Sicurezza sul lavoro, nuovo protocollo: focus su formazione, infortuni in itinere e malattie professionali

27 Ottobre 2023
Elmetto, Copricapo Di Sicurezza

Nel 2023, Bergamo è alle prese con una situazione allarmante riguardo agli infortuni sul lavoro, in particolare quelli fatali, con l’ultimo incidente risalente a meno di una settimana fa. Per affrontare questa problematica, 35 enti e associazioni locali hanno sottoscritto il terzo Protocollo di Intesa per la diffusione della Cultura della Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro, coprendo il periodo da ottobre 2023 a ottobre 2025.

Questo accordo, che ha visto la luce per la prima volta nel lontano 2018 (inizialmente con termine nel 2021, prorogato a causa della pandemia di Covid), è caratterizzato dalla condivisione degli obiettivi da perseguire. Gli obiettivi sono definiti attraverso l’analisi delle criticità locali e la collaborazione attiva di personale proveniente da diverse istituzioni, enti e parti sociali. Questi gruppi di lavoro collaborano per promuovere azioni di miglioramento all’interno delle aziende del territorio.

La firma del nuovo accordo ha anche fornito l’occasione per presentare i risultati di sei progetti realizzati nell’ultimo biennio. Questi progetti hanno riguardato il monitoraggio e l’audit dell’organizzazione aziendale in materia di sicurezza, la sensibilizzazione dei neoimprenditori, l’integrazione di aspetti di salute e sicurezza nei programmi scolastici, la prevenzione delle cadute dall’alto, la pianificazione di modalità per svolgere formazioni pratiche in azienda e la sicurezza nella movimentazione dei materiali.

I risultati di questi progetti sono stati incoraggianti e hanno spinto ad ampliare l’esperienza con otto nuovi progetti, il cui obiettivo è prevenire infortuni e malattie professionali, senza dimenticare l’ordinaria attività di vigilanza ed ispezione negli ambienti di lavoro a carico di Ats.

Questi nuovi progetti includono la sensibilizzazione dei lavoratori sulla sicurezza nei luoghi di lavoro tramite seminari e webinar, la possibile creazione di una piattaforma sperimentale per la registrazione della formazione obbligatoria e dei relativi attestati, per contrastare il fenomeno dell’illecita compravendita degli stessi. Inoltre, sono previsti un protocollo operativo per la formazione in materia di sicurezza per lavoratori, tirocinanti e allievi svantaggiati, e una mostra itinerante di manifesti sulla sicurezza da tenere nelle scuole superiori.

Altri obiettivi comprendono la mappatura e l’analisi degli infortuni in itinere e stradali, la definizione di procedure e strumenti per migliorare la sicurezza sul lavoro da proporre alle imprese in occasione di collaborazioni e appalti, nonché un’indagine sulla percezione e riconoscibilità del rischio legato allo stress correlato al lavoro nell’attuale contesto organizzativo.

Oliviero Rinaldi, direttore del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria dell’Ats di Bergamo, ha sottolineato l’importanza di questo protocollo, che ha investito significativamente nella promozione della cultura della sicurezza per tutte le fasce d’età e ha evidenziato i successi ottenuti da aziende che hanno ridotto gli infortuni sul lavoro nel tempo grazie a sistemi di gestione della sicurezza virtuosi. Ha anche evidenziato l’importanza della collaborazione in questa rete di azione.

Il prefetto di Bergamo, Giuseppe Forlenza, ha elogiato l’iniziativa, riconoscendo la necessità di un intervento significativo sulla formazione per migliorare la corretta applicazione delle normative esistenti in materia di sicurezza sul lavoro.

La dottoressa Giuseppina Zottola, direttore del reparto Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro di Ats Bergamo, ha sottolineato che l’azione di vigilanza e controllo è fondamentale ma non sufficiente da sola a cambiare i comportamenti in profondità. Gli obiettivi dei progetti includono l’azione a monte, partendo dalla formazione nelle scuole per influenzare positivamente i futuri lavoratori e imprenditori, prima di entrare nei luoghi di lavoro. Questo approccio mira a spostarsi dalla prevenzione per obbligo legale a una prevenzione basata sulla convinzione.

In sintesi, Bergamo sta facendo importanti passi avanti nella promozione della cultura della sicurezza sul lavoro. Questo protocollo non solo promuove la formazione e la sensibilizzazione ma anche la condivisione dei risultati e delle migliori pratiche tra le associazioni aderenti. La speranza è che questi sforzi possano ridurre significativamente gli infortuni sul lavoro e migliorare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro della regione.

da www.bergamonews.it

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