazierà dal supercalcolo per le analisi meteo-climatiche alle bonifiche dei siti inquinati, dalla perdita di biodiversità alla prevenzione dei tumori, dal fenomeno dell’eco-ansia nelle giovani generazioni alla transizione energetica nelle imprese, dall’impatto degli inquinanti alle politiche ambientali nelle grandi città.

L’evento costituisce un’opportunità unica per riunire professionisti competenti nel settore ambientale e sanitario, con l’obiettivo di costruire un percorso finalizzato alla riflessione e all’orientamento sulle strategie di mitigazione da attuare in futuro.
Il congresso è organizzato dal Programma Ambiente Salute del Dipartimento di Sanità Pubblica con il contributo della Fondazione MAST ed è patrocinato da: Ministero della Salute, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Società Italiana di Igiene Preventiva e Sanità Pubblica, Università degli Studi di Bologna, Comune di Bologna, TPER, Ordini professionali provinciali dei medici chirurghi, medici veterinari, biologi, chimici, fisici, ingegneri, professioni infermieristiche, psicologi, tecnici sanitari di radiologia medica, delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione.

Per ulteriori informazioni contattare gli organizzatori.

Fonte: AUSL Bologna

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LAVORO AGILE DA APRILE 2024 : GUIDA ALLA RICHIESTA ED AI REQUISITI

fonte : Pmi.it articolo originale di Barbara Weisz

Dal primo aprile 2024 non è più prevista alcuna forma di smart working semplificato. Anche le ultime proroghe sul diritto al lavoro agile per genitori di figli fino a 14 anni e dipendenti fragili sono scadute il 31 marzo, per cui sia nel pubblico sia nel privato si torna alle regole ordinarie.

Da aprile 2024 torna ad essere sempre necessario l’accordo individuale fra lavoratore e azienda e restano applicabili i soli criteri di priorità destinati a genitori e caregiver, che però non implicano il diritto automatico allo smart working. Vediamo tutto.

Come richiedere lo smart working da aprile 2024

Lo smart working semplificato sperimentato durante il Covid era scaduto il 31 dicembre 2023 ma erano rimaste alcune eccezioni, esclusivamente nel privato, per i genitori di figli fino a 14 anni e per i lavoratori certificati come fragili, con diritto allo smart working fino al 30 marzo 2024.

Ora, scaduta anche questa deroga, lo smart working nel privato è regolamentato per tutti dalla legge 81/2017,  richiedendo un accordo controfirmato da entrambe le parti ma senza obbligo di attivazione da parte dell’azienda qualora non sia previsto il lavoro agile, diversamente scattano le specifiche disposizioni di legge e aziendali, nonché la priorità per genitori con figli fino a 12 anni (senza limiti di età se con gravi disabilità) oppure per i lavoratori disabili o caregiver.
Nel settore pubblico si seguono invece le indicazioni dei singoli PIAO delle amministrazioni, nel rispetto delle linee guida ministeriali (Direttiva Lavoro Agile nella PA) sulla promozione (ma sempre senza obbligo) del lavoro agile per i pazienti fragili.
Chi ha la priorità per lo smart work
I datori di lavoro che ricevono più richieste di attivazione dello smart working da parte dei dipendenti, se lo utilizzano per policy aziendale, allora devono riconoscere una priorità a colori i quali sono anche genitori con figli fino a 12 anni o di figli disabili, oltre che ai dipendenti essi stessi disabili oppure che prestano assistenza familiare come caregiver.
NB: questa regola è strutturale, ossia permanente. Diversamente da quella scaduta il 31 marzo che riguardava i figli fino a 14 anni nel privato, che però non era una priorità ma un diritto vero e proprio, ora abolito.
Accordo di Lavoro agile: come deve essere formulato
Il riferimento, oltre alla sopra citata legge 81/2017 (che definisce il lavoro agile e stabilisce diritti e doveri delle parti), è anche il “Protocollo Nazionale sul lavoro in modalità agile“, firmato da Governo e parti sociali, nel quale sono indicati requisiti e contenuti degli accordi individuali.
L’adesione al lavoro agile, si legge, «avviene su base volontaria ed è subordinata alla sottoscrizione di un accordo individuale, fermo restando il diritto di recesso ivi previsto».
L‘accordo individuale deve essere scritto e firmato da impresa e dipendente e deve contenere i seguenti elementi:
durata dell’accordo, a termine o a tempo indeterminato;
alternanza tra i periodi di lavoro all’interno e all’esterno dei locali aziendali;
luoghi eventualmente esclusi per lo svolgimento della prestazione lavorativa esterna ai locali aziendali;
aspetti relativi all’esecuzione della prestazione lavorativa svolta al di fuori dei locali aziendali, anche con riguardo alle forme di esercizio del potere direttivo del datore di lavoro e alle condotte che possono dar luogo all’applicazione di sanzioni disciplinari nel rispetto della disciplina prevista nei contratti collettivi;
strumenti di lavoro;
tempi di riposo del lavoratore e le misure tecniche e/o organizzative necessarie ad assicurare la disconnessione;
forme e modalità di controllo della prestazione lavorativa all’esterno dei locali aziendali, nel rispetto di quanto previsto da Statuto dei lavoratori e normativa in materia di protezione dei dati personali;
attività formativa eventualmente necessaria per lo svolgimento della prestazione di lavoro in modalità agile;
forme e le modalità di esercizio dei diritti sindacali.

Invio della Comunicazione di smart working al Ministero
Il datore di lavoro deve comunicare l‘attivazione del lavoro agile, entro cinque giorni dall’inizio della prestazione in smart working, utilizzando il portale Servizi Lavoro.
Per le pubbliche amministrazioni e le agenzie di somministrazione la comunicazione va inviata entro il giorno 20 del mese successivo all’inizio della prestazione in modalità agile.
Non è necessario allegare l’accordo individuale (che però deve essere conservato dal datore di lavoro per cinque anni).
Questo adempimento è stato semplificato dall‘articolo 41 bis del dl 73/2022, con regole applicative contenute nel decreto ministeriale 149/2022. Disponibile anche l’applicativo REST per la trasmissione massiva di queste comunicazioni.

L’ OMS LANCIA S.A.R.A.H , UN SANITARIO AI.

In vista della Giornata mondiale della salute, l’Organizzazione mondiale della sanità annuncia il lancio di Sarah, un prototipo digitale con una risposta empatica potenziata alimentato dall’intelligenza artificiale generativa (AI), mirato alla promozione della salute.Sarah è l’acronimo di Smart AI Resource Assistant for Health. Rappresenta un’evoluzione degli avatar di informazioni sanitarie basati sull’intelligenza artificiale e utilizza nuovi modelli linguistici e tecnologie all’avanguardia. Lo strumento è pensato per fornire informazioni sui principali argomenti sanitari, comprese le abitudini sane e la salute mentale, per aiutare le persone a ottimizzare il loro percorso di salute e benessere. L’obiettivo è fornire un’arma aggiuntiva affinché le persone possano realizzare i propri diritti alla salute, ovunque si trovino. Sarah è disponibile h24 e parla 8 lingue. E’ alimentato dall’intelligenza artificiale generativa anziché da un algoritmo o uno script preimpostato, che la aiuta a fornire risposte più accurate in tempo reale e a impegnarsi in conversazioni dinamiche e personalizzate su larga scala che rispecchino in modo più accurato le interazioni umane e forniscano risposte sfumate ed empatiche agli utenti in un ambiente privo di giudizi. La tecnologia è supportata dall’intelligenza artificiale biologica di Soul Machines.Sarah, non è sui social ma si può consultare l’avatar, da qualsiasi dispositivo e in qualunque momento, sul sito dell’Oms (Who.com).L’Oms“Il futuro della salute è digitale e aiutare i paesi a sfruttare il potere delle tecnologie digitali per la salute è una priorità per l’Oms – ha affermato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus -. Sarah ci dà un’idea di come l’intelligenza artificiale potrebbe essere utilizzata in futuro per migliorare l’accesso alle informazioni sanitarie in modo più interattivo. Invito la comunità di ricerca ad aiutarci a continuare a esplorare come questa tecnologia potrebbe ridurre le disuguaglianze e aiutare le persone ad accedere a informazioni sanitarie aggiornate e affidabili”. ( Fonte Siciliasalute)

SEMINARIO EPMIES: SOVRACCARICO BIOMECCANICO E PATOLOGIE MUSCOLO-SCHERLETRICHE .

15 giugno 2024 – ore 8.45-18.00
Milano – Sala Pio XII – Via S. Antonio 5
Seminario gratuito a iscrizione obbligatoria

Dopo una assenza di qualche anno, causa epidemia Covid, l’Associazione Scientifica EPMIES quest’anno riprende l’organizzazione del classico seminario dedicato alla diffusione di sempre nuove conoscenze ed esperienze applicative riguardanti la prevenzione e gestione del rischio da sovraccarico biomeccanico.
Il seminario è dedicato principalmente alla presentazione di nuove tecniche per la prevalutazione (ERGOCHECK) e valutazione del rischio in settori che, benchè ad alto impatto sulla salute, per la loro complessità, finiscono per essere trascurati (agricoltura, costruzioni, nettezza urbana, assistenza a domicilio, ecc.). EPMIES coglierà anche l’occasione per presentare novità sulle norme ISO di recente introduzione, senza trascurare i piani Nazionali e Regionali di prevenzione del rischio da sovraccarico biomeccanico.

Per ulteriori informazioni contattare gli organizzatori.

Fonte: EPMIES

Vai al seminario “Sovraccarico biomeccanico e patologie muscoloscheletriche”….

PROROGA DELLA SCADENZA DELL ‘ALLEGATO 3B

da Siml.it

A seguito delle numerose segnalazioni giunte dai colleghi Medici Competenti sulle difficoltà incontrate a compilare correttamente l’allegato 3B sul portale INAIL, SIML insieme ad altre Società ed Associazioni di Medici del Lavoro e Medici Competenti (ANMA, COSIPS e AIPMEL) ha inviato alle Autorità competenti richiesta di dilazione della scadenza prevista per il 31.03.2024.

Il Ministro prof. Orazio Schillaci ha firmato il provvedimento che proroga la scadenza per la compilazione dell’allegato 3B al 31.05.2024.

Clicca qui per leggere la circolare

YUKA L ‘APP CHE SEGNALA GLI ALIMENTI SALUTARI. LUCI ED OMBRE.

L’immagine di una carota arancione col suo bel ciuffetto verde campeggia sugli schermi di qualcosa come 28 milioni di smartphone dislocati in 11 paesi del mondo: il simbolo è quello di Yuka, un’app che – spiega il sito – ha l’obiettivo di “migliorare la salute dei consumatori aiutandoli a decifrare le etichette dei prodotti alimentari e cosmetici” e, dunque, di guidarli nella scelta di quelli più salutari. Una sorta di fidata consigliera del saggio acquisto, insomma. Una specie di bussola che solo in Italia guida tra gli scaffali dei supermercati circa due milioni di italiani, informati sulla scarsezza, la mediocrità o l’eccellenza di articoli fino a ieri infilati nel carrello senza troppo indagare sui loro ingredienti.

Ma davvero quello che mangiamo potrebbe essere così pericoloso per la nostra salute? Davvero c’è bisogno di un’app che avverta l’ignaro consumatore della presenza di sostanze nocive nei prodotti di bellezza? Sì, secondo quelli che considerano Yuka una preziosa alleata per un consumo più informato finalizzato anche ad indurre l’industria del settore agroalimentare e cosmetico a migliorare l’offerta; niente affatto secondo chi rileva la mancanza di corretti supporti scientifici nella formulazione delle sue valutazioni. E pure secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che su Yuka ha avviato un’istruttoria per l’uso del sistema di rilevazione usato, il francese Nutri-Score, un’etichetta che identifica i valori nutrizionali attraverso due scale correlate: una cromatica divisa in 5 gradazioni dal verde al rosso e una alfabetica, comprendente le cinque lettere dalla A alla E. Da tempo Nutri-Score è al centro di un acceso dibattito tra gli stati europei, divisi tra coloro che appoggiano tale rilevazione e gli altri – come l’Italia – che la osteggiano, preferendo il NutrInform Battery che valuta non i singoli cibi, ma la loro incidenza all’interno della dieta.
 
Il timore rilevato dall’Antitrust, pertanto, è che “l’etichetta NutriScore, così come i punteggi e i giudizi forniti dall’app, in assenza di adeguate avvertenze, vengano erroneamente percepiti come valutazioni assolute sulla salubrità di un determinato prodotto, che prescindono dalle esigenze complessive di un individuo (dieta e stile di vita), dalla quantità e dalla frequenza di assunzione all’interno di un regime alimentare variegato ed equilibrato”.

Ma quindi? Alla fine, di Yuka come delle app a lei simili, ci si può fidare oppure no? (Fonte TODAY.it)

CONVEGNO: LA TRASFORMAZIONE DIGITALE NEL MONDO DEL LAVORO.

Convegno
La trasformazione digitale del mondo del lavoro. Opportunità, rischi e mitigazioni
Martedì 23 aprile 2024 ore 9.30-13.30
Milano – FAST, Piazzale Morandi 2
Sala Morandi

Introduzione e presentazione – Norberto Canciani – Presidente Associazione Ambiente e Lavoro

Associazione Ambiente e Lavoro: dalle iniziative di Rino Pavanello per il recepimento della direttiva Seveso e per la promozione della salute e sicurezza sul lavoro alle nuove sfide sulla sostenibilità ambientale in ambito industriale

  • Il ruolo di Associazione Ambiente e Lavoro nel recepimento della direttiva “Seveso” sulle aziende a Rischio di Incidente Rilevante – Domenico Marcucci – Esperto di temi ambientali e componente Direttivo di Associazione Ambiente e Lavoro
  • Associazione Ambiente e Lavoro nella Consulta Interassociativa per la Prevenzione: le attività di promozione durante l’emanazione della legislazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro (dal D.Lgs. 626/94 al D.Lgs. 81/08) – Susanna Cantoni – Vice Presidente CIIP
  • Nuove prospettive e nuovi obiettivi dell’azione di Associazione Ambiente e Lavoro: la sostenibilità ambientale – Wolfango Pirelli – Segretario Associazione Ambiente e Lavoro

La campagna europea EU OSHA 2023-2025 “SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO NELL’ERA DIGITALE” – Francesca Grosso – INAIL

Gli impatti sul lavoro della digitalizzazione – Cinzia Maiolini – Segretaria nazionale FILCTEM CGIL

Rischi nuovi ed emergenti per la salute e sicurezza sul lavoro nel contesto di trasformazione digitale – prof. Francesco Costantino – Università “La Sapienza” Roma, Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale

Le macchine nell’era digitale: il regolamento 2023/1230 – Sara Anastasi – INAIL – Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e Sicurezza degli Impianti, Prodotti ed Insediamenti Antropici

Sicurezza sul lavoro e sicurezza del lavoro: il duplice volto dell’intelligenza artificiale generativa – Giuditta Simoncelli – INAIL – Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e Sicurezza degli Impianti, Prodotti ed Insediamenti Antropici

Dibattito e conclusioni

Fonte: Associazione Ambiente e Lavoro

Iscriviti al convegno e vai alla locandina…

IL SECONDO RAPPORTO INAIL SUI MARITTIMI.

Il monografico “Attività e fattori di rischio dei lavoratori del mare” rappresenta il secondo rapporto sulla sicurezza dei lavoratori marittimi. A differenza del primo rapporto, viene introdotto anche il tema della salute, in modo da avere un quadro completo dei rischi, degli infortuni e delle malattie di questo particolare settore.

Le analisi, basate su diverse fonti di dati, forniscono infatti un riscontro sul contesto di riferimento, sulla dinamica degli eventi infortunistici, sulla percezione del rischio, sulle patologie professionali e sull’esposizione all’amianto nelle navi. I risultati forniscono rilevanti spunti sull’acquisizione delle informazioni in un’ottica prevenzionale.

Prodotto: Volume
Edizioni: Inail – 2024
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Informazioni e richieste: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

RISCHIO POLVERI DI CUOIO : UNA SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE.

Le polveri di cuoio per molto tempo sono state ritenute “unicamente ‘fastidiose’ e, per la frazione più fine (inalabile), irritanti per le congiuntive oculari, le prime vie respiratorie e l’apparato bronchiale”, in realtà oggi sappiamo che queste polveri “possono contenere agenti sensibilizzanti capaci di provocare oculo-riniti, asma bronchiale e dermatiti su base allergica”.Inoltre diversi studi epidemiologici hanno evidenziato un “significativo potere cancerogeno delle polveri di cuoio” e la IARC (International Agency for Research on Cancer) ha inserito la produzione e riparazione di calzature (shoes manufacture and repair) all’interno del gruppo 1 (Cancerogeno accertato per l’uomo), “avendo evidenziato un’associazione di tipo causale tra esposizione occupazionale a polveri di cuoio ed insorgenza di neoplasie delle fosse nasali e dei seni paranasali”

La regione Toscana ha predisposto un interessante check list per la valutazione del rischio cuoio rivolta a lavoratori ed operatori della sicurezza.Qui sotto la potete visionare e scaricare.