Monthly Archives: Marzo 2024

RAPPORTO AMBIENTE 2023

da diario-prevenzione it

Il 21 febbraio è stato presentato il Rapporto Ambiente 2023 di SNPA, che analizza lo stato delle cose in Italia in materia di energia da fonti rinnovabili, gestione dei rifiuti, qualità dell’aria, biodiversità e altro. Divisa in 21 punti, l’analisi presentata è utile per il monitoraggio degli obiettivi fissati dal Green Deal europeo per il 2030.

E’ possibile scaricare il file del Rapporto Ambiente SNPA 2023 . clicca QUI

MEDICINA , AI E LAVORO .

da dottnet.it

assets/dottnet_logo.png

Grazie all’innovazione legata all’AI, la realtà aumentata o la robotica si sta disegnando quella che sarà la sanità del futuro

Intelligenza artificiale, robotica, nanotecnologie, stampanti 3D, robotica e realtà aumentata. Sono alcuni dei progressi tecnologici degli ultimi anni che, in modo sempre più deciso, stanno entrando anche nell’ambito della medicina e della salute che, proprio grazie all’innovazione, potrebbe diventare sempre più efficiente.  

“Dobbiamo – precisa Silvia Movio, Director di Hunters, brand di Hunters Group, società di ricerca e selezione di personale altamente qualificato – fare una prima premessa che è molto importante: la tecnologia, in qualunque sua forma, non sostituirà mai il preziosissimo e fondamentale lavoro di medici, infermieri e operatori sanitari, ma l’automazione e la possibilità di elaborare e interpretare una grande quantità di dati potranno sicuramente migliorare la diagnosi e il trattamento di numerosissime patologie. Questa rivoluzione si traduce, ovviamente, nella necessità per le strutture pubbliche e private di trovare competenze sempre più specifiche. Nei prossimi mesi, infatti, cresceranno dell’8% le opportunità per Medici Radiologi – Oftalmologi e Medici impiegati nella telemedicina”. 

L’impatto della tecnologia sulla medicina: le opportunità di lavoro. Gli algoritmi stanno cambiando radicalmente anche il modo di fare diagnosi, sono fondamentali nella fase di interpretazione delle immagini e aiutano ad analizzare enormi quantità di dati per fornire una visione completa e sempre più accurata del quadro clinico dei pazienti, portando a diagnosi sempre più accurate, tempestive e precise. L’IA non solo identifica i rischi di malattie, ma aiuta anche a personalizzare le strategie preventive. Basandosi su variabili come l’età, il genere, la storia clinica e lo stile di vita di un individuo, l’IA può suggerire piani di intervento preventivo su misura. Questo approccio personalizzato è fondamentale, poiché ciò che funziona per una persona potrebbe non essere efficace per un’altra.

“Nei prossimi anni – aggiunge Silvia Movio – le competenze, anche in ambito tecnologico, per medici, infermieri e operatori sanitari saranno sempre più centrali. I medici del futuro saranno chiamati ad interagire sempre di più anche con le macchine per fornire ai pazienti un supporto sempre più accurato e preciso”. Non parliamo quindi di nuove professionalità, ma di reinvenzione del mestiere del medico. Ad esempio, tecnologie basate sull’AI controllano già oggi le grandi apparecchiature di diagnostica per immagini (Tomografia Computerizzata, TC o Risonanza Magnetica, RM), standardizzando i protocolli di acquisizione e riducendo drasticamente i tempi di acquisizione degli esami, al fine di migliorare la compliance e il comfort dei pazienti. Differenti specializzazioni mediche si distinguono già per un alto impatto dell’AI nei processi di indagine ed analisi.  La maggior parte di queste applicazioni infatti riguarda la radiologia: molto avanzate sono le applicazioni dell’IA alla mammografia, per lo screening oncologico, ma ce ne sono anche in medicina interna, oftalmologia e in ambito gastro-enterologico a supporto degli esami endoscopici. Interessanti anche le prospettive per i medici impiegati nella Telemedicina, sempre più centrale nella sanità del futuro.

Il PNRR 2024 sottolinea il suo potenziale innovativo per un sistema sanitario italiano più efficiente, equo e accessibile a tutti i cittadini e sempre nel 2024 è previsto il lancio del Portale nazionale che non erogherà servizi di telemedicina, ma monitorerà la diffusione della telemedicina nelle attività di assistenza sanitaria erogate su tutto il territorio nazionale.

RADON : IL PIANO NAZIONALE 2023/2032

da lavoro facile.it

Pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 gennaio 2024 che adotta il piano nazionale d’azione radon

Cosa tratta?

Il radon, gas radioattivo inodore, incolore e insapore, deriva dal decadimento dell’uranio ed è presente nell’aria in quantità variabile, rappresenta la maggiore fonte di rischio da esposizione a radiazioni ionizzanti di origine naturale.

Il radon proviene principalmente dal suolo, dai materiali da costruzione e dall’acqua. Negli ambienti chiusi si accumula, raggiungendo, in alcuni casi e in assenza di ventilazione, concentrazioni che sono la prima causa di aumento di rischio di tumore polmonare dopo il fumo.

Se inalato, i suoi prodotti di decadimento possono accumularsi sulle cellule dell’epitelio bronchiale e possono dare origine a processi di cancerogenesi. Il radon è stato classificato, infatti, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel Gruppo 1 delle sostanze cancerogene per le quali vi è la massima evidenza di cancerogenicità.

Il Piano nazionale d’azione per il radon, previsto dall’art. 10 del D.lgs 31 luglio 2020 n.101 (atto di recepimento della Direttiva 2013/59/Euratom), è un obbligo comunitario. Il Piano, adottato con DPCM 11 gennaio 2024, contiene gli obiettivi per affrontare i rischi a lungo termine dell’esposizione al radon nei luoghi di lavoro e nelle abitazioni, descrive la linea d’azione nazionale e fornisce agli esperti e ai cittadini interessati informazioni sulla strategia italiana per ridurre l’esposizione della popolazione al radon.

L’esposizione al radon e il suo impatto possono essere ridotti con opportune politiche di intervento e, a questo scopo, interverrà il Piano, con strategie volte alla misurazione, alla prevenzione e alla riduzione della esposizione della popolazione. Verranno sviluppate a livello nazionale e locale adeguate campagne informative.

Quattro i punti in cui è organizzato il piano:

  • aspetti generali;
  • obiettivi e struttura del piano;
  • assi e azioni del piano;
  • appendici (contengono le linee guida per la realizzazione di indagini volte all’individuazione delle aree prioritarie e linee guida per l’individuazione, all’interno delle aree prioritarie, delle abitazioni con concentrazioni di radon superiori al livello di riferimento).

La struttura del Piano si sviluppa intorno a tre assi strategici:

  • Asse 1. Misurare: individuazione delle situazioni di maggiore esposizione;
  • Asse 2. Intervenire: strumenti per la prevenzione e riduzione della concentrazione di radon indoor;
  • Asse 3. Coinvolgere: informazione, educazione, formazione e divulgazione.

Quando entra in vigore?

Decreto pubblicato il 21 febbraio 2024.

Indicazioni operative

Nei luoghi di lavoro l’esercente è tenuto a completare le misurazioni della concentrazione media annua di attività di radon in aria e viene effettuata affidandosi a un dosimetro. Il D.lgs. 101/2020 stabilisce che la concentrazione di radon media annua nei luoghi di lavoro non debba superare i 300 Bq/m³.

La valutazione deve essere ripetuta ogni volta che vengono effettuati interventi strutturali a livello di attacco a terra, o di isolamento termico e comunque, ogni 8 anni, se il valore di concentrazione è inferiore a 300 Bq/m³.

Se tale valore risulta superato, è obbligatorio adottare misure correttive per abbassare la concentrazione di radon entro due anni. L’efficacia di queste viene nuovamente valutata:

  • in caso di esito positivo, con abbassamento della concentrazione al di sotto della soglia indicata, le misurazioni vengono ripetute ogni 4 anni;
  • in caso di esito negativo risulta necessario effettuare la valutazione delle dosi efficaci annue, tramite un esperto di radioprotezione che rilascia apposita relazione.

La valutazione del rischio radon deve essere inserita nel Documento di Valutazione dei Rischi.

Riproduzione riservata ©

ALLEGATI ALL’ARTICOLO

atto-completo

SCARICA ALLEGATO

piano-radon

SCARICA ALLEGATO

ESOSCHELETRI PUNTI DI FORZA E CRITICITÀ: UN SEMINARIO.

Roma, 21 marzo 2024. Promosso dall’Inail e dal Centro di competenza Made I 4.0, l’evento intende illustrare le potenzialità e i punti di debolezza associati all’utilizzo degli esoscheletri da parte dei lavoratori che eseguono attività di movimentazione manuale dei carichi.

È in programma giovedì 21 marzo presso la Direzione generale dell’Inail, dalle ore 9.00 alle 13.00, il seminario formativo sul tema “Esoscheletri occupazionali: valutazione del rischio biomeccanico, punti di forza e criticità”. Promosso dall’Istituto e dal Competence center Made I 4.0, l’evento rientra tra le iniziative di orientamento e formazione rivolte alle Pmi e finalizzate a inquadrare i cambiamenti introdotti dall’Industria 4.0 in ambito di sicurezza sul lavoro e tutela della salute dei lavoratori.

L’obiettivo del seminario è mettere in luce le ultime novità in materia di dispositivi indossabili, quali strumenti per l’assistenza delle capacità fisiche e motorie, stimolando un’analisi dei vantaggi e delle problematiche correlate. Tra le criticità si evidenzia, ad esempio, la notevole difficoltà nel valutare correttamente il rischio da sovraccarico biomeccanico in attività eseguite con l’ausilio degli esoscheletri. Per questo motivo durante l’evento è possibile conoscere le nuove opportunità offerte dalle reti di sensori indossabili e dagli algoritmi di intelligenza artificiale. Il seminario è valido per il riconoscimento dei crediti formativi pari a 4 ore di aggiornamento per Aspp/Rspp. Tutte le informazioni sono a disposizione sul sito del Competence center Made al link indicato in basso.

Data Inizio:

21/03/2024

Data Fine:

21/03/2024

Sede Evento:

Direzione generale Inail, sala Rembrandt

Indirizzo:

Piazzale Giulio Pastore, 6

Orario:

9.00 – 13.00

Info Email Evento:emanuele.chierichetti@made-cc.eu

********************

APPROFONDIMENTO SU ESOSCHELETRI: