RIVISTE SICUREZZA E MEDICINA DEL LAVORO

LA BRONCOPATIA CRONICA OSTRUTTIVA OCCUPAZIONALE.

da Inail.it

La BPCO è caratterizzata dalla progressiva ed irreversibile limitazione del flusso d’aria nei polmoni che si può manifestare come Bronchite Cronica, Enfisema ed Asma, ed è frequentemente causata da una significativa esposizione a particelle nocive o gas, anche di origine professionale, che determinano un’abnorme risposta infiammatoria locale e sistemica.

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Il fumo di tabacco è il principale fattore di rischio, ma l’impatto della storia lavorativa sulla BPCO è considerevole e deve essere valutato per l’attuazione di strategie preventive efficaci. Il fact sheet fornisce una panoramica dei principali fattori di rischio della BPCO ed evidenzia la necessità di un’adeguata sorveglianza sanitaria dei lavoratori dei settori a rischio, utilizzando l’esame spirometrico ripetuto per un adeguato follow-up preventivo.

Prodotto: Fact sheet
Edizioni: Inail – 2023
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

LE MALATTIE PROFESSIONALI NEL SETTORE TRASPORTI SU STRADA.

da inail.it

La scheda, utilizzando i dati del sistema Malprof, approfondisce la tematica delle tecnopatie nel settore trasporti su strada.

Immagine Malprof, Le malattie professionali nel settore del trasporto su strada

Oltre ai rischi di incidente stradale vanno tenuti presenti anche quelli per la salute quali: posture fisse e prolungate, vibrazioni trasmesse al corpo intero, movimentazione manuale dei carichi, condizioni climatiche avverse, esposizione ad agenti chimici aerodispersi; anche fattori di fragilità individuale, stili di vita e percezione del rischio da parte dei lavoratori possono incidere sul rischio tanto di infortuni quanto di malattie. I dati presentati nella scheda possono essere utili ai fini della programmazione di attività di prevenzione mirate nel settore individuato.


Prodotto: fact sheet
Edizioni Inail – 2023
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI.

da Inail (Aggiornato il 23/02/2023)

Sono diverse centinaia gli agenti, identificati dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc), classificabili come cancerogeni, probabilmente cancerogeni o possibilmente cancerogeni per l’uomo. Esistono agenti cancerogeni e/o mutageni fisici, biologici e chimici; la presente area tematica è dedicata in maniera specifica agli agenti chimici, ad esclusione del radon e dell’amianto, per i quali si rimanda alle specifiche sezioni. Gli agenti cancerogeni e mutageni sono in grado di provocare alterazioni genetiche e neoplasie nei soggetti esposti. Il tema dell’epidemiologia dell’esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni in ambito professionale e delle neoplasie correlate è complesso per diverse ragioni, fra le quali il lungo periodo di latenza tra esposizione ed insorgenza dei sintomi patologici, la multifattorialità nell’eziopatogenesi tumorale che non consente di isolare facilmente il rischio esclusivamente professionale e la difficoltà nel redigere anamnesi accurate. Sostanze o miscele cancerogene e/o mutagene sono presenti in diversi settori: le si può trovare come materie prime (es. agricoltura, industria petrolchimica e farmaceutica, trattamenti galvanici, laboratori di ricerca) o come sottoprodotti derivati da alcune attività (es. saldatura degli acciai inox, asfaltatura stradale, produzione della gomma). La normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro (d.lgs. 81/2008 e s.m.i.) contiene prescrizioni specifiche e rigorose per la tutela dei lavoratori potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni e mutageni, considerata la loro pericolosità per la salute umana. Queste, in sintesi, le principali informazioni disponibili all’interno dell’area:

  • cosa si intende per agenti cancerogeni e mutageni;
  • quali sono gli agenti chimici classificati come cancerogeni e mutageni e come identificarli;
  • come effettuare la valutazione del rischio da esposizione a tali agenti;
  • come tutelare la salute dei lavoratori esposti;
  • quali sono gli ambienti di lavoro maggiormente a rischio di esposizione a tali agenti.

ALLEGATI

INQUINANTI E POLLINI AUMENTANO INSIEME LE ALLERGIE.

da dottnet.it

Alcuni inquinanti atmosferici vengono assorbiti dai pollini e poi rilasciati nelle vie aeree, intensificando le manifestazioni allergiche

Anche chi in genere non soffre di allergie in questi giorni potrebbe manifestarne i sintomi tipici, come occhi rossi, starnuti e asma, specie in città. Alcuni inquinanti atmosferici vengono infatti assorbiti dai pollini e poi rilasciati nelle vie aeree, intensificando le manifestazioni allergiche. È quanto evidenzia uno studio coordinato dal Max Planck Institute for Chemistry di Mainz pubblicato sulla rivista Frontiers in Allergy.     A segnalare la ricerca è la Società Italiana di Aerobiologia Medicina e Ambiente (Siama), che, in occasione del primo giorno di primavera, organizza la Giornata Nazionale del Polline che sarà celebrata domani con un evento alla Camera dei Deputati patrocinato dalla Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (Siaaic).    “Lo studio mostra che alcuni pollini, come ad esempio quelli delle graminacee, innescano l’iperattivazione dei Toll-like receptor 4 (TLR4), recettori cellulari che attivano la reazione allergica del sistema immunitario, anche in chi non soffre di allergie”, spiega Mario Di Gioacchino, presidente Siaaic. “Finora si era partiti dal presupposto che il continuo aumento delle malattie allergiche registrato negli ultimi decenni fosse da ricondurre alla combinazione tra predisposizione genetica e anomalie climatiche“, aggiunge il presidente Siama, Vincenzo Patella. “Ad avere un ruolo determinante in questa ‘epidemia di allergie’ sarebbe anche l’esposizione eccessiva degli allergeni ad alcuni inquinanti atmosferici che, proprio negli ultimi anni, hanno raggiunto concentrazioni elevate”.  Intanto quella appena iniziata si preannuncia una stagione da record: “Siamo passati da concentrazioni di 200 pollini totali per metro cubo di media nei giorni di picco di 5 anni fa ai 2.000 attuali, ben 10 volte di più”, segnala Patella.

LE SCALE PORTATILI E LA SICUREZZA SUL LAVORO

da inail.it

Le scale portatili sono attrezzature di lavoro dotate di pioli o gradini sui quali una persona può salire, scendere e sostare per brevi periodi. Esse permettono di superare dislivelli e raggiungere posti di lavoro in quota e possono essere trasportate e installate a mano, senza l’ausilio di mezzi meccanici.

Il loro utilizzo è disciplinato dal d. lgs. 81/08 che, all’art.111 (Obblighi del datore di lavoro nell’uso di attrezzature per lavori in quota) comma 3, dispone che il datore di lavoro utilizzi una scala portatile quale posto di lavoro in quota solo nei casi in cui l’utilizzo di altre attrezzature (per esempio, i trabattelli, le PLE), considerate più sicure, non sia giustificato a causa del limitato livello di rischio e della breve durata di impiego oppure dalle caratteristiche del sito che non può modificare.

Le scale portatili presentano spesso problematiche di instabilità, determinate a partire dalla corretta posizione d’uso, in relazione ad esempio alla consistenza delle giunzioni fra i vari elementi che le costituiscono, per cui con l’uso si verificano allentamenti e giochi tali da creare potenziali ribaltamenti indotti dal movimento del lavoratore.

Il Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti prodotti e insediamenti antropici effettua attività di ricerca e di sviluppo normativo riguardo la durabilità delle scale portatili doppie di grandi dimensioni al fine di migliorarne le caratteristiche intrinseche e quelle relative alla sicurezza durante l’uso.

ALLEGATI

COME AUMENTARE LA SICUREZZA SUL LAVORO.

da ohsaonline.com

liberamente tradotto ed adattato da dott Alessandro Guerri medico specialista in medicina del lavoro.

Il Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti ha riportato che nel 2021 ci sono stati 5.190 infortuni sul lavoro mortali, in aumento dell’8,9% rispetto al 2020, e 2.607.900 casi registrati di infortuni e malattie non mortali nel settore privato. Problemi di sicurezza sul posto di lavoro e incidenti possono verificarsi in qualsiasi organizzazione, il che porta a incidenti mortali, perdita di ore di lavoro , azioni legali e sanzioni da parte dell’ente pubblico.

Tuttavia, la sicurezza sul lavoro dovrebbe essere una priorità per ogni tipo di attività. È responsabilità del datore di lavoro fornire un ambiente sicuro per tutti i membri del team ai sensi delle normative . L’implementazione di un programma di sicurezza nella tua struttura previene gli infortuni, migliora la produttività, riduce i costi associati agli incidenti sul lavoro e aumenta la soddisfazione del lavoro dei dipendenti.In questo articolo, esamineremo alcune tecniche che puoi utilizzare per migliorare l’efficienza e la sicurezza sul posto di lavoro.

Fornisci ampia formazione ai tuoi dipendenti

È necessaria una formazione completa per creare una cultura della sicurezza. Una volta assunti nuovi dipendenti, è necessario fornire un programma di formazione per garantire che tutti comprendano le procedure di sicurezza dell’organizzazione. Gli incidenti sul posto di lavoro si verificano comunemente quando i dipendenti non rispettano i protocolli di sicurezza stabiliti.Secondo le statistiche, i decessi prevenibili per lesioni sono aumentati del 9% nel 2021; tuttavia, potresti prevenire alcune di questi infortuni con un addestramento adeguato. Se la direzione e il personale conoscono le conseguenze di un luogo di lavoro non sicuro, saranno più cauti. Ad esempio, i carrelli elevatori possono causare infortuni gravi agli operatori e alle proprietà del magazzino se utilizzati in modo errato. Pertanto, è necessario assicurarsi che tutti gli operatori di carrelli elevatori siano competenti e abbiano una formazione certificata. Inoltre, è necessario eseguire regolari corsi di aggiornamento e valutazione per tutti gli operatori per evitare incidenti.

La programmazione regolare dei programmi di formazione ti aiuterà a prevenire gli infortuni nella tua struttura.

Premia i tuoi dipendenti per pratiche sicure

Il rinforzo positivo incoraggerà i lavoratori a tenere il passo con le pratiche di sicurezza della struttura. Per migliorare l’efficienza e la sicurezza sul posto di lavoro, crea un programma di incentivi per coinvolgere i tuoi dipendenti. Questa strategia aiuterà i dipendenti ad accettare facilmente il cambiamento e ad assumere comportamenti sicuri per ottenere incentivi. Alcuni degli incentivi potrebbero includere buoni regalo, tempo libero extra o pause di lavoro più lunghe. Stabilisci obiettivi mensili per incoraggiare i tuoi dipendenti a praticare comportamenti sicuri .

Usa la segnaletica orizzontale i cartelli e le etichette di sicurezza

Etichette e segnali forniscono informazioni sulle procedure di sicurezza e indicazioni per le uscite di emergenza. Avvertono anche di potenziali pericoli a seconda dei prodotti con cui hai a che fare.Questi cartelli dovrebbero essere visibili al personale; pertanto, dovresti posizionarli vicino alle apparecchiature o nei corridoi. Inoltre, dovrebbero essere sufficientemente chiari da consentire a tutto il personale di leggerli da lontano. Dovresti aggiungere segnali accanto alle macchine , segnaletica orizzontale sul pavimento per designare le zone di lavoro e nel caso di potenziali pericoli. Puoi anche rendere obbligatorio l’uso di elmetti o indumenti ad alta visibilità in aree particolari ad esempio in aree di manovra dei carrelli elevatori . I cartelli sono buoni strumenti di comunicazione, specialmente quando si hanno importanti informazioni sulla sicurezza. Puoi utilizzare una combinazione di testo e immagini come promemoria visivi sulla sicurezza .

Incoraggiare le pause di lavoro

I dipendenti possono stancarsi velocemente se sono impegnati in attività ripetitive. Ad esempio, le aziende che si occupano di e-commerce devono elaborare ordini e resi e monitorare l’inventario quotidianamente. Se la tua squadra rimane seduta o in piedi per lunghe ore durante l’imballaggio dei prodotti, incoraggia le pause di lavoro .Questo può prevenire molti dei disturbi muscoloscheletrici. Rimanere fermi a lungo aumenta la contrattura muscolare, che rende difficile lavorare comodamente e in sicurezza. Le attività sedentarie incrementano stress e malattie metaboliche .Pertanto, invece di imporre un lavoro non-stop, chiedi al tuo staff di fare piccole pause durante il turno oltre alla normale pausa pranzo. Queste pause consentono loro fare un reset anche mentale e permette successivamente di concentrarsi meglio sul lavoro. Quando il personale del magazzino è ben riposato, si riduce le possibilità di commettere errori e incidenti.

Creare un sistema di dialogo aperto

Per migliorare l’efficienza e la sicurezza sul posto di lavoro, semplifica la segnalazione di eventuali incidenti da parte dei dipendenti. Questo incoraggia i tuoi dipendenti a prestare attenzione alla sicurezza sul posto di lavoro. Ad esempio, se di recente si è verificato un incidente nel magazzino in cui un membro del team è rimasto ferito, è necessario incoraggiare i dipendenti a esprimere le loro preoccupazioni o porre domande sui loro compiti per aiutare a prevenire un altro incidente.È più probabile che il tuo team identifichi le aree critiche e i potenziali pericoli nella tua struttura. Pertanto, se hai una politica della porta aperta, diventa più facile per loro contattarti se ci sono dei problemi di sicurezza. Condurre riunioni periodiche con il team per ottenere suggerimenti su come migliorare la sicurezza sul posto di lavoro. In alternativa, puoi anche nominare un supervisore della sicurezza o coinvolgere l Rsl per rappresentare tutti i dipendenti nel team di safety.

PREVENZIONE DEGLI INCENDI NELLE AUTORIMESSE.

da Inail.it

Nella presente pubblicazione viene affrontata la progettazione di un’attività adibita ad autorimessa, utilizzando e confrontandone gli esiti risultanti, sia mediante l’ormai abrogato d.m. 1 febbraio 1986 (regola tecnica verticale tradizionale pre Codice) che secondo la V.6, “nuova” regola tecnica verticale, che integra, in base alle proprie specificità, le imprescindibili e ineludibili indicazioni fornite dalla regola tecnica orizzontale costituita dal Codice.

Immagine Prevenzione incendi per attività di autorimesse

Inoltre, nell’appendice si prevede che nell’autorimessa siano presenti veicoli elettrici e alimentati da combustibili alternativi, con lo scopo di evidenziare come possano cambiare la valutazione del rischio e l’attribuzione dei livelli di prestazione delle misure della strategia antincendio.


Prodotto: Volume
Edizioni: Inail 2023
Disponibilità: consultabile anche in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

SCHEDE DI RISCHIO SOVRACCARICO BIOMECCANICO DEGLI ARTI SUPERIORI: PICCOLA INDUSTRIA , ARTIGIANATO E AGRICOLTURA

da Inail.it

Gestire il rischio: il terzo volume delle schede di rischio elaborate dalla Consulenza tecnica per la salute e la sicurezza sul sovraccarico biomeccanico degli arti superiori.

Il terzo volume delle “Schede di rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori nei comparti della piccola industria, dell’artigianato e dell’agricoltura” scaturisce dall’esperienza del gruppo di lavoro del progetto “Realizzazione di un percorso di aggiornamento continuo sulla valutazione del rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori”, varato dalla Direzione Regionale Umbria dell’Inail e al quale partecipano 15 professionisti della Consulenza tecnica per la salute e la sicurezza di nove Direzioni regionali Inail e della Consulenza tecnica per la salute e la sicurezza Centrale Inail. La novità di questo volume rispetto ai precedenti, pubblicati nel 2012 e 2014, consiste nel fatto che le 60 schede raccolte nascono dalla valutazione collegiale e intercalibrata del gruppo di lavoro. “Tale buona pratica” – sottolinea Elena Guerrera, coordinatrice del progetto – “ha ottenuto il riconoscimento di merito al concorso buone pratiche per le eccellenze nell’amministrazione della sicurezza sociale (Issa Good practice) indetto dall’Issa (International social security association) nel maggio 2022 e questo conferma la validità della metodologia che ci ha consentito di ottenere valutazioni del rischio il più oggettive possibili”. In ogni scheda, oltre alla valutazione mediante check list OCRA dei compiti e degli scenari lavorativi, sono proposti alcuni possibili interventi di prevenzione e protezione, di semplice attuazione, e sono riportate indicazioni tratte dalle norme e pubblicazioni tecniche, per facilitare la valutazione mediante suggerimenti e chiarimenti. Nel nuovo volume sono infine presentate in modo chiaro e operativo la check list OCRA Multitask Medio e la check list OCRA Multitask Complesso, metodologie che consentono la valutazione di compiti complessi, al fine di illustrare l’analisi del rischio relativo a tutte le attività svolte nell’intero turno di lavoro. Le schede dei primi due volumi sono consultabili anche nell’applicativo Inail “Sovraccarico biomeccanico arti superiori”, pubblicato nei servizi online dell’Istituto, uno strumento semplice ed efficace rivolto a datori di lavoro, RSPP, RLS e lavoratori per aiutare l’individuazione di fattori di rischio del sovraccarico biomeccanico degli arti superiori.




Prodotto: Volume
Edizioni: Inail – 2023
Disponibilità: Momentaneamente consultabile in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

MEDICO COMPETENTE JOURNAL 3/22

Uno sguardo in anteprima al numero 3/2022: l’articolo in primo piano del presidente Patanè individua i punti strategici su cui concentrarci oggi per costruire i Medici Competenti di domani: il dialogo con le Istituzioni, l’ambito professionale, la sorveglianza sanitaria, la cornice contrattuale, il rapporto con il sistema generale di prevenzione. Il numero è arricchito da due interessanti articoli sulla parità di genere e da una sintesi scientifica sul vaiolo delle scimmie. Ai contributi degli Autori si aggiungono alcune importanti notizie di attualità, le iniziative di comunicazione di ANMA e l’immancabile rubrica “Da leggere in poltrona”.

Il Journal ti aspetta per tutti gli approfondimenti nell’edicola virtuale e nella sezione dedicata del sito. Buona lettura!

IL LAVORO DOMESTICO : IL REPORT DI OHS.

I lavoratori domestici svolgono servizi essenziali nell’ambito degli aspetti più intimi della casa fornendo spazi puliti e sicuri di cui le famiglie possano godere . Si prendono cura di bambini, anziani e persone con malattie o disabilità. I lavoratori sono spesso integrati ai ritmi quotidiani e alla routine delle famiglia consentendo alle famiglie di funzionare e prosperare poiché il lavoro domestico “è il lavoro che rende possibile ogni altro lavoro” [Poo, 2015].

Nel 2017, il programma per la sicurezza e la salute sul lavoro dell’Università della California (UCLA LOSH), in collaborazione con la National Domestic Workers Alliance (NDWA) e la California Domestic Workers Coalition (CDWC) ha pubblicato uno studio, Hidden Work, Hidden Pain: Injury Experiences dei lavoratori domestici in California . Il rapporto ha offerto informazioni sui vari infortuni e malattie professionali subiti dalla forza lavoro domestica come governanti, fornitori di assistenza all’infanzia e badanti. Il rapporto ha evidenziato la necessità che tutti i lavoratori domestici siano inclusi nella protezione della California’s Occupational Safety and Health Administration (CalOSHA).

I risultati chiave del rapporto evidenziano come il 51% di tutti gli intervistati ha affermato di aver subito pressioni da parte del proprio datore di lavoro per lavorare in condizioni pericolose e la stragrande maggioranza degli intervistati (85%) ha riferito dolore cronico alla schiena, alle spalle, alle braccia o alle gambe. Inoltre, più della metà degli intervistati ha continuato a lavorare, nonostante il dolore cronico, per necessità finanziarie e per paura di perdere il lavoro. Inoltre, il rapporto ha evidenziato la necessità di estendere la protezione della sicurezza e della salute sul lavoro ai lavoratori domestici.

I lavoratori domestici che lavorano presso abitazioni private vanno incontro a rischi per la salute e la sicurezza simili a quelli riscontrati in altri lavori nel settore sanitario o dei servizi. Gli intervistati dell’indagine UCAL-LOSH hanno indicato che il loro lavoro comportava comunemente movimenti ripetitivi (81%), sollevamento di oggetti pesanti (76%), sollevamento di bambini o di persone assistite (70%) ed esposizione a prodotti chimici per la pulizia (62%) e rischi biologici (79 per cento). Un certo numero di intervistati è stato anche molestato o aggredito sessualmente (23%) mentre lavorava. Molti di questi rischi sono i medesimi affrontati dai lavoratori che svolgono compiti simili in ambienti di lavoro più convenzionali, come gli infermieri negli ospedali o gli addetti alle pulizie negli hotel o negli uffici.

Il tipo di infortunio più comune tra i lavoratori domestici è rappresentato dai disturbi muscoloscheletrici. La maggior parte (85%) degli intervistati ha descritto lesioni che hanno provocato dolore cronico alla schiena, alle spalle, alle braccia o alle gambe. Le lesioni muscoloscheletriche non si risolvono facilmente e oltre la metà (55%) ha riferito di aver continuato a lavorare per necessità finanziarie o per paura di perdere il lavoro nonostante il dolore continuo. Gli infortuni sul lavoro tra addetti alle pulizie residenziali, badanti e fornitori di assistenza all’infanzia hanno comportato costi sostanziali per se stessi e le loro famiglie. Quasi la metà (45%) degli intervistati ha perso almeno una giornata lavorativa non retribuita a causa delle ferite riportate e il 71% ha cercato assistenza medica. Oltre due terzi degli intervistati (68%) ha riferito di aver dovuto sostenere spese mediche e la stragrande maggioranza di coloro che hanno perso il lavoro (92%) non sono stati pagati per il tempo di lavoro perso.

Il lavoro domestico può essere suddiviso in tre grandi categorie – pulizie domestiche, assistenza domiciliare per anziani o persone con disabilità e assistenza all’infanzia‚ – ed include un’ampia gamma di compiti e responsabilità lavorative. Le pulizie domestiche, ad esempio, possono includere spolverare e passare l’aspirapolvere, strofinare e strofinare le superfici, lavare le finestre, spostare mobili pesanti, fare il bucato, piegare i vestiti, rifare i letti e organizzare gli armadi o altri spazi di stoccaggio [Waheed et al., 2016]. I servizi di assistenza per anziani o persone con disabilità in genere comportano l’assistenza nelle attività della vita quotidiana come lavarsi, pulirsi, andare in bagno, nutrirsi, assistenza per la deambulazione, cure mediche autorizzate, sollevare pazienti e compagnia di base [Burnham & Theodore, 2012; Lavoratori domestici uniti e datacenter, 2006; Cacca, 2015]. I fornitori di assistenza all’infanzia controllano attentamente i bambini in casa e si occupano dei loro bisogni primari, come vestirsi, fare il bagno, nutrire e sorvegliare il gioco [Bureau of Labor Statistics (BLS), 2018; Waheed et al., 2016]. I compiti di assistenza includono un elemento determinante ma spesso trascurato come quello di costruire relazioni e fornire supporto emotivo. Queste relazioni sono spesso legate alla soddisfazione sul lavoro del lavoratore e allo stress correlato al lavoro [Delp et al., 2010 ].

Come riportato dal San Francisco Chronicle, lo Stato della California ha pubblicato le prime linee guida per la salute e la sicurezza sul lavoro del paese per i lavoratori domestici. In California, circa 350.000 persone in 200.000 case (quasi il 16% delle famiglie) sono impiegate come lavoratrici domestiche. La stragrande maggioranza dei lavoratori domestici in California sono donne immigrate di colore; Il 95 per cento sono donne e l’84 per cento sono immigrati. Queste cifre contrastano con le statistiche nazionali raccolte dal BLS, dove si stima che solo il 46% dei lavoratori domestici sia nato all’estero [ Burnham e Theodore, 2012 ]. Liberamente tradotto ed adattato da dott. Alessandro Guerri specialista in Medicina del lavoro.