RUMORE E VIBRAZIONI

PROPOSTA DI ALGORITMO PER LA VALUTAZIONE DEGLI ESPOSTI A RUMORE

OBIETTIVI: L’esposizione al rumore sul lavoro è una delle principali cause di perdita dell’udito in tutto il mondo. Al fine di rendere più semplici  le strategie preventive, è importante identificare rapidamente quali lavoratori sono maggiormente a rischio

METODI: abbiamo sviluppato un nuovo algoritmo basato su questionario che valuta l’esposizione al rumore di un singolo lavoratore. Il questionario e gli algoritmi di supporto sono integrati nella piattaforma software esistente, OccIDEAS. Sulla base delle attività svolte da un lavoratore durante il suo turno di lavoro più recente e utilizzando una data base con i livelli di esposizione al rumore basata su attività, OccIDEAS stima se un lavoratore ha superato il limite di esposizione al rumore sul posto di lavoro a pieno turno (LAeq, 8h≥85 dBA). Abbiamo valutato la validità del sistema su un campione di 100 operai edili. Ogni lavoratore indossava un dosimetro per un intero turno di lavoro e veniva quindi intervistato utilizzando il software OccIDEAS.

RISULTATI: L’area sotto la curva caratteristica operativa del ricevitore era 0,81 (IC 95% da 0,72 a 0,90) indicando che la capacità di OccIDEAS di identificare i lavoratori edili con un LAeq, 8h≥85 dBA era eccellente.

CONCLUSIONE: Il questionario proposto sul rumore validato può essere utile negli studi epidemiologici e per le applicazioni di salute e sicurezza sul lavoro.

liberamente tradotto da Dott Alessandro Guerri  medico del lavoro

NUOVO MANUALE INAIL SULLE VIBRAZIONI

È stata pubblicata sul sito dell’INAIL una nuova pubblicazione gratuita Inail, del Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale su “La valutazione del rischio vibrazioni”.
Il volume si propone come riferimento operativo per la misura, la valutazione e il controllo del rischio derivante dall’esposizione alle vibrazioni meccaniche nei luoghi di lavoro, sulla base dello stato dell’arte delle conoscenze tecniche e scientifiche in materia.


Viene proposto un metodo per la corretta classificazione dei lavoratori in fasce di rischio, e un nuovo metodo standardizzato per il calcolo dell’incertezza sui descrittori del rischio. Nelle Appendici sono presentati diversi esempi pratici.
Di seguito affrontiamo l’articolazione del volume, i suoi obiettivi e riportiamo un estratto sui percorsi di valutazione previsti dall’art. 202 del d.lgs. 81/2008.

 

Articolazione del Volume

La Pubblicazione comincia con la Determinazione dell’esposizione al rischio vibrazioni ed identifica le diverse tipologie, le diverse misure di esposizione. Si concentra quindi sul documento di valutazione dei rischi, affrontando le diverse fasi di questa valutazione, la giustificazione del rischio, la quantificazione, i possibili DPI antivibrazione, informazione, formazione e sorveglianza sanitaria.
Inoltre, un capitolo specifico riguarda il controllo delle vibrazioni meccaniche delle macchine e le indicazioni sulla Corretta manutenzione. Nelle appendici aspetti più tecnici relativi a metodi e calcoli di esposizione (e non solo).

Obiettivo del Volume

Il Dipartimento INAIL ha inteso fornire a tutti gli operatori della sicurezza un documento operativo di sintesi sulle attuali conoscenze nazionali e internazionali per consentire loro di valutare nel migliore dei modi i rischi legati all’esposizione alle vibrazioni meccaniche, sia quelle trasmesse al sistema mano-braccio che quelle trasmesse al corpo intero. In particolare, vengono date indicazioni operative dettagliate sulla corretta metodologia di valutazione del rischio vibrazioni per ciascuno dei tre ‘percorsi’ previsti dall’art. 202 del d.lgs. 81/2008 che utilizzano, alternativamente, i dati di certificazione dei costruttori, le banche dati o le misurazioni. Per ognuno di questi percorsi è inoltre definito un metodo per il calcolo dell’incertezza associata alla stima dei descrittori di rischio. Indicazioni tecniche per la riduzione del rischio e un’ampia casistica di esempi completano il documento.

I percorsi di valutazione del rischio ai sensi d ell”art. 202 del Testo Unico di Sicurezza

Il d.lgs. 81/2008 prevede, all’art. 202 comma 2, la possibilità che l’accelerazione prodotta da un utensile/veicolo venga stimata per tre diverse vie:
a) Misure. L’esecuzione di misure di accelerazione, ed il successivo calcolo del descrittore di esposizione A(8), verrà discussa nella sezione 2.5 per le HAV e nella sezione 2.6 per le WBV. Nella stessa sezione 2.6 verranno anche brevemente presentati metodi integrativi per la quantificazione di vibrazioni con forte contenuto impulsivo. Infine, nell’Appendice G verranno illustrate le caratteristiche richieste alla strumentazione di misura.
b) Informazioni fornite dal costruttore delle attrezzature. L’utilizzo dei dati forniti dal fabbricante verrà discusso nella sezione 2.7.
c) Informazioni reperite in banche dati. L’utilizzo delle banche dati verrà discusso nella sezione 2.8 del Volume.

Procedura da seguire secondo il Coordinamento tecnico delle Regioni e delle Province autonome

Sulla base dell’interpretazione resa dal Coordinamento tecnico delle Regioni e delle Province autonome, si può stabilire che la procedura da seguire su questo tema sia la seguente:
a) si ricercano, all’interno di una banca dati, le informazioni relative alle accelerazioni dei diversi utensili/veicoli. I dati possono essere utilizzati a patto che essi descrivano le reali condizioni di rischio relativamente a:
– modello e utilizzo dell’attrezzatura;
– manutenzione dell’attrezzatura;
– disponibilità di tutti gli elementi utili per una eventuale bonifica del rischio.
b) Qualora l’opzione a) non sia percorribile, si utilizzano le informazioni relative alle accelerazioni dei diversi utensili/veicoli fornite dal costruttore. I dati possono essere utilizzati a patto che:
– siano disponibili fattori correttivi (se richiesti);
– l’attrezzatura sia in buone condizioni di manutenzione; – essi contengano gli elementi utili per una eventuale bonifica del rischio.


c) Qualora né l’opzione a) né l’opzione b) risultino percorribili, vanno eseguite misure. In quanto ‘metodo di riferimento, va fatto ricorso a misure in tutti i casi dubbi o controversi o che abbisognano di particolare precisione nel calcolo dell’esposizione, ed in generale nei casi elencati nel documentodel Coordinamento tecnico delle Regioni e Province autonome e di seguito riportati:
– situazioni espositive nelle quali, non potendo giustificare, non sono disponibili né dati pertinenti in BDV né valori forniti dal fabbricante;
– attrezzature di lavoro per le quali i dati del fabbricante siano in palese disaccordo (ed in particolare sottostimano) con i dati misurati riportati in BDV;
– attrezzature di lavoro i cui libretti di istruzione riportino valori di accelerazione senza riferirsi ad alcuna normativa CEN o ISO non pertinente al macchinario stesso;
– contenziosi sull’attendibilità dei livelli di esposizione;
– valutazione dei livelli di esposizione per indagini su presunte malattie professionali.

Il Volume INAIL afferma anche che la misurazione delle vibrazioni serve anche per verificare se il programma di manutenzione del parco macchine (es.: sedili, ammortizzatori, attrezzi di lavoro collegati) è efficace e nel caso ridefinirne programmazione e specificità.

da Insic

Prodotto: Volume
Edizioni: Inail – 2019
Disponibilità: Si –  Consultabile anche in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

CELEBRATA IL 3 MARZO LA GIORNATA MONDIALE DELL’UDITO

In Italia circa 3,1 milioni di persone convivono con invalidanti problemi di udito senza alcun trattamento. Più che mai importante è dunque l’appuntamento di domenica 3 marzo, Giornata Mondiale dell’Udito: l’evento promosso ogni anno dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per sensibilizzare l’opinione pubblica su come prevenire la sordità e la perdita dell’udito e promuovere le cure in tutto il mondo. Il tema della Giornata Mondiale dell’Udito 2019 (World Hearing Day), la quarta dalla sua istituzione, è “Check Your Hearing”, cioè “controlla il tuo udito”.

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Giornata Mondiale dell’Udito, “in Italia 4,8 milioni di persone con ipoacusia invalidante”

La perdita di udito non trattata e invalidante in Italia comporta ogni anno costi pari a 24 miliardi di euro, che salgono a 185 miliardi se si considera tutta l’Europa. Si spendono, da noi, 7.700 euro all’anno per ogni persona affetta da tali disturbi. I costi sono legati al peggioramento della qualità di vita dei pazienti e all’aumento della percentuale di disoccupazione tra le persone che soffrono di ipoacusia.

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L’ipoacusia invalidante (cioè la perdita dell’udito superiore a 35 dB, secondo il Global Burden of Disease research group) da noi riguarda 4,8 milioni di persone, di cui 3,1 milioni restano senza alcun trattamento. E in Europa, solo una persona su tre utilizza apparecchi acustici o altre soluzioni per l’udito. Con una popolazione in costante invecchiamento, che vive sempre più a lungo e con una precoce perdita dell’udito dovuta a una maggiore esposizione al rumore, questa tendenza è destinata ad aumentare ulteriormente negli anni a venire. I dati arrivano da un nuovo ed esauriente rapporto scientifico, “Hearing Loss – Numbers and Costs” (Ipoacusia – Numeri e costi), i cui risultati saranno presentati il prossimo 6 marzo, proprio in occasione della Giornata Mondiale dell’Udito, in un dibattito al Parlamento europeo a Bruxelles, in Belgio.

Il segretario generale Kim Ruberg, dell’organizzazione non profit hear-it Aisbl, che ha pubblicato il rapporto, sottolinea che

“la perdita dell’udito non curata è un problema serio con un enorme impatto economico e sociale e che il controllo dell’udito e il trattamento per la perdita dell’udito sono vantaggiosi sia per l’individuo che per la società”.

E suggerisce:

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“Se pensate di avere una perdita dell’udito, vi consiglio di farlo controllare. È possibile avviare il controllo dell’udito utilizzando l’app ‘Controlla il tuo udito’ dell’Oms, oppure fare un test online. Se sospettate di avere problemi di udito, il consiglio migliore è di sottoporvi a un vero e proprio test dell’udito eseguito da un audioprotesista”.

Giornata Mondiale dell’Udito: due giornata di dibattiti a Roma

In occasione del World Hearing Day 2019, l’associazione Nonno Ascoltami – Udito Italia Onlus, con il sostegno del ministero della Salute promuove  due iniziative a Roma, in programma per il 28 febbraio e il 1 marzo. Giovedì 28, dalle 15 alle 18, ci sarà “Check your hearing – tavoli di lavoro”, al Ministero della Salute, in via Ribotta. Durante il convegno verrà letto il messaggio dell’Oms per la Giornata Mondiale dell’Udito di quest’anno e si parlerà dell’importanza della diagnosi precoce nella lotta ai disturbi uditivi come impegno dei Governi mondiali e il ruolo dell’Italia.

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Al centro anche il World Hearing Forum e la partecipazione dell’Italia alla rete globale per la promozione della salute dell’udito, oltre all’attuazione della Risoluzione WHA70.13 adottata dall’Assemblea Mondiale della Sanità sulla prevenzione della sordità. Sotto la lente anche il ruolo delle associazioni nella difesa dei diritti dei deboli di uditoi problemi di equilibrio nell’anziano, e l’esperienza di “Nonno Ascoltami onlus”. Interverranno ai tavoli le istituzioni e gli esperti.

Venerdì 1 marzo, invece, è previsto, nella Sala Auditorium, il consueto Meeting degli Esperti, moderati dal giornalista Luciano Onder. Parteciperanno, fra gli altri, i vertici dell’associazione, il ministro della Salute, Giulia Grillo, il direttore del dipartimento Prevenzione dell’Oms, Shelly Chada.

Nel corso della giornata sarà presentato il “Manifesto della prevenzione” promosso dall’Oms. Il documento verrà sottoscritto da tutti i referenti scientifici e i rappresentanti istituzionali e sarà consegnato nella sede di Ginevra.

 

Per approfondire guarda anche: “L’audiometria infantile: diagnosi di ipoacusia nel bambino”

DA un articolo di Mara Pitari su  PAGINEMEDICHE.IT

DIECI CONSIGLI PER SALVARE IL TUO UDITO:

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Fate attenzione al rumore. Se dovete urlare per farvi sentire da qualcuno che si trova a pochi passi da voi, significa che vi trovate in un luogo troppo rumoroso.

Indossate tappi per le orecchie ai concerti o in altre situazioni rumorose. Non preoccupatevi, riuscirete comunque ad ascoltare la musica, anzi con i tappi giusti anche meglio.

Usate cuffie piuttosto che auricolari interni

Le cuffie isolano meglio dal rumore esterno e consentono di ascoltare con un volume più basso del dispositivo. Inoltre, usando le cuffie, c’è più distanza tra la fonte sonora e l’orecchio interno.

Se il vostro dispositivo è dotato di un sistema di notifica che vi avvisa se il volume è troppo alto, attivatelo e fatene buon uso.

Regolate il volume del vostro dispositivo quando vi trovate in un ambiente silenzioso. Se dovete abbassare il volume per poter ascoltare e parlare con un’altra persona, significa che era già troppo alto! Nel mondo, oltre 12 bambini su 100, tra i 6 e i 19 anni, soffrono di perdita dell’udito causata dall’utilizzo di auricolari ad un volume troppo alto.

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Mai addormentarsi mentre si sta ascoltando la musica. Un’esposizione prolungata aumenta il rischio di danni all’udito.

Fate riposare le orecchie. Se avete trascorso la serata in discoteca, la mattina dopo evitate di ascoltare musica ad alto volume.

Non sottovalutate i fischi alle orecchie. Può essere un segnale che il vostro udito è stato messo a dura prova. Se vi capita spesso state rischiando un danno permanente!

Se lavorate in un ambiente rumoroso, dotatevi delle giuste protezioni. Per legge, se il rumore a cui si è esposti quotidianamente supera gli 80 dB, il vostro datore di lavoro è obbligato a prendere provvedimenti.

Eseguite il test dell’udito. Per il test dell’udito gratuito clicca qui

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TERZO SEMINARIO DI ACUSTICA IL 15 FEBBRAIO 2018

3° SEMINARIO ACUSTICA E INDUSTRIA

TECNICHE INNOVATIVE PER IL CONTROLLO DEL RUMORE E DELLE VIBRAZIONI DEI PRODOTTI INDUSTRIALI

Giovedì 15 Febbraio 2018
FERRARA | Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Ferrara

Contenuti e obiettivi
La collaborazione tra Università e Enti di Ricerca da un lato e Imprese dall’altro costituisce le fondamenta su cui avviare processi di ottimizzazione dei prodotti industriali rendendoli sempre più competitivi sul mercato.
D’altra parte, nel contesto attuale, il trasferimento alle Imprese delle innovazioni tecnologiche e scientifiche messe a punto nei laboratori di ricerca è considerato come uno sbocco naturale e concreto, da promuovere mediante finanziamenti regionali, nazionali ed europei.
Il rumore e le vibrazioni di un prodotto industriale rappresentano sempre più i parametri su cui l’acquirente fonda le proprie scelte, per cui la riduzione delle emissioni e il miglioramento della loro qualità in termini di percezione diventano per i costruttori aspetti imprescindibili e per le Università e gli Enti di Ricerca uno stimolo continuo allo sviluppo di tecniche e materiali innovativi.

Questo terzo Seminario su Acustica e Industria, la cui prima edizione risale all’anno 2014 e la seconda al 2016, vuol costituire non solo un momento di aggiornamento tecnico-scientifico per i progettisti e i ricercatori, ma anche un fecondo spazio d’interazione tra il vasto mondo dell’acustica e quello industriale.
Il programma del Seminario prevede relazioni a invito, ma da parte dei partecipanti sarà possibile presentare poster attinenti, in generale, le emissioni sonore e vibrazionali dei prodotti industriali.

INFORMAZIONI

 Annuncio e Programma – 3° Seminario Acustica e Industria
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