UN FLASH SUL METODO TACO PER LE POSTURE INCONGRUE

12 Giugno 2023

Il rischio posturale sul lavoro rappresenta un fattore importante per la salute dei lavoratori. Sebbene il Decreto Legislativo 81/08 non preveda uno specifico titolo per il rischio posturale, l’articolo 15 comma 1 lett.d) enuncia il “rispetto dei principi ergonomici nell’organizzazione del lavoro, nella concezione dei posti di lavoro, nella scelta delle attrezzature e nella definizione dei metodi di lavoro e produzione, in particolare al fine di ridurre gli effetti sulla salute del lavoro monotono e di quello ripetitivo”. Ciò significa che il mancato rispetto dei principi ergonomici costituisce un fattore di rischio per la salute dei lavoratori.

Attualmente, gli aspetti legati al rischio posturale vengono considerati durante la valutazione del rischio da movimentazione manuale dei carichi e/o da movimenti ripetitivi, limitatamente al sovraccarico biomeccanico degli arti superiori e del tratto lombare. Tuttavia, tali metodologie non forniscono informazioni esaustive sui rischi derivanti dalle posture incongrue, in genere statiche e che coinvolgono tutti i segmenti corporei, comprese testa, collo, tronco, arti inferiori e piedi.

Per valutare il rischio posturale, la letteratura tecnica mette a disposizione metodi quali RULA, REBA e OWAS, che nascono per lo studio esclusivo delle posture. Tuttavia, tali metodologie costituiscono soltanto uno screening iniziale e non tengono conto di tutti i segmenti corporei e del contesto complessivo della mansione.

Il metodo attualmente più accreditato per valutare il rischio posturale è il metodo TACOs (Timing Assessment COmputerized strategy). Esso utilizza una combinazione di tecniche di valutazione delle posture e di analisi computerizzata per determinare il rischio di danni muscolo-scheletrici derivanti dall’assunzione di posture scorrette.

Il metodo TACOs prevede un primo screening mediante checklist ISO/TR 12295 nella quale vengono poste domande relative alle posture assunte da testa/collo, tronco, arti superiori e arti inferiori. Qualora l’esito fosse accettabile, non si dovrà procedere ad ulteriori approfondimenti. Qualora l’esito non fosse accettabile, si dovrà procedere alla valutazione approfondita del rischio mediante ISO 11226 “Valutazione delle posture di lavoro statiche” o il metodo TACOs rilasciato da EPM Research.

Il metodo TACOs, mediante una valutazione a punteggi (grafico a torte) e legandosi al sovraccarico biomeccanico, prende in considerazione i contributi legati alle posture di arti inferiori, rachide dorso lombare (se assenti i sollevamenti manuali di carichi), postura eretta, postura seduta, postura seduta con uso di pedale e postura su scale. I suddetti punteggi sono bilanciati sul tempo di esposizione.

Con l’utilizzo del metodo TACOs, è possibile definire una postura congrua o incongrua e splittare le incongruità su livelli numerici e colorazioni assimilabili a quelle dei metodi OCRA e NIOSH. Le eventuali posture incongrue dovranno essere gestite con idonee misure.

Il metodo TACOs rappresenta quindi una soluzione tecnologicamente avanzata per la valutazione del rischio posturale sul lavoro. Questa metodologia utilizza una combinazione di tecniche di valutazione delle posture e di analisi computerizzata per determinare il rischio per la salute derivante dalle posture scorrette. Il metodo TACOs fornisce una valutazione accurata e dettagliata del rischio per la salute derivante dalle posture incongrue e suggerisce strategie di prevenzione efficaci.

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