FTALATI E INFERTILITÀ

27 Aprile 2022

da Inail.it

Gli ftalati sono un gruppo di molecole (esteri dell’acido ftalico) utilizzate in numerose produzioni, dai materiali per costruzione a contenitori per alimenti e pellicole, dispositivi medici e cosmetici. Alcuni ftalati hanno mostrato tossicità per l’uomo, in particolare agendo come interferenti endocrini. Attualmente il Reg. CE 1907/2006 REACH ha inserito in regime di autorizzazione 11 ftalati identificati come reprotossici. L’esposizione professionale a ftalati si realizza, potenzialmente, in tutti i contesti industriali, in cui questi composti chimici vengono prodotti e/o utilizzati per la realizzazione dei manufatti che li contengono, come ad esempio nelle produzioni di guarnizioni o tubi in gomma, prodotti a base di PVC e lacche industriali, ma anche in ambiti non industriali, come ad esempio nell’estetica, in quanto contenuti negli smalti per le unghie. La ricerca sull’esposizione professionale a sostanze con queste caratteristiche di pericolosità riveste sempre maggiore importanza ed ha condotto il Parlamento Europeo a proporre un aggiornamento della direttiva 2004/37/CE, dedicata alla protezione dei lavoratori da agenti cancerogeni e mutageni, con l’inserimento anche delle sostanze reprotossiche tra le sostanze di maggiore preoccupazione e che richiedono quindi una gestione specifica di prevenzione del rischio occupazionale.

L’azione dello stress ossidativo. Lo stress ossidativo riflette un disturbo nell’equilibrio tra la produzione e accumulo di specie reattive dell’ossigeno (ROS). I ROS vengono spazzati via dal sistema antiossidante, ma quando sono in concentrazione eccessiva, possono ossidare proteine, lipidi e DNA. L’esposizione ad agenti chimici pericolosi può produrre stress ossidativo. I prodotti di ossidazione che vengono escreti nelle urine sono considerati indicatori di effetto, ed evidenziano la presenza di sintomi precoci o situazioni disfunzionali reversibili che possono essere sfruttati per la prevenzione delle malattie professionali.

La ricerca dei laboratori Inail. Da diversi anni i laboratori Inail Dipartimento Medicina del Lavoro sono impegnati nella ricerca sull’esposizione a ftalati e sull’uso di indicatori di stress ossidativo come indicatori di effetti legati all’esposizione ad agenti chimici. Uno studio effettuato dai laboratori Rischio agenti chimici e sorveglianza sanitaria e promozione della salute in collaborazione con l’IRCCS San Raffaele di Milano su 52 uomini e 60 donne sottoposti ad un trattamento assistito della riproduzione ha confermato che i livelli urinari di biomarcatori dello stress ossidativo sono direttamente correlati con i metaboliti di alcuni ftalati urinari in entrambi i sessi. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Toxics. E’ possibile consultare l’articolo utilizzando il link sotto indicato.

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