EMOB 2018, 2^ CONFERENZA DELLA MOBILITA’ ELETTRICA

24 Settembre 2018

Da regione.lombardia.it

Tutti ai nastri di partenza rigorosamente però con veicoli elettrici a Milano . Infatti  quest ‘ anno , la Conferenza nazionale della mobilità elettrica si svolgerà nella città meneghina presso Palazzo Lombardia con tre giorni di conferenze, workshop, eventi.

Si parte giovedì 27 settembre con la presentazione della “Carta Metropolitana della Mobilità Elettrica”, il documento conclusivo dell’edizione 2017 contenente soluzioni pratiche per rendere i Comuni a misura dei veicoli a batterie.

Venerdì 28 settembre sarà dedicato ai workshop operativi per un futuro pulito: una giornata tecnico-scientifica con i responsabili di atenei, associazioni, centri di ricerca e di un qualificato comitato scientifico per illustrare e definire le soluzioni più efficaci per migliorare la qualità dell’aria delle nostre città.


Tra i temi dibattuti nei convegni ci saranno l’analisi dei costi di “rifornimento” e delle modalità di pagamento in Europa, nonché la disamina di norme e regolamenti comunali per consentire il diritto alla ricarica pubblica e privata.

Altre tematiche affrontate riguarderanno la logistica urbana con veicoli a zero emissioni, le proposte di condivisione dei mezzi di trasporto e le soluzioni per sfruttare le batterie dei veicoli elettrici come supporto alla rete energetica e per garantire un corretto riutilizzo o riciclo degli accumulatori a fine vita.

La manifestazione si chiude sabato 29 settembre con il raduno elettrico e i test drive di alcune macchine elettriche.
Nelle sale di Palazzo Lombardia si potrà dialogare con esperti e possessori di veicoli elettrici per scoprire i modelli elettrici che verranno, gli incentivi diretti e indiretti disponibili, le modalità di ricarica e i vantaggi del guidare con la “scossa”.

Nella piazza e nelle aree adiacenti ci sarà la possibilità di ammirare le 500 vetture a emissioni zero attese per il raduno nazionale. Ma si potrà pure accedere ai test drive di auto, moto, scooter e bici a pedalata assistita per provare in prima persona il piacere di viaggiare in silenzio nel rispetto dell’ambiente e della salute.

Durante tutta la manifestazione in Piazza Città di Lombardia saranno esposte auto, mezzi da lavoro, mezzi di trasporto pubblico, mezzi nautici, tutti rigorosamente ad alimentazione elettrica.

OBIETTIVI DELLA CONFERENZA

Le statistiche evidenziano l’arretratezza del nostro Paese nel settore e rendono ancora più urgenti l’avvio di iniziative per favorire la conversione verso i modello a zero emissioni.

Immatricolazioni auto elettriche Europa - Fonte Cei-Cives
Immatricolazioni auto elettriche Europa – Fonte Cei-Cives

Con l’elettrico è un altro “clima”

In tema di cambiamenti climatici l’obiettivo fissato dall’Unione Europea con l’Accordo di Parigi è di ridurre entro il 2030 le emissioni di gas serra del 40% rispetto al 1990 per mantenere il surriscaldamento globale entro 1,5-2 gradi centigradi nei confronti dell’era pre-industriale.
Un traguardo al quale il settore trasporti italiano potrebbe contribuire con un taglio del 35,3% delle emissioni di CO2 con una serie di soluzioni, compresa la conversione elettrica del parco veicoli.
A rendere evidente i possibili vantaggi della diffusione di veicoli elettrici è il grafico con riportate le emissioni equivalenti di CO2 per ogni tecnologia calcolate in base al sistema WTW (well to whell, dal pozzo alla ruota), ossia comprensiva non solo delle emissioni di scarico, ma pure di quelle rilasciate durante l’intero ciclo produttivo del carburante, dall’estrazione, alla trasformazione e al trasporto.

Emissioni di CO2 per tecnologia di auto – Fonte RSE
Emissioni di CO2 per tecnologia di auto – Fonte RSE

Liberare le città dagli inquinanti

Più rilevante il contributo della mobilità elettrica nel miglioramento della qualità dell’aria delle nostre città. Secondo ricerche citate da Utilitalia il traffico urbano è tra le principali cause di inquinamento atmosferico con la mobilità privata a contribuire per il 50% delle emissioni di NO2 (biossido di azoto) e per il 13% di quelle di PM2.5 (particolato fine).


Con l’esito che molte delle nostre città sono fuorilegge per concentrazioni di elementi nocivi come rimarca il Rapporto Mal’Aria 2018 di Legambiente: in 39 capoluoghi di provincia si sono registrati superamenti del limite europeo di 35 giorni oltre la soglia 50 microgrammi/metro cubo di concentrazione di polveri sottili. E il rilevamento per gli altri inquinanti non è molto più confortante per la salute pubblica.

Lo conferma pure lo studio dell’Agenzia Europea dell’Ambiente che vede l’Italia detenere il primato europeo dei decessi prematuri dovuti all’inquinamento atmosferico con oltre 80mila casi/anno.
Un contesto nel quale sostituire l’attuale parco circolante, composto per oltre il 90% da veicoli a benzina e diesel (dei quali oltre 9 milioni di veicoli Euro 0, Euro 1 ed Euro 2, e oltre 6 milioni di Euro 3), con modelli a batterie potrebbe fornire un contributo rilevante al miglioramento della qualità dell’aria come dimostra il grafico che riportiamo.

Emissioni inquinanti per tecnologia di auto - Fonte RSE
Emissioni inquinanti per tecnologia di auto – Fonte RSE

La seconda vita delle batterie

Con la diffusione delle auto elettriche a destare preoccupazione ambientale è l’elevato numero di batterie da smaltire a fine vita. Un problema che Cobat vuole tramutare in opportunità creando un percorso virtuoso di economia circolare. Le strade previste a fine vita delle batterie sono due: il riciclo e il riuso.


Sul primo fronte Cobat sta lavorando con il Consiglio Nazionale delle Ricerche per individuare una tecnologia ambientalmente ed economicamente sostenibile per il riciclo le batterie al litio. Aggiornamenti sugli studi in corso, che dovrebbero concludersi entro la fine del 2018, saranno svelati a e_mob, dove si parlerà pure della possibilità di allungare la vita delle batterie.
Un progetto condotto con Enel e Class Onlus e con il supporto di CNR e Politecnico di Milano, per riutilizzare gli accumulatori che, pur avendo ormai una capacità di carica troppo bassa per alimentare un’automobile, possono essere ripristinati e riassemblati in pacchi per lo stoccaggio di energia da fonti rinnovabili.
Una strategia che può divenire un’opportunità visto che secondo Avicenne Energy nel 2025 in Italia sarà disponibile un quantitativo di batterie tali da coprire una potenza di 50 MWh con un trend di 150 MWh per il 2030.

———————

Per consultare il programma e iscriversi ai convegni www.emob2018.it 

____________________________________________________

Quando si parla di sicurezza sul lavoro, ambiente, medicina del lavoro e formazione Teco Milano srl è il riferimento giusto per chi cerca un partner adatto.

info@tecomilano.it      Telefono 02 48958304

Leave a comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.