Oggetto: Interpello ai sensi dell’articolo 12 decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni. Quesito “per l’utilizzo della realtà virtuale come metodo di apprendimento e di verifica finale dei percorsi formativi e di aggiornamento obbligatori ex art. 37 comma 2 del decreto legislativo del 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i.”. Seduta della Commissione del 23 maggio 2024. Destinatario: Università di Siena
L’Università degli Studi di Siena ha avanzato istanza di interpello per conoscere il parere di questa Commissione in merito al seguente quesito: «Si chiede la possibilità di utilizzare la realtà virtuale come metodo di apprendimento e dell’efficacia dei percorsi formativi e di aggiornamento obbligatori in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ex art. 37 del decreto legislativo del 9 aprile 2008 n. 81 anche a fronte di quanto previsto dal decreto legge 146/2021 “Decreto Fiscale” che ha modificato lo stesso articolo relativamente alla verifica finale di apprendimento dei percorsi formativi e la verifica di efficacia della formazione durante l’attività lavorativa. Tale richiesta potrebbe anche rispondere alle nuove indicazioni dell’art. 20 del decreto-legge del 30 aprile 2022 n. 36, in cui i dispositivi di visione immersiva e realtà aumentata vengono indicati come possibili strumenti per il contrasto del fenomeno infortunistico nell’esecuzione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per il miglioramento degli standard di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro».
Al riguardo, premesso che: (…) la Commissione ritiene che, nelle more dell’adozione del nuovo Accordo ai sensi dell’articolo 37, comma 2, del decreto legislativo n. 81 del 2008, le modalità di erogazione della formazione e le metodologie di insegnamento/apprendimento debbano essere ricondotte nell’ambito degli Accordi richiamati in premessa, attualmente vigenti in materia; in particolare, si rinvia a quanto previsto dal citato Accordo del 21 dicembre 2011, Allegato A, punto 3.
Per leggere la risposta completa all’istanza andare al link sottostante.
Si è tenuto a Terlizzi (Ba) un convegno organizzato dall’ Asl di Bari sui rischi di caduta dall’alto nel settore della serricoltura.
Qui fi seguito alcuni dei più interessanti report presi da Snop.it
Nicoletta Malcangi (S.P.E.S.A.L. – Area Nord ASL BARI), Anna Tardio (S.P.eS.A.L. ASL LECCE Nord) – Analisi di eventi infortunistici ed esperienze di adeguamento nei poli produttivi di Terlizzi, Taviano e Leverano Malcangi.pdf
Anna Tardio intervento della dott.ssa Tardio al convegno serre Tardio.pdf
Oronzo Antonio Milillo (Presidente Federazione degli Ordini dei Dottori Agronomi e Forestali della Puglia) – La progettazione delle serre: criteri tecnico-autorizzativi e loro limiti Milillo.pdf
Evelia Schettini (Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti Università di Bari) – Ricerca scientifica e sviluppo tecnologico per l’innovazione del settore Schettini.pdf
Luca Rossi (INAIL) – Innovazione tecnologica per la sicurezza delle serre: i dispositivi di protezione collettivi Rossi.pdf
Mariano Conticello (S.Pre.S.A.L. ASP Ragusa) – Progetto “SERRE SICURE” ASP Ragusa: casi studio per la messa in sicurezza di una serra in plastica Conticello.pdf
Simona Savi (Coordinatrice del Gruppo Nazionale Agricoltura del GTI SSL): Gli indirizzi dal tavolo nazionale agricoltura Savi.pdf
L’Istituto, la Regione Lombardia e l’Aci proseguono il percorso di informazione e sensibilizzazione alla guida corretta e sicura in una giornata dedicata a Csp/Cse e Rspp/Aspp con crediti formativi
MILANO – Informare e sensibilizzare i lavoratori sui fattori di rischio alla guida è fondamentale per la prevenzione degli incidenti e la sicurezza delle persone e per questo motivo, con il progetto “In Lombardia la sicurezza stradale è al primo posto”, l’Inail conferma il proprio impegno su questo tema. L’Ordine degli ingegneri della provincia di Milano ha inserito l’iniziativa nel proprio calendario di incontri di formazione a distanza, con il rilascio di 4 crediti formativi professionali per i soli iscritti all’Albo degli ingegneri e 4 ore di aggiornamento per l’aggiornamento professionale per Csp/Cse e Rspp/Aspp, secondo l’Accordo Stato Regioni del 7 luglio 2016.
Gli interventi e i contributi. Patrocinato dal Croil, la Consulta regionale dell’Ordine degli ingegneri della Lombardia, il seminario ha accolto i contributi della Regione Lombardia, dell’Aci e di vari esperti su aspetti tecnici e giuridici. I professionisti della Consulenza tecnica salute e sicurezza regionale dell’Inail, Biagio Principe e Adolfo Faletra, sono intervenuti sul tema “Il rischio stradale nel Dvr – Documento di valutazione del rischio” mentre Laura Ascari, dirigente medico, ha curato l’approfondimento su “L’uomo – Stato psicofisico del conducente di guida”.
Lo sviluppo tecnologico sta impattando anche sulle soluzioni per la sicurezza e salute dei lavoratori. Dalla fine del 2022 non si parla che di intelligenza artificiale, big data e IoT che stanno diventando opportunità imprescindibili per lo sviluppo delle organizzazioni. Trasformare i rischi in un’opportunità è la grande sfida che dobbiamo affrontare. L’evento è volto a comprendere quali siano questi rischi e quali le opportunità per capire, insieme ai partecipanti, come gestirle.
Segue un’attività divisi in gruppi, ogni gruppo lavorerà a turni su questi temi: 1. quali vantaggi può dare il DVR all’impresa? 2. quali vantaggi può dare il DVR ai lavoratori? 3. quali vantaggi può dare il DVR nel rientro degli investimenti? 4. quali vantaggi può dare il DVR alla collettività e all’ambiente?
Evento realizzato in collaborazione con: Asso.Forma – Ente di formazione accreditato in Regione Piemonte
Sponsor dell’evento: Helps S.r.l. – Azienda di consulenza in materia di sicurezza e salute dei lavoratori Faraone Industrie S.p.A. – prodotti per il lavoro in sicurezza AimSafe – Gestionale cloud per la sicurezza e salute dei lavoratori Lillo the Worker – Piattaforma elearning Dataprint – forniture ufficio e sicurezza
Il volume presenta i risultati del confronto effettuato da Inail in collaborazione con Accredia degli indici infortunistici delle aziende con una certificazione accreditata del proprio sistema di gestione Uni En Iso 45001:23 rispetto alle omologhe a livello nazionale e una serie di approfondimenti sui temi correlati.
L’esito del confronto mostra una riduzione del 22,6 % per l’indice di frequenza e del 29,2% per il rapporto di gravità dimostrando ancora una volta la bontà dell’approccio gestionale alla salute e sicurezza sul lavoro nel migliorare le prestazioni di sicurezza delle organizzazioni.
Il 10 e 11 maggio 2024 a Catania si svolgerà la Convention Nazionale dei Medici Competenti, organizzata dalle Commissioni Permanenti dei Medici Competenti e della Sanità della SIML. I lavori della Convention 2024 verteranno su due tematiche indubbiamente delicate e coinvolgenti: Le richieste improprie al Medico Competente e I protocolli di sorveglianza in Sanità. Il programma potete trovarlo qui:
L ‘articolo che segue, tratto da ” il sole24ore” non è solo la recensione di un interessante libro sulla leadership ma parla anche e soprattutto del cuore e dei sentimenti dell’autore che è anche un amico- ndr Alessandro Guerri)
Articolo scritto da Marja Cartia D ‘Asero.
Vi confesso una cosa: ero perplessa. Mi sono chiesta se il mondo avesse veramente bisogno di un altro libro sulla leadership. Se cercate su Google «leadership» avrete milioni di risultati. Il termine «leadership» è sicuramente una parola inflazionata, adoperata – alle volte a sproposito – in molti contesti. Se riflettiamo sui libri focalizzati sulla leadership, ne troviamo a migliaia, divisi in tre categorie.
La prima è concentrata sulle attività del leader, su come il leader debba produrre risultati. L’enfasi è quindi sulla parte tecnica, sugli strumenti, sulle misurazioni. Per questa scuola di pensiero, che definirei «tecnocratica», leadership significa produrre risultati e saperli misurare. Parole chiave: fare, efficienza, efficacia, risultati misurabili ed evidenti. Ci mancherebbe, ma forse non è il punto di partenza per diventare leader.
seconda scuola di pensiero è di stampo umanistico- emotivo: il leader è definito dai comportamenti, dalle qualità umane. Si pensi ad esempio al concetto di intelligenza emotiva di Daniel Goleman, di cui l’autore parla nell’omonimo libro uscito quasi trent’anni fa. Intelligenza emotiva è l’abilità di saper capire e gestire le proprie emozioni, la capacità di avere empatia, ad esempio, per gestire team e organizzazioni. Parole chiave: essere, impatto sugli altri, fiducia, motivazione. Ho sempre avuto un forte interesse per questo approccio, anche se alcune volte – anche qui – con scetticismo. Questo modello di leadership, pur affascinante, alle volte richiede capacità e comportamenti veramente difficili da conquistare e riconciliare. Non è sempre facile, ad esempio, avere una visione strategica di lungo periodo orientata alla crescita mentre bisogna prendere decisioni quotidianamente per contenere i costi. Essere empatici e prendere decisioni dure, difficili.
La terza scuola di pensiero la definirei «hollywoodiana/eroica»: biografie di persone eccezionali che sottintendono: fai come lui/lei e anche tu sarai un leader. Sicuramente queste biografie offrono spunti, storie interessanti, alle volte avvincenti, ma non penso sia possibile fare un copia e incolla della vita di un altro, sperando di ottenere lo stesso risultato.
Erano quindi queste le mie perplessità quando Paolo Gallo mi ha chiesto di leggere il suo libro dandomi la possibilità di contribuire all’edizione inglese ed eventualmente di pubblicarlo in italiano con Il Sole 24 Ore, gruppo multimediale di cui ho l’onore di essere Ceo.
Quando ho letto il libro di Paolo Gallo ho immediatamente capito che non faceva parte delle tre categorie di cui ho appena parlato. L’arte di crescere: 7 passi per diventare leader è veramente un libro diverso dagli altri. Non voglio dire il migliore, semplicemente e sinceramente diverso. Non mi riferisco solo allo stile e al misto di storytelling e discipline come storia, politica, musica, sport, scienza che troverete nel leggerlo. Mi riferisco soprattutto al fatto che questo libro spiega con chiarezza il percorso, i famosi sette passi, per diventare leader. Le parole chiave: crescere, collaborazione, riflessione, imparare, anche da fallimenti e momenti cupi. Domanda chiave: come facciamo a sviluppare pienamente il nostro potenziale? La classica domanda da un milione. In altre parole, questo libro si concentra sulla crescita personale e professionale invece di dire «il leader deve fare o deve essere così» oppure «fai come ha fatto Steve Jobs». Non voglio rovinarvi il piacere della lettura, ma condivido con voi che io mi sono ritrovata nel gioco/passo della gestione della crisi e del reinventarsi, nel rinnovarsi e imparare continuamente. In queste pagine ho capito – con il cuore, non solo con la testa – gli errori che commettiamo, e come impostare e disegnare una fase di vita nuova, come capire la differenza tra cambiamento esterno e trasformazione interna.
L’autore è stato capo del personale in varie organizzazioni ed è executive coach specializzato nell’accompagnare leader e organizzazioni nella loro crescita e trasformazione. E si vede sin dalle prime pagine: ho avuto la sensazione che mi accompagnasse nel mio cammino, con leggerezza, chiarezza, empatia, facendomi alle volte sorridere e spingendomi spesso a riflettere, pensare, ascoltare me stessa. Uno specchio, oltre che un libro.
Mi sono riconosciuta e rivista nei vari passi – nel libro vengono chiamati Giochi – e condivido l’idea che il percorso per diventare leader sia alla fine la storia della propria vita, nell’essere magari contenti ma mai pienamente soddisfatti perché il nostro percorso di crescita non finisce mai.
L’ultima parte del libro mi ha commosso e credo che avrà lo stesso effetto anche per voi. Alla fine della lettura, le mie perplessità sono quindi svanite. Sì, è un libro profondamente diverso, ottimista e utile, per tutti. Valeva la pena pubblicarlo. Credo e spero che possa essere una guida utile e rilevante anche per la vostra crescita personale e professionale come lo è stato per me.
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IL LIBRO E L’AUTORE
Viviamo in un’epoca di trasformazioni dove l’imprevisto e’ la norma e la riflessione sulle priorita’ diventa cruciale sia nel contesto professionale che personale. Per rispondere a questa esigenza di adattamento e crescita, Il Sole 24 Ore presenta in libreria dal 5 aprile e in edicola per un mese da sabato 6 aprile, il volume ‘L’arte di crescere. 7 passi per diventare leader’ di Paolo Gallo, keynote speaker, executive coach e autore. Attraverso sette fasi fondamentali dello sviluppo personale e professionale, in questo libro Paolo Gallo offre una guida pratica e chiara per coloro che desiderano avere un impatto positivo sulle persone, sulle organizzazioni e sugli ambienti che li circondano. Con una vasta esperienza maturata in ruoli di leadership in contesti internazionali, Gallo conduce il lettore in un viaggio trasformativo che mira a garantire una soddisfazione autentica e duratura in ogni aspetto della vita. ‘L’arte di crescere. 7 passi per diventare leader’ fornisce non solo strumenti pratici, ma anche una prospettiva illuminante sulle scelte necessarie per riorientare la vita, la carriera e il rapporto con il mondo circostante. Attraverso la sua narrazione coinvolgente, Gallo incita i lettori a diventare artefici del cambiamento, ad abbracciare l’innovazione e a sviluppare le competenze di leadership necessarie per navigare con successo nel panorama in continua evoluzione del lavoro e dell’apprendimento. Forte di un’ampia esperienza internazionale che include ruoli come Chief Human Resources Officer presso il World Economic Forum di Ginevra, Chief Learning Officer presso la Banca Mondiale a Washington DC e Direttore delle Risorse Umane presso la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo a Londra, l’autore spiega perche’ questo libro puo’ essere utile: ‘Perche’ imparerete a 1- Aprire la finestra osservando attentamente il panorama esterno, sviluppando l’intelligenza contestuale per comprendere meglio il contesto mondiale in rapida evoluzione.
2 – Mettere in discussione le ipotesi superate sfidando le concezioni obsolete sul lavoro, il successo e lo sviluppo personale e professionale. 3 – Acquisire una migliore comprensione di se’ stessi attraverso l’esplorazione dei punti di forza, dei talenti e delle debolezze personali, i lettori possono scoprire chi sono veramente. 4 – Padroneggiare i sette passi del proprio sviluppo attraverso le fasi fondamentali per crescere e diventare leader di se’ stessi e degli altri. 5 – Accettare le crisi e le sconfitte come opportunita’ di reinventarsi trovando la gioia nel processo di cambiamento e crescita personale. 6 – Aumentare il proprio valore professionale per mantenere la rilevanza e l’occupabilita’ nel mondo del lavoro in continua evoluzione.
7 – Divertirsi nel percorso di crescita: il libro che sostiene e stimola il lettore nel proprio sviluppo personale e professionale, offrendo un approccio umile e inclusivo alla riflessione e al cambiamento
Gli archi elettrici rappresentano alcuni dei rischi più gravi per la sicurezza dei lavoratori del settore dell’energia elettrica. I rischi di esplosione di archi o flash includono temperature elevate (più calde della temperatura superficiale del sole) per brevi periodi di tempo (frazioni di secondo), gas caldi, un’intensa onda di pressione derivante dall’esplosione (come l’esplosione di una bomba a mano a pochi centimetri di distanza) e schegge di particelle di metallo vaporizzate e fuse. Le lesioni legate all’arco possono variare da ustioni lievi a gravi, cecità, perdita dell’udito e della memoria a causa dell’onda di pressione, ossa rotte o morte. Quando un lavoratore è esposto a un arco voltaico, gli indumenti che indossa possono svolgere un ruolo importante nella gravità del potenziale infortunio.
Richiede che i lavoratori siano addestrati sui potenziali pericoli degli archi elettrici e sulle fiamme che possono produrre accendendo altri materiali nell’area.
Vieta ai lavoratori di indossare indumenti che, in presenza di un arco, possano potenzialmente aumentare l’entità delle lesioni; cioè se gli indumenti prendessero fuoco e continuassero a bruciare, oppure se si sciogliessero sulla pelle. Pertanto, ai lavoratori è generalmente vietato indossare materiali di abbigliamento realizzati interamente o mescolati con materiali sintetici come acetato, nylon, poliestere o rayon.
Abbigliamento FR e lo standard “269” . L’OSHA ha pubblicato un memorandum interpretativo che fornisce indicazioni per conformarsi ai requisiti di abbigliamento. Questo memorandum fornisce informazioni sui tipi di abbigliamento accettabili e sulla valutazione dei pericoli da parte del datore di lavoro.
Selezione di indumenti ignifughi adeguati : indumenti realizzati al 100% in cotone o lana possono essere accettabili se il loro peso è adeguato alle condizioni di fiamma e arco elettrico a cui un lavoratore potrebbe essere esposto. All’aumentare del livello di calore, questi materiali non si sciolgono, ma possono accendersi e continuare a bruciare. La quantità di calore necessaria per accendere questi materiali dipende da una serie di fattori, tra cui il peso, la struttura, la trama e il colore del materiale. Questo tipo di abbigliamento non è conforme alla norma “269” se può accendersi (e continuare a bruciare) nelle condizioni di esposizione all’arco elettrico e alla fiamma presenti sul posto di lavoro. Se non scelgono indumenti ignifughi, i datori di lavoro devono determinare se gli indumenti indossati dal lavoratore sono accettabili o meno nelle condizioni a cui potrebbe essere esposto. L’abbigliamento FR è accettabile rispetto ai requisiti di abbigliamento OSHA. [Vedere il Memorandum “Linee guida per l’applicazione dello standard di abbigliamento del Sig. James W. Stanley (10 agosto 1995) e il Federal Register del 30 giugno 1994 ].
Confindustria ha pubblicato una nota relativa al Decreto legislativo n. 184/23 (Recepimento della direttiva (UE) 2021/2118 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2021, recante modifica della direttiva 2009/103/CE concernente l’assicurazione della responsabilità civile risultante dalla circolazione di autoveicoli e il controllo dell’obbligo di assicurare tale responsabilità) che esclude l’obbligatorietà della sottoscrizione di RCAuto per muletti e/o carrelli elevatori.
A seguito delle modifiche normative introdotte dal D.Lgs. n. 184/23 al Codice delle Assicurazioni, diverse imprese sono state contattate da agenti assicurativi che hanno rappresentato la novità dell’obbligatorietà della copertura assicurativa RCAuto anche per muletti e carrelli elevatori e invitato quindi a sottoscrivere i relativi contratti assicurativi. In attesa di chiarimenti ministeriali, Confindustria ha emanato una nota, che sulla base di una lettura ragionata delle nuove disposizioni, sostiene che l’obbligatorietà della sottoscrizione di RCAuto sia sancita solo per i veicoli in quanto mezzi di trasporto, con conseguente esclusione di ogni altro veicolo con funzione abituale diversa.
Nota Confindustria Decreto legislativo 22 novembre 2023, n. 184 (Recepimento della direttiva (UE) 2021/2118 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2021, recante modifica della direttiva 2009/103/CE concernente l’assicurazione della responsabilità civile risultante dalla circolazione di autoveicoli e il controllo dell’obbligo di assicurare tale responsabilità) – Esclusione applicazione ai cd. muletti e/o carrelli elevatori.
Partendo della premessa che il D.Lgs. n. 184 del 22/11/20231 ha recepito la Direttiva (UE) 2021/2118 del Parlamento europeo in materia di assicurazione della responsabilità civile degli autoveicoli, modificando sia il Codice delle Assicurazioni Private (CAP) che il Codice della Strada (CdS) e conseguentemente estendendo il perimetro dell’obbligo assicurativo, fatte le debite considerazioni, Confindustria conclude che l’obbligatorietà della sottoscrizione di RCAuto, ai sensi di detto Decreto Legislativo, è sancita solo per i veicoli in quanto mezzo di trasporto, con conseguente esclusione di ogni altro veicolo con funzione abituale diversa, come ad esempio nel caso dei cd. muletti e/o carrelli elevatori.
La promozione della salute si attua negli ambiti regionali mediante azioni volte a impegnare istituzioni e parti sociali, attuando così quanto previsto dal Piano nazionale della prevenzione 2020-2025 e dai rispettivi Piani regionali. La Regione Lazio ha approvato il 12 gennaio scorso, mediante una propria Delibera, il vademecum “Indicazioni per la gestione della promozione della salute nei luoghi di lavoro” in attuazione del Programma Predefinito PP3 “Luoghi di lavoro che promuovono salute”. Il vademecum nasce dall’attività svolta dal Tavolo di lavoro tecnico intersettoriale coordinato dall’Ufficio Sicurezza nei luoghi di lavoro della Regione.
PIANO NAZIONALE DELLA PREVENZIONE 2020-2025 PROGRAMMA PREDEFINITO PP3 “Luoghi di lavoro che promuovono salute”
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