RIVISTE SICUREZZA E MEDICINA DEL LAVORO

ANALISI DI INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI NELL’ INDUSTRIA DEL LEGNO

Da inail.it

Nell’analisi condotta dalla Consulenza statistico attuariale dell’Istituto la fotografia dell’andamento infortunistico e tecnopatico in questi due importanti settori del manifatturiero italiano

Nel nuovo numero di Dati Inail un focus sulla fabbricazione di mobili e la lavorazione del legno

ROMA – Nel 2022 gli infortuni denunciati nel settore della fabbricazione di mobili sono stati 3.450, il 2,3% in più rispetto ai 3.373 dell’anno precedente, a conferma della ripresa del fenomeno già registrata nel 2021, dopo la sensibile contrazione delle denunce rilevata nel 2020 per lo stop delle attività lavorative durante la pandemia. Con 343 casi in meno rispetto al 2018, le denunce del 2022 restano comunque al di sotto del dato registrato negli anni pre-Covid. A rilevarlo è l’analisi condotta dalla Consulenza statistico attuariale per il nuovo numero del periodico Dati Inail, che scatta la fotografia dell’andamento di infortuni e malattie professionali in questo settore, che comprende il 4,3% delle aziende assicurate dell’industria manifatturiera (circa 17mila su un totale di quasi 399mila) e con oltre 130mila addetti-anno assicurati rappresenta poco più del 3% dei lavoratori di tutto il comparto.

Gli infortuni concentrati soprattutto nel Nord e Centro Italia. L’85,6% degli infortuni denunciati nella fabbricazione di mobili nel quinquennio 2018-2022 sono avvenuti in occasione di lavoro e la quota di quelli fuori azienda – costituita dalla somma degli incidenti in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro, e di quelli con mezzo di trasporto in occasione di lavoro – si mantiene intorno al 15-16%. Quasi tutto il decremento del quinquennio è da attribuire agli infortuni avvenuti durante lo svolgimento dell’attività lavorativa (299 in meno rispetto al 2018), mentre l’incidenza delle denunce che riguardano il tragitto casa-lavoro-casa rimane pressoché invariata, con l’eccezione del forte calo registrato nel 2020 a causa della pandemia. Gli infortuni si concentrano nel Nord e Centro Italia, le due zone che insieme registrano più del 90% delle denunce nella media del quinquennio, e il 76,2% riguarda lavoratori italiani, mentre il residuo si distribuisce fra comunitari (circa il 20%) e non comunitari (80%). La stragrande maggioranza (90% circa) sono lavoratori di genere maschile.

Dopo la pandemia in crescita anche le malattie professionali. La frequenza infortunistica per il triennio 2019-2021 è pari a 15,71 infortuni indennizzati ogni mille addetti, superiore al 12,74 del manifatturiero ma in linea con il 15,26 dell’Industria e servizi, mentre il rapporto di gravità per lo stesso periodo di tempo indica 1,65 giornate perse per addetto, leggermente superiore sia al totale del manifatturiero sia all’Industria e servizi, che registrano rispettivamente 1,26 e 1,48. Per quanto riguarda le cause di infortunio, più dell’80% dei casi accertati in occasione di lavoro deriva dalla perdita di controllo delle macchine e anche da movimenti del corpo che portano a lesioni fisiche sia interne che esterne. Le malattie professionali denunciate nel 2022 sono state 546, 96 in più rispetto al 2018 e in crescita negli ultimi due anni del quinquennio. Il 65,8% della media di quelle definite positivamente riguarda il sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo, secondo la classificazione internazionale Icd-10 (178 su un totale di 260 per il 2022), seguite dalle patologie del sistema nervoso (22,0%) e da quelle dell’orecchio e dell’apofisi mastoide con 21 eventi nel 2022 (9,1% in media nei cinque anni).

Nell’industria del legno livelli di rischio e gravità superiori alla media. Oltre alla fabbricazione di mobili, la Consulenza statistico attuariale si sofferma anche sull’andamento di infortuni e malattie professionali nel comparto della lavorazione del legno, che comprende sia attività che hanno ancora le caratteristiche del prodotto artigianale fatto a mano sia altre più industrializzate e automatizzate per produzioni su larga scala. Nel 2022, anno in cui risultavano assicurate all’Inail 25.298 aziende con 94.384 addetti (oltre 2.200 in più dell’anno precedente), sono stati denunciati 3.002 infortuni, un numero in crescita dopo la contrazione registrata nel 2020 ma ancora al di sotto dei livelli del 2018 e 2019. Circa un infortunio su 10 avviene nelle fasi di taglio e piallatura, il resto durante la lavorazione del legno. Nel 2022, in particolare, 1.556 casi si sono verificati durante la fabbricazione di altri prodotti di carpenteria in legno e falegnameria per l’edilizia, per lo più porte e finestre (1.051 casi). Analizzando l’indice di frequenza infortunistica emerge che l’industria del legno, con 21,81 infortuni indennizzati ogni mille addetti, presenta per il triennio 2019-2021 una rischiosità elevata, superiore al 12,74 del manifatturiero e al 15,26 dell’Industria e servizi. Stesso discorso per la gravità con 2,92 giornate perse per addetto contro, rispettivamente, 1,26 e 1,48. Per quanto riguarda le malattie professionali nel 2022 ne sono state denunciate 447, il numero più alto dal 2018. L’uso di strumentazioni spesso di tipo artigianale e manuale favorisce l’insorgenza di patologie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo, che nel 2022 rappresentano il 70% del totale delle denunce.

Le novità legislative per la tutela della salute dei lavoratori. Il nuovo numero di Dati Inail approfondisce anche le novità per la tutela della salute dei lavoratori esposti alle polveri di legno, da cui possono derivare patologie tumorali e malattie di tipo irritativo-allergico della cute e delle mucose respiratorie e oculari. Il decreto interministeriale del 10 ottobre 2023, in particolare, ha modificato e integrato le tabelle delle malattie professionali nell’Industria e nell’Agricoltura, agli articoli 3 e 211 del dpr 1124/1965, ricomprendendo, per lavorazioni che espongono all’azione delle polveri di legno, l’asma bronchiale causato dall’azione delle polveri di legno allergizzanti in aggiunta alle malattie neoplastiche (carcinoma delle cavità nasali, carcinoma dei seni paranasali e carcinoma del nasofaringe). Se da un lato le principali misure di prevenzione e protezione, generali e specifiche, utili alla gestione del rischio di esposizione a polveri di legno, sono facilmente individuabili, dall’altro sono ben evidenti e comprensibili le difficoltà che le micro, piccole e medie imprese incontrano nell’attuarle alla luce dell’evoluzione legislativa e normativa, che negli ultimi anni è stata particolarmente veloce. Dal gennaio 2023, per esempio, il Valore limite di esposizione professionale (Vlep) alle polveri di legno duro è stato abbassato da 5 a 2 mg/m3.

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  • Maggio 2024 Argomenti
    Fabbricazione di mobili, il made in Italy attira sempre di più – Uno sguardo sugli infortuni e malattie professionali nel settore della fabbricazione di mobili – L’industria della lavorazione del legno tra le attività più rischiose – Polveri di legno: novità per la tutela della salute dei lavoratori
    (.pdf – 590 kb)

ALTRE INFO:

PROCEDURE DI LOCKOUT/TAGOUT

da Ohsaonline.com

Se ti è mai capitato di portare la tua auto in un garage per un cambio d’olio, la prima cosa che il tecnico ti chiede di fare è togliere le chiavi dal quadro e metterle sul cruscotto. Non è sufficiente assicurarsi che l’auto non funzioni: prima che qualcuno avvicini le mani alla coppa dell’olio, deve essere certo che non ci siano possibilità che il motore riprenda vita ruggendo. Rendendo l’auto inutilizzabile, stanno proteggendo se stessi – e anche te – eliminando dall’equazione la possibilità di errore umano.

Lo stesso principio si applica quando si tratta di macchinari sul luogo di lavoro, che si tratti di un sistema HVAC o di un’attrezzatura di produzione. Secondo l’OSHA, i protocolli di lockout/tagout (LOTO) sono “pratiche e procedure specifiche per salvaguardare i dipendenti dall’energizzazione o dall’avvio inaspettato di macchinari e apparecchiature o dal rilascio di energia pericolosa durante le attività di assistenza o manutenzione“. In questo articolo forniremo una panoramica di alto livello delle procedure di lockout/tagout e delle migliori pratiche per garantire che vengano prese sul serio a tutti i livelli dell’organizzazione.

Controllo dell’energia pericolosa

La sicurezza sul posto di lavoro è sempre importante e si spera che gli operatori delle apparecchiature e coloro che si trovano nelle loro vicinanze dispongano delle adeguate precauzioni di sicurezza e della formazione adeguata durante le normali operazioni di routine. Ma che dire delle attività non di routine, come la necessità di riparare qualcosa? Abbiamo tutti sentito storie dell’orrore: un lavoratore infila il braccio in una macchina per eliminare un inceppamento o entra in un forno industriale per effettuare una regolazione e un collega ignaro accende la corrente. Le procedure LOTO hanno lo scopo di prevenire tali disastri.

I programmi LOTO riguardano il controllo dell’energia pericolosa. Ciò significa ovviamente l’elettricità, ma anche qualsiasi altra cosa che possa ferire qualcuno, tra cui aria, calore, acqua, prodotti chimici, impianti idraulici e così via. Nel corso delle operazioni tipiche, la maggior parte dei macchinari è dotata di protezioni fisiche per proteggere gli operatori, come il paramano di una sega industriale. Tuttavia, durante l’assistenza e la manutenzione, potrebbe essere necessario rimuovere o disattivare tali protezioni per effettuare le riparazioni. È fondamentale che l’energia pericolosa venga controllata e dissipata prima che ciò possa accadere.

Gli otto passaggi fondamentali per una procedura LOTO sono i seguenti:

1. Prepararsi allo spegnimento. Una parte importante della preparazione è essere adeguatamente formati e consapevoli delle fonti energetiche pericolose coinvolte e di come controllarle.

2. Informare i dipendenti interessati. Assicurarsi che i lavoratori nell’area interessata siano pienamente consapevoli dell’imminente serrata.

3. Spegnere l’apparecchiatura. Ciò dovrebbe essere fatto in modo sicuro e ordinato, in conformità con la procedura specifica dell’apparecchiatura o il manuale operativo.

4. Isolare le fonti energetiche. Ad esempio, un interruttore automatico o una valvola che fornisce energia all’apparecchiatura.

5. Applicare i dispositivi LOTO alle fonti energetiche. Si tratta di un dispositivo, ad esempio un lucchetto, che impedisce fisicamente l’alimentazione dell’apparecchiatura. Ogni persona coinvolta nel blocco (l’OSHA li definisce come dipendenti autorizzati) avrà il proprio dispositivo di blocco e sarà dotato di un tag che mostra chi lo ha bloccato, quando e perché. Sono comuni più dispositivi di blocco su un’apparecchiatura.

6. Rilascia/controlla tutta l’energia immagazzinata. Ad esempio: aria compressa, condensatori che trattengono una carica elettrica o immagazzinano energia meccanica come molle compresse.

7. Verificare il blocco. Questo è il passaggio più importante e quello più facilmente trascurato. È assolutamente fondamentale che il personale controlli due volte che tutta l’energia pericolosa sia stata isolata.

8. Mantenere il blocco.

Assicurarsi che l’apparecchiatura rimanga in uno stato di blocco finché il servizio non può essere ripristinato in sicurezza.Altrettanto importante quanto seguire questi passaggi è garantire che vengano seguiti i protocolli di rilascio LOTO appropriati e che il servizio venga ripristinato una volta completato il lavoro. Ciò significa assicurarsi che i lavoratori e i materiali siano stati allontanati dalle aree pericolose, che tutti i dispositivi di blocco siano stati rimossi e le attrezzature testate e che il personale appropriato sia stato informato della rimozione della LOTO. Nessuna attrezzatura deve essere rimessa sotto tensione finché non vengono intraprese queste azioni, a quel punto i lavoratori possono essere informati che l’attrezzatura è pronta per l’uso.Una forma potenzialmente pericolosa di energia pericolosa, che può essere data per scontata, è la gravità. Se sei mai scivolato sotto l’auto nel tuo garage per eseguire una riparazione, probabilmente eri ben consapevole delle due tonnellate di metallo spietato bilanciate proprio sopra di te. Ecco perché, se sei intelligente, non farai affidamento su un martinetto per mantenere l’auto in alto. Utilizzerai anche dei cavalletti nel caso in cui l’impianto idraulico del martinetto dovesse guastarsi. La gravità, dopo tutto, non può mai essere disattivata.

Migliori pratiche per la sicurezza LOTO.

Indipendentemente dal tuo ruolo nell’organizzazione, che tu sia un addetto alla manutenzione, un responsabile della sicurezza o il presidente dell’azienda, è utile essere consapevoli di queste migliori pratiche di buon senso per un programma LOTO efficace e delle procedure specifiche per le apparecchiature:

  • Mantienilo semplice. Concentratevi sull’utente, non sullo standard OSHA. Puoi sviluppare la procedura scritta più dettagliata e approfondita del mondo, ma se l’utente non la capisce non serve.
  • Sii coerente. Le strutture possono avere centinaia o migliaia di apparecchiature complesse, ciascuna con i propri protocolli. Cercare di semplificare le cose garantendo coerenza nel modo in cui le apparecchiature vengono etichettate e le procedure vengono descritte.
  • Applicare la responsabilità. Se un dipendente non è stato adeguatamente formato e istruito su attrezzature e procedure e finisce per ferire se stesso o qualcun altro, la colpa non è solo sua, ma potrebbe anche essere tua. Garantire che venga condotta la formazione sulla sicurezza e che i requisiti siano applicati a tutti i livelli dell’organizzazione.
  • Abbiamo menzionato “Verifica”? Lo abbiamo detto prima, ma lo ripetiamo. Ci sono state situazioni reali in cui le procedure LOTO iniziali sono state seguite attentamente, ma la mancata osservanza della fase finale, ovvero la verifica che tutte le fonti di energia fossero state controllate, ha danneggiato o distrutto apparecchiature, causato lesioni gravi e persino causato alcuni dei molte vittime che ancora accadono ogni anno.

Le procedure di lockout/tagout non devono essere inutilmente complicate e speriamo che questo abbia chiarito parte del mistero che circonda questa pratica di sicurezza vitale. Quando si sente parlare di un infortunio sul lavoro o di un decesso che coinvolge macchinari o energia, è probabile che siano stati persi alcuni passaggi del processo LOTO. Garantendo che i programmi siano efficaci e applicati e che tutti siano formati su cosa fare e come farlo, possiamo proteggere noi stessi e gli altri.

SCHEDE INFOGRAFICHE INAIL.

da Inail.it

Realizzate dalla Consulenza statistico attuariale dell’Istituto, puntano a fornire una fotografia sintetica ma allo stesso tempo completa dell’andamento di infortuni e malattie professionali, oltre che delle aziende e degli addetti assicurati, in ciascuno degli ambiti presi in considerazione. Si parte con le tre gestioni Industria e servizi, Agricoltura e Conto Stato e con i 21 settori dell’Industria e servizi. Nella fase successiva l’analisi sarà estesa anche alle 24 divisioni del manifatturiero e al dettaglio territoriale

SCHEDE INFOGRAFICHE GESTIONALI

  • Agricoltura
  • Infortuni e malattie professionali (.pdf – 550 kb)
  • Industria e servizi
  • Aziende-addetti, infortuni e malattie professionali (.pdf – 644 kb)
  • Conto stato
  • Infortuni e malattie professionali (.pdf – 574 kb)

SCHEDE INFOGRAFICHE SETTORIALI – INDUSTRIA E SERVIZI – SEZIONE ATECO

SUVA PROPONE UNA CHECK LIST PER MISURARE LA CULTURA DELLA PREVENZIONE.

da amblav.it

Una prevenzione efficace sul lavoro accresce la sicurezza in azienda e permette di evitare gli infortuni. La SUVA invita a scoprire a che punto è la propria azienda in tema di cultura della prevenzione.

Una cultura della prevenzione efficace non è un progetto isolato, bensì un processo continuo che richiede l’impegno di tutti: quadri direttivi, addetti alla sicurezza nonché il resto del personale. Per promuovere la prevenzione nelle aziende, la SUVA ha sviluppato diverse offerte, tra cui: un “check della cultura”, informazioni differenziare per livelli di funzione, moduli di prevenzione.

La SUVA invita ad eseguire il “check della cultura” che propone sei situazioni lavorative quotidiane per valutare il punto sulla cultura della prevenzione nella propria azienda e propone pacchetti informativi differenziati per funzioni professionali che aiutino a dare un contributo attivo in tema di prevenzione.

Illustra inoltre le sei “dimensioni della cultura” della prevenzione che devono essere condivise da tutti per determinare un processo continuo che affermi la sicurezza e la salute come valori fondamentali nel luogo di lavoro. Un video mostra il significato delle dimensioni: «Valori e regole», «Comunicazione», «Conduzione», «Apprendimento», «Responsabilità» e «Organizzazione aziendale» e come esse possano essere rafforzate efficacemente.

Propone poi alcuni “moduli di prevenzione” che permettono di approfondire le proprie conoscenze in fatto di sicurezza e salute sul lavoro con lo scopo di ampliare le proprie competenze.

Fonte: SUVA

Vai alla notizia completa…

Vai al “check della cultura”…

MALATTIE PROFESSIONALI NEL SETTORE DEL COMMERCIO AL DETTAGLIO.

da Inail.it

I dati Malprof presentati in questa scheda mostrano che, nel commercio al dettaglio, tra le donne le patologie professionali riguardano principalmente i disturbi muscoloscheletrici degli arti superiori e le mansioni che hanno dato luogo a queste patologie sono principalmente commessa al dettaglio e cassiera.

Tra gli uomini si evidenziano principalmente patologie della colonna vertebrale (ernie, disturbi dei dischi intervertebrali) legate alla movimentazione manuale dei carichi e le mansioni che hanno dato luogo a queste patologie sono quelle di addetti allo spostamento e consegna merci. Anche i disturbi dell’adattamento emergono come patologia strettamente correlata al settore e tra le donne questo dato è più rilevante.


Prodotto: fact sheet
Edizioni: Inail – 2024
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

SICUREZZA STRADALE IN LOMBARDIA

L’Istituto, la Regione Lombardia e l’Aci proseguono il percorso di informazione e sensibilizzazione alla guida corretta e sicura in una giornata dedicata a Csp/Cse e Rspp/Aspp con crediti formativi

Immagine locandina

MILANO – Informare e sensibilizzare i lavoratori sui fattori di rischio alla guida è fondamentale per la prevenzione degli incidenti e la sicurezza delle persone e per questo motivo, con il progetto “In Lombardia la sicurezza stradale è al primo posto”, l’Inail conferma il proprio impegno su questo tema. L’Ordine degli ingegneri della provincia di Milano ha inserito l’iniziativa nel proprio calendario di incontri di formazione a distanza, con il rilascio di 4 crediti formativi professionali per i soli iscritti all’Albo degli ingegneri e 4 ore di aggiornamento per l’aggiornamento professionale per Csp/Cse e Rspp/Aspp, secondo l’Accordo Stato Regioni del 7 luglio 2016.

Gli interventi e i contributi. Patrocinato dal Croil, la Consulta regionale dell’Ordine degli ingegneri della Lombardia, il seminario ha accolto i contributi della Regione Lombardia, dell’Aci e di vari esperti su aspetti tecnici e giuridici. I professionisti della Consulenza tecnica salute e sicurezza regionale dell’Inail, Biagio Principe e Adolfo Faletra, sono intervenuti sul tema “Il rischio stradale nel Dvr – Documento di valutazione del rischio” mentre Laura Ascari, dirigente medico, ha curato l’approfondimento su “L’uomo – Stato psicofisico del conducente di guida”.

INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI NEL SETTORE METALMECCANICO.

da Inail.it

L’obiettivo del presente documento è quello di migliorare la conoscenza del fenomeno infortunistico e tecnopatico nel settore dell’industria metalmeccanica e della installazione di impianti, al fine sia di realizzare interventi di informazione di specifico interesse per le imprese metalmeccaniche, sia di individuare soluzioni pratiche di miglioramento continuo delle prestazioni.

A tal fine sono stati elaborati i dati statistici di infortunio e malattia professionale dal 2017 al 2021 per i settori metalmeccanico e di installazione e gestione di impianti, riportando i dati per settore Ateco di riferimento.


Prodotto: Volume
Edizioni: Inail – 2024
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

EMERGENZE IN MEDICINA NUCLEARE

da Inail.it

Il progetto prevede la definizione di scenari incidentali standard (allagamento, incendio, terremoto) che possano concretizzarsi in un servizio di medicina nucleare, e la stesura di una guida pratica che supporti gli esperti del settore nelle valutazioni preventive delle esposizioni potenziali relative ai lavoratori e all’individuo rappresentativo della popolazione nei possibili casi di emergenza radiologica, come richiesto dalla normativa vigente in materia.

Il lavoro è corredato da relativi casi studio, che possano essere utilizzati come riferimento nei calcoli e nelle valutazioni delle esposizioni potenziali



Prodotto: Volume
Edizioni: Inail – 2024
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it