SOVRACCARICO BIOMECCANICO

ALLEGGERIAMO IL CARICO : FOCUS SNOP SULLE MALATTIE MUSCOLO-SCHELETRICHE

da Ciip

È qui possibile consultare i materiali ( la maggior parte slides) in formato PDF proiettate alla presentazione dell’e-book CIIP , per la campagna contro i disturbi muscolo-scheletrici.

Matteo Bonzini (Clinica del Lavoro Milano): Introduzione  (video)

Susanna Cantoni (presidente CIIP): Presentazione E BOOK CIIP DMS  (video)

Giovanni Falasca (coordinatore Gruppo CIIP Sistemi informativi): Rischio muscolo scheletrico: infortuni e malattie professionali: I dati del problema  (video)

Focus su settore sanitario e socio sanitario

Olga Menoni  (Clinica del Lavoro Milano) (video)

Cristina Mora (Università di Bologna – Banca Dati Soluzioni) (video)

Silvana Salerno (ricercatrice): Rischio muscolo scheletrico: un problema di genere? (video)

Francesca Grosso (referente Focal Point INAIL   EU OSHA): L’impegno dell’INAIL nella Campagna Europea sul rischio MSK (video)

Daniele Tovoli (referente FIASO): L’impegno di FIASO sul rischio MSK (video)

NUOVA NORMA UNI ISO 11228 MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

da assolombardaservizi.it

Novità in tema di movimentazione manuale dei carichi: il 24 marzo 2022 in Italia è entrata in vigore la Norma Tecnica UNI ISO 11228-1:2022 “Ergonomia-Movimentazione manuale-parte 1: sollevamento, abbassamento e trasporto”, che sostituisce integralmente la precedente UNI ISO 11228-1:2009.
L’allegato XXXIII del Testo Unico richiama espressamente la norma tecnica come “criterio di riferimento” per il datore di lavoro.

Con il termine “Movimentazione Manuale dei Carichi”, spesso abbreviato dall’acronimo MMC, si intendono tutte le attività che comportano sollevare, deporre, spingere, tirare, portare, spostare un “carico”, cioè un peso (secondo l’art. 167, comma 2, D. Lgs. 81/08).
Le modifiche apportate dalla nuova disciplina in tema di movimentazione manuale dei carichi sono impattanti, sia sull’approccio che sulle modalità di esecuzione della valutazione del rischio, obbligatoria ai sensi del Titolo VI del D. Lgs. 81/08

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Movimentazione manuale dei carichi: applicazione della nuova UNI ISO 11228-1:2022

La norma appena entrata in vigore sostituisce la precedente versione.
Nello specifico, la parte 1 si riferisce alle attività di sollevamento di carichi e di sollevamento e trasporto.
Non tratta, invece, attività di traino e spinta, alle quali è dedicata la UNI ISO 11228-2, e le attività di sovraccarico degli arti superiori per i quali si applica la UNI ISO 11228-3.
Obiettivo della normativa è quello di fornire dei limiti raccomandati a fronte dei quali poter definire accettabile o meno una determinata situazione di lavoro connessa al rischio di sovraccarico. La norma risulta applicabile per sollevamento e sollevamento e trasporto di oggetti di peso uguale o superiore a 3 kg e con una velocità di spostamento compresa tra 0,5 e 1 metro al secondo su un percorso orizzontale.

Il processo di valutazione nella nuova normativa sulla movimentazione manuale

La nuova normativa prevede un processo di valutazione che è possibile riassumere secondo passaggi consequenziali.

Per le azioni che comportano sollevamento/abbassamento di un carico viene introdotto un processo di valutazione a step successivi e vengono ampliate le modalità di calcolo dell’Indice di Sollevamento nella fase di valutazione approfondita; vengono rivisti i pesi limite di riferimento e, infine, vengono modificate le fasce di rischio associate ai valori finali dell’Indice di Sollevamento.

Per le azioni che comportano trasporto in piano di un carico viene introdotto un processo di valutazione a step successivi che permette di verificare le condizioni di accettabilità del rischio.

Nuova UNI ISO 11228-1:2022: Assolombarda Servizi a supporto delle imprese

La movimentazione di carichi riguarda il personale delle aziende di qualsiasi dimensione e di qualsiasi settore.
Al fine di tutelare i propri collaboratori dall’insorgenza di disturbi e patologie muscoloscheletrici è indispensabile procedere a una corretta valutazione del rischio attraverso un corretto uso della nuova norma UNI, al fine dell’attuazione di idonei interventi di prevenzione e protezione che vadano a mitigare, se non annullare, eventuali danni a carico degli operatori.
Per la comprensione degli aspetti normativi e gestionali legati agli obblighi di tutela dei lavoratori in capo ai datori di lavoro, è opportuno consultare preliminarmente l’Area Salute e Sicurezza sul Lavoro di Assolombarda.
Assolombarda Servizi è a disposizione per supportare le aziende nell’aggiornamento ed eventuale integrazione della Valutazione del Rischio sulla base della nuova Norma Tecnica UNI ISO 11228-1:2022, a seconda delle situazioni specifiche. Le Norme Tecniche della serie ISO 11228 sono infatti indicate dal D. Lgs. 81/08 come criteri di riferimento per la valutazione e la riduzione del rischio da sovraccarico biomeccanico acuto e cronico legato alla movimentazione manuale dei carichi.

AUMENTA LA PERCENTUALE DELLE MALATTIE PROFESSIONALI DA DISTURBO MUSCOLO-SCHELETRICO

Cresce il peso dei disturbi muscolo-scheletrici tra le malattie professionali nel nostro Paese. Se nel 2008 rappresentavano il 40% delle denunce all’Inail, il dato è salito al 70% nel 2020. Un incremento, in pratica, del 75% in 12 anni. Il dato arriva dal convegno “Spine 4.0: l’innovazione per la prevenzione e il trattamento delle patologie del rachide” promosso oggi dal ministero della Salute. In totale le denunce presentate all’Inail per malattie dell’apparato osteomuscolare nel 2020 sono state 30.552. Movimenti ripetitivi, postura seduta prolungata, sollevamenti di carichi pesanti sono solo alcuni dei fattori di rischio per queste malattie che nel mondo colpiscono circa 1,7 miliardi di persone. In un caso su 3, si tratta di lombalgia. Secondo i dati presentati al convegno, in Italia i disturbi più frequenti riferiti dai lavoratori sono mal di schiena (45,2%), dolori muscolari al collo, alle spalle e agli arti superiori (39,4%), dolori muscolari agli arti inferiori (32%)

da dottnet.it

QUERTY VS COLEMAK: QUANDO LA DIGITAZIONE ALLA TASTIERA È PIU ERGONOMICA

Non tutti forse sanno che oltre a garantire una corretta posizione economica del lavoratore al videoterminale, bisognerebbe progettare delle tastiere maggiormente ergonomiche in modo tale che il movimento è la forza di digitazione dei tasti sia maggiormente adeguato.

Vi propongo la lettura di questo articolo tratto da:

https://leonardofinetti.it/5-motivi-per-usare-il-layout-colemak-dhm/

Il classico layout di tastiera denominato QWERTY lo conosciamo tutti: è il più utilizzato al mondo per le lingue europee ed è lo standard di fatto. Non molti però sanno che questo sistema ha numerosi problemi e che essi derivano dalla sua origine storica.

Questo layout è infatti stato inventato attorno al 1860 per le macchine da scrivere dell’epoca. Non era stato pensato per le moderne tastiere e nemmeno per come vengono usate oggigiorno. Al tempo esistevano dei particolari limiti tecnologici e quindi questa disposizione dei tasti fu una scelta quasi obbligata.

In quel periodo non si diede importanza all’ergonomia ed allo studio di come rendere ottimale la posizione delle lettere in base alla loro frequenza nella lingua scritta in modo da bilanciare l’uso delle dita anche a fronte di una loro diversa forza. Il mignolo, ad esempio, è più corto e debole rispetto all’indice, pertanto i moderni studi suggeriscono di assegnare a tale dito delle lettere meno frequenti.

Allo stesso tempo anche la disposizione sfalsata dei tasti è un retaggio di quel periodo. Ma con la tecnologia attuale si sono superati i limiti dell’800, e quindi si possono costruire tastiere con i tasti in colonna per ridurre ulteriormente lo stress fisico alle mani.

Negli ultimi decenni sono nati numerosi layout alternativi, tutti molto più validi del primogenito, ma a livello commerciale e industriale, per pigrizia e per scarsa attenzione al tema “ergonomia” si è ancora fermi ad un sistema vecchio più di 150 anni.

Tra i layout di tastiera alternativi a QWERTY spiccano:

  • Dvorak
  • Colemak (e Colemak DHm)
  • Workman
  • Norman
  • Carpalx
  • Beakl

Un paio di anni fa, dopo numerose ricerche, ho ritenuto che in casi come il mio dove l’utilizzo della tastiera è sia per scrivere in italiano ed inglese, sia per programmare, il layout più adatto è il Colemak, ma non quello standard, bensì la versione Colemak DHm (o mod DHm).

Perché modificare il layout Colemak?

Il layout Colemak è stato ideato in primis per la lingua inglese e per tastiere con i tasti sfalsati. Avendo però una tastiera con i tasti incolonnati (e di questo ne parlerò in uno o più articoli dedicati) e scrivendo anche in italiano, mi sono accorto che la versione standard di Colemak non era quella più adatta. Spostando però alcuni tasti si riesce a bilanciare molto meglio l’esperienza d’uso. Per maggiori informazioni e dettagli su questa variante rimando al sito Colemak Mod-DH che ha diversi esempi in base anche al tipo di tastiera.

ESSELUNGA SPERIMENTA UN ESOSCHELETRO PER LA MMC

L’automazione promette di di rivoluzionare il settore retail: dai magazzini che si stanno riempiendo di soluzioni robotiche, ne parliamo sul numero 3 di gdoweek, alle soluzioni adottate all’interno dei punti di vendita, che possono beneficiare delle innovazioni sia software sia hardware per velocizzare e ottimizzare le operazioni. Tre la diverse innovazioni, la tecnologia robotica indossabile rappresenta una frontiera molto interessante su cui sperimentare.

In questo contesto si colloca il progetto pilota di utilizzo di un esoscheletro per gli addetti dei negozi Esselunga, sviluppato da Comau (azienda del Gruppo automobilistico Stellantis) e da Iuvo, società spin-off della università Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Esselunga avrà il compito di guidare il processo di validazione del dispositivo, con il diretto coinvolgimento dei propri operatori sin dall’avvio del progetto.

L’esoscheletro in test nei negozi Esselunga

Comau e Iuvo hanno lanciato sul mercato anche l’esoscheletro Mate-XTstudiato per gli arti superiori, che può ridurre lo sforzo degli operatori di circa il 30% e migliorare la produttività all’incirca del 10%

L’innovativo esoscheletro è studiato per supportare l’articolazione lombosacrale, permette di ridurre il carico sulla schiena durante le attività di sollevamento e movimentazione dei pesi, migliorando così le condizioni e la qualità di lavoro degli operatori. Si pensi per esempio al posizionamento dei prodotti sugli scaffali alti.

“Il coinvolgimento di Esselunga, già nelle prime fasi dell’iter di progettazione -commenta Nicola Vitiello, professore associato presso la Scuola Superiore Sant’Anna e co-fondatore di Iuvo-, sarà prezioso per il nostro team di bioingegneri. Qualsiasi tecnologia creata per aiutare l’uomo, affinché possa essere accettata con successo, richiede la partecipazione attiva degli utenti finali, durante ogni fase”.

A livello di tempistiche, i test dei primi prototipi inizieranno nel primo trimestre del 2022, mentre i primi esoscheletri lombari saranno disponibili nel secondo trimestre del 2022.

Da gdweek.it

SICUREZZA SUL LAVORO NELLE CAVE

Da Inail.it

Lo studio analizza la diffusione, la produzione e gli infortuni nonché la gestione della sicurezza nelle due grandi famiglie estrattive, pietre ornamentali e inerti e fornisce una disamina su alcune nuove tecnologie implementabili in cava come Internet of Things (IoT), la connettività mobile anche di quinta generazione, nonché i Sistemi di identificazione a radio frequenza (RFID).

Lo studio fa il punto sulle potenzialità future sottese da tali tecnologie, la cui diffusione è incentivata da recenti provvedimenti del legislatore e delle Istituzioni preposte, ai fini della prevenzione degli infortuni in cava e della modernizzazione dei prodotti e processi.


Prodotto: Volume
Edizioni: Inail – 2021
Disponibilità: Momentaneamente consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

DISTURBI OSTEOARTICOLARI PER DENTISTI ED IGIENISTI DENTALI

Odontoiatria 33: il portale dell'odontoiatra

I danni da lavoro ambulatoriale su schiena e collo di dentisti ed igienisti dentali

Una ricerca dell’Università di Bologna ha evidenziato i disordini muscoloscheletrici dei professionisti, il 60%  ne soffre, in particolare le donne. Le cause: poca considerazione dell’ergonomia e corretta postura.

Articolo tratto da :


Che lavorare non faccia bene è certamente un luogo comune ma per certi mestieri anche una realtà, soprattutto se non si considera postura ed ergonomia. Odontoiatri, Igienisti dentali, ASO, ne sono la conferma riscontrando sempre più frequentemente problemi a collo, schiena, area lombare ma anche polsi, gomiti e caviglie. 

A quantificare “gli acciacchi” degli operatori odontoiatrici, sono stati i ricercatori della Clinica Odontoiatrica dell’Università di Bologna coordinati dalla Prof.ssa Maria Giovanna Gandolfi (nella foto) che hanno indagato il benessere muscolo scheletrico di un numeroso gruppo di odontoiatri ed igienisti dentali di diverse regioni italiane. Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista scientifica International Journal of Environmental Research and Public Health. Lo studio dimostra che l’attività clinica espone odontoiatri ed igienisti dentali a numerosi rischi per la salute, tra i quali lo sviluppo di disordini e patologie a carico dell’apparato muscolo-scheletrico.  

La prolungata posizione mantenuta mediante attivazione isometrica della muscolatura posteriore del rachide, i movimenti statici in abduzione e/o elevazione delle braccia, le vibrazioni, le prolungate applicazioni di forza, le torsioni ed inclinazioni di testa e busto, ecc… -spiega ad Odontoiatria33 la professoressa Gandolfi- sottopongono i sistemi muscolare e scheletrico a prolungato sforzo, a ininterrotta tensione, a errata biomeccanica del movimento ed a notevole stress/affaticamento fisico e mentale”. 

i dati raccolti non sono certo rassicuranti visto che il 59.9% del campione soffre di dolori lavoro-correlati al collo, il 52% all’area lombare, il 43.3% alle spalle, il 37.7% all’area dorsale ma che anche polsi, gomiti e caviglie sono colpiti da problematiche algiche.L’incidenza delle problematiche, spiegano i ricercatori, è proporzionale al numero di ore di attività ambulatoriale, con maggiore incidenza per 30-40 ore settimanali, al numero di anni di attività professionale, con maggiore incidenza per operatori in attività da 21-40 anni.

Tuttavia anche i neolaureati in fase di apprendimento e consolidamento delle competenze odontoiatriche ne sono particolarmente colpiti. Le operatrici donne presentano sempre disordini muscoloscheletrici di portata quasi doppia rispetto agli uomini.

Il 60% degli Odontoiatri ha sofferto di problematiche algiche al collo negli ultimi 12 mesi ed il 45-56% alla zona lombare. Il 15.4% ha riportato importanti problematiche al collo negli ultimi 12 mesi che hanno costretto alla sospensione temporanea della professione. Il 17.8% degli Igienisti Dentali ha invece presentato criticità alla zona lombare.   

Problemi che potrebbero essere se non del tutto evitati, in buona parte certamente attenutati se i professionisti adottassero una corretta posizione ergonomica durante le ore di lavoro ed effettuassero specifica attività fisica.
Per questo alla Clinica Odontoiatrica di Bologna hanno pensato di “educarli” fin da subito, attivando un progetto ad hoc. 

La prevenzione, intesa come acquisizione universitaria delle capacità professionali mai disgiunta dalla conoscenza delle linee guida dell’ergonomia odontoiatrica e dalla applicazione delle stesse durante l’apprendimento universitario, rappresenta un potente mezzo di riduzione del rischio”, ricorda la prof.ssa Gandolfi .

I numerosi stress meccanici e fisiologici non possono essere completamente esclusi per la tipologia di attività, che richiede precisione in aree scarsamente visibili e con tipologia di manovre che influiscono sulla fisiologia e sul benessere dell’odontoiatra”. 
Lo studio, promosso dal Progetto Ergonomia, Posturologia e Yoga therapy svolto per il Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria e per il Corso di Laurea in Igiene Dentale dell’Università di Bologna, ha inoltre evidenziato la scarsa conoscenza dell’ergonomia odontoiatrica, delle cause anatomico-funzionali dello sviluppo del dolore e della mancata conoscenza di tecniche di mobilizzazione compensatoria, di detensionamento muscolare e decompressione scheletrica.  

All’interno di un Dipartimento dedicato alle Scienze Biomediche e NeuroMotorie (DIBINEM, Dipartimento di Eccellenza MIUR diretto dalla Prof.ssa Lucia Manzoli), non poteva mancare una particolare attenzione agli aspetti neuromotori ed anatomico-funzionali correlati alla salute ed al benessere dei nostri studenti, futuri professionisti odontoiatrici.  

Nella Clinica Odontoiatrica di Bologna -dice la prof.ssa Gandolfo- gli studenti di Odontoiatria e di Igiene Dentale partecipano al Progetto inserito nel programma curriculare, apprendendo – anche tramite una fondamentale attività esperienziale (pratica fondamentale del programma per acquisire consapevolezza corporea e capacità di auto-analisi) – il razionale che sottende l’ergonomia odontoiatrica. In tal modo costruiscono le proprie capacità e conoscenze professionali con consapevolezza e controllo posturale”.

E’ un Progetto innovativo – conclude- che ha ricevuto l’appoggio del Direttore vicario Prof. Lorenzo Breschi e del Decano della Clinica Odontoiatrica Prof. Carlo Prati – che la Prof.ssa Gandolfi sta programmando di estendere anche nei corsi post-laurea dell’Alma Mater come i Master universitari. Obiettivo importante dei percorsi formativi in Dentistry presso l’Università di Bologna vuole essere l’attenzione al benessere ed alla salute degli odontoiatri ed igienisti dentali”. 

VADEMECUM OSHA PER LAVORI SEDENTARI

L’agenzia europea per la sicurezza ha pubblicato un vademecum per la gestione del rischio da lavori sedentari. Proprio la pandemia ed lo Smart working hanno rappresentato una modalità di lavoro prevalente in tutto il settore terziario. Il materiale prodotto è articolato in 3 opuscoli consultabili qui di seguito. Il vademecum fa parte della campagna “alleggeriamo il carico” volta alla riduzione di tutti i didei disturbi muscolo-scheletrici (DMS)

Gli articoli OSHwiki presentano fatti e orientamenti essenziali relativi ai disturbi muscolo-scheletrici (DMS) e al mantenimento per periodi prolungati della posizione da seduto o in piedi.

La banca dati OSHA è facile da esplorare contiene più di 130 video, opuscoli e altre risorse pratiche, con informazioni utili che prendono in esame molti settori, oltre ai lavoratori a domicilio.

Leggi l’articolo OSHwiki sui DMS e le posture statiche da seduti 

Consulta l’articolo OSHwiki sui DMS e le posture statiche in piedi 

Studia le risorse sul lavoro sedentario nella banca dati di strumenti pratici e orientamenti 

UNA “BANCA DATI” EUROPEA SUI DISTURBI MUSCOLOSCHELETRICI

L ‘agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro mette a disposizione una banca dati sulla gestione dei disturbi MUSCOLOSCHELETRICI correlati con le attività occupazionali.

Si possono consultare gli articoli OSHwiki ovvero report semplici e concisi che presentano i ” fatti chiave” e consigli su come lavorare con i disturbi reumatici e muscoloscheletrici (RMD), strategie di intervento precoce e gestione della lombalgia. E il nostro database di facile ricerca è ricco di casi, risorse visive e strumenti pratici e indicazioni sull’argomento.

Considerando che una persona su quattro nell’UE affetta da DMS cronici, comprendere queste condizioni e come gestirle è fondamentale, che tu sia un lavoratore, un datore di lavoro o un de politico.

Leggi l’articolo OSHwiki su come lavorare con le malattie reumatiche e muscoloscheletriche 

Consulta gli articoli OSHwiki sui primi interventi MSD gestione delle condizioni lombari 

Cerca le risorse sulle malattie croniche negli strumenti pratici e nel database di orientamento 

MIGRANTI: PIU’ RISCHIO COVID E DISTURBI MUSCOLOSCHELETRICI

da Osha.eu

Un nuovo studio dell’EU-OSHA rileva che i lavoratori migranti tendono maggiormente ad avere impieghi che implicano contatti con altre persone e che non possono essere svolti da casa. Tali posizioni sono altresì associate a una maggiore incidenza di disturbi muscolo-scheletrici.

Tale documento, grazie a una specifica metodologia statistica basata sui dati di sondaggi ufficiali, illustra in dettaglio il rischio di esposizione per settore e per paese e suggerisce misure per la tutela della salute dei lavoratori migranti durante e dopo la pandemia, incluse campagne informative e sostegno economico e all’occupazione.

Consulta il documento di riflessione su COVID-19 e disturbi muscolo-scheletrici: doppio carico di rischi per i lavoratori migranti in Europa?

Scopri le risorse per i luoghi di lavoro nella crisi di COVID-19

Consulta gli orientamenti per garantire la tutela dei lavoratori stagionali  e la scheda informativa sulla tutela dei lavoratori stagionali  della Commissione europea.

Visita gli ambiti prioritari della campagna «Ambienti di lavoro sani e sicuri»