ERGONOMIA

SEMINARIO EPMIES: SOVRACCARICO BIOMECCANICO E PATOLOGIE MUSCOLO-SCHERLETRICHE .

15 giugno 2024 – ore 8.45-18.00
Milano – Sala Pio XII – Via S. Antonio 5
Seminario gratuito a iscrizione obbligatoria

Dopo una assenza di qualche anno, causa epidemia Covid, l’Associazione Scientifica EPMIES quest’anno riprende l’organizzazione del classico seminario dedicato alla diffusione di sempre nuove conoscenze ed esperienze applicative riguardanti la prevenzione e gestione del rischio da sovraccarico biomeccanico.
Il seminario è dedicato principalmente alla presentazione di nuove tecniche per la prevalutazione (ERGOCHECK) e valutazione del rischio in settori che, benchè ad alto impatto sulla salute, per la loro complessità, finiscono per essere trascurati (agricoltura, costruzioni, nettezza urbana, assistenza a domicilio, ecc.). EPMIES coglierà anche l’occasione per presentare novità sulle norme ISO di recente introduzione, senza trascurare i piani Nazionali e Regionali di prevenzione del rischio da sovraccarico biomeccanico.

Per ulteriori informazioni contattare gli organizzatori.

Fonte: EPMIES

Vai al seminario “Sovraccarico biomeccanico e patologie muscoloscheletriche”….

SCARPE ANTINFORTUNISTICHE SU MISURA : UNO SCHEMA

Dott. Alessandro Guerri Specialista in Medicina del Lavoro.

Quando un lavoratore presenta delle importanti problematiche ortopediche del piede e non è sufficiente ricorrere alle comuni calzature protettive, diventa indispensabile ricorrerre a scarpe antinfortunistiche modificate su misura con il supporto della professionalità degli specialisti delle officine ortopediche . È perciò a mio pare utile seguire il seguente schema operativo:

1 VALUTAZIONE ORTOPEDICA: il lavoratore andrà  indirizzato da uno specialista ortopedico convenzionato( anche della stessa officina ortopedica) per una valutazione delle condizioni del  piede e e dei postumi  dell’infortunio. 
L ‘ortopedico convenzionato darà prescrizioni per una scarpa antinfortunistica e potrà  fornire indicazioni specifiche sulla sua struttura e adattamento.


2 ACCESSO AD OFFICINA ORTOPEDICA convenzionata e valutazione del tecnico podologo per eventuale impronta / costruzione su indicazione dello specialista. Il lavoratore accede nuovamente alla officina ortopedica per la valutazione del tecnico podologo . Andrà indicato sempre il modello e la tipologia di scarpa richiesto dal tipo di lavorazione.


3 REALIZZAZIONE SCARPA SU MISURA : Una volta raccolte le informazioni necessarie, l ‘officina ortopedica procederá alla realizzazione della scarpa su misura. Andrà pianificata una serie di appuntamenti per la prova della scarpa e per apportare eventuali modifiche per garantire il massimo confort e per il supporto tecnico.


4 FOLLOW UP: Una volta che la scarpa sarà prodotta , la società deve assicurarsi che la lavoratrice provi la scarpa e possa contare su un programma di follow up presso il tecnico ortopedico per monitorare il processo o apportare eventuali aggiustamenti.

ESOSCHELETRI PUNTI DI FORZA E CRITICITÀ: UN SEMINARIO.

Roma, 21 marzo 2024. Promosso dall’Inail e dal Centro di competenza Made I 4.0, l’evento intende illustrare le potenzialità e i punti di debolezza associati all’utilizzo degli esoscheletri da parte dei lavoratori che eseguono attività di movimentazione manuale dei carichi.

È in programma giovedì 21 marzo presso la Direzione generale dell’Inail, dalle ore 9.00 alle 13.00, il seminario formativo sul tema “Esoscheletri occupazionali: valutazione del rischio biomeccanico, punti di forza e criticità”. Promosso dall’Istituto e dal Competence center Made I 4.0, l’evento rientra tra le iniziative di orientamento e formazione rivolte alle Pmi e finalizzate a inquadrare i cambiamenti introdotti dall’Industria 4.0 in ambito di sicurezza sul lavoro e tutela della salute dei lavoratori.

L’obiettivo del seminario è mettere in luce le ultime novità in materia di dispositivi indossabili, quali strumenti per l’assistenza delle capacità fisiche e motorie, stimolando un’analisi dei vantaggi e delle problematiche correlate. Tra le criticità si evidenzia, ad esempio, la notevole difficoltà nel valutare correttamente il rischio da sovraccarico biomeccanico in attività eseguite con l’ausilio degli esoscheletri. Per questo motivo durante l’evento è possibile conoscere le nuove opportunità offerte dalle reti di sensori indossabili e dagli algoritmi di intelligenza artificiale. Il seminario è valido per il riconoscimento dei crediti formativi pari a 4 ore di aggiornamento per Aspp/Rspp. Tutte le informazioni sono a disposizione sul sito del Competence center Made al link indicato in basso.

Data Inizio:

21/03/2024

Data Fine:

21/03/2024

Sede Evento:

Direzione generale Inail, sala Rembrandt

Indirizzo:

Piazzale Giulio Pastore, 6

Orario:

9.00 – 13.00

Info Email Evento:emanuele.chierichetti@made-cc.eu

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APPROFONDIMENTO SU ESOSCHELETRI:

IL RISCHIO ERGONOMICO NELLA GRANDE DISTRIBUZIONE.

Il progetto RAS, Ricercare e Applicare la Sicurezza, è frutto di una convenzione tra l’Inail Direzione regionale Campania e il LEAS dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

È in consultazione tramite il link qui sotto. Fonte Inail.it

Prodotto: Volumi
Edizioni: Inail – 2024
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

MMC OBBLIGATORIA ANCHE NELLE ATTIVITÀ A BASSO RISCHIO: LA SENTENZA.

da CDI.it

Movimentazione manuale dei carichi: la sorveglianza sanitaria è obbligatoria anche nelle attività a basso rischio

Le attività di movimentazione manuale dei carichi comportanti rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico sono sempre sottoposte all’obbligo di sorveglianza sanitaria, anche se nel documento di valutazione dei rischi sono indicate come attività a basso rischio specifico: il solo margine discrezionale affidato al medico competente è quello di stabilire, in funzione dei risultati della valutazione dei rischi, la frequenza delle visite periodiche.

Il caso riguarda un medico competente e un delegato del datore di lavoro rinviati a giudizio per non aver sottoposto a sorveglianza sanitaria per i rischi derivanti dalla movimentazione manuale dei carichi alcuni addetti ai reparti salumeria, gastronomia e panetteria operanti presso un supermercato.  In primo grado i due erano stati assolti, avendo il Giudice ritenuto provata la “non doverosità delle visite mediche” sulla base della classe di rischio in cui tali lavoratori erano stati inquadrati nel documento di valutazione dei rischi aziendale.

Il Procuratore della Repubblica ha proposto ricorso per cassazione contro l’assoluzione sostenendo, viceversa, l’obbligo di sottoporre a sorveglianza sanitaria i lavoratori in questione, dal momento che essi svolgevano attività di movimentazione manuale dei carichi comportanti rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, anche se tali rischi erano stati valutati dal datore di lavoro di livello medio o basso.

La Terza Sezione della Cassazione penale, con sentenza n. 51293  del 22 dicembre 2023, ha accolto il ricorso del Procuratore della Repubblica, affermando che: «Secondo il combinato disposto del D.Lgs. n. 81 del 2008, art. 41 e art. 168, comma 2, lett. d) […] la sorveglianza sanitaria deve essere effettuata nel caso normativamente previsto della “movimentazione manuale dei carichi da parte dei lavoratori” (ove non sia possibile ovviare alla stessa con misure organizzative ed il ricorso a mezzi meccanici appropriati) […] 4. L’interpretazione del D.Lgs. n. 81 del 2008, art. 168 effettuata dal giudice di merito nella sentenza impugnata non è corretta, in quanto la disposizione di cui all’art. 168, comma 2, lett. d), che dispone al datore di lavoro di sottoporre “i lavoratori alla sorveglianza sanitaria di cui all’art. 41 sulla base della valutazione del rischio e dei fattori individuali di rischio di cui all’allegato 33^” impone al predetto una condotta obbligatoria, correlata alla previsione normativa che le attività di “movimentazione manuale dei carichi da parte dei lavoratori” possono comportare per i lavoratori “rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico”. […] Il comma 1 della predetta norma, impone chiaramente al datore di lavoro di adottare, in via prioritaria, le misure organizzative necessarie e di ricorrere ai mezzi appropriati, in particolare attrezzature meccaniche, per evitare la necessità di una movimentazione manuale dei carichi da parte dei lavoratori, attività che comporta il rischio delle patologie summenzionate. Ove tanto non sia possibile, il comma 2 della norma fa obbligo al datore di lavoro di adottare le misure organizzative necessarie, di ricorre ai mezzi appropriati e di fornire ai lavoratori stessi i mezzi adeguati, allo scopo di ridurre il rischio che comporta la movimentazione manuale di detti carichi, tenendo conto dell’allegato 33^, elencando specificamente, in maniera tassativa e cumulativa, le relative condotte, tra le quali rientra espressamente anche la sorveglianza sanitaria, secondo il disposto di cui al D.Lgs. n. 81 del 2008, art. 41. Il solo margine discrezionale, affidato dalla norma al medico competente (e all’organo di vigilanza), attiene alla frequenza della visita periodica, in funzione della valutazione del rischio e dei fattori individuali di rischio, che potrà essere ulteriormente modulata, ampliando, ove ritenuto necessario, le cadenze e la periodicità previste dal D.Lgs. n. 81 del 2008, art. 41, comma 2».

QUADERNO DI CANTIERE 2023 PER IL 2024!

È disponibile on line il Quaderno di cantiere 2023 elaborato dal Gruppo di lavoro “Edilizia” del Comitato provinciale di coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro, con il coordinamento editoriale di Centrofor. Questa nuova edizione digitale della pubblicazione, voluta dall’assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli, che è anche presidente del Comitato, è profondamente rinnovata e aggiornata rispetto al passato. L’intento è quello di farne uno strumento operativo a tutti gli effetti, destinato a chi è coinvolto nel processo produttivo, al fine di promuovere la sicurezza e l’integrità delle persone nei luoghi di lavoro. “E’ con vera soddisfazione che presentiamo questo testo – sottolinea l’assessore Spinelli – la cui redazione ha impegnato per un anno i responsabili tecnici delle istituzioni coinvolte, Inail, Apss, Provincia autonoma, associazioni di rappresentanza delle parti economiche e del mondo del lavoro. Il risultato è lusinghiero. Disponiamo ora di uno strumento di prevenzione degli infortuni che potrà essere utilizzato dagli operatori del settore, dalle imprese, dai lavoratori nel loro impegno quotidiano. L’approccio è innovativo, fa largamente ricorso a infografiche ed immagini e consente di illustrare molti dettagli operativi. L’auspicio è che questo Quaderno possa rappresentare uno struimento efficace e utile per una maggiore comprensione delle regole in edilizia e in generale per promuovere concretamente la cultura della sicurezza”.

Il Quaderno si articola in Aree (Organizzazione del cantiere; Valutazione dei rischi; Scavi e demolizioni; Attrezzature di lavoro, opere provvisionali, impianti e DPI; Igiene del lavoro; Procedimenti sanzionatori, infortuni e malattie professionali) e in capitoli, per complessive 132 pagine. 
Potrà essere integrato ed aggiornato annualmente, visto il suo formato digitale, e continuerà quindi ad essere seguito da vicino dai responsabili del Comitato di coordinamento salute e sicurezza sul lavoro. Spinelli ha ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile  sua realizzazione, in particolare Fabio Vettori per il contributo artistico, e lo staff tecnico di Centrofor. La pubblicazione sarà inviata in formato digitale ai componenti del Comitato affinché l’inseriscano nei propri spazi social e inviato alle imprese aderenti e ai professionisti coinvolti.Verrà pubblicato inoltre sul sito della Provincia e dell’Apss, che provvederanno anche a metterne a disposizione copia stampata a chi lo desiderasse. 

All.: Quaderno di Cantiere 2023

Allegati

VALUTARE LA QUALITÀ DELL’ ARIA NEI LUOGHI DI LAVORO

La qualità dell’aria in un luogo di lavoro rappresenta spesso uno degli elementi cardine in grado di assicurare o al contrario compromettere il benessere di chi vi opera.

Inoltre, se non adeguatamente controllata, essa può determinare condizioni che possono interferire con la normale attività con conseguenti impatti sulla produttività. Quest’ultimo aspetto si manifesta sia sotto forma di un maggior numero di errori compiuti nello svolgimento di una determinata attività, sia sotto forma di una minor velocità, e di conseguenza un maggior tempo richiesto, nell’esecuzione del compito. La valutazione della qualità dell’aria negli ambienti di lavoro è resa complessa dalla simultanea presenza nell’aria di tali ambienti di molte sostanze di origine diversa, sia prodotte dal normale processo di respirazione antropica, sia emesse dai materiali ivi presenti, sia introdotte dall’esterno.


Prodotto: Opuscolo
Edizioni: Inail – 2023
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: LE SFIDE DELLA QUINTA INDUSTRIALIZZAZIONE .

da Inail.it

La Consulenza tecnica per la salute e la sicurezza, la Consulenza statistico attuariale e la Consulenza per l’innovazione tecnologica dell’Inail presentano gli atti del loro seminario congiunto svolto dal 4 al 6 dicembre 2023 nella prestigiosa cornice dell’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Roma La Sapienza.

In uno scenario caratterizzato da nuovi rischi, non ancora pienamente conosciuti e quantificabili, appare indispensabile dotarsi di strumenti in grado di comprendere e anticipare i cambiamenti che si stanno determinando nel mondo del lavoro, e allo stesso tempo intervenire efficacemente per ridurre i rischi già noti e accrescere la preparazione per ogni potenziale crisi futura. Affrontare le sfide del futuro, delle trasformazioni è il tema che accompagna le azioni dell’Inail in un contesto di sostenibilità in ambito produttivo che deve includere dignità del lavoro, dei lavoratori e tutela dell’ambiente, come un insieme armonico e indissolubile. Questo l’intento primario degli eventi seminariali rivolti ai professionisti tecnici dell’Inail che operano presso le tre consulenze, con le loro diversificate competenze tecniche, per il sostegno alle imprese e per un sistema integrato di tutela dei lavoratori al servizio della società nel suo complesso.


Prodotto: Volumi
Edizioni: Inail – 2023
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

UNO STUDIO SUL LAVORO AI VIDEOTERMINALI DA CASA.

da dguv.de

La crescente digitalizzazione del mondo del lavoro sta portando anche ad una crescente diffusione del lavoro su schermo mobile. Anche in questo caso la pandemia di Covid-19 ha agito da catalizzatore e ha fatto sì che soprattutto l’home office diventasse più importante come forma di lavoro mobile. Ma anche i luoghi di lavoro flessibili (ad esempio in treno, in aeroporto, ecc.) sono favoriti dagli sviluppi tecnici. Tuttavia, non è possibile creare una postazione di lavoro informatica progettata in modo ergonomico in modo ottimale in tutti gli scenari di lavoro mobile. Non si può quindi escludere un possibile sovraccarico dell’apparato muscolo-scheletrico o degli occhi.

Ad oggi, esistono solo poche conoscenze attendibili sugli effetti del lavoro sugli schermi mobili sulla salute fisica. E le conoscenze attuali sul lavoro stazionario sullo schermo non possono essere facilmente trasferite al lavoro mobile. Di conseguenza, le raccomandazioni per i dipendenti a questo punto spesso rimangono piuttosto vaghe.

Per colmare questa lacuna di conoscenze, l’IFA ha effettuato in una prima fase una ricerca sistematica della letteratura: qual è lo stato attuale della ricerca a livello internazionale sui parametri rilevanti del lavoro sugli schermi mobili (tipi di dispositivi, durata di utilizzo, interfacce utente, fattori ambientali) e la loro influenza sulla salute fisica?

Raccolta e selezione di studi internazionali rilevanti

Per il periodo dal 2011 al 2021, il gruppo di ricerca ha cercato nelle banche dati scientifiche (Pubmed, Livio, ScienceDirect), in Google Scholar e in diverse riviste tedesche pubblicazioni in tedesco e inglese sul tema del lavoro sugli schermi mobili. I termini di ricerca scelti includevano aspetti tecnici come diversi dispositivi di lavoro (laptop, tablet, smartphone, ecc.) e fattori ergonomici (ad es. postura, abbagliamento del display). Inoltre, come parole chiave sono state utilizzate le comuni menomazioni fisiche del sistema muscoloscheletrico e degli occhi (ad es. disturbi muscoloscheletrici/disturbi muscoloscheletrici, secchezza oculare). I risultati trovati sono stati poi filtrati attraverso un processo di screening in più fasi da almeno due persone. I titoli e gli abstract delle pubblicazioni sono stati consultati per valutare se il lavoro fosse tematicamente appropriato e se fossero presenti criteri di esclusione come soggetti di prova con quadri clinici consolidati. Alla fine, sono state incluse nell’analisi 21 pubblicazioni, tra cui studi di laboratorio, studi di indagine e revisioni della letteratura.

Possibili vari rischi fisici

Dall’analisi della letteratura emerge che una postura sfavorevole, determinate attrezzature di lavoro e fattori ambientali avversi possono portare a diversi disturbi fisici anche durante orari di lavoro relativamente brevi. I maggiori reclami sono stati riscontrati di solito rispetto al lavoro su una postazione di lavoro fissa (ad es. postazione di lavoro PC desktop progettata ergonomicamente).

Le raccomandazioni possono migliorare la situazione lavorativa

Dai risultati si possono ricavare almeno semplici raccomandazioni: intervalli di lavoro più lunghi e ininterrotti esclusivamente con dispositivi mobili dovrebbero essere considerati e pianificati con particolare attenzione. Cambiare l’attrezzatura di lavoro e le attività può proteggere dal disagio, così come le pause attive e i frequenti cambiamenti di postura. Si possono evitare posizioni di lavoro sfavorevoli, ad esempio: B. migliorare aumentando il piano di lavoro o sostenendo le braccia. È anche fondamentale scegliere il dispositivo giusto per ogni attività. Il lavoro a lungo termine è generalmente sconsigliato, ad es. B. solo con touchscreen o sotto influenze sfavorevoli sulla percezione visiva (riflessi, abbagliamenti, dimensioni dei caratteri inadeguate, ecc.). Dai risultati dello studio esaminati non è ancora possibile ricavare valori quantitativi esatti, ad esempio quale attività può essere svolta e per quanto tempo con quale dispositivo mobile prima che si manifestino i sintomi. L’IFA sta quindi pianificando ulteriori indagini al fine di ricavare informazioni concrete per la valutazione del rischio durante il lavoro mobile.

Conclusione: il lavoro su schermo mobile richiede una pianificazione intelligente, una maggiore consapevolezza dei possibili problemi e la volontà di creare una situazione lavorativa che contrasti questi problemi. Una combinazione di diverse misure è ideale per contrastare i possibili sintomi che possono manifestarsi dopo un breve periodo di tempo.

Il progetto è stato realizzato in collaborazione con i dipartimenti Ufficio e Nuove forme di lavoro del Dipartimento amministrativo della DGUV.