LA LUCE ROSSA PUÒ RIGENERARE LA RETINA?

11 Gennaio 2023
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Declino della vista, scienziati scoprono che è contrastabile con luce rossa

Declino della vista, scienziati scoprono che è contrastabile con luce rossa negli occhi

Secondo uno studio condotto dall’University College di Londra, il solo fissare una luce rossa intensa per un periodo breve (intorno ai tre minuti) ogni giorno può apportare notevoli benefici alla vista in declino.
Nello studio, pubblicato su Journals of Gerontology, si parla di quella che potrebbe essere una nuova terapia di facile attuabilità che potrebbe aiutare milioni di persone le quali debbono sopportare un degradamento progressivo del loro livello visivo con l’aumentare dell’età.

Con il passare degli anni, infatti, a causa dell’invecchiamento della retina, sono milioni le persone che incorrono in degradamenti del livello visivo e ciò accade in particolare superati i quarant’anni. A diminuire sono la sensibilità retinica e la percezione dei colori, come spiega Glen Jeffery, ricercatore dell’istituto di oftalmologia dell’UCL. Queste diminuzioni sono causate soprattutto dai mitocondri delle cellule nelle retine la cui funzione cellulare, essenzialmente quella di produrre energia (ATP), comincia a venire meno.

Sempre Jeffery spiega che un modo per arginare o contrastare questo processo potrebbe essere il riavvio delle cellule che tendono ad invecchiarsi nelle retine con brevi raffiche di luce ad onde lunghe.
I ricercatori hanno fatto esperimenti sui topi, sui bombi e sui moscerini della frutta sottoponendoli ad una luce rossa profonda ad una lunghezza d’onda di 670 nanometri proiettata negli occhi. I ricercatori riscontravano in tutti e tre gli animali miglioramenti significativi nelle funzioni base dei recettori.

“I mitocondri hanno caratteristiche di assorbimento della luce specifiche che influenzano le loro prestazioni: lunghezze d’onda più lunghe che vanno da 650 a 1000nm vengono assorbite e migliorano le prestazioni mitocondriali per aumentare la produzione di energia”, spiega ancora Jeffery.

I ricercatori hanno effettuato anche un esperimento su 24 esseri umani (12 maschi e 12 femmine) con un’età compresa tra i 28 e i 72 anni che non mostravano particolari patologie oculari. A tutti partecipanti era stata consegnata una piccola torcia LED che dovevano utilizzare a casa proiettando il fascio di luce rosso intenso negli occhi per tre minuti ogni giorno per due settimane.

Testando la sensibilità dei coni degli occhi (sostanzialmente la capacità di rilevare i colori) i ricercatori notavano che migliorava fino al 20% in alcuni soggetti con un’età dai 40 anni in su. I ricercatori inoltre notavano miglioramento anche nella sensibilità dei bastoncelli (che sono alla base della capacità di poter vedere in condizioni di scarsa luce).
La tecnologia si rivelerebbe “semplice e molto sicura”, come spiega lo stesso Jeffery, in quanto la luce viene semplicemente assorbita dai mitocondri presenti nella retina.

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