INFORMATORI MEDICO SCIENTIFICI E FASE 2COVID

6 Luglio 2020

Da aboutpharma

Informazione medico-scientifica

Uno dei nodi più intricati della fase due riguarda l’attività di informa­zione scientifica, al centro del di­battito tra industria e parti socia­li. Tanto che lo scorso 13 maggio, Farmindustria e le organizzazioni sindacali Filctem, Cgil-Femca, Cisl Uiltec hanno diffuso una nota con­giunta, in cui sollecitano Governo ed enti locali a garantire un quadro uniforme della ripresa delle attività di informazione diretta.

Gli attori coinvolti – si legge nella nota– hanno condiviso che l’infor­mazione medico scientifica, coe­rentemente con il diritto/dovere di informazione che spetta alle impre­se farmaceutiche, riveste un ruolo fondamentale per tutti gli operatori sanitari e per la salute della popo­lazione, oltre che per l’occupazione di elevata qualità, che unisce com­petenze tecniche e relazionali.

Informazione da remoto

Nell’attuale contesto emergenziale – continua la nota – le imprese del farmaco stanno garantendo la con­tinuità dell’informazione scientifi­ca adottando modalità di confronto da remoto, secondo le disposizioni impartite dalle autorità istituziona­li di livello nazionale e locale. Modalità di lavoro che, anche se in questo momento storico risulta il principale canale di interfaccia con gli operatori sanitari, le parti con­dividono non porsi in alternativa all’attività di informazione scienti­fica diretta, quanto piuttosto come eventuale strumento complementa­re e quindi integrativo della stessa.

Verso un ritorno all’informazione diretta

In vista di una quanto più prossima ripresa delle attività di informazio­ne scientifica diretta – prosegue la nota – si registrano, inoltre, provve­dimenti non coordinati a livello lo­cale sia sotto il profilo delle moda­lità di svolgimento dell’attività e sia riguardo alle indicazioni temporali, per un ritorno sicuro e graduale alla normalità. Pertanto – conclude il documento – le parti, avviando un percorso di confronto continuo per monitorare gli sviluppi sul tema sollecitano an­che attraverso incontri dedicati, che Governo ed enti locali possano:

  • garantire, specie nella fase emergenziale, approcci omoge­nei nei contesti regionali, per fa­cilitare lo svolgimento da remoto dell’attività di informazione me­dico scientifica;
  • avere un quadro possibilmen­te uniforme o comunque ben definito, sulla base di parametri scientifici, della ripresa delle at­tività di informazione medico scientifica diretta
  • definire, in maniera uniforme, le misure a carattere temporaneo di prevenzione e per lo svolgi­mento dell’attività diretta, quali condizioni per la massima tutela e sicurezza dei lavoratori, medici e pazienti

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