COME DISTINGUERE UNA ANOSMIA DA COVID

19 Agosto 2020
Da il corriere della sera

La perdita dell’olfatto che può accompagnare il coronavirus è unica e diversa da quella vissuta da qualcuno con un «brutto» raffreddore

Caratteristiche peculiari

Lo dimostra una ricerca effettuata su 30 volontari da Carl Philpott dell’Università dell’East Anglia in Gran Bretagna. Le persone prese in esame erano così divise: 10 con Covid-19, 10 con un «brutto» raffreddore e 10 sane senza sintomi di raffreddore o influenza. La perdita dell’olfatto era molto più profonda nelle persone con Covid-19, cioè erano meno in grado di identificare gli odori. Di solito – è stato stimato – è una perdita improvvisa e grave e non si accompagna a naso chiuso o naso che colala maggior parte delle persone colpite da coronavirus può ancora respirare liberamente. «Sembra che ci siano davvero caratteristiche specifiche che distinguono il coronavirus dagli altri virus respiratori. Questo è molto importante perché significa che i test dell’olfatto e del gusto potrebbero essere utilizzati per separare pazienti con Covid-19 e persone con un raffreddore o influenza normali», scrivono gli autori dello studio.

Fare test a casa

Un altro segno caratteristico del Covid sembra essere, insieme alla perdita dell’olfatto, quella del gusto: anche in questo caso le differenze tra la «normale» perdita di gusto dovuta a congestione nasale e il sintomo del coronavirus paiono essere abbastanza marcate: in particolare, i pazienti affetti da coronavirus con perdita del gusto non sono davvero in grado di distinguere tra amaro o dolceGli esperti sospettano che questo sia dovuto al fatto che il virus pandemico colpisce le cellule nervose direttamente coinvolte con l’olfatto e la sensazione del gusto. Gli autori della ricerca esortano chiunque abbia questi sintomi ad auto isolarsi e sottoporsi a un tampone. Anche i membri della famiglia dovrebbero isolarsi per prevenire una possibile diffusione. «Chi sospetta un contagio potrebbe anche – continuano gli scienziati – fare da solo test dell’olfatto e del gusto a casa usando prodotti come caffè, aglio, arance o limoni e zucchero»

I sensi dell’olfatto e del gusto ritornano normali entro poche settimane nella maggior parte delle persone che si riprendono dal coronavirus.

Il sintomo in più della metà dei positivi

I principali sintomi del coronavirus sono: febbre sopra i 37,5 gradi, tosse secca continua e affaticamento. Raffreddore, o meglio, congestione nasale classica non è comune nel Covid-19, come invece paiono la perdita di gusto e olfatto. Uno studio pubblicato su Nature, che haanalizzato i disturbi riportati dai pazienti nel Regno Unito, ha calcolato che 6 positivi su 10 hanno sofferto di perdita dell’olfatto, in alcuni casi associata ad alterazione del gusto (disgeusia); ma sono stati descritti casi di anosmia anche come unico segnale di positività al coronavirus. Un altro studio, italiano, condotto «sul campo» dall’Università Statale di Milano e coordinato da Massimo Galli, direttore del dipartimento di Malattie infettive dell’Ospedale Sacco, ci dice che in realtà questi disturbi possono rappresentare campanelli di allarme dell’infezione in arrivo, perché molto spesso vengono riportati già nella fase precoce della malattia e colpiscono soprattutto giovani e donne. E il problema è tutt’altro che raro: colpirebbe un paziente su tre.

Leave a comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.