LAVORO MARITTIMO

IL SECONDO RAPPORTO INAIL SUI MARITTIMI.

Il monografico “Attività e fattori di rischio dei lavoratori del mare” rappresenta il secondo rapporto sulla sicurezza dei lavoratori marittimi. A differenza del primo rapporto, viene introdotto anche il tema della salute, in modo da avere un quadro completo dei rischi, degli infortuni e delle malattie di questo particolare settore.

Le analisi, basate su diverse fonti di dati, forniscono infatti un riscontro sul contesto di riferimento, sulla dinamica degli eventi infortunistici, sulla percezione del rischio, sulle patologie professionali e sull’esposizione all’amianto nelle navi. I risultati forniscono rilevanti spunti sull’acquisizione delle informazioni in un’ottica prevenzionale.

Prodotto: Volume
Edizioni: Inail – 2024
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Informazioni e richieste: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

ANALISI DEGLI INFORTUNI MORTALI NEL COMPARTO MARITTIMO.

da Inail.it

Il documento tratta gli eventi lesivi mortali, infortuni in occasione di lavoro e malattie professionali, registrati negli archivi Inail nel settore della navigazione marittima e della pesca marittima.

Immagine Un esame degli eventi lesivi mortali tra gli addetti alla navigazione e alla pesca marittima

La trattazione degli infortuni mortali è esposta congiuntamente a quella degli incidenti dai quali i casi mortali sono derivati. Per le malattie professionali sono riportate le distribuzioni sulla base della classificazione ICD-10 e secondo l’esposizione all’amianto. Gli infortuni mortali sono quelli avvenuti negli anni compresi tra il 2006 ed il 2022, mentre le malattie professionali con esito mortale sono quelle relative agli anni di protocollazione della domanda del sessennio 2017-2022.

Prodotto: OpuscoloEdizioni: Inail – 2024Disponibilità: Consultabile solo in reteInfo: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

SICUREZZA E DECODIFICA CROMATICA DEI DISPOSITIVI DI COMANDO DELLE MACCHINE.

da Inail.it

Questo documento è dedicato agli ambienti industriali e, in particolare, all’uso del colore nel codice visivo dei dispositivi di comando macchine.

Il d.lgs. 81/08 prescrive che le informazioni, segnalazioni di allarme e le avvertenze di attrezzature o macchine siano ben visibili e comprensibili. Il d.lgs. 17/10, decreto di recepimento della Direttiva Macchine attualmente in vigore, conferma tale principio richiedendo la comprensibilità del segnale come requisito di sicurezza da soddisfare.Questo lavoro mette a fuoco le possibili difficoltà nella decodifica del segnale derivante dalla inabilità cromatica e propone misure tecniche di miglioramento per la comprensibilità del segnale per la maggior parte lavoratori che, specie negli ambienti industriali, si interfacciano con dispositivi di comando macchine dotati di segnali visivi di emergenza e di utilizzo.

Prodotto: OpuscoloEdizioni: Inail – 2023Disponibilità: Consultabile solo in reteInfo: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

SCHEDE INFOBARICHE SUL PORTALE AGENTI FISICI “PAF”

da Inail.it

L’iniziativa si rivolge agli attori del sistema della prevenzione e a quanti sono interessati al tema. Il portale è realizzato dal Laboratorio di Sanità pubblica dell’Azienda sanitaria Usl Toscana Sud Est in collaborazione con l’Inail e l’Usl di Modena

Immagini illustrative

ROMA – Nella sezione dedicata alle atmosfere iperbariche del Portale agenti fisici vengono messi in evidenza i vari aspetti legati alle diverse attività espositive, anche attraverso la diffusione della conoscenza. A tal proposito sono state pubblicate le prime due Schede Infoiperbariche, incentrate, ripettivamente, sul rischio iperbarico e sullo stress ossidativo e altre sono in corso di definizione su altri aspetti. L’iniziativa è rivolta ai vari attori del sistema della prevenzione e a coloro che a vario titolo sono coinvolti o interessati alla tematica delle atmosfere iperbariche.

Il portale in continuo aggiornamento. Il Paf è realizzato dal Laboratorio di Sanità pubblica dell’Azienda sanitaria Usl Toscana Sud Est (ex Azienda Usl 7 Siena) con la collaborazione dell’Inail e dell’Azienda Usl di Modena ed è in continuo aggiornamento grazie anche alla collaborazione tra la Regione Toscana e l’Istituto nell’ambito del Piano delle attività di ricerca istituzionale dell’Inail. Negli anni 2022 e 2023 sono state promosse e realizzate altre iniziative di trasferibilità nell’ambito delle esposizioni a rischio iperbarico.

RISCHIO CALORE NEI LUOGHI DI LAVORO: LA GUIDA INAIL

Un vademecum pronto all’uso, dedicato a lavoratori, datori di lavoro e figure aziendali della salute e sicurezza, realizzato nell’ambito delle attività del progetto Worklimate. Frutto della collaborazione con il Consiglio nazionale delle ricerche-Istituto per la BioEconomia (Cnr-Ibe), lo studio approfondisce gli effetti delle condizioni di stress termico ambientale sui lavoratori

Immagine lavoratori agricoli

ROMA – Un vero e proprio decalogo per prevenire le patologie da calore nei luoghi di lavoro: mentre le temperature dell’estate 2022 continuano a salire, l’Inail pubblica una guida con raccomandazioni mirate per intervenire in maniera efficace.  L’impatto delle temperature estreme, infatti, è particolarmente rischioso sia per chi svolge la propria attività lavorativa in ambienti dove non è possibile conseguire le condizioni di comfort a causa di vincoli legati alle necessità produttive o alle condizioni ambientali, sia per chi lavora all’aperto, come nel settore agricolo e delle costruzioni. Recentemente, i fenomeni climatici estremi sono stati posti in relazione con un aumento del rischio di infortunio sul lavoro.

Le patologie, i sintomi e le strategie di prevenzione. La guida si apre con la descrizione delle patologie da calore, tra le quali rientrano i crampi, la dermatite da sudore, gli squilibri idrominerali fino al colpo di calore, che può comportare aritmie cardiache e l’innalzamento della temperatura corporea oltre i 40°. Compito del datore di lavoro è individuare procedure specifiche per attuare le misure più efficaci, a partire dalla scelta di una persona che sovrintenda al piano di sorveglianza per la prevenzione degli effetti dello stress da caldo. Fondamentale è la formazione dei lavoratori, e, tra le strategie, è importante considerare l’importanza dell’idratazione, di un abbigliamento adeguato, della riorganizzazione dei turni di lavoro e della possibilità di accedere ad aree ombreggiate durante le pause.

Condizioni croniche che aumentano la suscettibilità al caldo. Una sezione del testo è dedicata alle patologie croniche che aumentano il rischio di effetti avversi del caldo, sia nei lavoratori, sia nella popolazione generale. Tra queste, le malattie della tiroide, l’obesità, l’asma e la bronchite cronica, il diabete e le patologie cardiovascolari. La sezione include le indicazioni da seguire per prevenire ogni rischio ed evitare conseguenze negative sulla salute.

Il progetto Worklimate: strategie di intervento per contrastare lo stress termico ambientale in ambito occupazionale. Finanziato dall’Inail nel 2019, attraverso il Bando di ricerche in collaborazione (Bric), il progetto di ricerca “Worklimate: strategie di intervento per contrastare lo stress termico ambientale in ambito occupazionale”, è stato sviluppato dall’Istituto e dal Consiglio nazionale delle ricerche-Istituto per la BioEconomia (Cnr-Ibe), con la partecipazione delle Aziende Usl Toscana Centro e Toscana Sud Est, del Dipartimento di epidemiologia del Servizio sanitario regionale del Lazio e del Consorzio LaMMA (Laboratorio di monitoraggio e modellistica ambientale per lo sviluppo sostenibile). Il progetto intende approfondire, attraverso la banca dati degli infortuni dell’Inail, le conoscenze sull’effetto delle condizioni di stress termico ambientale sui lavoratori, con un’attenzione specifica alla stima dei costi sociali degli infortuni sul lavoro e con l’obiettivo di definire piani di intervento e prevenzione dei rischi.

I sistemi di previsione dello stress da calore e del rischio per località. Oltre agli strumenti informativi, Worklimate comprende anche strumenti operativi, come il sistema di previsione dello stress da calore, finalizzato allo screening dei rischi professionali per i lavoratori, i datori di lavoro e gli addetti alla salute e sicurezza aziendali. Le previsioni di stress climatico occupazionale sono personalizzate su soggetti sani, con profilo di lavoratore standard (alto 175 cm, peso 75 kg), che svolge attività fisica, moderata o intensa, esposto direttamente ai raggi solari o all’ombra, per le ore 8.00 e 12.00, 16.00 e 20.00. La previsione del rischio per località consente, invece, di prevedere per cinque giorni i livelli di rischio caldo previsti per le ore 12.00 in una specifica località, riferiti a un lavoratore non adattato al caldo, esposto al sole e impeg

  • Scheda(.pdf – 237 kb)
  • Guida informativa per la gestione del rischio caldo – progetto WorklimateLa pubblicazione rientra tra gli strumenti informativi del progetto di ricerca, frutto della collaborazione tra Inail e Consiglio nazionale delle ricerche-Istituto per la BioEconomia (Cnr-Ibe). Lo studio comprende un ampio programma di attività per l’analisi dell’impatto del cambiamento climatico sulla salute e la sicurezza dei lavoratori

MISURE DI CONTENIMENTO DEI RISCHI DA ALTE TEMPERATURE: PRONTA LA BOZZA

Un protocollo condiviso per l’adozione delle misure di contenimento dei rischi lavorativi da esposizione ad alte temperature negli ambienti di lavoro”: così una bozza di 11 pagine che affronta i punti che vanno dalla valutazione dei rischi e dei fattori di rischio, legati all’età, alla presenza di patologie croniche e alle mansioni, alla sorveglianza sanitaria e alla riorganizzazione dei turni.

Il datore di lavoro – prevede tra l’altro – sulla base dei rischi, interviene per “eliminare o ridurre l’esposizione diretta dei lavoratori alle alte temperature o percepite tali” pianificando pause o attività in giorni o orari più freschi.

La bozza del protocollo prevede che il datore di lavoro, sulla base dei rischi, intervenga per «eliminare o ridurre l’esposizione diretta dei lavoratori alle alte temperature o percepite tali», pianificando pause o attività in giorni o orari più freschi. Inoltre, dovrà adottare «il protocollo per l’adeguamento degli attuali modelli organizzativi alle esigenze di contenimento dei rischi derivanti dall’esposizione ad alte temperature, nell’ottica di una piena tutela delle condizioni psicofisiche dei lavoratori, nonché per aumentare il livello di consapevolezza, responsabilità riguardo ai rischi delle alte temperature o percepite tali e di compliance normativa» fermo restando «l’obbligo di dare completa attuazione alla normativa in tema di salute e sicurezza sul lavoro (decreto legislativo 81 del 2008)».

La riorganizzazione dei turni e le pause 

Il documento contiene anche delle indicazioni sulla riorganizzazione dei turni così da «prevedere l’alternanza in modo da minimizzare l’esposizione individuale al caldo o al sole diretto; prevedere interruzioni in casi estremi, quando il rischio di patologie da calore è molto alto, o la variazione dell’inizio dei lavori; evitare che i lavoratori svolgano la propria attività da soli, in modo da assicurare, in caso di necessità, l’attivazione immediata del soccorso». In relazione alle pause, deve essere tra l’altro assicurata la disponibilità di «aree completamente ombreggiate o climatizzate». L’incontro al ministero del Lavoro con le parti sociali è fissato per martedì 25 luglio.

APPROFONDIMENTO RISCHI ALTE TEMPERATURE:

https://www.consulteam-italia.com/rischi-da-temperature-elevate-i-rischi-del-caldo-per-la-salute-sul-lavoro/

LA SICUREZZA SUI PESCHERECCI CON “OLTRE LA RETE ” UN E-BOOK DI CIIP.

Pubblicato dalla Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione l’e-book “Oltre la rete. Salute e sicurezza sul lavoro nella pesca professionale” che raccoglie i contributi di esperti di diverse discipline nel settore della pesca professionale. Il documento propone una raccolta di studi e analisi dedicata ai rischi per la salute e la sicurezza nel settore e vuole essere un contributo per quanti hanno interesse per la promozione della prevenzione in questo comparto.

Disponibile gratuitamente, dal 15 giugno 2023, l’e-book dal titolo “Oltre la rete. Salute e sicurezza sul lavoro nella pesca professionale” della Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione – curato e coordinato da Giorgio di Leone e Susanna Cantoni, con la collaborazione redazionale di Enrico Cigada e Lalla Bodini – che raccoglie interessanti contributi sul settore produttivo della pesca.
Non si tratta, come potrebbe apparire, di un testo unicamente di nicchia in quanto molte delle considerazioni e delle esperienze che vi sono contenute sono estendibili anche ad altri comparti. Il documento presenta molteplici spunti di riflessione particolarmente utili in un comparto lavorativo fortemente trascurato, anche dal punto di vista della sicurezza, pur occupando più di 17.000 operatori e presentando indici infortunistici e di gravità molto elevati.
Questo e-book si aggiunge ai precedenti curati dalla CIIP che illustrano diverse esperienze e competenze per affrontare aspetti specifici nell’ambito della cultura della prevenzione in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Oltre la rete. Salute e sicurezza sul lavoro nella pesca professionale
SOMMARIO
INTRODUZIONE
A cura di Giorgio Di Leone (coordinatore EBook Pesca) e Susanna Cantoni, presidente CIIP
1. LAVORATORI DEL MARE: IMMAGINI NELLA LETTERATURA
A cura di Franco Carnevale, in collaborazione con Alberto Baldasseroni 
2. LA COMPLESSITÀ NEL MONDO DELLA PESCA: I RAPPORTI CON LA UE E LE LIMITAZIONI OPERATIVE
A cura di Giorgio Di Leone
3. LA COMPLESSITÀ NEL MONDO DELLA PESCA: LA VISIONE DEL MONDO IMPRENDITORIALE E DI QUELLO SINDACALE
A cura di Francesca Biondo
4. INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI NELLA PESCA: CORRELAZIONI CON L’ANALISI DEL CONTESTO SOCIO ECONOMICO E PROPOSTA DI UN MODELLO TEORICO A SUPPORTO DEGLI INTERVENTI DI PREVENZIONE NELLE AZIENDE DEL SETTORE
A cura di Diego De Merich (Inail-Dimeila)
5. L’INQUADRAMENTO NORMATIVO IN ITALIA PER IL COMPARTO PESCA
A cura di Alessandro Piacquadio
6. ANALISI DELLA GIURISPRUDENZA DI SETTORE
A cura di Angelo Delogu
7. DESCRIZIONE DELLE PRINCIPALI TIPOLOGIE DI PESCA IN ITALIA
A cura di Saverio Falco
8. IL MOTOPESCHERECCIO: UN AMBIENTE A RISCHIO
A cura di Alessandro Giomarelli
9. LA PERCEZIONE DEI RISCHI DA PARTE DEI LAVORATORI DEL COMPARTO PESCA
A cura di Giorgio Di Leone e Mauro Pellicci
10. I RISCHI PER LA SALUTE A BORDO DEI PESCHERECCI
a cura di Elio Munafò
11. STUDIO DEI RISCHI A CARICO DELL’APPARATO MSK A BORDO DEI PESCHERECCI
A cura di Francesco Draicchio, Elio Munafò, Alessio Silvetti
12. EMERGENZE A BORDO: UN UOMO IN MARE
A cura di Eugenio Padalino
13. LO SVILUPPO DI PIANI MIRATI DI PREVENZIONE NEL COMPARTO PESCA
A cura di Pietro Masia
14. MOVIMENTI RIPETITIVI ARTI SUPERIORI E MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI – LA SALUTE NELLA RETE: TRE NODI DA SCIOGLIERE
A cura di Daniela Colombini
BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA DELLA PESCA

Il lavoro è stato coordinato da Giorgio di Leone e da Susanna Cantoni con la collaborazione di Lalla Bodini. Enrico Cigada per l’edizione.
l’Ebook può essere scaricato dall’area download di CIIP.

Fonte: CIIP

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sempre sullo stesso argomento , è stata pubblicata nel 2017 una guida OSHA in varie lingue . Qui sotto il collegamento

GUIDA OSHA

Scaricarein:BG | CS | DA | DE | EL | EN | ES | ET | FI | FR | HR | HU | IT | LT | LV | MT | NL | PL | PT | RO | SK | SL | SV

LA SICUREZZA SULLE NAVI CROCIERA

Pubblicazione realizzata da Inail Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione (Contarp) Confederazione Italiana Armatori 
La tutela della salute e sicurezza della cosiddetta ‘gente di mare’ passa anche attraverso una costante e capillare opera di divulgazione della cultura della prevenzione, finalizzata a rendere sempre più consapevoli i lavoratori del settore marittimo dei rischi e delle misure che i datori di lavoro sono tenuti ad adottare per migliorare il benessere e le condizioni di lavoro ed evitare quindi infortuni e malattie professionali.
In tale contesto nasce la collaborazione tra Inail e Confitarma che ha già portato nel 2013 alla realizzazione del Quaderno di formazione per la sicurezza sul lavoro in cucina a bordo delle navi e che è giunta  alla pubblicazione della terza edizione, aggiornata e fortemente ampliata, includendo tutto il personale addetto ai servizi di ‘hotel a bordo nave’.
Tale personale, che costituisce una parte rilevante in termini numerici dell’equipaggio delle navi passeggeri o da crociera, riveste un ruolo fondamentale nella gestione globale della salute e sicurezza a bordo.
Infatti, una maggiore consapevolezza dei rischi presenti in una nave da parte di lavoratori che sono a contatto diretto o indiretto con il pubblico, oltre ad essere fondamentale per la tutela degli stessi, sarà sicuramente più efficace anche nella tutela più generale della salute e sicurezza dei passeggeri. ( da portalecondulenti.it)
https://www.inail.it/cs/internet/docs/alg-pubb-salute-sicu-lavoro-personale-hotel-a-bordo.pdf

RISCHIO CHIMICO IN AMBITO PORTUALE : NUOVO MANUALE INAIL

DA INAIL.IT

l manuale ha le sue premesse nel progetto cofinaziato dall’Inail e l’Autorità Portuale di Ravenna e realizzato con la collaborazione dell’Università di Bologna, dello SPSAL di Ravenna, di tutte le aziende portuali, del Coordinamento RSPP e degli RLS di sito e dei Chimici del Porto di Ravenna.

Immagine

L’intendimento è stato quello di fornire un significativo contributo alla conoscenza del rischio chimico, attraverso una migliore valutazione dei rischi associati alle operazioni di sbarco delle merci, in modo da prevenire gli incidenti che in questi casi possono essere molto pericolosi. Con la pubblicazione si intende mettere il modello a disposizione delle realtà portuali che svolgono attività analoghe, nella convinzione che la diffusione della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro anche in queste ambito possa contribuire all’incremento dei livelli di salute e sicurezza a garanzia dei lavoratori.

Prodotto: Volume
Edizioni: Inail –  2018
Disponibilità: Sì – Consultabile anche in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

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Quando si parla di sicurezza sul lavoro, ambiente, medicina del lavoro e formazione Teco Milano srl è il riferimento giusto per chi cerca un partner adatto.

info@tecomilano.it      Telefono 02 48958304

INFORTUNI NEL SETTORE MARITTIMO

LA NUOVA PUBBLICAZIONE INAIL SUGLI INFORTUNI DEL LAVORO  NEL SETTORE MARITTIMO   E’ DISPONIBILE IN RETE.

Risultati immagini per LAVORO MARITTIMO TECO MILANO

INFORTUNI SUL LAVORO NEL COMPARTO MARITTIMO

L’Inail presenta una ricerca sugli infortuni marittimi, indagando le cause di infortuni più frequenti, le protezioni possibili ed un confronto con il modello di prevenzione europeo

Risultati immagini per LAVORO MARITTIMO

Le cause degli infortuni si riferiscono  in parte alle caratteristiche strutturali del natante e, in parte, alle specifiche attività svolte a bordo: l’analisi prende considera sia le navi per il trasporto merci che quelle per  il trasporto passeggeri . in quest’ultimo caso le scale bagnate sono fra le principali cause di infortunio.
Ricordiamo che gli infortuni più frequenti riguardano infatti  scivolamenti e cadute in piano e dall’alto. Spesso da questi infortuni deriva l’inabilità permanente del lavoratore

Risultati immagini per LAVORO MARITTIMO

INAIL  ha condotto un’analisi degli infortuni nel settore marittimo-portuale, anche nel quadro di una collaborazione con gli enti competenti, allo scopo di approfondire le problematiche della sicurezza sul lavoro.

Immagine Lavoratori del Mare

INFORTUNI SUL LAVORO NEL COMPARTO MARITTIMO

L’analisi è effettuata sulla base dei dati derivanti da due fonti informative: le schede di rilevazione degli infortuni subiti dai lavoratori marittimi indirizzate alle Capitanerie e l’archivio Infor.Mo che riposta le informazioni sui fattori causali evidenziati nel corso delle inchieste infortuni condotte dalle Asl. Nel report è presente anche una sintetica descrizione del profilo di rischio nel settore marittimo-portuale.

Prodotto: Volume

Edizioni: Inail – 2018
Disponibilità: Consultabile anche in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

https://www.inail.it/cs/internet/docs/alg-pubbl-infortuni-lavoratori-del-mare.pdf

fonte INAIL