RIVISTE SICUREZZA E MEDICINA DEL LAVORO

LOGISTICA: LE BUONE PRATICHE PER LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI.

da regione Emilia-Romagna.

Documento elaborato in collaborazione con l’Università di Bologna, Dipartimento di Ingegneria Industriale Lettura facilitata 

Copertina buona praticaQuesto documento, frutto del Piano Regionale della Prevenzione dell’Emilia-Romagna 2021-2025, ha l’obiettivo di analizzare il rischio di investimento all’interno del comparto della logistica sia dal punto di vista normativo che dal punto di vista delle buone pratiche, così da offrire possibili soluzioni organizzative e tecniche alle aziende del settore. I suoi destinatari principali sono i committenti; ciò non esclude che questo documento fornisca indicazioni utili anche agli altri soggetti gravitanti nell’organizzazione e nell’esecuzione delle attività logistiche. […]

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Documento elaborato in collaborazione con l’Università di Bologna, Dipartimento di Ingegneria IndustrialeLettura facilitata 

Copertina Buona praticaLa Regione Emilia-Romagna garantisce la tutela della salute e la prevenzione degli infortuni muscoloscheletrici c.d. “da sforzo” attraverso uno specifico Programma Predefinito (PP8) mirato, tra l’altro, allo sviluppo degli strumenti di valutazione dei rischi in grado di far emergere le principali criticità e focalità di rischio e all’adozione di soluzioni di prevenzione, tecniche organizzative e procedurali, efficaci.

Da un’analisi conoscitiva condotta negli anni 2018-2021 dall’U.O. PSAL dell’AUSL di Reggio Emilia in merito al rischio di sovraccarico biomeccanico per l’apparato muscoloscheletrico su un campione di 130 aziende del comparto della logistica, è emerso che i compiti di movimentazione manuale di carichi o con movimenti ripetitivi degli arti superiori o in presenza di posture incongrue mantenute per un tempo significativo derivano principalmente da picking, dallo smistamento o tracciatura con scanner laser della merce in ingresso (inbound) o in uscita (outbound) e dal carico manuale, controlloe scarico di varie tipologie di sorter. […]

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LE BUONE PRATICHE PER UNA SORVEGLIANZA SANITARIA DOC.

da Regione Emilia Romagna

Documento elaborato nell’ambito del PP08 del Piano Regionale della Prevenzione 2021-2025Lettura facilitata 

PP08-Sorveglianza.jpgScopo delle presenti indicazioni è supportare l’attività del Medico Competente (MC) fornendo indicazioni utili, in funzione dei rischi specifici e delle evidenze scientifiche, per l’efficacia e l’efficienza della propria attività, indicando modelli per una sorveglianza sanitaria, appropriata o più specifica in particolare per valorizzare il contributo dei medici competenti ai Piani Mirati di Prevenzione (PMP) e ai programmi del Piano Regionale della Prevenzione 2021-2025 della Regione Emilia-Romagna (PRP 2021-2025).
Il tema della appropriatezza e della efficacia della sorveglianza sanitaria risulta di particolare rilievo per l’emersione delle patologie professionali e per prevenirne l’insorgenza, attraverso la puntuale valutazione delle condizioni di salute del lavoratore, l’espressione del giudizio di idoneità e la valutazione della collocazione e dei compiti lavorativi assegnati ai lavoratori. L’analisi dei dati trasmessi ai sensi dell’art. 40 all. 3B del D.Lgs. 81/08 è uno strumento utile di conoscenza della sorveglianza sanitaria.
Queste indicazioni sono condivise dai medici competenti delle associazioni territoriali rappresentative della medicina del lavoro e dai medici dei servizi PSAL che operano nel territorio della regione Emilia-Romagna, sono state predisposte mediante specifici gruppi di lavoro e sono la base per confronti strutturati con i medici competenti. […]

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RISCHIO CHIMICO NEI LABORATORI DI RICERCA: MANUALE INFORMATIVO.

da Inail.it

Le figure professionali che operano all’interno di laboratori di ricerca, e che sono chiamate a manipolare agenti chimici, possono essere molto diverse e in certa misura possono trovarsi in un percorso di formazione (tesisti, tirocinanti, specializzandi, dottorandi), senza avere ancora acquisito una preparazione specifica in termini di gestione dei rischi.

Gli agenti chimici possono avere caratteristiche di pericolosità che potrebbero rappresentare un rischio per i lavoratori potenzialmente esposti, è quindi centrale conoscere, controllare e gestire questi rischi. Gli effetti sulla salute che possono verificarsi a seguito di eventi espositivi sono i più diversi, fortemente condizionati dal tipo di agente chimico con cui si viene in contatto e dalle condizioni di esposizione che si realizzano; l’utilizzo di sostanze e miscele in questo particolare contesto lavorativo porta l’operatore a contatto con volumi comunemente ridotti di sostanze con pericolosità diversa, che sono spesso adoperate in miscela, realizzando, così, esposizioni ad agenti multipli ma a basse dosi. Il presente opuscolo vuole fornire al personale addetto ai laboratori una guida rapida e di facile consultazione per identificare il rischio chimico e l’adozione delle buone prassi di lavoro in sicurezza.


Prodotto: Volume
Edizioni: Inail 2023
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

ARCHIVI DI ” LA MEDICINA DEL LAVORO”

La rivista La Medicina del lavoro della casa editrice Mattioli , è da sempre un riferimento scientifico indiscusso per la formazione e la ricerca nell’ambito dello studio delle patologie occupazionali. Qui il link tratto dal sito della rivista stessa per accedere agli ultimi numeri in archivio. Buona lettura.

  1. Archives

Vol. 114 No. 4 (2023)

Vol. 114 No. 3 (2023)

Vol. 114 No. 2 (2023)

Vol. 114 No. 1 (2023)

Vol. 113 No. 6 (2022)

Vol. 113 No. 5 (2022)

Vol. 113 No. 4 (2022)

Vol. 113 No. 3 (2022)

Vol. 113 No. 2 (2022)

Vol. 113 No. 1 (2022)

Vol. 112 No. 6 (2021)

Vol. 112 No. 5 (2021)

Vol. 112 No. 4 (2021)

Vol. 112 No. 3 (2021)

Vol. 112 No. 2 (2021)

Vol. 112 No. 1 (2021)

LE APNEE NOTTURNE OSAS: COME VALUTARE IL PAZIENTE .

da “medico e paziente” articolo originale di Alessandro Visca.

La Sindrome da apnea ostruttiva del sonno (OSAS) è un disturbo respiratorio frequente, spesso sottovalutato dai pazienti, che non riferiscono al medico i sintomi tipici, come russamento e sonnolenza diurna. Tuttavia, le apnee notturne, oltre ad avere effetti diretti sulla qualità di vita durante il giorno, aumentano il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e metaboliche.

La diagnosi di OSA si basa sulla polisonnografia notturna, effettuata in centri specializzati per i disturbi del sonno, che spesso hanno lunghe liste d’attesa e per molti pazienti non sono di facile accesso. Per questo un ruolo più attivo dei medici di famiglia ( e del lavoro ndr) potrebbe aumentare le diagnosi di OSA, con ricadute positive sulla prevenzione delle patologie associate.

Il tema è stato affrontato dell’ultimo congresso dell’European Respiratory Society (ERS 2023), tenutosi recentemente a Milano, in una sessione coordinata dalla dottoressa Cláudia Sofia De Almeida Vicente Ferreira, medico di famiglia di Coimbra, Portogallo, e coordinatrice del Respiratory Diseases Interest Group (GRESP) dell’Associazione Portoghese di Medicina Generale e Medicina di Famiglia (APMGF).MMG e diagnosi di OSA: partire dai fattori di rischio.

Il medico , è stato detto nella sessione dell’ERS 2023, tende a non considerare con la dovuta attenzione la qualità del sonno dei propri pazienti, innanzitutto per il tempo limitato a disposizione nelle visite, spesso incentrate su altre problematiche riferite dai pazienti.Un modo per facilitare la diagnosi di OSA è considerare i fattori di rischio, che comprendono aspetti anatomici, come particolari conformazioni cranio-facciali e delle vie aeree superiori, e altri fattori legati allo stile di vita, come fumo, consumo di alcol o terapie farmacologiche. Per quanto riguarda le distinzioni di genere i maschi sono più a rischio fino a all’età della menopausa in cui le donne raggiungono gli stessi livelli di rischio. Anche alcune condizioni mediche, come l’ipotiroidismo, l’acromegalia, l’amiloidosi, la sindrome di Cushing e la sindrome di Down, sono state associate all’OSA.

Le domande da fare ai pazienti

Una volta considerata la possibilità di OSA, ha spiegato la dottoressa De Almeida, il passo successivo è chiedere ai pazienti quali sono i loro sintomi. Per supportare l’indagine esistono questionari di cui è stata testata l’efficacia. Il questionario STOP comprende quattro domande chiave:

  1. Russi rumorosamente (più forte di quando parli o abbastanza forte da essere sentito attraverso le porte chiuse)?
  2. Ti senti spesso stanco, affaticato o assonnato durante il giorno?
  3. Qualcuno ha notato che smetti di respirare durante il sonno?
  4. Hai la pressione alta o sei in cura per ipertensione?

A queste domande si possono aggiungere quattro dati clinici, che riguardano:

  1. Obesità (BMI >35 kg/m2)
  2. Età (>50 anni)
  3. Circonferenza del collo (>40 cm)
  4. Sesso

Utilizzando queste semplici questionari i pazienti si possono classificare come a rischio basso, intermedio o alto di OSA. Utile anche la Epworth Sleepiness Scale, autosomministrata: i pazienti valutano la probabilità di addormentarsi in diversi contesti diurni. Questi questionari possono essere perfettamente integrati negli appuntamenti di routine dei pazienti.

I pazienti più a rischio

Quali sono i pazienti in cui l’eventuale presenza di apnee notturne è da monitorare con particolare attenzione? Secondo De Almeida i medici dovrebbero valutare attentamente le comorbidità legate al rischio cardiovascolare. I pazienti con ipertensione resistente, ipertensione polmonare e fibrillazione atriale dovrebbero avere la priorità nei test diagnostici per l’OSA.

Inoltre, i pazienti con altre condizioni, come malattia coronarica o pregresso ictus, dovrebbero essere indirizzati a un centro del sonno se si sospetta OSA. L’OSA inoltre è stata anche associata al diabete di tipo 2, alla sindrome metabolica e all’asma.

Accesso alla terapia e monitoraggio dell’efficacia

Anche l’accesso alla CPAP (Continuous Positive Airway Pressure) terapia di riferimento dell’OSA può essere complicato. Nella sessione dell’ERS 2023 si è sottolineata l’importanza di considerare anche l’attività lavorativa del paziente. Ha detto De Almeida:

bisogna includere l’occupazione nel profilo del paziente. Cosa fa di solito? È seduto alla scrivania, o lavora in quota, guida o utilizza macchinari? Questi lavoratori sono pazienti ad alto rischio”.

Infine, va considerato il ruolo del medico di famiglia nel monitoraggio della terapia, precisa De Almeida:

penso che il medico di famiglia abbia un ruolo chiave nel follow-up. Nessun altro controlla la conformità della CPAP e verifica se funziona o meno. Ancora più importante è la verifica dell’efficacia della terapia, se CPAP non ha l’effetto sperato, non stiamo migliorando la vita dei nostri pazienti in termini di riduzione del rischio cardiovascolare e miglioramento della qualità della vita.”

Un aiuto dalle nuove tecnologie

Viste le attuali difficoltà pratiche a eseguire polisonnografie su larga scala si spera che le nuove tecnologie possano consentire di arrivare a test diagnostici del sonno a casa. Questi nuovi metodi dovrebbero essere convenienti, facili da installare e facili da usare.

Secondo Renaud Tamisier, professore di fisiologia clinica all’Université Grenoble Alpes (La Tronche, Francia), un test del sonno semplificato potrebbe essere molto utile:

ci sono molti pazienti a cui non viene ancora diagnosticata la malattia nonostante abbiano una grave apnea notturna, con sintomi e comorbidità. Questi pazienti di solito non sono consapevoli della loro malattia, ma lamentano cambiamenti nella qualità della vita con eccessiva stanchezza e sonnolenza. Inoltre, questa patologia spesso non è intercettata dal sistema sanitario, per diversi motivi, tra cui la mancanza di tempo per consultare un medico del sonno ed eseguire una polisonnografia, i costi sanitari, la negligenza. Pertanto, fornire attraverso le cure primarie un approccio diagnostico semplice merita sforzi e ricerca”

QUADERNI SICUREZZA DI INAIL: I TRABATTELLI

da Inail.it

Obiettivo del quaderno è di accrescere il livello di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili utilizzando le immagini che sono state realizzate approfondendo al massimo il dettaglio di ogni particolare, divenendo così didascaliche e autonome rispetto alla parola tanto da poter fungere da “istruzioni per l’uso”.

I disegni hanno inoltre un impatto grafico attrattivo, semplice e di immediato recepimento.


Prodotto: opuscolo
Edizioni: Inail 2023
Disponibilità: Sì – Consultabile anche in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

RISCHI LAVORATIVI NEL SETTORE SANITARIO.

da Inail it

Il primo volume prende in esame i rischi lavorativi per gli operatori del comparto sanitario, con una sintesi statistica dei dati disponibili su infortuni e malattie professionali. Il secondo affronta la tematica dei modelli organizzativi e dei sistemi di gestione nel comparto e descrive i piani mirati di prevenzione condotti nell’ambito del progetto.



Prodotto: Volume
Edizioni: Inail 2023
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

Prodotto: Volume
Edizioni: Inail 2023
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

LA PREVENZIONE INCENDI NELLE ATTIVITÀ RICETTIVE TURISTICO ALBERGHIERE.

da inail.it

Nella presente pubblicazione viene affrontata la progettazione di un’attività ricettiva turistico-alberghiera, utilizzandone e confrontandone gli esiti risultanti, sia mediante il d.m. 9 aprile 1994 (regola tecnica verticale tradizionale pre Codice) che secondo la V.5, “nuova” regola tecnica verticale, che integra, in base alle proprie specificità, le imprescindibili e ineludibili indicazioni fornite dalla regola tecnica orizzontale costituita dal Codice.

Immagine Prevenzione incendi per attività ricettive turistico-alberghiere

Prodotto: Volume
Edizioni: Inail 2023
Disponibilità: Si – Consultabile anche in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

SCHEDE DI RISCHIO DA SOVRACCARICO BIOMECCANICO ARTI SUPERIORI: PICCOLA INDUSTRIA, ARTIGIANATO, AGRICOLTURA.

Il terzo volume delle “Schede di rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori nei comparti della piccola industria, dell’artigianato e dell’agricoltura” scaturisce dall’esperienza del gruppo di lavoro del progetto “Realizzazione di un percorso di aggiornamento continuo sulla valutazione del rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori”, varato dalla Direzione Regionale Umbria dell’Inail e al quale partecipano 15 professionisti della Consulenza tecnica per la salute e la sicurezza di nove Direzioni regionali Inail e della Consulenza tecnica per la salute e la sicurezza Centrale Inail. La novità di questo volume rispetto ai precedenti, pubblicati nel 2012 e 2014, consiste nel fatto che le 60 schede raccolte nascono dalla valutazione collegiale e intercalibrata del gruppo di lavoro. “Tale buona pratica” – sottolinea Elena Guerrera, coordinatrice del progetto – “ha ottenuto il riconoscimento di merito al concorso buone pratiche per le eccellenze nell’amministrazione della sicurezza sociale (Issa Good practice) indetto dall’Issa (International social security association) nel maggio 2022 e questo conferma la validità della metodologia che ci ha consentito di ottenere valutazioni del rischio il più oggettive possibili”. In ogni scheda, oltre alla valutazione mediante check list OCRA dei compiti e degli scenari lavorativi, sono proposti alcuni possibili interventi di prevenzione e protezione, di semplice attuazione, e sono riportate indicazioni tratte dalle norme e pubblicazioni tecniche, per facilitare la valutazione mediante suggerimenti e chiarimenti. Nel nuovo volume sono infine presentate in modo chiaro e operativo la check list OCRA Multitask Medio e la check list OCRA Multitask Complesso, metodologie che consentono la valutazione di compiti complessi, al fine di illustrare l’analisi del rischio relativo a tutte le attività svolte nell’intero turno di lavoro. Le schede dei primi due volumi sono consultabili anche nell’applicativo Inail “Sovraccarico biomeccanico arti superiori”, pubblicato nei servizi online dell’Istituto, uno strumento semplice ed efficace rivolto a datori di lavoro, RSPP, RLS e lavoratori per aiutare l’individuazione di fattori di rischio del sovraccarico biomeccanico degli arti superiori.

Prodotto: VolumeEdizioni:

Inail – 2023Disponibilità: Sì –

Consultabile anche in rete

Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

Disponibilità: Sì – Consultabile anche in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

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LA SICUREZZA SUI PESCHERECCI CON “OLTRE LA RETE ” UN E-BOOK DI CIIP.

Pubblicato dalla Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione l’e-book “Oltre la rete. Salute e sicurezza sul lavoro nella pesca professionale” che raccoglie i contributi di esperti di diverse discipline nel settore della pesca professionale. Il documento propone una raccolta di studi e analisi dedicata ai rischi per la salute e la sicurezza nel settore e vuole essere un contributo per quanti hanno interesse per la promozione della prevenzione in questo comparto.

Disponibile gratuitamente, dal 15 giugno 2023, l’e-book dal titolo “Oltre la rete. Salute e sicurezza sul lavoro nella pesca professionale” della Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione – curato e coordinato da Giorgio di Leone e Susanna Cantoni, con la collaborazione redazionale di Enrico Cigada e Lalla Bodini – che raccoglie interessanti contributi sul settore produttivo della pesca.
Non si tratta, come potrebbe apparire, di un testo unicamente di nicchia in quanto molte delle considerazioni e delle esperienze che vi sono contenute sono estendibili anche ad altri comparti. Il documento presenta molteplici spunti di riflessione particolarmente utili in un comparto lavorativo fortemente trascurato, anche dal punto di vista della sicurezza, pur occupando più di 17.000 operatori e presentando indici infortunistici e di gravità molto elevati.
Questo e-book si aggiunge ai precedenti curati dalla CIIP che illustrano diverse esperienze e competenze per affrontare aspetti specifici nell’ambito della cultura della prevenzione in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Oltre la rete. Salute e sicurezza sul lavoro nella pesca professionale
SOMMARIO
INTRODUZIONE
A cura di Giorgio Di Leone (coordinatore EBook Pesca) e Susanna Cantoni, presidente CIIP
1. LAVORATORI DEL MARE: IMMAGINI NELLA LETTERATURA
A cura di Franco Carnevale, in collaborazione con Alberto Baldasseroni 
2. LA COMPLESSITÀ NEL MONDO DELLA PESCA: I RAPPORTI CON LA UE E LE LIMITAZIONI OPERATIVE
A cura di Giorgio Di Leone
3. LA COMPLESSITÀ NEL MONDO DELLA PESCA: LA VISIONE DEL MONDO IMPRENDITORIALE E DI QUELLO SINDACALE
A cura di Francesca Biondo
4. INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI NELLA PESCA: CORRELAZIONI CON L’ANALISI DEL CONTESTO SOCIO ECONOMICO E PROPOSTA DI UN MODELLO TEORICO A SUPPORTO DEGLI INTERVENTI DI PREVENZIONE NELLE AZIENDE DEL SETTORE
A cura di Diego De Merich (Inail-Dimeila)
5. L’INQUADRAMENTO NORMATIVO IN ITALIA PER IL COMPARTO PESCA
A cura di Alessandro Piacquadio
6. ANALISI DELLA GIURISPRUDENZA DI SETTORE
A cura di Angelo Delogu
7. DESCRIZIONE DELLE PRINCIPALI TIPOLOGIE DI PESCA IN ITALIA
A cura di Saverio Falco
8. IL MOTOPESCHERECCIO: UN AMBIENTE A RISCHIO
A cura di Alessandro Giomarelli
9. LA PERCEZIONE DEI RISCHI DA PARTE DEI LAVORATORI DEL COMPARTO PESCA
A cura di Giorgio Di Leone e Mauro Pellicci
10. I RISCHI PER LA SALUTE A BORDO DEI PESCHERECCI
a cura di Elio Munafò
11. STUDIO DEI RISCHI A CARICO DELL’APPARATO MSK A BORDO DEI PESCHERECCI
A cura di Francesco Draicchio, Elio Munafò, Alessio Silvetti
12. EMERGENZE A BORDO: UN UOMO IN MARE
A cura di Eugenio Padalino
13. LO SVILUPPO DI PIANI MIRATI DI PREVENZIONE NEL COMPARTO PESCA
A cura di Pietro Masia
14. MOVIMENTI RIPETITIVI ARTI SUPERIORI E MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI – LA SALUTE NELLA RETE: TRE NODI DA SCIOGLIERE
A cura di Daniela Colombini
BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA DELLA PESCA

Il lavoro è stato coordinato da Giorgio di Leone e da Susanna Cantoni con la collaborazione di Lalla Bodini. Enrico Cigada per l’edizione.
l’Ebook può essere scaricato dall’area download di CIIP.

Fonte: CIIP

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sempre sullo stesso argomento , è stata pubblicata nel 2017 una guida OSHA in varie lingue . Qui sotto il collegamento

GUIDA OSHA

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