LAVORO

RISCHI EMERGENTI: IL LAVORO CON DRONI

da osha.europa.eu

Nell’ambito del suo lavoro finalizzato a individuare i rischi emergenti in materia di sicurezza e salute sul lavoro (SSL) l’EU-OSHA presenta un nuovo documento di discussione sugli aeromobili senza equipaggio (i cosiddetti droni) nei luoghi di lavoro unitamente alle relative implicazioni per la sicurezza, la salute, la vita privata e le responsabilità, oltre che ad affrontare i rischi emergenti.

Il documento analizza i problemi nel campo della SSL correlati al lavoro con i droni, individua le lacune nella ricerca e formula raccomandazioni pratiche per le parti interessate al fine di risolvere i problemi sul posto di lavoro e favorire durevolmente i progressi in questo campo.

Consulta anche la sintesi del Focal point workshop: Expert discussion papers on the future of work and OSH (Laboratorio dei punti focali: documenti di discussione di esperti sul futuro del lavoro e della SSL) e gli altri nostri documenti di discussione di esperti sul futuro del lavoro.

Ti interessano la digitalizzazione e le nuove modalità di lavoro? Maggiori informazioni sono disponibili alla pagina della campagna Lavoro sano e sicuro nell’era digitale dell’EU-OSHA.

RLS RESPONSABILE DI OMICIDIO COLPOSO IN AZIENDA.

da amblav.it

La Corte di appello di Bari ha confermato la sentenza pronunciata dal Tribunale di Trani nei confronti del datore di lavoro e del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, ritenuti colpevoli del reato di omicidio colposo, conseguente alla violazione delle norme in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
In particolare al rappresentante della ditta e datore di lavoro, si rimproverano la colpa generica e la colpa specifica di avere omesso di effettuare la valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei dipendenti, di valutare il reale rischio di caduta dall’alto delle merci stoccate sugli scaffali e di elaborare le procedure aziendali in merito alle operazioni di stoccaggio dei pacchi di tubolari sullo scaffale sul quale si verificò il sinistro, consentendo quindi che il lavoratore, assunto con mansioni e qualifica di impiegato tecnico, svolgesse di fatto anche le funzioni di magazziniere, senza averne ricevuto la corrispondente formazione (comprensiva dell’addestramento all’utilizzo del carrello elevatore). Accadeva così che, durante le operazioni di stoccaggio il lavoratore dopo avere trasportato, a mezzo di un carrello elevatore, un carico di tubolari di acciaio, sceso dal carrello elevatore ed arrampicatosi sullo scaffale per meglio posizionare il carico, venisse schiacciato sotto il peso dei tubolari che gli rovinavano addosso.
Al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, è stata ascritta la colpa specifica correlata a violazioni di norme in materia di sicurezza sul lavoro, per aver concorso a cagionare l’infortunio mortale di cui sopra, attraverso una serie di contegni omissivi, consistiti nell’aver omesso di promuovere l’elaborazione, l’individuazione e l’attuazione delle misure di prevenzione idonee a tutelare la salute e l’integrità fisica dei lavoratori, di sollecitare il datore di lavoro ad effettuare la formazione dei dipendenti (tra cui la vittima) per l’uso dei mezzi di sollevamento e di informare i responsabili dell’azienda dei rischi connessi all’utilizzo, da parte del lavoratore vittima dell’incidente, del carrello elevatore.
Avverso la sentenza di appello ricorrono gli imputati e mezzo dei rispettivi difensori.

Cassazione Penale, Sez. 4, 25 settembre 2023, n. 38914 – Lavoratore investito mortalmente da un carico di tubolari di acciaio: responsabile di omicidio colposo anche il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

QUALITA’ DEL SONNO E RENDIMENTO LAVORATIVO.

da Agi

Una buona qualità del sonno genera un maggior rendimento lavorativo. A dirlo, è una ricerca finanziata dall’INAIL, svolta dal Dipartimento di Medicina del Lavoro del Policlinico di Milano, con le università di Milano e Torino, il CNR e la Fondazione IGEA Onlus, che studia l’abilità lavorativa nell’invecchiamento dei lavoratori e i riflessi sulla sicurezza nell’ambiente di lavoro.

I primi risultati sono stati presentati al Lingotto di Torino in occasione del congresso SIML (Società Italiana di Medicina del Lavoro). Lo studio, di natura osservazionale e prospettico coinvolge i lavoratori con età maggiore di 50 anni sottoposti a ‘sorveglianza sanitaria.

Per ogni soggetto si rilevano: capacità lavorativa, alterazioni della qualità del sonno, performance cognitive (per valutare attenzione e flessibilità mentale; memoria visuo-spaziale a breve termine; memoria verbale a breve termine) e tecnostress, oltre a età biologica, fattori di rischio psicosociali e benessere psicologico.

Cosa dicono i dati

Tra ottobre 2021 e marzo 2022 – spiega il professor Matteo Bonzini, coordinatore dello studio e direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro Università degli Studi di Milano – sono stati arruolati 468 soggetti, di cui 290 (62%) white collars e 178 (38%) blue collars; di questi ultimi la maggior parte svolge (103, 58%) o ha svolto (45, 25%) un lavoro con turni anche notturni. 232 lavoratori (49%) provengono dal settore bancario, 134 (29%) dal settore chimico e 102 (22%) dal settore metalmeccanico. Capacità lavorativa, qualità del sonno e capacità cognitive presentano punteggi medi significativamente diversi tra white collars e blue collars”.

“Una peggiore qualità del sonno – afferma – è risultata associata a una minore capacità lavorativa e tale relazione è significativamente diversa tra white collars e blue collars (più marcata dei blue collars).

Dall’altro lato, una migliore performance cognitiva è risultata significativamente associata a una migliore capacità lavorativa, in particolare considerando il Memory Span Corsi nei blue collars. Infine, un alto tecnostress si è mostrato associato a una peggiore capacità lavorativa e a una minore performance cognitiva”.

“Lo studio in corso – prosegue – mostra una associazione tra ridotta capacità abilità lavorativa, performance cognitive (riduzione della memoria a breve termine) e qualità del sonno soprattutto negli operai e nei turnisti (di età superiore a 50 anni). Questi dati, da integrare con misure biologiche relative all’età biologica, sembrano indicare una suscettibilità maggiore nei lavoratori a maggior impegno fisico e che lavorano a turni.

Se confermati al termine dello studio, i risultati finora raccolti saranno importanti per le possibili ricadute sia in termini di sicurezza sul lavoro, visto il dato sulla memoria, sia per focalizzare la valutazione del rischio e le misure preventive sulle specificità dei lavoratori di età superiore ai 50 anni”. 

RETENTION E MOTIVAZIONE: IL MODELLO VIRTUOSO DEL SETTORE BIODARMACEUTICO

da mark-up.it

Questo quanto emerge dall’analisi Great Place to Work Italia, che ha stilato la classifica dei 10 “Best Workplaces in Pharma & Biotechnology” 2023

Settore biofarmaceutico tra i più virtuosi per quanto riguarda il benessere delle persone sul luogo di lavoro, un tema sempre più centrale (e polarizzante) nel dibattito collettivo a seguito della cosiddetta great resignation ascesa post pandemia . Ad offrire questo quadro è l’analisi di Great Place to Work Italia, dalla quale è scaturito anche il ranking dei 10 “Best Workplaces in Pharma & Biotechnology” nel 2023, ovvero le 10 migliori aziende farmaceutiche italiane per cui i dipendenti sono più felici di lavorare. L’indagine ha infatti coinvolto direttamente oltre 16mila collaboratori appartenenti alle imprese di quest’ambito, suddivise in due categorie dimensionali in base al numero di dipendenti.

Le persone che lavorano per aziende del settore pharma & biotechnology mostrano un trust index medio pari all’87%. “Dai dati analizzati abbiamo visto che la motivazione professionale e la missione sociale che i collaboratori del settore biofarmaceutico percepiscono hanno registrato un aumento davvero incredibile – dichiara Beniamino Bedusa, presidente di Great Place to Work Italia – Altro risultato eccellente di questa edizione del ranking è un ulteriore aumento del livello di retention del personale delle aziende premiate in classifica”. Un risultato che a livello di percepito generale probabilmente non stupisce, dato che il settore è noto per stipendi e benefit superiori alla media. Si tratta di una reputazione attrattiva e che sensatamente si punta a preservare, ancor più in quanto coerente con la più ampia mission di salute, che non può certo prescindere da un’attenzione alla salute interna dei collaboratori. A seguito dell’emergenza Covid, peraltro, è plausibile ipotizzare che la percezione del valore del comparto e della sua centralità per la vita quotidiana sia aumentato per la maggioranza dei cittadini.

PROGETTARE ERGONOMICAMENTE UNA POSTAZIONE AL VIDEOTERMINALE.

da utekvision.com

Il primo passo per la progettazione di una postazione di lavoro al vdt è quello di considerare le raccomandazioni ergonomiche dei campi visivi:

Evita movimenti non necessari della testa e degli occhi posizionando i materiali e i dispositivi alla stessa distanza dal operatore, in modo da ridurre la continua focalizzazione della vista e lo stress.

Posiziona i materiali più utilizzati nel campo visivo ottimale “α” in modo da poter visionare gli oggetti con un solo movimento degli occhi ed evita di disporre il materiale al di fuori del campo visivo massimo γ, per poter avere una visione completa senza dover muovere la testa.

Supporto per monitor ergonomico

Il monitor deve essere posizionato ad un’altezza tale che il collo sia dritto in modo che la parte superiore dello schermo sia all’altezza degli occhi dell’operatore. La distanza di visione tra gli occhi dell’operatore e lo schermo dovrebbe essere compresa tra i 51 e 76 cm. 

Le dimensioni del monitor spesso determinano la distanza di visualizzazione, comunque rimane il 21” la dimensione ottimale per la maggior parte delle applicazioni.

Supporto ergonomico per mouse e tastiera

Quando si lavora con la tastiera, l’operatore dovrebbe essere seduto con la parte superiore delle braccia sospesa naturalmente dalle spalle. I gomiti devono essere piegati all’incirca di un angolo di 90 gradi quando le dita sono nella posizione di battitura sulla riga iniziale della tastiera. Questa postura consente alle braccia e ai polsi di essere mantenuti in una posizione naturale e rilassata che riduce lo stress fisico su muscoli e articolazioni.

Ci dovrebbe essere abbastanza spazio per usare il mouse. Usa un poggiapolsi o un bracciolo in modo che il polso sia dritto e i muscoli delle braccia non siano sovraccarichi. Il Mouse deve essere posizionato il più vicino possibile al lato del operatore ad un’altezza che consenta alla parte superiore del braccio di pendere rilassata dalla spalla con una posizione del polso “neutra”.

Quando nella postazione computer l’operatore deve rimanere a lungo, l’avambraccio deve essere supportato da una superficie della scrivania (sul lato dell’operatore) o da braccioli regolabili sulla sedia. 

Questo supporto è necessario per ridurre lo sforzo statico. Se le superfici di lavoro sono troppo alte, gli utenti devono alzare le braccia e le spalle. Questo sforzo statico nelle braccia e nelle spalle può essere faticoso e può anche ostacolare il flusso sanguigno, aumentando il disagio e aumentando il rischio di lesioni. Se le superfici di lavoro sono troppo basse, il lavoratore deve sporgersi in avanti, sollecitando le braccia e la schiena.

Illuminazione del banco da lavoro

L’illuminazione è un fattore dell’ergonomia del banco da lavoro che viene spesso trascurato.

A seconda del proprio ambiente, è estremamente importante una buona illuminazione con luce bianca calda per ridurre l’affaticamento, il rischio di errore e aumentare la concentrazione e la prestazione del operatore. La luce LED deve  essere sempre orientata verso la superficie di lavoro e dovrebbe essere installata almeno 80cm sopra la superficie di lavoro in posizione centrale evitando riflessi e bagliori. L’intensità luminosa dipende dal attività da svolgere, puoi considerare l’intensità luminosa standard 500lux, ma per determinati compiti visivi (montaggio di piccole parti, controllo qualità ecc….) sono necessari 1000-1500lux.

Sedia ergonomica

Una seduta ergonomica e confortevole sul posto di lavoro aumenta il benessere e le prestazioni del operatore e aiuta a mantenere una postura corretta prevenendo disturbi alla muscolatura, alla colonna vertebrale, alle  articolazioni o alla circolazione sanguigna.

Potete implementare l’ergonomia delle vostre postazioni operative utilizzando sedie da lavoro regolabili in altezza adatte ad ogni situazione, dalla linea di produzione, alla lavorazione manuale, al controllo finale. Campo di regolazione medio delle sedute 20-30 cm.

SMART WORKING A MACCHIA DI LEOPARDO NEL MONDO.

da cliclavoro.gov.it

Tre anni e mezzo fa milioni di lavoratori in tutto il mondo venivano mandati a casa, iniziando una stagione per le aziende in cui l’unica occasione di produttività era rappresentata dal lavoro da remoto. Da allora sono emersi studi e ricerche che ne confermano i benefici, eppure in molte nazioni – una volta che l’emergenza si è ridotta esponenzialmente – ci si divideva tra chi ormai premeva per continuare con il lavoro ibrido e chi auspicava un “ritorno alla normalità” fatto di giornate di lavoro in presenza.

Attraverso Paesi e culture è interessante notare chi appartiene alle due categorie. In Asia e in Europa il ritorno in ufficio è stato spinto fin dal primo calo di contagi e continua progressivamente a ridurre il lavoro ibrido, mentre negli Stati Uniti si fatica ancora a tornare in sede.

L’Asia è il continente che con maggiore successo ha contenuto il Covid-19 durante il primo anno di pandemia, il periodo di smartworking in questo modo è durato troppo poco perché i dipendenti si abituassero a lavorare a distanza e sono tornati senza problemi in ufficio. In Europa invece si registrano tendenze diverse: mentre la Gran Bretagna ha – ad oggi – la percentuale maggiore di lavoratori in remote working, la Francia detiene il record inverso. In entrambi i casi, si tratta di decisioni influenzate da cultura e politica, soprattutto perché dai governi si è preteso intervento e decisioni immediate, per quanto flessibili in base alle ondate dei contagi.

In America i legislatori hanno preferito mantenere un neutro silenzio, lasciando che fossero le aziende stesse a decidere con gli impiegati come procedere. Il risultato è che ognuna ha scelto diversamente: per esempio attualmente alla Walt Disney Inc si preferisce un lavoro ibrido con 4 giorni in presenza, mentre Amazon e Google preferiscono limitarsi a 3.

Dopo tre anni questa incertezza e disparità di scelte attraverso il globo “stranisce”, ma per molti ci sono ragioni comportamentali e strutturali che, essendo diverse per ogni Paese, non possono che portare a conclusioni opposte, anche per nazioni vicine culturalmente.

Secondo Phil Ryan, direttore di JLL City Futures, a influenzare queste decisioni sono maggiormente le abitudini e la cultura dei Paesi, soprattutto se riguarda il trasporto pubblico. A Hong Kong la ridotta dimensione delle case e l’efficienza del trasporto pubblico fa preferire il ritorno in ufficio, mentre negli Stati Uniti, dove i mezzi pubblici sono snobbati in favore delle macchine, il costo della benzina non vale il ritorno in ufficio. Il business che si è creato intorno all’arredamento della “postazione da casa perfetta” inoltre ha reso più comodo per gli americani proseguire in casa, producendo più di prima. Sedie ergonomiche, scrivanie ampie e di altezza variabile, con simili comodità il semplice ufficio, spesso scomodo e con computer inadeguati perde di ogni attrattiva o no?

XXIII SALONE SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO – BOLOGNA 10-12 OTTOBRE 2023

La 23esima edizione di Ambiente Lavoro, manifestazione di riferimento per chi si occupa di salute e sicurezza sul lavoro, si terrà a Bologna dal 10 al 12 ottobre 2023, e oltre ad una sezione espositiva offrirà un vasto programma di iniziative dedicate all’aggiornamento e al confronto fra professionisti. L’edizione di quest’anno riserverà particolare attenzione alle connessioni tra la tutela della salute sul posto di lavoro, le politiche ambientali e la sostenibilità aziendale per attuare politiche prevenzionistiche davvero efficaci.

Tanti sono gli espositori ed i seminari dedicati alla sicurezza sul lavoro . Ambiente e Lavoro storica Associazione propone questi interessanti seminari :

La radioprotezione: analisi delle problematiche di esposizione negli ambienti di lavoro. Il D.Lgs. 101/2020 in rapporto agli obblighi del D.Lgs. 81/2008
10 ottobre 2023 – ore 14.30-17.30
Molte sono le novità normative dell’ultimo triennio relative alla protezione in materia di prevenzione e protezione dalle radiazioni ionizzanti, determinate dal D.Lgs. 101/20 e dalle modifiche intervenute con il D.Lgs. 203/22.
Il seminario analizzerà la nuova normativa nazionale di radioprotezione in relazione agli obblighi del D.Lgs. 81/08 e ai problemi legati all’esposizione negli ambienti di lavoro e non solo.
Illustrerà nello specifico il ruolo e le responsabilità di datori di lavoro, dirigenti e preposti; la formazione dei lavoratori; l’uso di idonei dispositivi di protezione individuale; le problematiche relative alla valutazione del rischio da esposizione a sorgenti radioattive e gli aspetti di protezione sanitaria della popolazione.
Concluderà la trattazione un focus sulla gestione dei rifiuti radiologici e delle emergenze radiologiche.

Esposizione occupazionale alle radiazioni non ionizzanti: dai campi statici alle radiazioni ottiche, cosa e come sta cambiando?
11 ottobre 2023 – ore 9.15-13.30
Il seminario, articolato in due sessioni, intende illustrare i rischi per la salute e la sicurezza derivanti dall’esposizione occupazionale alle radiazioni non ionizzanti – campi elettromagnetici e radiazioni ottiche – il razionale dei limiti di protezione, l’approccio al processo di valutazione del rischio, le metodologie e le procedure di valutazione sulla base della legislazione vigente e dell’evoluzione normativa in atto a seguito dell’innovazione tecnologica e scientifica. Inoltre, relativamente ai contenziosi aventi per oggetto il possibile nesso causale tra esposizione a sorgenti di campi elettromagnetici in ambito lavorativo e insorgenza di effetti a lungo termine, si intende illustrare la panoramica della giurisprudenza.
Anche per le radiazioni ottiche un’attenzione particolare sarà prestata nell’approccio alla valutazione del rischio in tutte quelle realtà occupazionali “dimenticate” dalla normativa ma rappresentanti, per numero di esposti e dosi sperimentate dai lavoratori, una possibile fonte di nuovi contenziosi tra le parti coinvolte.

Tecnostress: conoscere il fenomeno per gestirlo in sicurezza
11 ottobre 2023 – ore 14.30-17.30
Da tempo il rischio tecnostress stava gradualmente affiorando nella sua peculiarità, ma è nell’emergenza della pandemia, con il massiccio ricorso al lavoro a distanza, che è emerso con forza. Evidenziandosi come rischio ben più significativo di quanto percepito solo fino a poco tempo prima. Le trasformazioni digitali in corso e le relative modificazioni dell’organizzazione del lavoro, nell’uso e abuso di tecnologie, configurano una situazione che sviluppa modalità lavorative nelle quali si genera il rischio tecnostress. Il fenomeno è frequentemente individualizzato, senza diventare questione “sociale”. Il rischio rimane così circoscritto nella comprensione della persona. Vi è inoltre una dimensione culturale che contrasta quella della sicurezza e salute nel lavoro. L’obiettivo è perciò conoscere e riconoscere il fenomeno e le sue specificità, nelle dimensioni che assume e nelle sue conseguenze, e cercare di tratteggiare le azioni di prevenzione possibili.
Questo convegno vuole dare una panoramica del tecnostress e fornire alcune indicazioni sulla direzione di marcia immaginabile per la eliminazione, riduzione e gestione di questo rischio.

Da rifiuti a risorse. La simbiosi industriale: patti territoriali per l’economia circolare
12 ottobre 2023 – ore 9.30-13.30
La simbiosi industriale, attraverso il trasferimento di risorse di scarto in esubero o sottoutilizzate da un’industria ad un’altra e da un settore industriale ad un altro, consente di conseguire benefici economici e ambientali derivanti dal mancato smaltimento dei rifiuti e dal consumo evitato di risorse primarie.
La simbiosi industriale è uno strumento utile di pianificazione territoriale per la valorizzazione locale delle risorse, indubbio fattore di eco-innovazione e di arricchimento per il territorio.
In un’ottica di gestione delle aree industriali diventa, inoltre, uno strumento imprescindibile per garantire un uso più efficiente delle risorse e per innescare le condizioni di competitività territoriale ed economica.
Il seminario approfondirà il ruolo del territorio a supporto dei processi di simbiosi industriale e di economia circolare, che coinvolgerà sempre di più le aziende e i consumatori, a partire da una esperienza concreta che si sta sviluppando nella provincia di Varese.

Le preiscrizioni ai seminari saranno raccolte a partire dal mese di settembre.

Fonte: Associazione Ambiente e Lavoro

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CATALOGO DIGITALE DI AMBIENTE E LAVORO 2023

Benvenuto all’interno del catalogo digitale di Ambiente Lavoro 2023.

Potrai consultare consultare la lista degli espositori,  prodotti presentati dalle aziende e il programma convegni 2023.

Elenco Espositori »Programma Convegni »

Ambiente Lavoro è l’appuntamento più importante per tutte le aziende che si occupano di sicurezza nei luoghi di lavoro.

NORMA UNI NUOVA PER LE SCARPE ANTINFORTUNISTICHE.

da amblav.it

Pubblicata dalla Commissione Sicurezza la versione italiana della norma UNI EN ISO 20347:2022 “Dispositivi di protezione individuale – Calzature da lavoro”.

La Commissione Sicurezza ha di recente recepito in lingua italiana la norma UNI EN ISO 20347:2022 “Dispositivi di protezione individuale – Calzature da lavoro”.
Il documento specifica i requisiti di base e supplementari (quindi quelli facoltativi) per le calzature da lavoro per usi generali. Per esempio, include i rischi meccanici, la resistenza allo scivolamento, i rischi termici e il comportamento ergonomico.

Specifica, inoltre, i requisiti delle calzature da lavoro dotate di plantari personalizzati, delle calzature da lavoro personalizzate o di quelle personalizzate dal fabbricante singolarmente. La norma non tratta la proprietà dell’alta visibilità dovuta all’interazione con l’abbigliamento (per esempio, pantaloni che coprono le calzature) e le condizioni della zona di lavoro (per esempio, sudiciume, fango, ecc.).

I rischi speciali sono trattati mediante norme complementari specifiche per lavoro (per esempio calzature per vigili del fuoco, calzature ad isolamento elettrico, protezione contro lesioni dall’uso di seghe a catena, protezione da sostanze chimiche e da spruzzi di metalli fusi, protezione per motociclisti).

All’interno della UNI EN ISO 20347 sono riportati i seguenti riferimenti normativi:

  • ISO 20344:2021 Personal protective equipment – Test methods for footwear;
  • EN 13832-3:2018 Footwear protecting against chemicals – Part 3: Requirements for footwear highly resistant to chemicals under laboratory conditions.

Fonte: UNI

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LA SICUREZZA DEL PERSONALE FERROVIARIO.

Il settore ferroviario è un pilastro vitale delle infrastrutture di trasporto in tutto il mondo, ma con tale importanza vi è anche la necessità di garantire la sicurezza del personale ferroviario che opera quotidianamente sui binari. Un pericolo particolarmente serio che affrontano i lavoratori ferroviari è il rischio di essere travolti dai treni stessi, un incidente che può avere conseguenze devastanti e tragiche come abbiamo purtroppo assistito pochi giorni fa a Brandizzo nel Torinese. In questo articolo, esamineremo da vicino la sicurezza del personale ferroviario e le misure cruciali per minimizzare il rischio di essere travolti sui binari.

I pericoli del lavoro ferroviario

I lavoratori ferroviari svolgono una varietà di compiti vitali, tra cui manutenzione, ispezione e segnalazione sui binari. Questi compiti li portano spesso a operare in prossimità di treni in movimento, aumentando significativamente il rischio di incidenti. I principali pericoli includono:

  1. Investimento da parte dei treni: Questo è il rischio più grave per il personale ferroviario. Anche se sono istruiti a seguire rigorose procedure di sicurezza, le situazioni impreviste possono verificarsi, aumentando il rischio di essere investiti da un treno in movimento.
  2. Scivolamenti e inciampi: I binari ferroviari possono diventare scivolosi o possono esserci ostacoli che aumentano il rischio di cadute e incidenti minori.
  3. Esposizione alle condizioni meteorologiche: Molti lavoratori ferroviari trascorrono gran parte del loro tempo all’aperto, esposti alle condizioni meteorologiche avverse come pioggia, neve e temperature estreme.

Misure per la sicurezza del personale ferroviario

Per mitigare i rischi associati al lavoro ferroviario e prevenire incidenti mortali, le aziende ferroviarie e i governi adottano una serie di misure di sicurezza. Ecco alcune delle principali:

  1. Addestramento e istruzione: Il personale ferroviario deve essere adeguatamente addestrato sulle procedure di sicurezza e sui rischi associati al proprio lavoro. Questo include l’apprendimento di come comportarsi vicino ai treni in movimento e in situazioni di emergenza.
  2. Segnalazione ferroviaria: I sistemi di segnalazione avanzati, come il controllo del traffico ferroviario automatico (ATC), aiutano a garantire che i treni siano sempre consapevoli della presenza di lavoratori sui binari, riducendo così il rischio di incidenti.
  3. Equipaggiamento di sicurezza: Il personale ferroviario dovrebbe indossare abbigliamento adatto alle condizioni meteorologiche e all’ambiente di lavoro. Questo include giubbotti riflettenti, caschi e dispositivi di protezione individuale.
  4. Zone sicure e barriere fisiche: Le aree di lavoro vicino ai binari devono essere ben segnalate e protette da barriere fisiche quando necessario. Queste barriere riducono il rischio di avvicinamento involontario ai treni.
  5. Sorveglianza e comunicazione: Le comunicazioni tra i lavoratori ferroviari e i treni in movimento sono essenziali. I sistemi di comunicazione bidirezionali consentono al personale di avvertire i treni in caso di emergenza e viceversa.

La sicurezza del personale ferroviario, quindi, è di primaria importanza per garantire il funzionamento sicuro ed efficiente delle reti ferroviarie in tutto il mondo. Il rischio di essere travolti dai treni è un pericolo reale, ma con la giusta formazione, equipaggiamento, segnalazione e comunicazione, è possibile ridurre in modo significativo questo rischio. Le aziende ferroviarie e le autorità di regolamentazione devono lavorare in collaborazione per garantire che il personale ferroviario possa svolgere il proprio lavoro in sicurezza, contribuendo così a preservare vite umane e prevenire incidenti tragici.

LINK:

https://www.inail.it/cs/internet/docs/allegto_ssl_in_cifre_sicurezza_e_salute_sul_lavoro.pdf

LA PREVENZIONE INCENDI NELLE ATTIVITÀ RICETTIVE TURISTICO ALBERGHIERE.

da inail.it

Nella presente pubblicazione viene affrontata la progettazione di un’attività ricettiva turistico-alberghiera, utilizzandone e confrontandone gli esiti risultanti, sia mediante il d.m. 9 aprile 1994 (regola tecnica verticale tradizionale pre Codice) che secondo la V.5, “nuova” regola tecnica verticale, che integra, in base alle proprie specificità, le imprescindibili e ineludibili indicazioni fornite dalla regola tecnica orizzontale costituita dal Codice.

Immagine Prevenzione incendi per attività ricettive turistico-alberghiere

Prodotto: Volume
Edizioni: Inail 2023
Disponibilità: Si – Consultabile anche in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it