SICUREZZA SAFETY TU 81/08

BANDO INAIL 2019 :370 MILIONI PER INCREMENTARE LA SICUREZZA

DA IL GIORNALE DELLA PMI

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Il bando Isi 2018, pubblicato nella Gazzetta ufficiale, mette a disposizione delle imprese che vogliono investire in sicurezza quasi 370 milioni di euro di incentivi a fondo perduto. È l’importo più alto delle nove edizioni dell’iniziativa dell’Inail, che a partire dal 2010 ha stanziato complessivamente più di due miliardi di euro per contribuire alla realizzazione di progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

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De Felice: “Iniziativa unica in Italia e in Europa”. “Il bando Isi – spiega il presidente dell’Inail, Massimo De Felice – è un’iniziativa ormai strutturale unica a livello nazionale per la concessione di finanziamenti in conto capitale, che non ha eguali neppure in Europa. Organizzarla è complesso, ma con ogni nuova edizione stiamo cercando di semplificare il più possibile la procedura: per aiutare le aziende a individuare gli interventi per cui richiedere gli incentivi, ottimizzare l’utilizzo dei fondi e aumentare la partecipazione”.

Lucibello: “Con la redistribuzione delle risorse allargata la platea dei beneficiari”. Come sottolineato dal direttore generale dell’Istituto, Giuseppe Lucibello, “il nuovo meccanismo di redistribuzione delle risorse stanziate ma non assegnate introdotto l’anno scorso ha permesso di accedere ai finanziamenti a un numero maggiore di imprese. Il considerevole incremento dei fondi messi a disposizione con il bando 2018, ci consentirà di sostenerne ancora di più, con ricadute positive sulla salute e sicurezza dei lavoratori e, di conseguenza, anche sul sistema del welfare e sulla società”.

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Di Maio: “Il governo in prima linea per la prevenzione”. “Come governo siamo impegnati in prima linea sulla sicurezza nei luoghi di lavoro – sottolinea il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio – Il Bando Isi è un impegno importante che aiuta concretamente le aziende a investire in sicurezza. Puntiamo come esecutivo a trasmettere il messaggio che realizzare processi di prevenzione del rischio diventi sempre più il modus operandi dell’agire aziendale, oltre le prescrizioni normative, come elemento culturale dell’impresa”.

Centinaio: “Un’agricoltura moderna è innanzitutto un’agricoltura sicura”. Per il ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio, “attraverso questo bando, che vede impegnati 35 milioni di euro per il comparto agricoltura, sarà possibile ammodernare il parco macchine in uso, aumentando così i livelli di sicurezza sul lavoro, molto spesso condizionati da dispositivi vecchi e non revisionati. Occorre, soprattutto in agricoltura, fare riferimento a tecnologie innovative che permettano di fare quel salto di qualità già realtà nel resto d’Europa. Un’agricoltura moderna e innovativa è innanzitutto un’agricoltura sicura”.

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La ripartizione dei fondi. Come nell’edizione precedente, i fondi del bando Isi 2018 sono suddivisi in cinque assi di finanziamento, differenziati in base ai destinatari e alla tipologia dei progetti che saranno realizzati. Nel dettaglio, all’Asse 1 (Isi Generalista) sono assegnati 182.308.344 euro, suddivisi in 180.308.344 euro per i progetti di investimento e due milioni per i progetti di adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale. Per l’Asse 2 (Isi Tematica) sono a disposizione 45 milioni di euro, destinati a sostenere la realizzazione di progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi. Lo stanziamento dell’Asse 3 (Isi Amianto), per progetti di bonifica da materiali contenenti amianto, è pari a 97.417.862 euro, mentre per i progetti che rientrano nell’Asse 4 (Isi Micro e Piccole Imprese), che quest’anno riguarda le micro e piccole imprese operanti nei settori della pesca e del tessile, abbigliamento, pelle e calzature, sono disponibili 10 milioni. Gli incentivi dell’Asse 5 (Isi Agricoltura), per progetti per le micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli, anche in questo bando sono pari a 35 milioni di euro, suddivisi in 30 milioni per la generalità delle imprese agricole e cinque milioni riservati ai giovani agricoltori under 40, organizzati anche in forma societaria.

Il contributo può coprire fino al 65% delle spese sostenute. Il contributo sarà erogato in conto capitale e può coprire fino al 65% delle spese sostenute per ogni progetto ammesso, sulla base dei parametri e degli importi minimi e massimi specificati dal bando per ciascun asse di finanziamento. Rispetto a un anno fa, la novità principale è rappresentata dall’introduzione del sub-asse di finanziamento da due milioni di euro dedicato specificatamente ai progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale, con l’obiettivo di aumentare in modo significativo la diffusione di questi interventi di prevenzione. La platea dei destinatari degli incentivi Inail comprende le imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura. È stata confermata, inoltre, la possibilità per gli enti del terzo settore, anche non iscritti al registro delle imprese ma censiti negli albi e registri nazionali, regionali e delle Province autonome, di accedere al secondo asse di finanziamento dedicato ai progetti di riduzione del rischio dovuto alla movimentazione dei carichi.

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Le tappe della procedura. La presentazione delle domande di accesso agli incentivi avverrà, come per i bandi precedenti, in modalità telematica, attraverso una procedura “valutativa a sportello” articolata in tre fasi. A partire dal prossimo 11 aprile le aziende interessate avranno tempo fino alle ore 18 del 30 maggio 2019 per compilare e salvare la propria domanda nella sezione “Servizi online” del sito Inail. Seguirà l’inoltro della domanda online nei giorni e orari di apertura dello sportello informatico (il cosiddetto “click day”), che saranno pubblicati sul sito dell’Istituto a partire dal 6 giugno 2019. Le imprese collocate in posizione utile per accedere al contributo dovranno poi confermare la domanda inserita online, tramite l’invio della documentazione indicata nell’avviso pubblico per la specifica tipologia di progetto.

Informazioni e supporto qualificato all’utenza. Per ottenere informazioni e assistenza è possibile contattare il contact center Inail al numero 06.6001, utilizzabile sia da rete fissa sia da rete mobile secondo il piano tariffario del proprio gestore telefonico.

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OIRA PER GLI ACCONCIATORI

Elimina i rischi con lo strumento OiRA: una nuova infografica per gli acconciatori

Lo strumento di valutazione interattiva dei rischi online  (OiRA) introduce una nuova infografica rivolta agli acconciatori, che sono invitati a valutare i rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro e a intraprendere misure preventive.

L’infografica descrive in sintesi la semplici fasi per poter condurre una valutazione partecipativa del rischio con OiRA. Dalla preparazione e individuazione dei rischi principali nel settore degli acconciatori a un piano di prevenzione recante suggerimenti pratici per un ambiente di lavoro più sano e più sicuro.

Consulta l’infografica nella tua lingua e prova lo strumento OiRA destinato al settore degli acconciatori a livello nazionale .

RISCHIO CHIMICO IN AMBITO PORTUALE : NUOVO MANUALE INAIL

DA INAIL.IT

l manuale ha le sue premesse nel progetto cofinaziato dall’Inail e l’Autorità Portuale di Ravenna e realizzato con la collaborazione dell’Università di Bologna, dello SPSAL di Ravenna, di tutte le aziende portuali, del Coordinamento RSPP e degli RLS di sito e dei Chimici del Porto di Ravenna.

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L’intendimento è stato quello di fornire un significativo contributo alla conoscenza del rischio chimico, attraverso una migliore valutazione dei rischi associati alle operazioni di sbarco delle merci, in modo da prevenire gli incidenti che in questi casi possono essere molto pericolosi. Con la pubblicazione si intende mettere il modello a disposizione delle realtà portuali che svolgono attività analoghe, nella convinzione che la diffusione della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro anche in queste ambito possa contribuire all’incremento dei livelli di salute e sicurezza a garanzia dei lavoratori.

Prodotto: Volume
Edizioni: Inail –  2018
Disponibilità: Sì – Consultabile anche in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

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SICUREZZA SUL LAVORO : QUATTROMILA IMPRESE IN ITALIA

DA impresacity.it

Imprese nei settori legati alla sicurezza sul lavoro: oltre 4 mila in Italia, mille in Lombardia. +85% in Italia in dieci anni, + 89% in Lombardia.

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Le imprese nei settori legati alla sicurezza sul lavoro, che aiutano a mettersi in regola, sono 4 mila in Italia, mille in Lombardia, 380 a Milano. Un settore che quasi raddoppia nel corso degli ultimi dieci anni, +85% in Italia, +89% in Lombardia, + 103% a Milano.
Sono ancora di più le localizzazioni, considerando le diverse sedi della stessa impresa, 5458 in Italia, di cui 1.410 in Lombardia e 526 a Milano. Sono circa 13 mila gli addetti in Italia, di cui oltre 2 mila in Lombardia.
In Lombardia ci sono 1.000 imprese (2.425 addetti). Dopo Milano con 380 imprese (+103% in dieci anni) e 961 addetti ci sono Brescia (163, +106%, 336 addetti), Bergamo (95, +116%, 231), Monza e Brianza (86, +146%, 127 addetti), Varese (68, +21%, 146 addetti).
In Italia; a Roma ci sono 361 imprese, +125% in dieci anni e quasi 4 mila addetti), a Torino 206, +35% con 493 addetti, a Napoli 115, +150% con 194 addetti. Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi e di Innovhub Stazioni Sperimentali per l’Industria su dati Registro imprese al terzo trimestre 2018.

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NUOVO OPUSCOLO INAIL AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Agenti chimici pericolosi

L’opuscolo, a carattere divulgativo e generale, è indirizzato sia ai lavoratori sia ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS).

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Si propone di illustrare i pericoli e i rischi derivanti dall’utilizzo di agenti chimici alla luce delle recenti normative europee e nazionali (Regolamento europeo 1907/2006 – Reach) anche in tema di classificazione, etichettatura e imballaggio di sostanze e miscele chimiche (Regolamento europeo 1272/2008 – CLP).

Prodotto: Volume
Edizioni: Inail –  2018
Disponibilità: Sì – Consultabile anche in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

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VADEMECUM ALLA RIDUZIONE DEL TASSO MEDIO TARIFFE INAIL 2019

 dal sito https://blog.tuttocarrellielevatori.it
― L’Inail ha reso note le procedure e le modalità di compilazione per la richiesta che andrà presentata entro il 28 febbraio 2019

Le aziende che hanno effettuato interventi volti a migliorare le condizioni di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, possono beneficiare della riduzione del tasso medio di tariffa, da parte dell’INAIL. L’Istituto ha infatti definito gli interventi che rientrano nella concessione del beneficio, individuando la documentazione utile che ne provi l’attuazione.

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Per avere accesso alla riduzione, le aziende che avessero attuato migliorie dovrà presentare un’istanza compilando il modulo OT24, reso noto insieme alla relativa Guida di Compilazione. La domanda potrà essere presentata esclusivamente online, accedendo ai servizi del sito www.inail.it entro e non oltre il termine del 28 febbraio 2019, pena l’ammissibilità.

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Modello OT24 e suddivisione settoriale degli interventi

Il modello OT24, disponibile per chi abbia migliorato le condizioni di sicurezza e igiene dei luoghi di lavoro fa riferimento agli interventi relativi all’anno solare 2018 suddivisi in 5 sezioni:

  • Interventi di carattere generale
  • Interventi di carattere generale ispirati alla responsabilità sociale
  • Interventi trasversali
  • Interventi settoriali generali
  • Interventi settoriali

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Ad ogni tipologia di intervento è assegnato un punteggio e per l’accesso alla riduzione del tasso medio di tariffa, è necessario avere eseguito interventi la cui somma di punteggio non sia inferiore a 100. Il punteggio è stato tarato in relazione alle dimensioni delle aziende richiedenti (grandi, medie, piccole e micro imprese) ed è previsto un numero differente di condizioni e di interventi da porre in essere a seconda della dimensione aziendale. Alle micro e piccole aziende, ad esempio, vengono richieste migliorie numericamente inferiori rispetto alle imprese di grandi e medie dimensioni.

Nel modello OT24, l’azienda dichiara di essere a conoscenza che il beneficio venga concesso dall’Istituto previo accertamento di tutti gli obblighi sia contributivi che assicurativi oltre che subordinata all’osservanza delle norme per la prevenzione degli infortuni. E’ fatta salva, inoltre, la possibilità da parte dell’INAIL di procedere anche in sede di istruttoria o successivamente alla verifica di quanto dichiarato dall’azienda richiedente.

Com’è calcolata la riduzione del tasso medio di tariffa?

La riduzione del tasso medio di tariffa viene determinata in funzione del numero di dipendenti rispetto al periodo di riferimento, secondo lo schema:

Fino a 10 lavoratori: riduzione al 28%
Da 11 a 50: riduzione al 18%
Da 51 a 200: riduzione al 10%
Oltre 200: riduzione al 5%

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Come avviene la comunicazione di accoglimento della domanda?

L’accoglimento ed il rigetto dell’istanza, debitamente motivati, vengono comunicati al datore di lavoro, attraverso PEC entro e non oltre 120 giorni dalla data di presentazione della domanda. Nel caso in cui l’istanza presentata venga accolta, il riconoscimento della riduzione ha effetto per l’anno in corso alla data di presentazione ed è applicata al momento della regolazione del premio assicurativo dello stesso anno.

Qualora in qualsiasi momento l’Inail dovesse riscontrare l’azienda mancante di requisiti, l’Istituto procederà all’annullamento della riduzione e alla richiesta di integrazione dei premi dovuti, oltre che all’applicazione di sanzioni.

Il modulo OT24 può essere scaricato al seguente link: https://www.inail.it/cs/internet/docs/mod-ot24-anno-2018.pdf

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EMOB 2018, 2^ CONFERENZA DELLA MOBILITA’ ELETTRICA

Da regione.lombardia.it

Tutti ai nastri di partenza rigorosamente però con veicoli elettrici a Milano . Infatti  quest ‘ anno , la Conferenza nazionale della mobilità elettrica si svolgerà nella città meneghina presso Palazzo Lombardia con tre giorni di conferenze, workshop, eventi.

Si parte giovedì 27 settembre con la presentazione della “Carta Metropolitana della Mobilità Elettrica”, il documento conclusivo dell’edizione 2017 contenente soluzioni pratiche per rendere i Comuni a misura dei veicoli a batterie.

Venerdì 28 settembre sarà dedicato ai workshop operativi per un futuro pulito: una giornata tecnico-scientifica con i responsabili di atenei, associazioni, centri di ricerca e di un qualificato comitato scientifico per illustrare e definire le soluzioni più efficaci per migliorare la qualità dell’aria delle nostre città.


Tra i temi dibattuti nei convegni ci saranno l’analisi dei costi di “rifornimento” e delle modalità di pagamento in Europa, nonché la disamina di norme e regolamenti comunali per consentire il diritto alla ricarica pubblica e privata.

Altre tematiche affrontate riguarderanno la logistica urbana con veicoli a zero emissioni, le proposte di condivisione dei mezzi di trasporto e le soluzioni per sfruttare le batterie dei veicoli elettrici come supporto alla rete energetica e per garantire un corretto riutilizzo o riciclo degli accumulatori a fine vita.

La manifestazione si chiude sabato 29 settembre con il raduno elettrico e i test drive di alcune macchine elettriche.
Nelle sale di Palazzo Lombardia si potrà dialogare con esperti e possessori di veicoli elettrici per scoprire i modelli elettrici che verranno, gli incentivi diretti e indiretti disponibili, le modalità di ricarica e i vantaggi del guidare con la “scossa”.

Nella piazza e nelle aree adiacenti ci sarà la possibilità di ammirare le 500 vetture a emissioni zero attese per il raduno nazionale. Ma si potrà pure accedere ai test drive di auto, moto, scooter e bici a pedalata assistita per provare in prima persona il piacere di viaggiare in silenzio nel rispetto dell’ambiente e della salute.

Durante tutta la manifestazione in Piazza Città di Lombardia saranno esposte auto, mezzi da lavoro, mezzi di trasporto pubblico, mezzi nautici, tutti rigorosamente ad alimentazione elettrica.

OBIETTIVI DELLA CONFERENZA

Le statistiche evidenziano l’arretratezza del nostro Paese nel settore e rendono ancora più urgenti l’avvio di iniziative per favorire la conversione verso i modello a zero emissioni.

Immatricolazioni auto elettriche Europa - Fonte Cei-Cives
Immatricolazioni auto elettriche Europa – Fonte Cei-Cives

Con l’elettrico è un altro “clima”

In tema di cambiamenti climatici l’obiettivo fissato dall’Unione Europea con l’Accordo di Parigi è di ridurre entro il 2030 le emissioni di gas serra del 40% rispetto al 1990 per mantenere il surriscaldamento globale entro 1,5-2 gradi centigradi nei confronti dell’era pre-industriale.
Un traguardo al quale il settore trasporti italiano potrebbe contribuire con un taglio del 35,3% delle emissioni di CO2 con una serie di soluzioni, compresa la conversione elettrica del parco veicoli.
A rendere evidente i possibili vantaggi della diffusione di veicoli elettrici è il grafico con riportate le emissioni equivalenti di CO2 per ogni tecnologia calcolate in base al sistema WTW (well to whell, dal pozzo alla ruota), ossia comprensiva non solo delle emissioni di scarico, ma pure di quelle rilasciate durante l’intero ciclo produttivo del carburante, dall’estrazione, alla trasformazione e al trasporto.

Emissioni di CO2 per tecnologia di auto – Fonte RSE
Emissioni di CO2 per tecnologia di auto – Fonte RSE

Liberare le città dagli inquinanti

Più rilevante il contributo della mobilità elettrica nel miglioramento della qualità dell’aria delle nostre città. Secondo ricerche citate da Utilitalia il traffico urbano è tra le principali cause di inquinamento atmosferico con la mobilità privata a contribuire per il 50% delle emissioni di NO2 (biossido di azoto) e per il 13% di quelle di PM2.5 (particolato fine).


Con l’esito che molte delle nostre città sono fuorilegge per concentrazioni di elementi nocivi come rimarca il Rapporto Mal’Aria 2018 di Legambiente: in 39 capoluoghi di provincia si sono registrati superamenti del limite europeo di 35 giorni oltre la soglia 50 microgrammi/metro cubo di concentrazione di polveri sottili. E il rilevamento per gli altri inquinanti non è molto più confortante per la salute pubblica.

Lo conferma pure lo studio dell’Agenzia Europea dell’Ambiente che vede l’Italia detenere il primato europeo dei decessi prematuri dovuti all’inquinamento atmosferico con oltre 80mila casi/anno.
Un contesto nel quale sostituire l’attuale parco circolante, composto per oltre il 90% da veicoli a benzina e diesel (dei quali oltre 9 milioni di veicoli Euro 0, Euro 1 ed Euro 2, e oltre 6 milioni di Euro 3), con modelli a batterie potrebbe fornire un contributo rilevante al miglioramento della qualità dell’aria come dimostra il grafico che riportiamo.

Emissioni inquinanti per tecnologia di auto - Fonte RSE
Emissioni inquinanti per tecnologia di auto – Fonte RSE

La seconda vita delle batterie

Con la diffusione delle auto elettriche a destare preoccupazione ambientale è l’elevato numero di batterie da smaltire a fine vita. Un problema che Cobat vuole tramutare in opportunità creando un percorso virtuoso di economia circolare. Le strade previste a fine vita delle batterie sono due: il riciclo e il riuso.


Sul primo fronte Cobat sta lavorando con il Consiglio Nazionale delle Ricerche per individuare una tecnologia ambientalmente ed economicamente sostenibile per il riciclo le batterie al litio. Aggiornamenti sugli studi in corso, che dovrebbero concludersi entro la fine del 2018, saranno svelati a e_mob, dove si parlerà pure della possibilità di allungare la vita delle batterie.
Un progetto condotto con Enel e Class Onlus e con il supporto di CNR e Politecnico di Milano, per riutilizzare gli accumulatori che, pur avendo ormai una capacità di carica troppo bassa per alimentare un’automobile, possono essere ripristinati e riassemblati in pacchi per lo stoccaggio di energia da fonti rinnovabili.
Una strategia che può divenire un’opportunità visto che secondo Avicenne Energy nel 2025 in Italia sarà disponibile un quantitativo di batterie tali da coprire una potenza di 50 MWh con un trend di 150 MWh per il 2030.

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Per consultare il programma e iscriversi ai convegni www.emob2018.it 

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TECO MILANO SICUREZZA SUL LAVORO DA 20 ANNI

Buon compleanno Teco Milano. NEL 2018 TECO MILANO compie 20 anni . Due decenni dedicati alla sicurezza sul lavoro ed alla medicina occupazionale. Scopri perchè piu’ di 750 aziende ci hanno già scelto. Scopri con noi perchè affidarsi a personale competente e specializzato in safety.

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SICUREZZA IN STRADA HIGH TECH

Risultati immagini per beatles abbey road surf teco milanoAttraversare la strada sulle strisce pedonali come facevano i Beatles in Abbey Road ma in piena sicurezza  e in high tech !! Una piccola lenta rivoluzione viabilistica quella lanciata da un piccolo comune del comasco quello di San Fermo della Battaglia dal 2017. Il comune, a due passi da Como, ha inaugurato circa un anno fa  le prime strisce pedonali più intelligenti d’Italia. Un sistema  semplice e geniale per garantire la sicurezza dei pedoni. Con il buio le zebre si illuminano (con luci rigorosamente Led) ogni volta che un pedone si appresta ad attraversare la strada, individuato da due telecamere. Un segnale luminoso per gli automobilisti che passano per piazza XXVII Maggio, sulla Garibaldina. Il progetto opera di una ditta dell’Alessandrino, la Blindo office energy  , è stato appoggiato anche dalla polizia locale del paese. Da San Fermo  le strisce Smart sono ora arrivata alla capitale in Via Amba Aradam  che si é dotata da pochi giorni di un analogo sistema luminoso..sicurezza in strada high tech.

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PUBBLICAZIONE INAIL :LAVORI SU IMPIANTI ELETTRICI A BASSA TENSIONE

Nuova pubblicazione dell’Inail sulle problematiche di sicurezza per i lavoratori addetti ad interventi su impianti elettrici a bassa tensione

Lavori su impianti elettrici in bassa tensione

Il rischio elettrico è qualcosa a cui la maggior parte dei lavoratori sono esposti solo a seguito del venir meno delle barriere di sicurezza di cui sono stati dotati in fase realizzativa gli impianti o le apparecchiature, pertanto solo a seguito di un’errata realizzazione o di incuria nell’usoImmagine Lavori su impianti elettrici in bassa tensione

Vi sono invece lavoratori, come quelli che si occupano dell’esercizio, della manutenzione o delle verifiche dei sistemi elettrici, che hanno particolarmente a che fare con il rischio elettrico durante l’attività lavorativa.
Il Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro (d.lgs. 81/2008 e s.m.i.) dedica un intero “Capo” (il III del Titolo III) all’attenzione che il datore di lavoro deve dedicare alla riduzione del possibile rischio elettrico.
Con la pubblicazione del d.lgs. 81/2008 e delle norme CEI 11-15 e CEI 11-27, IV Edizione, e con il recepimento della norma En 50110-1:2013, sono a disposizione dei datori di lavoro tutte le disposizioni legislative e normative da mettere in attoper ridurre il rischio nei lavori con rischio elettrico.
L’Inail ha preso parte all’evoluzione della normativa e svolge attività di ricerca e di formazione sulla valutazione del rischio anche in tale campo.

Il presente lavoro ha lo scopo di presentare:
• le disposizioni legislative e normative,
• esempi e procedure per la sicurezza dei lavoratori

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