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RISCHI MUTAGENI , CANCEROGENI E REPROTOSSICI NELLA DIRETTIVA 431/2022

da doctor33.it

Giudizio positivo, da parte della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, sulla legge di delegazione europea nella parte in cui recepisce la nuova direttiva sulla tutela dei lavoratori contro i rischi da esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni. Con due raccomandazioni: la consultazione periodica, per registrare e recepire eventuali variazioni, delle ‘Schede dati sicurezza e delle etichette’ previste dal ‘Regolamento Clp’, sulla classificazione etichettature e imballaggi di sostanze e miscele, ai fini della compilazione del Documento di valutazione dei rischi. E, soprattutto, un periodo di addestramento specifico per i lavoratori esposti al rischio di sostanze cancerogene, mutagene e reprotossiche, che hanno cioè effetti nocivi sulla salute riproduttiva. Addestramento che dovrebbe essere effettuato a integrazione e completamento di un percorso di informazione e formazione, come previsto dal Testo unico sulla Sicurezza e Salute sui luoghi di lavoro.

 È quanto è emerso dall’audizione della Fnomceo sulla legge di delegazione europea 2022/2023 (Ddl 969) e in particolare sull’articolo 8, volto a recepire la direttiva (Ue) 2022/431, che modifica la direttiva 2004/37/Ce sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni. A rappresentare la Federazione di fronte alla Commissione Politiche dell’Unione europea del Senato, Domenico Della Porta, presidente Osservatorio nazionale malattie occupazionali e ambientali dell’Università degli Studi di Salerno e primario di Medicina del lavoro e sicurezza negli ambienti di lavoro sempre a Salerno.

”Considerando le evidenze emerse negli ultimi anni – ha spiegato Della Porta – si è ritenuto di aggiornare la direttiva 2004/37/CE, relativa alla gestione delle sostanze cancerogene e mutagene in ambiente di lavoro, con l’inserimento anche delle sostanze reprotossiche. È stata quindi emanata il 09/03/2022 la direttiva UE 2022/431 del Parlamento europeo e del Consiglio, il cui recepimento è previsto entro febbraio 2024, e prevede misure di gestione del rischio più stringenti e tutelanti in caso di esposizione a reprotossici in ambiente di lavoro, per i quali si esprime un parere di idoneità per la tutela della salute da parte dei prestatori d’opera”.

”Si giudicano positivamente – ha continuato – i profili generali della disciplina oggetto delle suddette estensione e modifica, declinate nell’art.8 dell’A.S. n.969, che concernono l’individuazione e la valutazione dei rischi, l’esclusione o riduzione dell’esposizione (anche con la previsione di relativi valori limite), le informazioni da fornire all’autorità competente, le misure per i casi (prevedibili o non prevedibili) di aumento dell’esposizione, l’accesso alle zone di rischio, le misure igieniche e di protezione individuale, l’informazione e la formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti, la consultazione e partecipazione degli stessi, la sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti, la conservazione della documentazione”.

Della Porta ha premesso di essersi soffermato, nella sua relazione, sui rischi specifici del comparto sanità. Anestetici, disinfettanti, come quelli a base di formaldeide, farmaci citotossici sono i principali prodotti, utilizzati in ambito sanitario, che contengono sostanze cancerogene, mutagene e reprotossiche. ”Eventuali intossicazioni acute – ha concluso Della Porta – dall’uso delle predette sostanze, presenti in combinazione in prodotti usati nel predetto comparto, possono accadere solamente per cause accidentali, in quanto la normativa vigente in materia di salute e sicurezza sul lavoro, se correttamente applicata, protegge adeguatamente i lavoratori e le indicazioni segnalate dall’etichetta, se messe in atto con tempestività, riescono a contenere i danni”.

 Per quanto riguarda l’esposizione a lungo termine, anche se l’approccio è quello di eliminare per quanto possibile queste sostanze dal ciclo produttivo e quindi dagli ambienti di lavoro – tanto che si parla oggi di ospedali ”formaldeide free” – è evidente come non sempre sia possibile. Entra quindi in gioco – si legge in una nota – la prevenzione secondaria, con un ruolo importante del medico competente e dei protocolli di sorveglianza sanitaria, in particolare per quanto riguarda la reprotossicità e dunque la tutela della salute riproduttiva.

Fonte: EUR-Lex

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SICUREZZA E DECODIFICA CROMATICA DEI DISPOSITIVI DI COMANDO DELLE MACCHINE.

da Inail.it

Questo documento è dedicato agli ambienti industriali e, in particolare, all’uso del colore nel codice visivo dei dispositivi di comando macchine.

Il d.lgs. 81/08 prescrive che le informazioni, segnalazioni di allarme e le avvertenze di attrezzature o macchine siano ben visibili e comprensibili. Il d.lgs. 17/10, decreto di recepimento della Direttiva Macchine attualmente in vigore, conferma tale principio richiedendo la comprensibilità del segnale come requisito di sicurezza da soddisfare.Questo lavoro mette a fuoco le possibili difficoltà nella decodifica del segnale derivante dalla inabilità cromatica e propone misure tecniche di miglioramento per la comprensibilità del segnale per la maggior parte lavoratori che, specie negli ambienti industriali, si interfacciano con dispositivi di comando macchine dotati di segnali visivi di emergenza e di utilizzo.

Prodotto: OpuscoloEdizioni: Inail – 2023Disponibilità: Consultabile solo in reteInfo: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

IL RISCHIO SOSTANZE CHIMICHE NEL BOLLETTINO MASE.

da amblav.it

Il numero di dicembre 2023 del bollettino d’informazione “Sostanze chimiche – Ambiente e Salute”, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, affronta i temi relativi al mercurio e delle azioni messe in atto, in ambito internazionale, europeo e nazionale, al fine di ridurre l’inquinamento derivante dall’utilizzo di questa sostanza.

Il MASE comunica inoltre che il portale www.reach.gov.it e la banca dati delle sostanze chimiche vietate (in restrizione e/o autorizzate) https://bancasostanze.mase.gov.it/ sono di nuovo raggiungibili e in via di aggiornamento.

“Sostanze chimiche – Ambiente e Salute” dicembre 2023 (anno 14 – numero 3)
L’inquinamento da mercurio: dalla Convenzione di Minamata al Piano Nazionale per l’eliminazione e l’utilizzo dell’amalgama dentale

Il bollettino di informazione realizzato dalla Direzione Generale Patrimonio Naturalistico e Mare, Divisione IV – Biosicurezza, OGM, fitosanitari e sostanze chimiche, ha come obiettivo quello di fornire con cadenza periodica aggiornamenti e informazioni al pubblico sulle principali attività e normative concernenti le sostanze chimiche, in attuazione del Regolamento (CE) n. 1907/2006, “regolamento REACH” (Registration, Evaluation, Authorisation and restriction of CHemicals).

Fonte: MiTE

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Vai banca dati delle sostanze chimiche vietate…

LINEE GUIDA PER I LIVELLI DI EMISSIONI

da amblav.it

Linee guida per l’applicazione dei livelli di emissione associati alle migliori tecniche disponibili (BAT-AEL)

Le Linee Guida forniscono gli indirizzi per supportare SNPA nella predisposizione del Piano di Monitoraggio e Controllo, per il rilascio del parere e per il controllo in fase ispettiva.
Fornisce inoltre modalità comuni per raccordare e armonizzare quanto previsto dalla normativa comunitaria, nazionale e di settore per l’applicazione dei BAT-AEL e di ulteriori parametri da sottoporre a monitoraggio e/o controllo qualora richiesto dall’Autorità Competente.

SOMMARIO
PREMESSA
1. OBIETTIVO DEL DOCUMENTO
2. DEFINIZIONI
3. CRITERI PER LA DEFINIZIONE DEL PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO RELATIVAMENTE ALLE FREQUENZE DI MONITORAGGIO, AI TEMPI DI RIFERIMENTO DEL CAMPIONE DA SOTTOPORRE AD ANALISI E ALLE METODICHE ANALITICHE
3.1 PARAMETRI DA ANALIZZARE
3.2 FREQUENZE DI MONITORAGGIO
3.3 TEMPI DI RIFERIMENTO DEL CAMPIONE DA SOTTOPORRE AD ANALISI PER IL RISPETTO DEL VALORE LIMITE
3.4 METODICHE DI ANALISI DA UTILIZZARE
3.5 CRITERI DI DEFINIZIONE DELLE REGOLE PER LA VALUTAZIONE DELLA CONFORMITÀ
3.6 ULTERIORI INDIRIZZI PER LA SEMPLIFICAZIONE E L’OMOGENEIZZAZIONE

FONTI E NORME
ACRONIMI E ABBREVIAZIONI

Linee guida per il coinvolgimento del SNPA nel processo ascendente del BREF

La Direttiva 2010/75/UE sulle emissioni industriali (IED) prevede che per definire le BAT e limitare le disparità a livello dell’Unione relativamente al livello di emissioni delle attività industriali, è opportuno elaborare “documenti di riferimento sulle BAT”, da riesaminare e, ove necessario, aggiornare periodicamente attraverso uno scambio di informazioni tra le parti interessate.
Le Linee Guida intendono descrivere la procedura utilizzata per elaborare o rivedere un BREF, il così detto Processo di Siviglia e fornire gli indirizzi per una procedura standard e condivisa per il supporto di SNPA al MASE nella predisposizione delle informazioni e dei commenti richiesti dalla Commissione Europea.

SOMMARIO
PREMESSA
1. OBIETTIVO DEL DOCUMENTO
2. DEFINIZIONI
3. L’ATTIVITÀ DEGLI ORGANISMI COINVOLTI
4. ATTIVITÀ DI SUPPORTO DEL SISTEMA AGENZIALE ALLA FASE ASCENDENTE
5. PROCEDURA PER L’ATTIVITÀ DI SUPPORTO DEL SISTEMA AGENZIALE ALLA FASE ASCENDENTE
6. APPLICAZIONE DELLE BAT CONCLUSION, LA FASE DISCENDENTE
7. DIVULGAZIONE E AGGIORNAMENTO
8. FONTI E NORMA
ACRONIMI E ABBREVIAZIONI
ANNEX 1 – IL PROCESSO DI SIVIGLIA
ANNEX 2 – L’ATTIVITÀ PREGRESSA DI SUPPORTO DEL SISTEMA AGENZIALE: ESPERIENZE REGIONALI E DI ISPRA

Fonte: SNPA

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DUE FARMACI CONTRO IL CANCRO RIGENERANO LA PRODUZIONE DI INSULINA.

da dottnet.it

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L’ eccezionale scoperta è stata di un team di ricerca australiano guidato da scienziati del Baker Heart and Diabetes Institute di Melbourne e potrebbe rivoluzionare le attuali strategie di cura del diabete

Due farmaci già approvati per combattere il cancro potrebbero rappresentare una svolta contro il diabete: queste piccole molecole, infatti, sono in grado di innescare la produzione insulina dalle cellule pancreatiche appena 48 ore dopo la somministrazione. Il loro “segreto” risiede nella capacità di trasformare le cellule progenitrici duttali del pancreas in surrogati delle cellule β, ovvero le cellule endocrine presenti nelle isole pancreatiche (isole di Langerhans) sensibili alla glicemia – i livelli di zucchero nel sangue – e deputate a produzione, stoccaggio e rilascio dell’insulina nell’organismo.

In parole semplici, le cellule duttali possono essere spinte a comportarsi come le cellule β, rispondendo al glucosio circolante e rilasciando insulina in base alle necessità. I due farmaci possono ripristinare la funzione perduta / compromessa della sintetizzazione di insulina a causa del diabete di tipo 1, che distrugge le cellule β attraverso un processo autoimmunitario (i linfociti T attaccano e uccidono le cellule delle isole pancreatiche). Ma non solo, questi farmaci possono rappresentare una soluzione preziosa anche per tutte quelle persone con diabete di tipo 2 dipendenti dalle iniezioni di insulina, una necessità che erode sensibilmente la qualità della vita.

A determinare che due farmaci anti cancro sono in grado di ripristinare la produzione di insulina a soli due giorni dalla somministrazione è stato un team di ricerca australiano guidato da scienziati del Baker Heart and Diabetes Institute di Melbourne, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi di altri istituti, fra i quali Unità di immunologia e diabete – Istituto di ricerca medica di St Vincent; STEM College dell’Università RMIT; e Università Monash. I ricercatori, coordinati dal professor Assam El-Osta, docente presso il Program Epigenetics in Human Health and Disease, si sono concentrati su uno specifico enzima chiamato EZH2; si tratta di una metiltransferasi intimamente connessa alla crescita e allo sviluppo delle cellule. Utilizzando due farmaci chiamati GSK126 e Tazemetostat, già approvati dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense contro tumori metastatici come il sarcoma epitelioide e il carcinoma mammario, i ricercatori hanno dimostrato che è possibile influenzare l’enzima EZH2 e modificare lo sviluppo delle cellule duttali progenitrici, le cellule rivestono i dotti pancreatici, responsabili del trasferimento del succo pancreatico al duodeno. Attraverso il trattamento queste cellule, note per la grande capacità di differenziazione, sviluppano funzioni simili a quelle delle cellule β, iniziando a rispondere ai livelli di glicemia e a produrre insulina. In pratica, vanno a sostituire le cellule β compromesse.

In test condotti su cellule in coltura, donate sia da pazienti con diabete di tipo 1 che da un soggetto sano, il professor El-Osta e colleghi hanno dimostrato che la stimolazione transitoria attraverso i due farmaci le cellule duttali progenitrici hanno iniziato a produrre insulina appena 48 ore dopo la somministrazione. Gli esperimenti sono stati condotti su cellule di un bambino di 7 anni e di un adulto di 61 anni con diabete di tipo 1, oltre che su quelle di un soggetto sano di 56 anni. GSK126 e Tazemetostat si sono sempre dimostrati efficaci nel favorire la produzione di insulina, indipendentemente dall’età. Come spiegato dagli autori dello studio, i farmaci attualmente disponibili per trattare il diabete aiutano a tenere sotto controllo i livelli di glucosio nel sangue, ma “non prevengono, arrestano o invertono la distruzione delle cellule che secernono insulina”, pertanto con questa nuova, potenziale terapia, si potrebbe raggiungere l’indipendenza dalle iniezioni di insulina.

Consideriamo questo approccio rigenerativo un importante passo avanti verso lo sviluppo clinico”, ha dichiarato il professor El-Osta in un comunicato stampa, ma ci vorrà ancora diverso tempo prima di arrivare alla disponibilità della terapia. I dettagli della ricerca “EZH2 inhibitors promote β-like cell regeneration in young and adult type 1 diabetes donors” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Signal Transduction and Targeted Therapy del circuito Nature.

FONDI INAIL 2024 PER LA SICUREZZA .

Il 2024 porterà maggiori risorse destinate alla formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro da parte dell’Inail

Il budget destinato a questo ambito passerà infatti da 10 a 50 milioni di euro, inserendosi in un investimento complessivo in salute e sicurezza che raggiungerà 1,5 miliardi di euro, rispetto ai 7/8oo milioni degli anni precedenti con l’obiettivo di potenziare ulteriormente la promozione della cultura della prevenzione e della tutela dei lavoratori. 

L’Inail intende inoltre rafforzare il dialogo con gli enti bilaterali, estendendolo anche ai fondi interprofessionali, sfruttando i consistenti avanzi di gestione che si sono registrati negli ultimi anni. Questa strategia mira a favorire la diffusione delle buone pratiche e delle innovazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro, coinvolgendo attivamente le parti sociali e le imprese.

Ulteriore novità è rappresentata dal Bando ISI Inail 2023 che prenderà avvio a febbraio 2024, il cui scopo è incentivare le imprese, attraverso contributi a fondo perduto, a migliorare il rendimento e la sostenibilità attraverso l’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature da lavoro che riducano il rischio infortunistico e migliorino quindi le condizioni di lavoro preesistenti.

Saranno 508 milioni di euro i fondi erogati attraverso il Bando a livello nazionale, la cifra più elevata stanziata dal 2010, quando ha avuto inizio la prima edizione dell’iniziativa. L’erogazione avverrà attraverso piattaforme digitali che permetteranno di velocizzare le procedure di verifica e di pagamento, secondo modalità a breve rese note dal portale dell’Istituto.

A livello regionale i finanziamenti per il 2023 ammontano a 8.667.000 euro, anche in questo caso raddoppiati rispetto a quanto già destinato ai programmi di riduzione del rischio che le nostre imprese umbre hanno avviato e in parte realizzato con i precedenti Bandi” spiega Alessandra Ligi, direttrice Inail Umbria.

Nel complesso a partire dal 2010 sono circa 800 le aziende che in Umbria hanno utilizzato i finanziamenti ISI Inail (circa 62,5 mln) per introdurre nelle attività produttive processi sempre più in grado di fronteggiare i rischi lavorativi delle specifiche produzioni, di effettuare interventi di bonifica da amianto, di adottare procedure per la gestione sistematica del rischio, di sostituire attrezzature e macchinari obsoleti. In particolare, – approfondisce Ligi – a partire dagli ultimi anni sono state privilegiate le piccole medie-imprese del territorio che, come è noto, caratterizzano circa il 90% del tessuto produttivo regionale. È stato inoltre confermato anche per quest’anno un asse di intervento specifico per il settore agricoltura, che contribuirà ad elevare la sicurezza di un comparto particolarmente complesso in materia di gestione dei rischi”.

Oltre ai finanziamenti ISI, Inail ha recentemente pubblicato un nuovo bando (con una dotazione di circa 450 mila euro per la nostra regione) riguardante il potenziamento della formazione, aggiuntiva rispetto a quella obbligatoria, dei soggetti coinvolti nei processi di gestione della sicurezza aziendale (RSPP, RLS e Lavoratori), sottolineando come la consapevolezza dei rischi e il conseguimento di competenze elevate e diffuse in materia di sicurezza e prevenzione, unite a processi produttivi sempre più virtuosi, costituiscano elementi fondamentali di un sistema integrato che pone effettivamente al centro la sicurezza dei lavoratori.

Il sostegno Inail alla prevenzione e sicurezza nel lavoro attraverso specifici programmi di finanziamento – conclude la direttrice regionale Inail – diventa altresì fondamentale per affrontare quel processo di ammodernamento dell’intero sistema produttivo pienamente in linea con i parametri di sostenibilità che il Paese sta ponendo al centro degli obiettivi strategici di sviluppo”.

Per maggiori informazioni sul Bando ISI 2023:

SCARICA IL DOCUMENTO

LA REGIONE EMILIA ROMAGNA PER IL CONTENIMENTO DEL FUMO DIESEL

da asqna.it

La Regione Emilia-Romagna, in attuazione al Piano Regionale della Prevenzione 2021-2025, dà avvio alle attività relative al Piano Mirato “Buone pratiche per la riduzione e il contenimento dell’esposizione a gas di scarico diesel nelle attività di autofficina”. Il progetto ha come obiettivo la prevenzione del rischio cancerogeno per esposizioni professionali ai gas di scarico dei motori diesel e si svilupperà con diverse azioni che coinvolgeranno le officine di riparazione autoveicoli del nostro territorio e i Servizi di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro dell’AUSL.

Uno degli obiettivi del progetto è la realizzazione di materiale informativo per la promozione della salute dei lavoratori rispetto ad abitudini di vita che possono avere effetti negativi sulla salute.

Questa campagna informativa specifica è rivolta ai lavoratori, anche stranieri, sul rischio cancerogeno e sugli effetti negativi che alcune abitudini di vita (fumo, alimentazione eccessiva, scarsa attività fisica) possono avere, soprattutto se agiscono insieme ai rischi professionali, quali l’esposizione
a cancerogeni.

Compila il questionario sul rischio cancerogeno qui!

LA SEGNALAZIONE DEL ” NEAR MISS”

da Inail.it

Sulla base delle esperienze realizzate sulla tematica dai partner del Protocollo d’intesa, il progetto si propone la sperimentazione, in alcuni comparti del settore “Manufatturiero” maggiormente significativi per complessità organizzativa e frequenza e gravità degli infortuni, di un modello di rilevazione dei near misses, la cui applicazione sia sostenibile per le imprese e consenta di realizzare l’implementazione di un sistema di sorveglianza dei near misses sia all’interno delle reti territoriali che a livello nazionale.

Immagine Il supporto alle aziende per la segnalazione e analisi dei near miss: proposta di un modello tecnico-organizzativo



Prodotto: Opuscolo
Edizioni: Inail – 2024
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

QUANDO SI FACEVANO LE RADIOGRAFIE POLMONARI ON THE ROAD.

Dalla fine del 19° secolo, i raggi X vengono utilizzati per individuare le malattie polmonari. In Italia, dal 1941 al 1948, sono state eseguite 207.096 radiografie del torace” in miniatura”. Le radiografie tradizionali davano risultati migliori, ma le radiografie del torace in miniatura erano utili per lo screening. Questo porto’ allo sviluppo di unità mobili per radiografia del torace per le attività preventive e diagnostiche della medicina del lavoro.

fonte:

https://www.researchgate.net/publication/326799775_Mobile_miniature_X-ray_evaluation_and_pneumoconiosis_The_role_of_the_Clinica_del_Lavoro_in_Milan_1941-1948?_tp=eyJjb250ZXh0Ijp7ImZpcnN0UGFnZSI6Il9kaXJlY3QiLCJwYWdlIjoiX2RpcmVjdCJ9fQ

L’autocarro schermografico alla Clinica del Lavoro di Milano (1961). Archivio Clinica del Lavoro -IRCCS Fondazione Ca’ Granda Ospedale Maggiore PoliclinicoMilano

FOCUS SULLE NUOVE SFIDE DELLA MEDICINA DEL LAVORO IN UN SEMINARIO A MILANO

da amblav.it

Seminario
“Le prospettive del medico del lavoro: salute e lavoro oltre il giudizio di idoneità”

29 gennaio 2024 – ore 9.00-17.00
Milano – Clinica del Lavoro, Aula Magna – Via Francesco Sforza 35
Seminario gratuito, previa iscrizione, in presenza e online

I cambiamenti intervenuti nel mondo del lavoro (nuove tecnologie, frammentazione delle filiere produttive) e nella società (immigrazione, invecchiamento della popolazione, nuove forme contrattuali) impattano sulle condizioni di lavoro e di rischio dei lavoratori.
La medicina del lavoro si sta evolvendo occupandosi anche di basse esposizioni, rischi psicosociali, condizioni disergonomiche e organizzazione del lavoro, ma anche di agenti esterni che impattano sulle condizioni di rischio (es. climatici, violenze, malattie infettive); inoltre, anche alla luce della nuova definizione di salute adottata dall’OMS, la medicina del lavoro sta adottando sempre più una nuova visione del rapporto tra lavoro e salute che punta sull’adattamento del lavoro all’uomo in rapporto alle sue concrete condizioni di salute, cercando di contemperare diritto alla salute e diritto al lavoro per tutti, anche per le persone fragili.

Per ulteriori informazioni contattare gli organizzatori.

Fonte: CIIP

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