INAIL

PER LA SICUREZZA 251 MILIONI DALL ‘INAIL

L’Inail continua a incentivare la ricerca di sicurezza sui luoghi di lavoro, in maniera concreta e continuativa. Sulla Gazzetta Ufficiale n.297 è stato pubblicato l’estratto dell’avviso dell’Istituto relativo al Bando ISI 2019 con cui appunto si prevedono finanziamenti alle imprese interessate a migliorare i livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro che ammontano a 251 milioni di euro, suddivisi in 5 assi di finanziamento. Ecco i primi 3, simili a quelli previsti negli anni precedenti:

 

  1. progetti di investimento e progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale, tra cui, a titolo di esempio, le attivitù dirette alla riduzione dei rischi chimico, da vibrazioni meccaniche e da caduta dall’alto oppure quelle relative all’adozione di modelli organizzativi e gestionali ai sensi dell’art. 30 del d.lgs 81/2008;
  2. progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi, come quelli relativi alla riduzione dei rischi legati ad attività di sollevamento, abbassamento e trasporto dei carichi.
  3. progetti di bonifica da materiali contenenti amianto.

Il finanziamento è erogabile nel rispetto della normativa sugli aiuti de minimis e l’importo massimo non può superare 60.000 euro, mentre quello minimo ammonta a 1.000 euro. Per accedervi è richiesto un punteggio minimo pari a 120 punti.

Per i progetti che comportano un contributo superiore a 30.000 euro, è possibile chiedere un anticipo pari al 50% del contributo stesso, previa costituzione di garanzia fideiussoria a favore dell’INAIL.

È confermato l’incentivo crescente (10 punti) per i progetti effettuati con il coinvolgimento di due parti (una in rappresentanza delle aziende e l’altra dei lavoratori), oppure nell’ambito della bilateralità (13 punti). Ciascuna impresa può presentare una sola domanda, per un solo asse di finanziamento e per una sola tipologia di progetto. La presentazione deve avvenire in modalità telematica, con successiva conferma tramite l’inoltro della documentazione a completamento, da effettuarsi con le modalità e secondo le tempistiche che saranno diffuse sul sito internet dell’Istituto, entro il 31 gennaio 2020.

In caso di ammissione al finanziamento, il progetto deve essere realizzato (e rendicontato) entro 365 giornidecorrenti dalla data di ricezione della comunicazione di esito positivo della verifica; tale termine è tuttavia prorogabile su richiesta motivata dell’impresa/ente, per un periodo non superiore a sei mesi.

Tutti i dettagli li trovate nell’apposita sezione del sito internet dell’Istituto

Da Uomini e Trasporti

LA SICUREZZA NEI PARCHI EOLICI

Linee di indirizzo Sgsl per l’esercizio dei parchi eolici

La particolare conformazione delle diverse tipologie di macchine eoliche, necessaria al migliore sfruttamento dell’energia fornita dal vento, richiede l’adozione di particolari misure tecniche e procedurali.

Tali misure sono necessarie, ad esempio, per l’accesso dei lavoratori alle parti che richiedono controlli e manutenzione o per la movimentazione dei materiali e delle attrezzature necessarie fino ad altezze particolarmente elevate.

L’implementazione di un Sistema di Gestione Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSL) nel settore eolico è stata appositamente studiata da Inail, Anev e rappresentanze sindacali in un impegno comune per la definizione di una Linea di indirizzo che possa contribuire in maniera significativa a migliorare l’efficacia della gestione dei processi, riducendo di conseguenza i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori che operano nel settore.

Prodotto: Volume
Edizioni: Inail – 2019
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

METODI PER L’INGEGNERIA DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO

È disponibile on line una nuova pubblicazione INAIL che analizza i metodi e le metologie utilizzati dalle scienze ingegneristiche per la prevenzione degli incendi .

Immagine Metodi per l'ingegneria della sicurezza antincendio

La vera novità del Codice è rappresentata dalle soluzioni alternative e che, in tale ambito, ciascun professionista antincendio può far valere le proprie competenze e professionalità.

Prodotto: Volume
Edizioni: Inail – 2019
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

STUDIO SULLO STRESS LAVORO CORRELATO ALLE POSTE

Ritmi e carichi di lavoro intensi, margini scarsi di autonomia e partecipazione, pressioni per il perseguimento degli obiettivi, presenza di problemi per la salute psicologica (tensione, stress, ansia), disturbi oculistici e muscolo-scheletrici. E’ il ‘quadro’ sulla vita ‘lavorativa’ dei consulenti di Poste Italiane che emerge dalla ricerca ‘Le condizioni di lavoro e di salute dei consulenti delle poste: i risultati dell’indagine tramite questionario‘, a cura di Inca, Slc Cgil, Fondazione Di Vittorio e presentata  a Roma nella sede dell’Inail.

L’analisi si basa sui dati provenienti da questionari somministrati ai consulenti di Poste Italiane che, secondo fonti sindacali, spiegano gli autori del Rapporto, si stiamo siano 8.100 lavoratori, a cui si aggiungono circa 3.300 direttori che svolgono anche attività di consulenza. Il questionario dedicato ai consulenti postali è stato diffuso a partire da aprile 2019 e l’analisi verte sui primi 1.098 questionari compilati al 15 settembre 2019. Il campione intercettato dall’indagine si caratterizza per un’alta presenza femminile, un’età medio-alta e un’anzianità lavorativa di lungo periodo, con una presenza maggiore nelle aree centro settentrionali del Paese. La situazione occupazione è caratterizzata dalla quasi totale prevalenza del tempo indeterminato full-time.

E, come emerge dalla ricerca, tra i consulenti postali intervistati, 349 hanno subito infortuni sul lavoro (il 33% di quanti hanno risposto alla domanda e il 31,8% del campione) e in 260 casi l’infortunio ha avuto un seguito nel riconoscimento da parte dell’Inail (il 74,5% dei casi). Quasi del tutto assenti risultano, invece, i casi di malattie professionali denunciate (1%) e, conseguentemente, i casi di riconoscimento (0,4%).

I questionari sono stati compilati da 326 maschi (29%) e 682 femmine (67,7%), mentre il 10,3% dei rispondenti non specifica il genere. La netta prevalenza femminile caratterizza una platea che sul piano anagrafico risulta in gran parte di età superiore ai 50 anni (60,5%). Tra i maschi, le fasce dai 31 ai 40 anni e quelle degli over 60 risultano più significative che tra le femmine (18% a fronte del 14,7% per quanto riguarda i più giovani e il 17,3% a fronte del 13,8% tra i più anziani).

Coerentemente all’età rilevata, in media elevata, anche l’anzianità lavorativa è concentrata nelle fasce più avanzate, di lungo periodo. Il 62,7% dei rispondenti, infatti, ha più di 20 anni di esperienza. La quasi totalità degli intervistati svolge il proprio lavoro con un contratto di subordinazione a tempo indeterminato (99,7%), solo lo 0,4% è stato assunto a tempo determinato e lo 0,3% con un contratto di apprendistato. Il regime orario più diffuso è il full-time (98,4%), con una media oraria settimanale di 38,2 e giornaliera di 6,5 ore. Si tratta di medie superiori a quanto previsto dalla contrattazione collettiva. Il dato è particolarmente significativo se si pensa che il 25% degli intervistati lavora più di 40 ore a settimana e più di 7 ore al giorno.

Gli aspetti ritenuti problematici rispetto alle proprie condizioni di lavoro indicati dagli intervistati riguardano in primo luogo la carenza di personale (77,3%), seguito da un ambiente fisico poco adeguato (60%). Risultano molto diffusi, anche se meno dei precedenti, anche la carenza di strumenti e materiali di lavoro (56,7%) e la difficoltà a conciliare la vita lavorativa con la vita privata e famigliare (43,5%).

Dall’indagine emerge chiaramente quanto i ritmi di lavoro costituiscano un problemasul quale gli intervistati hanno scarse possibilità di azione. Il 53,5% dei lavoratori e delle lavoratrici afferma di non poter mai scegliere o cambiare i metodi di lavoro. Il 26,5% afferma di non poter gestire le pause o i turni in base alle proprie esigenze e il 44,8% afferma di poterlo fare qualche volta. Nel caso dei consulenti postali, il principale elemento caratterizzante le condizioni di lavoro è la pressione dovuta a forme specifiche di eterodirezione, sia dirette che indirette. Su 1.024 rispondenti, 844 affermano di aver subito ‘pressioni’ (82,4%) durante lo svolgimento dell’attività lavorativa. Mentre con riferimento allo strumento di valutazione, oltre il 60% dei rispondenti (1.037) afferma che si tratta di un dispositivo per nulla o pochissimo costruttivo.

Secondo l’indagine, complessivamente, 497 tra intervistati e intervistate dichiarano di aver subito violenza nell’ultimo anno e si tratta del 47,2% dei 1.052 che hanno risposto alla domanda. Nella gran parte dei casi si è trattato di sola violenza verbale (488) a cui si aggiungono i più rari casi di violenza fisica(12).

La gerarchia aziendale è un fattore decisivo nel determinare i casi di violenza. La metà dei rispondenti interessati, infatti, riconduce l’atto a un superiore (50,7%), mentre poco più di un caso su tre adduce la responsabilità ai clienti (38,5%). Meno diffuse, infine, le occasioni che hanno visto l’atto di violenza mosso da colleghi (9,2%) o da rapinatori (1,7%). Si deve comunque tenere conto del fatto che nel corso della propria carriera il 21,4% degli intervistati e delle intervistate è stato vittima di rapina.

Alle difficoltà psicologiche dovute a violenza e pressioni, devono aggiungersi quelle derivanti dalle condizioni ergonomiche di svolgimento del lavoro. Nel 59,5% dei casi le postazioni sono considerate non adeguatamente comode, nel 57,6% poco pratiche; nel 53,7% con un microclima inadeguato, troppo distanti dalle stampanti e fotocopiatrici (50,5%) e poco pulite (50,2%). Per la maggior parte dei rispondenti, comunque, risultano adeguatamente sicure (60,1%); adeguatamente illuminate (72,7%) e con una risoluzione del monitor abbastanza adeguata (66%).

Ma la percezione dei consulenti sulle condizioni della propria salute risultano abbastanza positive. In media il giudizio espresso è di 3,5 su una scala da 1 a 5, senza particolari differenze tra maschi e femmine e con un progressivo deterioramento all’avanzare dell’età. Questo non significa che il lavoro non incida sulle condizioni di salute dei lavoratori e delle lavoratrici. Al contrario, ad affermare l’impatto negativo delle condizioni di lavoro su quelle di salute sono il 58,9% di quanti hanno risposto alla domanda (1.016). L’incidenza cresce tra le donne (63,2%) e nelle fasce di età più avanzate con valori intorno al 60% dai 40 anni in su che crescono nella fascia 51-60 al 65,7%.

Una quota significativa di intervistati dichiara assumere farmaci un maniera costante e regolare (41,3%). I 436 intervistati che affermano di ricorrere regolarmente all’utilizzo di farmaci hanno indicato, in totale, 502 tra medicinali e principi attivi che sono stati riclassificati dai medici del gruppo di ricerca. I farmaci più diffusi sono quelli cardiologici (32,9%), assunti regolarmente dal 41,6% degli intervistati. Seguono i farmaci per l’assunzione di ormoni (20,7%) e, terzi per diffusione, gli psicofarmaci (14,7%), assunti regolarmente dal 18,6% degli intervistati. Con riferimento agli psicofarmaci è opportuno notare che 34 dei 64 rispondenti in terapia è sottoposta a ritmi molto intensi di lavoro.

Sulla distribuzione pesa, ovviamente, l’elevata incidenza di intervistati in fasce di età avanzate, tra i quali l’utilizzo di farmaci è anche più diffuso. L’incidenza dei farmaci cardiologici diminuisce tra gli intervistati di fasce di età inferiori ai 51 anni, dove invece emerge il ricorso a psicofarmaci e a farmaci a base di ormoni. Mediamente, i consulenti postali intervistati soffrono di 2,7 patologie ciascuno. Le patologie più diffuse sono quelle oculistiche (che interessano il 58,2% del campione) e quelle muscolo scheletriche(40,8%). Confrontando le diverse patologie per la loro presenza attuale e pregressa, emerge come i problemi alla vista e quelli muscolo-scheletrici siano quelli più strutturali, con una forte incidenza sia nel passato che nel presente.

Tali condizioni sono associate a livelli elevati di assenteismo per malattia. Nonostante le assenze incidano sulla premialità, infatti, solo il 44,4% degli intervistati ha dichiarato di non essersi mai assentato per ragioni di salute nell’ultimo anno. Il 35,5 lo ha fatto per qualche giorno, il 12% per più di una settimana e l’8,1% per più di un mese.

In media gli intervistati hanno specificato 2,8 zone interessate da dolori persistenti ciascuno. Più nel dettaglio, si osserva come per la gran parte dei casi dichiarati il dolore persistente investa la cervicale (60% dei casi) e la fascia lombo-sacrale (48,3%). Risultano meno diffusi i disturbi alle altre fasce della colonna e agli arti superiori. Le patologie di tipo oculistico sono molto diffuse tra i rispondenti e caratterizzate da una forte persistenza nel lungo periodo. Tra i 450 intervistati e intervistate che affermano di soffrire di patologie oculistiche, 402 lamentano disturbi visivi specifici, mentre 48 non specificano l’esistenza di alcun disturbo.

Da adn Kronos

OFFICINA INAIL VIRTUALE 3D

Presentata in anteprima a Milano all’ultima edizione di Eicma, il salone del motociclo, l’applicazione può essere di aiuto per titolari e lavoratori di officine meccaniche a riprodurre situazioni potenzialmente pericolose con l’indicazione dei comportamenti corretti per evitare incidenti

Una “officina virtuale” per ridurre gli infortuni nella riparazione dei mezzi a motore

MILANO – La sicurezza sul lavoro 4.0 viaggia oggi anche sui nuovi vettori della realtà virtuale, utilizzando la tecnologia per veicolare in maniera facile la conoscenza delle corrette pratiche di prevenzione degli infortuni. È il caso di “Officina virtuale”, illustrata in anteprima a Milano nell’ambito della partecipazione dell’Inail alla recente edizione di Eicma, il salone internazionale del ciclo e del motociclo.

Che cos’è e a chi si rivolge. Si tratta di un applicativo progettato dalla Consulenza per l’innovazione tecnologica e dalla Direzione per l’organizzazione digitale Inail che ricrea una vera e propria officina meccanica per motoveicoli attraverso simulazioni, strutture e modelli 3D molto analitici. Indirizzato specificamente a titolari d’impresa e ai loro addetti, ma anche a formatori per la prevenzione e addestratori meccanici, questa soluzione consente di visualizzare in un ambiente virtuale situazioni potenziali fonti di rischio e di simulare i comportamenti sicuri da tenere, contribuendo a superare errori di intervento e di conseguenza ad abbassare il tasso di incidenti sul lavoro. Nel 2018 Inail ha accertato oltre 4.500 infortuni verificatisi durante la manutenzione e riparazione di autoveicoli e motocicli, cinque dei quali mortali

Come funziona. Attraverso un paio di “occhiali intelligenti”, l’addetto può calarsi in modo completo in una situazione frequente in una giornata lavorativa in officina, come ad esempio il cambio dell’olio. Tramite un’interfaccia molto intuitiva e di facile utilizzo, l’operatore viene accompagnato a compiere i gesti da compiere sequenzialmente, che nell’esempio possono essere: indossare i guanti di lavoro, fissare il motociclo alla pedana, collocare in modo corretto la vaschetta per il cambio dell’olio esausto.

Informazione e formazione sulla normativa antinfortunistica.Durante le diverse fasi dell’operazione in realtà virtuale vengono spiegate anche le modalità corrette di svolgimento dell’intervento unite all’illustrazione delle norme sulla sicurezza dei lavoratori negli ambienti in cui operano. L’approccio formativo di “Officina virtuale” è garantito da una stretta connessione a modalità reali di lavoro che l’addetto mette in pratica ogni giorno. Con l’uso di schede tecniche, strumenti in 3D, lavagne e altri contenuti multimediali, il lavoratore può incrementare il suo addestramento e apprendere in modo più rapido e veloce. Attraverso la descrizione virtuale di ogni singolo passaggio, inoltre, l’utente viene anche sensibilizzato all’uso corretto dei dispositivi di protezione individuale, quali ad esempio guanti isolanti o calzature antiscivolo.

da Inail.it

I NUOVI IMPORTI INAIL PER DANNO BIOLOGICO

Da Avvenire.it

articolo di Vittorio Spinelli

Indignano alla coscienza civile i 685 lavoratori morti quest’anno sul posto di lavoro per inosservanza delle norme antinfortunistiche o, in pochissimi casi, per una ingestibile fatalità. Ma ugualmente pesa lo stillicidio degli oltre 700 mila incidenti che hanno leso l’integrità fisica di altrettanti infortunati, con le immaginabili conseguenze anche nelle famiglie e nelle aziende interessate. Altissimi costi sociali e non di meno economici che impegnano l’Istituto contro gli infortuni con risarcimenti e prestazioni diverse.


Magra consolazione per il settore è quindi il recente aumento, circa il 40%, agli indennizzi per il danno biologico liquidati in capitale ai lavoratori colpiti da un infortunio o da una malattia professionale. I nuovi importi sono esposti in una tabella recentemente elaborata dal Ministero del lavoro e sostituiscono le tariffe precedenti con effetto dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2021.


L’indennizzo per il “danno biologico” non è collegato al reddito dell’interessato e prescinde dalla sua retribuzione. Ciò che viene risarcito è la menomazione in sé, cioè il pregiudizio sofferto dalla persona e identico per tutti gli esseri umani. Di conseguenza il risarcimento cresce col crescere della gravità del caso, in maniera più che proporzionale perché il quadro clinico complessivo viene maggiormente compromesso. Varia inoltre in base al grado di menomazione e all’età del lavoratore.

Un giovane infortunato entro i 20 anni di età e con un danno minimo del 6% riceve ora un indennizzo di circa 8.500 euro che salgono fino a 40.000 euro per un danno biologico al 16%. Diversamente per un anziano al limite del pensionamento gli analoghi importi variano tra i 3.800 euro e i 18.000 euro.
Gli attuali indennizzi, che beneficiano della rivalutazione al costo della vita, scontano tuttavia una novità introdotta dalla Corte di Giustizia Europea. I giudici (Causa C- 318/13) hanno infatti vietato per la previdenza sociale norme differenziate per sesso. La nuova tabella di indennizzo del danno biologico in capitale è dunque unica sia per gli uomini che per le donne.

I nuovi importi sono stati necessariamente elaborati facendo una ponderazione degli indennizzi finora liquidati in base al sesso nel corso degli anni 2000-2017 e tenendo conto dei nuovi adeguamenti della speranza di vita.

LA SICUREZZA SULLE NAVI CROCIERA

Pubblicazione realizzata da Inail Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione (Contarp) Confederazione Italiana Armatori 
La tutela della salute e sicurezza della cosiddetta ‘gente di mare’ passa anche attraverso una costante e capillare opera di divulgazione della cultura della prevenzione, finalizzata a rendere sempre più consapevoli i lavoratori del settore marittimo dei rischi e delle misure che i datori di lavoro sono tenuti ad adottare per migliorare il benessere e le condizioni di lavoro ed evitare quindi infortuni e malattie professionali.
In tale contesto nasce la collaborazione tra Inail e Confitarma che ha già portato nel 2013 alla realizzazione del Quaderno di formazione per la sicurezza sul lavoro in cucina a bordo delle navi e che è giunta  alla pubblicazione della terza edizione, aggiornata e fortemente ampliata, includendo tutto il personale addetto ai servizi di ‘hotel a bordo nave’.
Tale personale, che costituisce una parte rilevante in termini numerici dell’equipaggio delle navi passeggeri o da crociera, riveste un ruolo fondamentale nella gestione globale della salute e sicurezza a bordo.
Infatti, una maggiore consapevolezza dei rischi presenti in una nave da parte di lavoratori che sono a contatto diretto o indiretto con il pubblico, oltre ad essere fondamentale per la tutela degli stessi, sarà sicuramente più efficace anche nella tutela più generale della salute e sicurezza dei passeggeri. ( da portalecondulenti.it)
https://www.inail.it/cs/internet/docs/alg-pubb-salute-sicu-lavoro-personale-hotel-a-bordo.pdf

SCHEDA INAIL RISCHIO TRANSPALLET

Transpallet

 

Da INAIL

Il prodotto si propone di approfondire le principali misure di prevenzione atte ad impedire il verificarsi di infortuni e/o incidenti che vedano il coinvolgimento di transpallet manuali.

Immagine I transpallet manuali

L’analisi è stata svolta partendo dai casi di infortuni mortali e gravi che hanno visto la presenza attiva di un transpallet e contenuti nella banca dati Infor.Mo

Prodotto: Fact sheet
Edizioni: Inail – 2019
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

NUOVA SEZIONE INAIL ATTREZZATURE DI LAVORO

Le attrezzature di lavoro sono il tema del nuovo spazio del portale Inail. La sezione dedicata fornisce indicazioni alle imprese sul tema della sicurezza nella gestione e nella manutenzione di macchine, apparecchi e impianti. Tutte le informazioni utili per navigare sul sito dell’Istituto.

Le attrezzature di lavoro sono protagoniste del nuovo spazioinaugurato sul portale Inail e dedicato ai datori di lavoro: supportare le imprese sul tema della sicurezza sul lavoro è l’esigenza da cui nasce.

Nella sezione vengono presi in esami diversi aspetti della gestione delle attrezzature di lavoro: i rischi e la sicurezza, la legislazione vigente, la manutenzione delle macchine e molti altri.

Attrezzature di lavoro, novità sezione portale Inail: i contenuti della sezione

Come si legge nella notizia pubblicata il 7 ottobre dall’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, la sezione “Attrezzatura di lavoro” è stata inaugurata con lo scopo di facilitare i datori di lavoro nel reperire informazioni riguardo ai propri obblighi relativi alla sicurezza di macchinari, utensili ed attrezzature. Nella parte generale sono presenti alcune definizioni riportate dal  TU 81e una descrizione sintetica degli obblighi del datore di lavoro.

Il nuovo spazio del portale Inail è composto, inoltre, da nove sottosezioni, ciascuna dedicata ad un aspetto specifico relativo alle attrezzature di lavoro. Sono presenti informazioni e documenti riassuntiviper conoscere ciò che c’è da sapere in tema di scelta, valutazione dei rischi dell’attrezzatura, manutenzione, informazione e formazione.

Per raggiungere lo spazio del sito Inail dedicato alle attrezzature di lavoro, utile in particolare per i datori di lavoro che devono occuparsi della sicurezza e manutenzione delle macchine e degli impianti, si può utilizzare il link o accedere al sito ufficiale e seguire il percorso “Attività”, “Prevenzione e sicurezza”, “Conoscere il rischio” e, infine, “Attrezzature di “lavoro”.

Attrezzature di lavoro, novità sezione portale Inail: le informazioni utili per i datori di lavoro

Dalla scelta alla dismissione di un’attrezzatura: il portale fornisce istruzioni ai datori di lavoro per una corretta gestione degli strumenti a disposizione dei lavoratori.

In relazione alla conformità delle attrezzature con le disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle direttive comunitarie sono presenti due sezioni: “Attrezzature marcate CE” e “Attrezzature non marcate CE”.

La spiegazione della differenza tra vizi palesi e vizi occulti è raggiungibile, invece, attraverso la sezione Scelta e messa a disposizione dell’attrezzatura”.

A Manutenzione, controllo e verifica di un’attrezzatura è dedicata un’altra porzione del portale Inail,, che aiuta i datori di lavoro a garantire la sicurezza nell’utilizzo delle attrezzature.

Gli obblighi e le responsabilità dei datori di lavoro sono ben evidenziati nella sottosezione dedicata alla La valutazione del rischio di un’attrezzatura”.

Da non trascurare, inoltre, le istruzioni che riguardano Informazione, formazione e addestramento e che fornisce le basi per prevenire incidenti grazie alla consapevolezza dei lavoratori nell’utilizzo degli strumenti di lavoro.

da informazionefiscale.it

NUOVA PUBBLICAZIONE INAIL SUGLI INFORTUNI IN CAVA

Il testo vuole essere il nuovo punto di partenza per informare e sensibilizzare tutti gli addetti ai lavori, dando valore alle esperienze passate per orientare buoni comportamenti futuri. All’interno vi sono le illustrazioni di 19 infortuni, avvenuti nel comparto delle cave di Massa Carrara tra gli anni 2006 e 2016. Al termine di ogni scheda è stato previsto uno spazio ‘appunti/riflessioni’ a disposizione del singolo utilizzatore per annotare osservazioni e suggerimenti per migliorare situazioni operative presenti nelle proprie aree di lavoro.

Prodotto: Opuscolo
Edizioni: Inail – 2019
Disponibilità: Si – Consultabile anche in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it