AZIENDE: SOLO RIUNIONI ESSENZIALI E IL QUIET QUITTING

8 Gennaio 2023
Troppo tempo in riunione

Durante e dopo la pandemia, le aziende hanno cercato di compensare la mancanza di interazioni di persona con lunghe riunioni virtuali. Per ridurre gli incontri inutili, l’azienda di e-commerce Shopify, a inizio anno, ha deciso di cancellare tutte le riunioni ricorrenti che coinvolgono più di due persone nel tentativo di dare ai dipendenti più tempo per concentrarsi sulle altre attività, ha annunciato Kaz Nejatian, chief operating officer del gruppo. L’azienda vieterà anche le riunioni del mercoledì e farà in modo le riunioni di grandi dimensioni si svolgano solo in un blocco di sei ore il giovedì.

Il mondo del lavoro ha subito una rivoluzione dopo la pandemia che è ancora in corso tra fasi di assestamento, alcune tendenze che si confermano e altre che vanno scemando. Un esempio è il cosiddetto «quiet quitting». Nonostante la traduzione letterale possa portare a pensare ad una forma di «dimissioni silenziose», il termine ha un significato diverso: si riferisce infatti alla tendenza a «fare lo stretto necessario», partendo dal presupposto che il lavoro non è tutto. Malgrado il trend, che aveva iniziato ad affermarsi già nel 2022, sembri in calo stando alle ricerche su Google e TikTok, secondo alcuni esperti l’etica del quiet quitting è destinata a sopravvivere anche nel 2023. Nei prossimi mesi, nel tentativo di razionalizzare alcuni fenomeno esplosi durante la pandemia, potremmo assistere anche a un drastico ridimensionamento dei meeting e delle riunioni di lavoro. Cosa che alcune aziende hanno già iniziato a fare.

«reset» degli incontri virtuali

Anche altre aziende, con l’aumentare dei problemi di produttività, le difficoltà di gestire un’organizzazione del lavoro in modalità ibrida e i casi di burnout sempre più frequenti, hanno deciso di ridurre le riunioni. La piattaforma di software GitLab, ad esempio, prevede delle giornate di «reset» delle riunioni in modo da fare una scrematura tra gli incontri superflui, che possono essere cancellati, e quelli davvero indispensabili. Asana ha organizzato degli incontri chiamati « meeting doomsday» nel corso dei quali i lavoratori cancellano tutte le riunioni inutili dall’agenda e aggiungono solo quelle ritenute fondamentali.

La strategia di Shopify

Shopify, per assicurarsi che la sua strategia funzioni, ha chiesto ai dipendenti che tutti gli incontri «a tutto campo» con più di 50 persone si svolgano non più di una volta alla settimana per un massimo di sei ore. Il gruppo verificherà se i singoli manager saranno in grado di rispettare questa nuova politica aziendale o meno. A questo scopo ha creato un bot per ricordare a chiunque provi a programmare una riunione il mercoledì di spostare il meeting. E, infine, incoraggerà tutti i lavoratori a cancellare le riunioni non necessarie e abbandonare le grandi aree di lavoro e le conversazioni di gruppo su Slack. Per avere un’idea di quanto le riunioni si siano dilatate grazie alle piattaforme digitali, basta pensare che secondo uno studio di Microsoft, pubblicato la scorsa primavera, l’utente medio di Teams negli ultimi due anni ha passato il 252% del tempo in più alla settimana in riunione rispetto al periodo pre-pandemia. Anche il numero di riunioni settimanali è aumentato del 153% in tutto il mondo.( Da il corriere )

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