SICUREZZA SUL LAVORO -BANDO ISI : ATTENZIONE ALLE PROCEDURE

7 Gennaio 2020

 

Da il Sole 24ore di Mauro Pizzin

Stavolta i soldi sul tavolo ammontano a 251 milioni, meno dei 370 dello scorso anno, ma più che sufficienti per fare ancora una volta del Bando Isi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, varato dall’Inail e giunto alla decima edizione, un importante canale di finanziamento alle imprese. A ingolosire sono i contributi in conto capitale fino a 130mila euro che possono coprire fino al 65% delle spese sostenute per ogni progetto ammesso, ma grande attenzione va messa nel rispettare le procedure di accesso al Bando, caratterizzate da più step.

Gli Assi di finanziamento
Anche per il Bando Isi 2019 sono cinque gli assi di finanziamento: l’Asse 1 (Isi Generalista) con poco più di 96 milioni, di cui 94 per i progetti di investimento e 2 per i progetti di adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale; l’Asse 2 (Isi Tematica), con 45 milioni per la riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi; l’Asse 3 (Isi Amianto) da 60 milioni per bonifica da materiali contenenti amianto; l’Asse 4 (Isi Micro e Piccole Imprese) con 10 milioni per micro e piccole imprese operanti nella fabbricazione mobili e nella pesca; l’Asse 5 (Isi Agricoltura) da 40 milioni per le micro e piccole imprese agricole, di cui 7 per gli agricoltori under 40 organizzati anche in forma societaria.

I soggetti interessati
Destinatari degli incentivi sono le imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di commercio, nonché gli enti del terzo settore, anche non iscritti al registro delle imprese ma censiti negli albi e registri nazionali, regionali e delle Province autonome per i progetti di riduzione del rischio da movimentazione dei carichi.

L’iter procedurale
Nel caso del Bando Isi si applica la procedura valutativa a sportello, articolata in tre fasi, le cui date saranno pubblicate sul portale Inail entro il 31 gennaio 2020 . Le domande vengono registrate e valutate sulla base dell’ordine cronologico di presentazione, con risorse erogate fino all’esaurimento dei fondi disponibili. Perché la domanda sia valutabile va preliminarmente superata una soglia minima di ammissibilità, pari a 120 punti, definiti sulla base di una serie di elementi – fra cui le dimensioni aziendali, la lavorazione svolta, la tipologia d’intervento e la condivisione con le parti sociali – da evidenziare in un modulo informativo a cui il richiedente accederà via web e in cui saranno inseriti dati relativi all’azienda e al progetto.

Punteggio minimo e caricamento
Le imprese che abbiano raggiunto o superato la soglia minima di ammissibilità e abbiano salvato la propria domanda potranno effettuare il download del codice identificato rilasciato tramite una specifica procedura informatica e che andrà utilizzato il giorno dell’invio telematico. L’utilizzo del codice, limitando l’inoltro solo agli elementi identificativi della domanda, secondo l’Inail riduce significativamente l’utilizzo delle risorse elaborative e il rischio di sovraccarico dei sistemi.

Il Click day e la «domanda sfida»
Il momento topico e che in passato è stato più volte oggetto di critiche è quello del cosiddetto Click day, solitamente programmato per la seconda metà di giugno. Il giorno dell’operazione ogni azienda dovrà inserire il proprio codice, caratterizzato da una lunga stringa di caratteri, e cliccare la conferma in un sito web che verrà aperto solo all’orario prestabilito.
L’ordine cronologico di inserimento del codice deciderà la graduatoria quindi sarà fondamentale essere più veloci degli altri altrimenti si perderà ogni accesso ai finanziamenti: un’eventualità particolarmente probabile soprattutto per l’Isi generalista (Asse 1) e l’Isi agricoltura (Asse 5), in cui il rapporto tra domande presentate e risorse a disposizione è più sbilanciato.

Attacchi informatici e robot
Come detto, l’Inail per questa operazione non si serve del suo portale, ma di una piattaforma esterna, e condiziona l’inserimento della stringa al superamento di uno o più semplici quesiti, della medesima difficoltà per tutti i concorrenti, con l’obiettivo è prevenire attacchi informatici e bloccare l’uso di strumenti automatizzati per l’invio multiplo del codice identificativo. Una cautela necessaria, considerato che la posta in gioco ha portato anche alla creazioni di siti a pagamento per formare “cliccatori” in grado di chiudere l’operazione a tempo record.

I controlli successivi
Le imprese che avranno superato il Click day dovranno stare attente a rispettare le tempistiche previste per gli adempimenti successivi, fra cui l’invio della documentazione a completamento della domanda online entro e non oltre 30 giorni dal quello successivo alla pubblicazione degli elenchi provvisori, pena la decadenza della domanda stessa, con subentro di altra impresa prima non ammessa per mancanza di risorse disponibili. Questi controlli portano mediamente alla bocciatura di circa un decimo dei progetti presentati, con la creazione di residui reimmessi nel circuito del Bando interessato o in quelli successivi.

I tempi di realizzazione del progetto
Una volta pubblicati gli elenchi definitivi, infine, in caso di accoglimento della domanda l’intervento finanziato andrà realizzato e rendicontato entro 12 mesi dalla data di ricezione della comunicazione di esito positivo della verifica, ma è possibile chiedere uno spostamento motivato del termine fino a un massimo di 6 mesi

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