FFP2 SI… MA TAROCCHE

1 Marzo 2021

Da huffpost.it

Non tutte le mascherine Ffp2 in commercio funzionano come dovrebbero. Lo sostiene sul Corriere della Sera una società internazionale di import-export dell’Alto Adige, che ha commissionato una serie di test sui dispositivi di protezione individuale importati dall’Asia.

La verifica è stata effettuata su circa una ventina di modelli certificati con il marchio CE2163, codice rilasciato dalla Universalcert, un laboratorio di Istanbul, in Turchia.

Secondi i dati riportati dall’azienda, la maggior parte delle mascherine non avrebbe superato la prova del cloruro di sodio e dell’olio paraffina, per verificarne la capacità di filtraggio, mentre alcune non sono state nemmeno in grado di contenere il respiro.

I due legali rappresentanti della società altoatesina sottolineano che dall’inizio della pandemia sono stati sempre di più i clienti che hanno richiesto di importare mascherine dall’Asia, prodotti che però non sempre forniscono le garanzie richieste:

“Il punto è che la maggior parte del materiale in commercio non corrisponde alle certificazioni“.

Ancora sulle pagine del Corriere, Pierangelo Clerici, presidente dell’Associazione Microbiologi Clinici italiani, spiega il percorso che deve essere fatto dai prodotti sanitari per poter essere immessi sul mercato europeo, sottolineando che “purtroppo non esiste un percorso di controllo a livello centrale” e che invece sarebbero opportuni enti di certificazione per le mascherine come l’Ema in Europa e all’Aifa in Italia per vaccini e farmaci.

“L’epidemia ha mostrato tutti i limiti del marchio CE. Sarebbe opportuno che il marchio CE non fosse solo l’acquisizione di un’autocertificazione, ma fosse una valutazione reale a monte di quanto dichiarato dalle aziende”.

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