Monthly Archives: Marzo 2024

IL SECONDO RAPPORTO INAIL SUI MARITTIMI.

Il monografico “Attività e fattori di rischio dei lavoratori del mare” rappresenta il secondo rapporto sulla sicurezza dei lavoratori marittimi. A differenza del primo rapporto, viene introdotto anche il tema della salute, in modo da avere un quadro completo dei rischi, degli infortuni e delle malattie di questo particolare settore.

Le analisi, basate su diverse fonti di dati, forniscono infatti un riscontro sul contesto di riferimento, sulla dinamica degli eventi infortunistici, sulla percezione del rischio, sulle patologie professionali e sull’esposizione all’amianto nelle navi. I risultati forniscono rilevanti spunti sull’acquisizione delle informazioni in un’ottica prevenzionale.

Prodotto: Volume
Edizioni: Inail – 2024
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Informazioni e richieste: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

RISCHIO POLVERI DI CUOIO : UNA SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE.

Le polveri di cuoio per molto tempo sono state ritenute “unicamente ‘fastidiose’ e, per la frazione più fine (inalabile), irritanti per le congiuntive oculari, le prime vie respiratorie e l’apparato bronchiale”, in realtà oggi sappiamo che queste polveri “possono contenere agenti sensibilizzanti capaci di provocare oculo-riniti, asma bronchiale e dermatiti su base allergica”.Inoltre diversi studi epidemiologici hanno evidenziato un “significativo potere cancerogeno delle polveri di cuoio” e la IARC (International Agency for Research on Cancer) ha inserito la produzione e riparazione di calzature (shoes manufacture and repair) all’interno del gruppo 1 (Cancerogeno accertato per l’uomo), “avendo evidenziato un’associazione di tipo causale tra esposizione occupazionale a polveri di cuoio ed insorgenza di neoplasie delle fosse nasali e dei seni paranasali”

La regione Toscana ha predisposto un interessante check list per la valutazione del rischio cuoio rivolta a lavoratori ed operatori della sicurezza.Qui sotto la potete visionare e scaricare.

AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI 2024

da Inail.it

L’opuscolo, aggiornato rispetto al 2015, vuol essere uno strumento di ausilio nell’utilizzo e nella gestione degli agenti cancerogeni e/o mutageni sul luogo di lavoro

Destinato a lavoratori, datori di lavoro e RSPP, fornisce informazioni sulla gestione dei rischi connessi alla presenza di agenti chimici cancerogeni e/o mutageni in ambito lavorativo. Dopo una panoramica su classificazione ed etichettatura di cancerogenicità e mutagenicità secondo la normativa vigente e sui meccanismi di cancerogenesi e mutagenesi, vengono descritte le principali misure da intraprendere per il controllo dell’esposizione degli addetti. Segue una serie di schede di facile consultazione, dedicate ai principali agenti cancerogeni e/o mutageni in ambito lavorativo, compresi i chemioterapici antiblastici, indi sono riportate le procedure basilari per lavorare in sicurezza.


Prodotto: Volume
Edizioni: Inail – 2024
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Informazioni e richieste: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

INDUMENTI IGNIFUGHI ED ARCHI ELETTRICI

Da osha.gov

Gli archi elettrici rappresentano alcuni dei rischi più gravi per la sicurezza dei lavoratori del settore dell’energia elettrica. I rischi di esplosione di archi o flash includono temperature elevate (più calde della temperatura superficiale del sole) per brevi periodi di tempo (frazioni di secondo), gas caldi, un’intensa onda di pressione derivante dall’esplosione (come l’esplosione di una bomba a mano a pochi centimetri di distanza) e schegge di particelle di metallo vaporizzate e fuse. Le lesioni legate all’arco possono variare da ustioni lievi a gravi, cecità, perdita dell’udito e della memoria a causa dell’onda di pressione, ossa rotte o morte. Quando un lavoratore è esposto a un arco voltaico, gli indumenti che indossa possono svolgere un ruolo importante nella gravità del potenziale infortunio.

Lo standard “269” ( 1910.269(l)(6) ):

  • Richiede che i lavoratori siano addestrati sui potenziali pericoli degli archi elettrici e sulle fiamme che possono produrre accendendo altri materiali nell’area.
  • Vieta ai lavoratori di indossare indumenti che, in presenza di un arco, possano potenzialmente aumentare l’entità delle lesioni; cioè se gli indumenti prendessero fuoco e continuassero a bruciare, oppure se si sciogliessero sulla pelle. Pertanto, ai lavoratori è generalmente vietato indossare materiali di abbigliamento realizzati interamente o mescolati con materiali sintetici come acetato, nylon, poliestere o rayon.

Abbigliamento FR e lo standard “269” . L’OSHA ha pubblicato un memorandum interpretativo che fornisce indicazioni per conformarsi ai requisiti di abbigliamento. Questo memorandum fornisce informazioni sui tipi di abbigliamento accettabili e sulla valutazione dei pericoli da parte del datore di lavoro.

Selezione di indumenti ignifughi adeguati : indumenti realizzati al 100% in cotone o lana possono essere accettabili se il loro peso è adeguato alle condizioni di fiamma e arco elettrico a cui un lavoratore potrebbe essere esposto. All’aumentare del livello di calore, questi materiali non si sciolgono, ma possono accendersi e continuare a bruciare. La quantità di calore necessaria per accendere questi materiali dipende da una serie di fattori, tra cui il peso, la struttura, la trama e il colore del materiale. Questo tipo di abbigliamento non è conforme alla norma “269” se può accendersi (e continuare a bruciare) nelle condizioni di esposizione all’arco elettrico e alla fiamma presenti sul posto di lavoro. Se non scelgono indumenti ignifughi, i datori di lavoro devono determinare se gli indumenti indossati dal lavoratore sono accettabili o meno nelle condizioni a cui potrebbe essere esposto. L’abbigliamento FR è accettabile rispetto ai requisiti di abbigliamento OSHA. [Vedere il Memorandum “Linee guida per l’applicazione dello standard di abbigliamento del Sig. James W. Stanley (10 agosto 1995) e il Federal Register del 30 giugno 1994 ].

APPROFONDIMENTO DI PUNTO SICURO:

https://www.puntosicuro.it/rischio-elettrico-C-34/i-dispositivi-per-la-protezione-dagli-effetti-dell-arco-elettrico-AR-19232/

RUMORE ANNOYANCE E SALUTE

Nel mondo moderno, siamo costantemente immersi in un concerto di suoni: traffico, costruzioni, suoni industriali e persino semplici rumori domestici. Tuttavia, spesso sottovalutiamo l’impatto che questi suoni costanti possono avere sulla nostra salute e sul nostro benessere generale. Secondo le Linee Guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sul Rumore Ambientale del 2018, l’esposizione prolungata a livelli elevati di rumore può portare a una serie di problemi di salute, che vanno dalla perdita uditiva al disturbo del sonno e persino a gravi complicazioni cardiovascolari.

Le Linee Guida dell’OMS forniscono un quadro completo per valutare gli effetti del rumore ambientale sulla salute umana e offrono raccomandazioni specifiche per mitigare i suoi impatti negativi. Secondo tali linee guida, il livello di esposizione al rumore dovrebbe essere mantenuto al di sotto di determinati livelli per proteggere la salute pubblica. Ad esempio, per il rumore stradale, l’OMS consiglia di mantenere i livelli di esposizione al di sotto di 53 decibel durante il giorno e di 45 decibel durante la notte.

Un impatto significativo del rumore ambientale è sulla qualità del sonno. Il costante rumore di sottofondo può disturbare il sonno, causando un riposo non ristoratore e contribuendo a problemi di salute a lungo termine come l’ipertensione e le malattie cardiache. Secondo le Linee Guida dell’OMS, è importante ridurre l’esposizione al rumore durante la notte per garantire un sonno di qualità e promuovere la salute generale.

Inoltre, l’esposizione prolungata al rumore può avere gravi implicazioni sulla salute mentale. Il costante stress derivante dall’esposizione al rumore può aumentare il rischio di ansia, depressione e altri disturbi psicologici. Questo sottolinea l’importanza di adottare misure per ridurre il rumore ambientale nelle nostre comunità al fine di proteggere la salute mentale della popolazione.

Le Linee Guida dell’OMS del 2018 sottolineano anche l’importanza di una pianificazione urbana intelligente e di politiche pubbliche mirate per ridurre l’impatto del rumore ambientale sulla salute. Questo potrebbe includere la creazione di zone a bassa rumorosità intorno alle aree residenziali, la promozione di tecnologie e veicoli a basso rumore e l’implementazione di regolamenti sul rumore per le attività industriali e commerciali.

Il rumore ambientale rappresenta pertanto una minaccia significativa per la salute pubblica e il benessere generale. Le Linee Guida dell’OMS del 2018 forniscono un importante quadro per valutare e affrontare questo problema in modo efficace. È imperativo che i decisori politici, gli urbanisti e la società nel suo complesso prendano misure concrete per ridurre l’esposizione al rumore e proteggere la salute delle generazioni future.

le linee guida:

annoyance e salute, ( WHO Environmental Noise Guidelines, 2018).

IA E MANAGEMENT : MA È STATA CONSIDERATA LA SICUREZZA DEI LAVORATORI?

da osha.europa.eu

La digitalizzazione sta trasformando i luoghi di lavoro, rendendo le tecnologie di gestione dei lavoratori basate sull’intelligenza artificiale (AIWM) un’area prioritaria per la sicurezza e la salute sul lavoro (OSH).

Il nostro documento più recente esamina il rapporto tra l’intelligenza artificiale (IA) e l’evoluzione delle dinamiche gestionali sul lavoro, utilizzando i dati dei brevetti per analizzare le tecnologie gestionali basate sull’IA, le funzioni previste e l’integrazione tra i vari settori nonché i nuovi rischi possibili per la sicurezza e la salute dei lavoratori.

Sostenendo la necessità di una supervisione strategica delle tecnologie AIWM, mostra che solo una minima parte di tali tecnologie è stata brevettata per migliorare il benessere dei lavoratori ed evidenzia che le considerazioni relative alla SSL devono essere parte integrante del loro processo di progettazione e attuazione.

Leggi il documento di riflessione qui.

Per informazioni sull’intera gamma di funzioni dell’IA nella gestione del personale, consulta tutte le pubblicazioni correlate

INFORTUNI IN AMBITO FERROVIARIO

Zuege fahren in den Hauptbahnhof ein am Donnerstag, 17. Maerz 2011 in Zuerich. (KEYSTONE/Alessandro Della Bella)

Oltre a riportare l’andamento infortunistico dei dati di fonte assicurativa, in termini di frequenza, indice di incidenza e di indicatori MD (misura di disproporzionalità), vengono analizzate nel dettaglio le caratteristiche delle modalità di accadimento e dei fattori causali degli infortuni, indicando poi alcune principali misure di prevenzione e protezione da attuare per il contenimento e la riduzione del rischio infortunistico nel ciclo con particolare attenzione alle situazioni di interferenza.


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UNI 10637: LA SICUREZZA IN PISCINA

da uni.com

Tenersi in forma – a tutte le età – praticando attività sportive è di certo una priorità oggi. Per farlo però sono necessarie strutture che garantiscano la salute e l’incolumità degli individui. Parlando specificatamente delle attività acquatiche, ad esempio, è necessario che le piscine ove si praticano gli sport dedicati siano idonee e sempre ben controllate. Ecco che in quest’ottica la normazione, con la commissione Impianti ed attrezzi sportivi e ricreativi, ha di recente reso disponibile in lingua italiana l’aggiornamento della norma UNI 10637.Il documento specifica i requisiti di progettazione, costruzione e gestione degli impianti per il trattamento dell’acqua di piscine ad uso pubblico. Fornisce, inoltre, le indicazioni relative alle prove e ai controlli atti a garantire una qualità dell’acqua di piscina adeguata alla balneazione. Si applica a tutte le piscine ad uso pubblico alimentate con acqua potabile.Questa evoluzione del documento è stata voluta per tener conto delle innovazioni tecnologiche, delle necessita di contenimento dei consumi idrici e di risparmio energetico e anche delle esperienze europee degli esperti partecipanti ai comitati tecnici CEN.

All’interno della UNI 10637 sono riportati i seguenti riferimenti normativi:

UNI EN 1069-1 Acquascivoli – Parte 1: Requisiti di sicurezza e metodi di prova;

UNI EN 13451 (serie) Attrezzature per piscine;

UNI EN 15074 Prodotti chimici utilizzati per ii trattamento dell’acqua di piscina – Ozono;

UNI EN 15288-1 Piscine – Parte 1: Requisiti di sicurezza per la progettazione;

UNI EN 15288-2 Piscine – Parte 2: Requisiti di sicurezza per la gestione;

UNI EN 15798 Prodotti chimici utilizzati per ii trattamento dell’acqua di piscina – Materiali per filtrazione;

UNI EN 16582-1 Piscine domestiche – Parte 1: Requisiti generali inclusi i metodi di sicurezza e di prova;

UNI EN 17125 Spa domestiche/vasche idromassaggio/hot tubs – Requisiti di sicurezza e metodi di prova;

UNI EN 17818 Dispositivi per la generazione in situ di biocidi – Cloro attivo generate da cloruro di sodio mediante elettrolisi.

RISCHIO FOTOBIOLOGICO E RETINICO AI NUOVI SPETTRI LUMINOSI

da Inail.it

Gli spettri di emissione dei “nuovi” sistemi a LED (lampade di illuminazione, monitor, display dei tablet e degli smartphone) sono diversi dagli spettri emessi dai dispositivi “tradizionali” come le lampade ad incandescenza e a fluorescenza e contengono una maggiore emissione di luce blu.

Questa partecipa alla regolazione del ciclo sonno/veglia ma può essere potenzialmente lesiva per la retina a causa della maggiore energia traportata. La rapida diffusione dei sistemi a LED ha sollecitato la valutazione del rischio fotobiologico associato alla loro emissione. Gli spettri di emissione dei nuovi sistemi vengono illustrati e confrontati con quelli dei sistemi tradizionali.

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