Corsi di formazione

UNA APP PER IL TRAINING DEI LAVORI IN QUOTA

Una soluzione originale e innovativa per la formazione in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e, nello specifico, per i training abilitanti ai lavori in quota nel settore edile. E’ stata testata e provata questa mattina a Siena, all’interno delle iniziative della Settimana della sicurezza promossa da Cassa Edile Siena e Scuole Edile Senese, la app in realtà virtuale progettata e sviluppata dallo staff multidisciplinare del Lab VR dell’Università di Siena, per imparare a gestire il rischio del lavoro in quota in totale sicurezza.

Lo strumento, testato dagli studenti del corso CAT dell’Istituto tecnico superiore Sallustio Bandini di Siena, è indirizzato ai responsabili del servizio di prevenzione e protezione nel settore costruzioni. Un progetto pilota, unico in Toscana, che ha una capacità unica di replicare contesti che sarebbe difficile, se non impossibile o troppo rischioso riprodurre nella vita reale.

Utilizzando la app i lavoratori edili possono formarsi per svolgere in assoluta sicurezza un’attività importante e rischiosa. Le simulazioni in realtà virtuale hanno un valore particolare per la formazione. Infatti, rappresentando vere e proprie esperienze interattive, consentono all’utente di testare e riconoscere le sue reazioni a circostanze di potenziale pericolo, come quelle tipiche delle lavorazioni in quota nell’edilizia. L’esperienza virtuale di situazioni critiche e di potenziale pericolo permette agli utenti di conoscere e controllare le proprie reazioni in modo del tutto diverso rispetto a un apprendimento teorico. Pensata come un game interattivo, grazie alla visione immersiva propria della realtà virtuale, la app consente di simulare diverse situazioni di lavoro in quota e, attraverso le opzioni di scelta proposte, fornisce una guida puntuale per una corretta gestione degli interventi.

La settimana della sicurezza prosegue martedì 29 ottobre (ore 10.30 auditorium cassa Edile) con ‘L’arte della sicurezza’, presentazione del concorso grafico finalizzato a coinvolgere gli studenti dell’Istituto d’arte Duccio di Buoninsegna alla realizzazione di un cartello ammonitore sul tema ‘Sicurezza sul lavoro – cadute dall’alto’.

da Siena free.it

FORMAZIONE MULTISENSORIALE BATTE LA FORMAZIONE AUDIOVISIVA NELLA SICUREZZA SUL LAVORO

Una nuova ricerca ha dimostrato che la REALTÀ VIRTUALE può fornire preziose informazioni sul comportamento dei lavoratori durante le evacuazioni di emergenza e può migliorare la consapevolezza della sicurezza.

I ricercatori dell’Università di Nottingham, finanziati dall’Institute of Occupational Safety and Health (IOSH), hanno sviluppato un ambiente virtuale multisensoriale (MS VE) per vedere come i lavoratori rispondono in caso di evacuazione e se gli stimoli sensoriali, come l’olfatto e il tatto, possono aiutare migliorare i risultati sulla sicurezza.

Nello studio sono stati sviluppati due scenari: un incendio con evacuazione del personale dall ‘edificio  e una emergenza meccanica con necessità di smontaggio del motore per la perdita di fluidi . Per i partecipanti che utilizzavano il software era prevista la vicinanza a un fuoco virtuale. I corsisti sentivano il calore di tre riscaldatori da 2 kW e percepivano l’odore del fumo  prodotto da uno specifico diffusore di profumo.


La ricerca mostra che i lavoratori si sono sentiti più immersi nell’ambiente virtuale multisensoriale rispetto a quelli in un ambiente virtuale audiovisivo comparabile.
Le precedenti ricerche sul comportamento umano in reali incendi hanno dimostrato che là dove manca la consapevolezza di come si diffonde e si muove il fuoco spesso le reazioni di emergenza sono inappropriate.
La nuova ricerca suggerisce che gli ambienti virtuali multisensoriali possono fornire preziose informazioni su come agiscono i lavoratori durante le evacuazioni di emergenza e far emergere   eventuali criticità
La Dott.ssa Glyn Lawson della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Nottingham ha dichiarato: “La formazione in materia di salute e sicurezza può non riuscire a motivare e coinvolgere i dipendenti e può non avere rilevanza per i contesti della vita reale.

Questa ricerca suggerisce che gli ambienti virtuali possano aumentare il coinvolgimento e la volontà dei tirocinanti a partecipare a ulteriori corsi di formazione.

La tecnologia è in costante progresso e in molti casi sta diventando più conveniente.

Migliorando le strategie di formazione con l’uso della tecnologia e delle esperienze sensoriali simulate, ci stiamo dirigendo in una direzione in cui il lavoratore  non solo godrà di un corso di formazione più coinvolgente e interessante ma parteciperà a un’esperienza di apprendimento efficace, quindi sarà meglio preparato e attrezzato per rimanere al sicuro, in salute e al lavoro. ”
Il simulatore multisensoriale ha un costo di  2.765 sterline circa 3200 euro , rendendolo un’opzione conveniente per le aziende.


La ricerca suggerisce che la formazione VE potrebbe offrire una serie di vantaggi per le imprese, tra cui un aumento dell’impegno e degli atteggiamenti nei confronti della formazione sulla SSL e una più profonda memoria dell ‘apprendimento .
Nel corso del progetto, il prototipo VR è stato perfezionato per ottimizzare la praticità e l’uso nei contesti di formazione sul luogo di lavoro.
I ricercatori si sono interfacciati con la direzione di Jaguar Land Rover e Rolls Royce, oltre a un incontro con i consulenti per la salute e la sicurezza dell’Università di Nottingham, per comprendere meglio come la formazione può essere implementata nel settore e cercare competenze in materia di sicurezza antincendio e manipolazione sicura di sostanze chimiche pericolose.
Peter Caines, consulente per la salute, la sicurezza e l’ambiente di Rolls-Royce, ha dichiarato: “È risaputo che spesso è difficile creare formazione coinvolgente e significativa in termini di salute, sicurezza e ambiente. La formazione tradizionale in aula è a una svolta storica . La tecnologia supportata dalla ricerca sta iniziando a fornire nuovi strumenti come la realtà virtuale, il che significa formazione  più coinvolgente, efficace e soddisfacente.

“Ciò che questa ricerca dimostra è che con l’aggiunta di ulteriori input sensoriali, come il calore e l’olfatto nell’ambiente virtuale, il training diventa un’esperienza completamente immersiva e passa da un’esperienza di gioco per computer a una simulazione efficace.

Da hsmearch.com
Tradotto liberamente da Alessandro Guerri medico del lavoro

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LEADERSHIP PASSIONE E MOTIVAZIONE NELLA FORMAZIONE DELLA SICUREZZA

Leadership , motivazione ,passione entusiasmo sono essenziali per creare un feedback positivo coinvolgente nei programmi di formazione dei lavoratori sulla sicurezza all’interno di un’organizzazione – necessari per generare attenzione e per stimolare e sostenere miglioramenti.

L’energia di queste qualità coinvolge tutti e stimola l’impegno. Inoltre, l’energia focalizzata è fondamentale per superare schemi e comportamenti consolidati  che possono essere la causa di infortuni ripetuti . Secondo il CEO di Unilever, Paul Polman, “La leadership non consiste solo nel dare energia … ma di liberare  l’energia altrui”. Tuttavia, in troppe aziende, la sicurezza viene vista – dai dirigenti fino ai lavoratori  – come un buco nero di energia organizzativa, spesso insensibilmente ripetitiva, non coinvolgente, basata su regole piuttosto che basata sugli interessi – e troppo spesso (mis) percepita come un ostacolo al lavoro svolto.

È più probabile che leader o formatori di una sicurezza motivata influenzino i lavoratori a adottare attivamente metodi sicuri in tutte le attività e ad abbracciare personalmente la sicurezza nelle attività lavorative e domestiche. Inoltre, non sono solo i dipendenti che richiedono motivazione.

Una leadership consapevole della propria missione preventiva migliora la credibilità dei dirigenti , dei preposti e dei formatori  e aiuta a ottenere  più facilmente il supporto non solo finanziario.

Da ohsonline.com liberamente tradotto da Alessandro Guerri medico del lavoro

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LA GESTIONE DELLO STRESS, LA RESILIENZA E LE STRATEGIE DI COPING A BRESCIA

LA GESTIONE DELLO STRESS, LA RESILIENZA E LE STRATEGIE DI COPING – BRESCIA 3 luglio 2019

 

AIFOS organizza un corso a Brescia il 3 luglio 2019 per imparare a gestire lo stress prendendo in esame il rapporto corpo/mente e migliorando la resilienza e le strategie di coping

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Nei luoghi di lavoro la gestione dei fattori di rischio psicosociale, con particolare riferimento al rischio stress lavoro-correlato, rappresenta una delle principali sfide con cui è necessario confrontarsi in materia di tutela della salute e sicurezza. Tuttavia di fronte alle possibili conseguenze dello stress, nei luoghi di lavoro è utile mettere in atto non solo idonee misure di prevenzione, ma anche azioni in grado di migliorarne la gestione riducendo gli effetti negativi sul benessere fisico e mentale dei lavoratori.

Esistono strumenti che possono favorire una gestione efficace dello stress aziendale, ad esempio ampliando le capacità di ogni lavoratore di fronteggiare le richieste lavorative e sviluppando adeguate “strategie di coping”, strategie adattive di riduzione dello stress.
È importante, per ogni lavoratore, migliorare la propria resilienza psicologica, intesa come capacità dell’individuo di resistere agli agenti stressanti senza manifestare disfunzioni psicologiche.

Esiste un corso in grado di offrire adeguati strumenti per la gestione dello stress? Esiste un percorso formativo che permetta di migliorare la resilienza e conoscere idonee strategie di coping?Risultati immagini per AIFOS

Un corso a Brescia su stress, resilienza e coping
Per aiutare i lavoratori e gli attori della sicurezza aziendale ad affrontare e gestire lo stress nei luoghi di lavoro, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza a Brescia, il 3 luglio 2019 un corso di 8 ore dal titolo “Gestione dello stress, resilienza e strategie di coping”.

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Il corso – realizzato per RSPP/ASPP, operatori e consulenti in materia di sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro e per tutti coloro che desiderano approfondire le proprie conoscenze sui temi riguardanti lo stress e la sua prevenzione nei luoghi di lavoro – ha l’obiettivo di:

  • esaminare lo stress e i suoi meccanismi di azione
  • prendere in esame il rapporto corpo‐mente ed eventuali implicazioni in caso di stress
  • esaminare possibili strategie di coping atte ad una migliore gestione dello stress.

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L’importanza della resilienza
Con il termine “resilienza” si intende, dunque, un insieme di processi che facilitano un adattamento efficace e promuovono lo sviluppo di una persona anche in contesti di vita altamente stressanti. In questo senso essere resilienti significa, ad esempio, rimanere produttivi anche nelle turbolenze e nelle difficoltà, significa capitalizzare le esperienze vissute per guardare avanti con energia, significa avere fiducia nei propri mezzi e voglia di superare positivamente nuove sfide.

Se le persone che hanno alti livelli di resilienza personale sono generalmente quelle che hanno fiducia in sé, che sanno gestire il tempo e controllare le emozioni, che hanno un approccio positivo al cambiamento, aiutare i lavoratori a costruire la propria resilienza personale significa metterli in condizioni di affrontare bene gli eventuali stress lavorativi.
Il lavoratore resiliente è capace di stabilire rapporti soddisfacenti con i propri colleghi di lavoro, si mantiene ad una certa distanza dai problemi ed è determinato a raggiungere gli obiettivi prefissati.

Senza dimenticare che l’aumento della resilienza nei luoghi di lavoro può offrire anche benefici in termini di forza lavoro più efficace ed efficiente.

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Le informazioni per partecipare al corso
Il 3 luglio 2019 si terrà, dunque, a Brescia – presso Aifos Service, Via Branze n. 45 – un corso di 8 ore (9.00/13.00 – 14.00/18.00) dal titolo “Gestione dello stress, resilienza e strategie di coping”.

Durante la giornata formativa verranno affrontati i seguenti argomenti:

  • lo stress e i suoi meccanismi di azione
  • la ricaduta dello stress su corpo e mente
  • presentazione di alcuni disturbi e patologie
  • strategie di coping e loro applicazione

La partecipazione al corso vale come 6 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP e come 6 ore di aggiornamento per Formatori qualificati terza area tematica.

Per avere ulteriori dettagli sul corso e iscriversi, è possibile utilizzare questo link:
https://aifos.org/home/formazione/corsi-qualificati/organizzazione-benessere/organizzazione-benessere/gestione_dello_stress_resilienza_e_strategie_di_coping

Per informazioni e iscrizioni:

Direzione Nazionale AiFOS
via Branze, 45 – 25123 Brescia
c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia
tel.030.6595031 – fax 030.6595040
www.aifos.it – formarsi@aifos.it

 

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LIMITE MASSIMO DI PARTECIPANTI AGLI EVENTI FORMATIVI

Sicurezza sul lavoro: i corsi di aggiornamento possono ospitare massimo 35 partecipanti, per convegni e seminari non ci sono vincoli. Lo stabilisce la risposta all’interpello numero 3 del 2019 del Ministero del Lavoro.

 

 Sicurezza sul lavoro: il limite massimo di partecipanti per gli eventi formativi

Sicurezza sul lavoro: i corsi di aggiornamento possono ospitare un numero massimo di 35 partecipanti, mentre per convegni e seminari non ci sono vincoli, a patto che sia previsto un registro delle presenze. Lo stabilisce la risposta all’interpello numero 3 del 20 marzo 2019 della Commissione in materia di salute e sicurezza sul lavoro del Ministero del Lavoro.

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Su aggiornamento e regole da rispettare per gli eventi formativi in materia di sicurezza sul lavoro si concentrano spesso una serie di dubbi. Già in passato, infatti, il Ministero ha chiarito gli standard a cui bisogna attenersi perché un evento formativo possa essere considerato valido per l’aggiornamento del Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione, RSPP, e dell’Addetto al Servizio di Protezione e Prevenzione, ASPP.

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Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – risposta all’interpello numero 3 del 20 marzo 2019
Interpello ai sensi dell’articolo 12, d.lgs. n. 81/2008 e successive modificazioni. Quesito in materia di salute e sicurezza del lavoro – aggiornamento per coordinatori per la progettazione e per l’esecuzione dei lavori – numero massimo di partecipanti a convegni o seminari validi ai fini dell’aggiornamento. Seduta della Commissione del 20 marzo 2019.
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Questa volta il quesito riguarda il numero massimo di partecipanti da rispettare per corsi, convegni o seminari di aggiornamento destinati a Coordinatori per la Sicurezza. La richiesta di chiarimento arriva al Ministero del Lavoro dalla Federazione Sindacale Italiana dei Tecnici e Coordinatori della Sicurezza.

Il dubbio nasce dall’interpretazione di diversi punti dell’Accordo in sede di Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Provincie Autonome di Trento e di Bolzano del 7 luglio 2016.

La Federazione sottolinea due passaggi del documento:

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  • al punto 9.1 si legge che “l’aggiornamento può essere svolto anche attraverso la partecipazione a convegni o seminari, in tal caso è richiesta la tenuta del registro presenza dei partecipanti da parte del soggetto che realizza l’iniziativa e non vi è alcun vincolo sul numero massimo di partecipanti”;
  • mentre nella Tabella riassuntiva inserita nell’Allegato V si legge che nei corsi di aggiornamento per la figura di Coordinatore per la sicurezza possono essere presenti un numero massimo di 35 partecipanti.

Sicurezza sul lavoro: il chiarimento del Ministero del Lavoro sul limite massimo di partecipanti negli eventi di formazione

Nella risposta all’interpello numero 3 del 20 marzo 2019, la Commissione in materia di salute e sicurezza sul lavoro del Ministero del Lavoro premette che nel punto 12.8 viene stabilito che “in tutti i corsi di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, fatti salvi quelli nei quali vengono stabiliti criteri specifici relativi al numero dei partecipanti, è possibile ammettere un numero massimo di partecipanti ad ogni corso pari a 35 unità.

Nel formulare il chiarimento, il Ministero del Lavoro ammette entrambe le possibilità, alternative e non in contraddizione tra loro. Nel documento si legge:

La Commissione, pertanto, sulla base del combinato disposto dei sopra citati punti 9.1 e 12.8 del menzionato Accordo del 7 luglio 2016, ritiene che l’aggiornamento dei coordinatori per la progettazione e per l’esecuzione dei lavori, possa essere svolto sia mediante la partecipazione a “corsi” di formazione ai quali possono essere presenti un numero massimo di 35 unità, sia attraverso la partecipazione a “convegni o seminari” senza vincoli sul numero massimo di partecipanti, purché venga prevista la “tenuta del registro di presenza dei partecipanti da parte del soggetto che realizza l’iniziativa” .

Dopo circa due mesi, la Commissione degli interpelli del Ministero del Lavoro in materia di salute e sicurezza sul lavoro torna a fornire chiarimenti sui requisiti a cui gli eventi formativi devono rispondere perché siano validi ai fini dell’aggiornamento.

Nella risposta all’interpello numero 1 del 31 gennaio 2019, si chiariva, infatti, che lo stesso evento di formazione di sicurezza sul lavoro non può essere valido per l’aggiornamento di qualifiche diverse né può essere classificato allo stesso tempo come convegno o seminario e corso di aggiornamento.

Tornando nuovamente sull’argomento, il Ministero sottolinea ancora una volta la differenza tra le due tipologie di eventi formativi e tra le regole che ne derivano.

Da: https://www.informazionefiscale.it/

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