ALGORITMO CONTRO GLI INFORTUNI NEI CANTIERI IN LOMBARDIA

21 Maggio 2021

Letizia Moratti vuole introdurre anche in Lombardia un algoritmo che serva per individuare i cantieri più pericolosi e intensificare i controlli per combattere la piaga degli incidenti sul lavoro. «La direzione generale Welfare adotterà, quale strumento ordinario di vigilanza, un algoritmo che consentirà di individuare i cantieri maggiormente a rischio e di sottoporli prioritariamente a controllo — ha spiegato la vicepresidente e assessora regionale al Welfare, partecipando nell’aula del Pirellone alla cerimonia per la Giornata delle vittime degli incidenti sul lavoro e delle malattie professionali — . Questa iniziativa sarà condivisa con l’Ispettorato interregionale del lavoro per la Lombardia e sarà sottoposta anche a livello centrale».

I dati regionali dicono che nel 2020 sono state controllate 26.467 imprese per un totale di 53.597 verifiche. Moratti ha spiegato che «grazie all’anagrafe aggiornata dei cantieri edili possiamo individuare a priori e distinguere le imprese virtuose da quelle problematiche da sottoporre a più stretta sorveglianza».

Il metodo dell’algoritmo è già stato adottato in Veneto dieci anni fa, nell’ambito del Piano nazionale edilizia per individuare i cantieri a maggior rischio. L’algoritmo si avvale delle informazioni presenti del Sistema informativo della Prevenzione Impres@ (Informazione e monitoraggio prevenzione sanitaria) che raccoglie dal 2010 tutti i controlli effettuati dai servizi del Dipartimento di prevenzione delle Ats e i loro esiti. Il sistema serve per individuare le imprese e i cantieri che sono carenti in sicurezza, controllare il territorio con una più ampia copertura, migliorare l’efficienza della vigilanza, intervenire su obiettivi specifici e favorire un sistema integrato della prevenzione.

«La riapertura delle attività economiche non deve tradursi in una recrudescenza degli infortuni — spiega Moratti, preoccupata per l’incremento degli incidenti sul lavoro registrato anche negli ultimi giorni — . Soprattutto il settore edilizio che vedrà un aumento di attività, in seguito all’approvazione dei provvedimenti legislativi come il bonus 110 per cento, non deve essere scenario di accrescimento di infortuni».

In Lombardia, secondo i dati raccolti dalle Ats, dall’1 gennaio al 15 maggio ci sono stati ben 15 infortuni mortali. Di cui 4 solo nella scorsa settimana. Prima dell’inizio dei lavori, il Consiglio regionale aveva accolto le 12 rappresentanze provinciali dell’Associazione nazionale lavoratori mutilati e invalidi del lavoro.

Anche i sindacati sono preoccupati. Cgil, Cisl e Uil chiedono di «fermare le stragi sui luoghi di lavoro». E pretendono dalla Regione di «restituire operatività ai Servizi di prevenzione degli ambienti di lavoro cui spetta la vigilanza sul rispetto delle norme e la prevenzione, rafforzando gli organici e investendo sul personale dedicato ai controlli nelle aziende». E al governo di «rilanciare controlli e ispezioni assumendo subito in Lombardia nuovi ispettori e nuovi medici del lavoro».

La stessa Regione ha ammesso la carenza: «Si è passati da 794 operatori del 2014 ai 683 del 2020», ha fatto i conti Moratti. Per le nuove assunzioni si attingerà ai 30 milioni di euro ricavati dalle sanzioni alle imprese. Verrà completata l’acquisizione prevista di 45 tecnici della prevenzione e di esperti con contratti di collaborazione (chimici, biologi, ingegneri). Per i sindacati  “la sicurezza sul lavoro è un diritto fondamentale” e pretendono che si “faccia il necessario per garantire un lavoro sicuro per tutte e tutti”

Dal quotidiano ” Repubblica”

Comments (2)

  1. MARCO DE DONNO

    Va bene tutto quando è nella direzione di una maggiore salute e sicurezza per i Lavoratori. Però l’impressione è che ci si stia sempre più involvendo verso una visione punitiva e per contro sempre meno attenta a dare buone informazioni prima di tutto alle Imprese.
    Quando ho fondato la mia azienda, alla metà degli anni Novanta avevo paradossalmente una possibilità di interlocuzione con gli organi preposti migliore di quella di oggi. Avevo per esempio la possibilità di ricevere dati statistici annuali sugli eventi rilevanti in riferimento a molto specifiche lavorazioni e non genericamente per macrosettori; potevo cioè (all’epoca ancora poco esperto) farmi una idea di come su scala generale le singole e specifiche attività lavorative che io svolgevo erano colpite da incidentalità e ciò indubbiamente migliorava molto la mia capacità di valutazione del rischio. Non credo che sia solo una mia personale impressione quando lamento che man mano negli anni queste informazioni sono diventate di sempre più difficile accesso e di sempre più generica articolazione.
    Sembra quasi che ci facciano impressione solo gli incidenti mortali, ma è di ben poco aiuto sentirsi solo ripetere che in edilizia si muore (e si muore assurdamente troppo) per cadute dall’alto o schiacciamenti vari. Molto più utile sarebbe per me avere il riscontro nazionale (per confronto rispetto alla mia esperienza personale, a quella dei miei Dipendenti e dei miei Consulenti) sui piccoli e piccolissimi eventi (la distorsione, la piccola lacerocontusione etc. etc.) di chi fa scavo meccanico a sezione obbligata piuttosto di chi stende intonaco o demolisce piastrelle, perché l’esperienza mi ha insegnato che l’attenzione ai fatti minori declinata nella specificità dei contesti d’intervento è un segnale ed una guida più che importante nella gestione concreta della sicurezza e per la crescita della sua “cultura”.
    Però magari mi sbaglio.

  2. Alessandro Guerri

    Buongiorno Ho letto con interesse il suo commento e la ringrazio del contributo. Tuttavia noi non conosciamo esattamente il meccanismo con cui è stato predisposto questo algoritmo che potrebbe aiutare i colleghi della ats a concentrare le loro energie su situazioni almeno potenzialmente più pericolose.Ci aspetteremmo anche sempre il buon senso degli ispettori nella applicazione della normativa vigente.
    Dott Alessandro Guerri
    Specialista in medicina del lavoro

Leave a comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.