INFORTUNI

LA SICUREZZA NEL SETTORE CORILICOLO

da Inail.it

L’opuscolo è il risultato del progetto di prevenzione ”La Sicurezza nel Settore Corilicolo” realizzato a seguito di avviso pubblico per la presentazione di progetti diretti alla prevenzione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Lo studio, presentato dalla Confederazione Italiana Agricoltori (C.I.A.) di Avellino e realizzato in collaborazione con IRFOM – Istituto di Ricerca e Formazione per il Mezzogiorno, ha approfondito i possibili rischi per gli agricoltori dell’intera filiera corilicola e le principali misure di prevenzione e protezione da adottare nelle varie fasi lavorative per renderle più sicure.


Prodotto: Opuscolo
Edizioni: Inail – 2023
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

SPETTA AL LAVORATORE DIMOSTRARE LA CAUSA LAVORATIVA DI UN DANNO

da doctor33.it

Poiché la responsabilità del datore di lavoro ex art. 2087 c.c. è di natura contrattuale, ai fini del relativo accertamento, incombe sul lavoratore che lamenti di avere subito, a causa dell’attività lavorativa svolta, un danno alla salute, l’onere di provare l’esistenza di tale danno, come pure la nocività dell’ambiente di lavoro, nonché il nesso tra l’uno e l’altro elemento, mentre grava sul datore di lavoro – una volta che il lavoratore abbia provato le predette circostanze – l’onere di provare di avere fatto tutto il possibile per evitare il danno, ovvero di avere adottato tutte le cautele necessarie per impedire il verificarsi del danno stesso.

(fonte :www.dirittosanitario.net)

DINAMICHE INFORTUNISTICHE NELLA INDUSTRIA ALIMENTARE.

da Inail.it

La scheda presenta l’approfondimento delle dinamiche infortunistiche avvenute nel settore dell’industria alimentare e registrate nella banca dati del sistema di sorveglianza nazionale degli infortuni mortali e gravi Infor.mo.

Immagine Infor.MO, Dinamiche infortunistiche e fattori di rischio nell’industria alimentare

Oltre a riportare l’andamento infortunistico dei dati di fonte assicurativa, in termini di frequenza ed indice di incidenza, vengono analizzate nel dettaglio le caratteristiche delle modalità di accadimento e dei fattori causali degli infortuni, indicando poi alcune principali misure di prevenzione e protezione da attuare per il contenimento e la riduzione del rischio infortunistico nei luoghi di lavoro.

Prodotto: Fact sheet
Edizioni: Inail – 2023
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

LA GIORNATA CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO E L’IMPEGNO DI TECO MILANO

Il 28 aprile è la giornata dedicato alla prevenzione degli infortuni . È un momento in cui riflettere su tante morti bianche . I dati sono sempre sconfortanti inutile dirlo. Diversi sono gli eventi programmati durante la settimana .

A noi che ci occupiamo di sicurezza tuttavia , (ma un po’ dovrebbe essere per tutti ), ogni giorno è dedicato alla prevenzione di infortuni e malattie professionali e non solo il 28 di aprile , perché la sicurezza è un valore importante.

Per quanto riguarda la Salute e Sicurezza sul Lavoro Teco Milano ha fornito da 25 anni e fornisce ogni giorno supporto ai datori di lavoro e ai RSPP nell’applicazione delle norme fondamentali, tra cui la lettura della governance aziendale, la valutazione dei rischi e la loro documentazione, la gestione della salute e sicurezza negli appalti, il rispetto degli adempimenti tecnici per i luoghi di lavoro, le attrezzature, le sostanze chimiche e i dispositivi di protezione individuale, e i rapporti con il medico competente per la valutazione dei rischi e la sorveglianza sanitaria.

Teco Milano ha sviluppato un forte know-how in queste aree, ma anche oltre, con programmi volontari per il benessere in azienda, riflessioni sulla salute e sicurezza dei lavoratori all’estero, riflessioni sulla tutela della sicurezza nel lavoro agile, aspetti di salute e sicurezza nella parità di genere e altro ancora.

Per Teco Milano , il 28 aprile è la giornata dedicata alla sicurezza sul lavoro, ma ogni giorno dell’anno è importante per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro.

L’INFORTUNIO IN ITINERE IN PILLOLE

Nel pieghevole sono riportate ‘pillole’ informative su un argomento di grande interesse, l’infortunio in itinere.

Immagine L'infortunio in itinere

L’Inail tutela i lavoratori che subiscono un infortunio durante il normale tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il luogo di lavoro.
L’infortunio presenta alcune peculiari caratteristiche di cui non sempre si è al corrente e che si è cercato qui di evidenziare per un primo approfondito contatto informativo.
Per saperne di più: www.inail.it


Prodotto: Pieghevole
Edizioni: Inail –
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

LE MALATTIE PROFESSIONALI NEL SETTORE TRASPORTI SU STRADA.

da inail.it

La scheda, utilizzando i dati del sistema Malprof, approfondisce la tematica delle tecnopatie nel settore trasporti su strada.

Immagine Malprof, Le malattie professionali nel settore del trasporto su strada

Oltre ai rischi di incidente stradale vanno tenuti presenti anche quelli per la salute quali: posture fisse e prolungate, vibrazioni trasmesse al corpo intero, movimentazione manuale dei carichi, condizioni climatiche avverse, esposizione ad agenti chimici aerodispersi; anche fattori di fragilità individuale, stili di vita e percezione del rischio da parte dei lavoratori possono incidere sul rischio tanto di infortuni quanto di malattie. I dati presentati nella scheda possono essere utili ai fini della programmazione di attività di prevenzione mirate nel settore individuato.


Prodotto: fact sheet
Edizioni Inail – 2023
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

IL PROGRAMMA ISPETTIVO DELL’INL 2023/2024

da :https://www.confartigianatoimpreseperugia.it/ispettorato-del-lavoro-attivita-di-vigilanza-2023-settori-prioritari-di-sorveglianza/

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha prodotto il documento di programmazione della vigilanza per l’anno 2023, presentato alla Commissione
centrale di coordinamento dell’attività di nella riunione del 13 febbraio 2023.
Assi prioritari del document sono la necessità di assicurare priorità alle istanze provenienti dai lavoratori, il rafforzamento dei controlli in materia di
salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, l’attuazione del Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso (PNS), il contrasto alle illecite esternalizzazioni
produttive e a ogni forma di discriminazione nei luoghi di lavoro.
Nel documento di programmazione della vigilanza per l’anno 2023, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro evidenzia la persistente carenza di
personale amministrativo adibito ad attività di supporto alle proprie attività.
SI prevede di effettuare nel 2023 75.000 accessi ispettivi, con un incremento di circa il 18% delle ispezioni attivate nel corso del 2022.
Prevenzione e promozione della legalità
L’INL si è impegnato a sviluppare iniziative di sensibilizzazione e formazione sui temi della legalità e della sicurezza nei luoghi di lavoro, rafforzando la collaborazione con il settore scolastico. L’attività informativa sarà rivolta
prioritariamente a tutti gli studenti, in particolare a quelli che sono prossimi all’inserimento nel mondo del lavoro, nonché a quelli interessati dai progetti di
alternanza scuola lavoro, ai dirigenti scolastici e ai docenti tutor, al fine di far acquisire conoscenze e competenze specifiche in materia di salute e
sicurezza sul lavoro.
Richieste di intervento e tutela dei lavoratori
L’Ispettorato rafforzerà lo “sportello all’utenza” i cui servizi continueranno ad essere assicurati, oltre che in presenza, anche in modalità “online”
prevedendo, tra l’altro, l’utilizzo di modalità, attualmente in fase di sperimentazione, che consentano la gestione degli appuntamenti con gli
utenti.
Inoltre, sarà incrementato l’utilizzo degli istituti normativi volti ad una pronta soddisfazione delle richieste di intervento, specie di natura economica.
A tal fine è stato rinnovato il servizio di ricezione delle richieste di intervento, mediante l’integrazione sul proprio sito del modello di denuncia tradotto in
diverse lingue (arabo, bengalese, cinese, francese, inglese, punjabi, romeno,
ucraino e urdu), e attraverso l’attivazione sperimentale di sportelli multilingua
che, in collaborazione con OIM, saranno progressivamente estesi ad altri ambiti territoriali e dedicati alla ricezione – con la consueta modalità protetta e riservata – delle denunce di irregolarità e sfruttamento lavorativo di cittadini
stranieri.
Lavoratori migranti e rifugiati ucraini
Nel 2023 l’azione ispettiva dell’INL a contrasto dello sfruttamento dei lavoratori provenienti da Paesi terzi proseguirà con l’attivazione di apposite task force multi-agenzia nell’ambito delle attività progettuali che verranno realizzate a
seguito del progetto “A.L.T. Caporalato D.U.E. Azioni per la Legalità e la Tutela del lavoro – Dignità, Uguaglianza ed Equità”. A questi interventi si
affiancherà la stabile collaborazione con l’OIM in attuazione del Protocollo d’intesa siglato in data 11 marzo 2021 che, tra l’altro, promuove lo sviluppo di
procedure operative comuni che garantiscano migliore operatività ed efficacia al meccanismo di tutela e messa in protezione delle vittime di sfruttamento lavorativo (c.d. referral).
Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
Particolare attenzione deve essere posta all’attività di prevenzione, la quale si svilupperà in adesione alle preannunciate campagne europee ed avrà
riguardo, in particolare, ai processi di valutazione dei rischi e di individuazione delle misure di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, così come all’adeguatezza dei percorsi formativi dei lavoratori, anche in
collaborazione con gli organismi paritetici.
I settori prioritari sui quali indirizzare la vigilanza per le verifiche in materia di salute e sicurezza nel corso del 2023 saranno l’edilizia, l’agricoltura, la
logistica e i trasporti.


Nel corso del 2023 il contrasto al lavoro sommerso, in tutte le sue forme, sarà l’obiettivo prioritario della programmazione.
L’attività di contrasto al sommerso sarà a tutte le forme di sommerso e quindi anche al contrasto del c.d. lavoro grigio, categoria nella quale vanno ascritti tutti quei rapporti di lavoro che, seppur formalmente regolari in quanto
comunicati agli enti competenti, presentano nel concreto svolgimento elementi
di irregolarità connotati da un minore impatto sugli oneri retributivi, contributivi e fiscali a carico del datore di lavoro attraverso modalità di elusione della normativa legale e contrattuale.
L’INL proseguirà, nel 2023, la sua azione di controllo e di presidio del territorio, in un’ottica multi-agenzia e in collaborazione sinergica con tutte le
autorità competenti e le organizzazioni interessate al contrasto allo sfruttamento lavorativo.
A tale scopo, anche per il 2023, si prevede l’attivazione di specifiche task
force per l’effettuazione di verifiche ispettive straordinarie multi-agenzia in
contesti a maggior rischio, che richiedono l’intervento di una cospicua forza
ispettiva: in tale ottica, l’INL ha elaborato una nuova proposta progettuale denominata “A.L.T. Caporalato D.U.E.- Azioni per la Legalità e la Tutela del lavoro – Dignità, Uguaglianza ed Equità”, volta ad assicurare continuità al rafforzamento delle iniziative di contrasto al caporalato anche nel biennio 2023- 2024.

PAPA FRANCESCO E INAIL CONTRO LA CULTURA ” VALI SE PRODUCI”

L'udienza del Papa con i dirigenti e il personale dell'Inail

da vatican news

Il Papa: senza tutele per i lavoratori la società è sempre più schiava dello scarto

Ai direttori e dipendenti dell’Inail Francesco parla della “cultura dello scarto” nelle società che non danno garanzie a chi lavora e sull’aumento degli infortuni delle donne denuncia la mentalità che allontana le allontana in caso di gravidanza: questa logica terribile che si riassume nella frase “vali se produci” si sconfigge con la compassione

Non sempre la dignità dei lavoratori è tutelata e spesso, in caso di infortunio, il peso “viene caricato sulle spalle delle famiglie”, e una società che è senza tutele è sempre “più schiava della cultura dello scarto”. Parole forti che il Papa pronuncia ricevendo in udienza i dirigenti e il personale dell’Inail, l’Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro, al quale indica il valore della tutela sui posti di lavoro. Cita la pandemia, Francesco, che ha portato a un aumento di “numero di denunce in Italia, in particolare nei settori della sanità e dei trasporti”, e poi anche la crescita degli infortuni delle donne, “a ricordarci che la piena tutela delle donne nei luoghi di lavoro non è ancora realizzata”.

E questo anche, mi permetto di dire, c’è uno scarto previo delle donne, per paura che rimangono incinte, è meno sicura una donna perché può diventare incinta. Questo si pensa per assumere e quando comincia a ingrassare se si può mandare via è meglio. Questa è la mentalità e dobbiamo lottare contro questo.

Società schiave della cultura dello scarto

Il lavoro dell’Inail è prezioso, dice ancora Francesco, per prevenire gli infortuni, ma anche per accompagnare gli infortunati e per garantire sostegno alle loro famiglie, nessuno così si sente “abbandonato a sé stesso, questo è chiave”.

Senza tutele, la società diventa sempre più schiava della cultura dello scarto. Finisce per cedere allo sguardo utilitaristico nei confronti della persona, piuttosto che riconoscere la sua dignità. La tremenda logica che diffonde lo scarto si riassume nella frase: “Vali se produci”. Terribile questo: vali se produci, se tu non produci non vali niente. Così conta solo chi riesce a stare nell’ingranaggio dell’attività e le vittime vengono messe da parte, considerate un peso e affidate al buon cuore delle famiglie.

Vita e salute non hanno prezzo

Non investire nella sicurezza nei luoghi di lavoro è tra le cause dell’aumento degli infortuni, e il Papa ricorda come la vita e la salute non hanno prezzo, che non possono essere scambiabili con “qualche soldo in più o con l’interesse individuale di qualcuno”. La cultura dello scarto porta alla tendenza di colpevolizzare le vittime, aggiunge, e “questo appare sempre, è un modo di giustificare”, e questo “è segno della povertà umana in cui rischiamo di far cadere le relazioni, se perdiamo la retta gerarchia dei valori, che ha in cima la dignità della persona umana”. L’invito di Francesco è a riflettere “sul senso del lavoro”, e sulla importanza della cura per la qualità del lavoro, per i luoghi e per i trasporti, aspetti fondamentali, “se si vuole promuovere la centralità della persona; quando si degrada il lavoro, si impoverisce la democrazia e si allentano i legami sociali”.

È importante fare in modo che siano rispettate le normative sulla sicurezza: non possono mai essere viste come un peso o un fardello inutile. Come sempre accade, ci rendiamo conto del valore della salute solo quando viene a mancare.

Seguire il Buon Samaritano

Importante è quindi avvalersi della tecnologia, che da una parte favorisce una buona soluzione come il lavoro a distanza, dall’altra però non deve isolare “i lavoratori impedendo loro di sentirsi parte di una comunità”. Francesco inoltre evidenzia le conseguenze negative nate dalla “netta separazione tra luoghi di vita familiare e ambienti lavorativi” che ha “avvalorato l’idea secondo cui la famiglia sarebbe il luogo del consumo e l’impresa quello della produzione”, rischiando di fare crescere “la mentalità secondo la quale le persone valgono per quel che producono, per cui fuori dal mondo produttivo perdono valore, identificato in modo esclusivo con il denaro”.

L’impegno dell’Inail si dimostra dunque necessario, seguendo l’esempio del Buon Samaritano, per chi ha bisogno di aiuto e rischia di essere abbandonato, grazie ad una azione che mette “in pratica i verbi della parabola evangelica: vedere, avere compassione, farsi vicini, fasciare le ferite, farsi carico”.

Ripeto: vedere, avere compassione, farsi vicini, fasciare le ferite, farsi carico. E questo non è un bel negoziato, è sempre a perdita…Vi incoraggio a guardare in faccia tutte le forme di inabilità che si presentano. Non solo quelle fisiche, anche quelle psicologiche, culturali e spirituali. L’abbandono sociale ha riflessi sul modo in cui ciascuno di noi guarda e percepisce sé stesso.

L’indifferenza è segno di una società disperata

Vedere significa guardare alle persone che sono uniche e non sono numeri, perché “non esiste l’infortunato”, ma esiste chi ha un nome e un volto.

Esiste il sostantivo, non l’aggettivo, un infortunato: no, è una persona che ha subito un infortunio. Noi siamo abituati a usare troppo gli aggettivi, siamo in una civiltà che è caduta un po’ nell’usare troppo gli aggettivi e abbiamo il rischio di perdere la cultura del sostantivo. Questo non è un infortunato, è una persona che ha avuto un infortunio ma è una persona.

La compassione, “non è una cosa stupida di donne, di vecchiette, no: è una cosa umana molto grande”, è il contrario dell’indifferenza, e “noi viviamo in una cultura dell’indifferenza”, poiché “compassione e la tenerezza sono atteggiamenti che riflettono lo stile di Dio”.

Se noi ci domandiamo qual è lo stile di Dio, tre parole lo indicano: vicinanza, Dio sempre è vicino, non si nasconde; misericordia, è misericordioso, ha compassione e per questo è misericordioso; e terzo, è tenero, ha tenerezza. Vicinanza, misericordia compassionevole e tenerezza. Questo è lo stile di Dio e su quella strada dobbiamo andare.

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L'udienza del Papa con i dirigenti e il personale dell'Inail

Il Papa: senza tutele per i lavoratori la società è sempre più schiava dello scarto

Ai direttori e dipendenti dell’Inail Francesco parla della “cultura dello scarto” nelle società che non danno garanzie a chi lavora e sull’aumento degli infortuni delle donne denuncia la mentalità che allontana le allontana in caso di gravidanza: questa logica terribile che si riassume nella frase “vali se produci” si sconfigge con la compassione

Francesca Sabatinelli – Città del Vaticano

Non sempre la dignità dei lavoratori è tutelata e spesso, in caso di infortunio, il peso “viene caricato sulle spalle delle famiglie”, e una società che è senza tutele è sempre “più schiava della cultura dello scarto”. Parole forti che il Papa pronuncia ricevendo in udienza i dirigenti e il personale dell’Inail, l’Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro, al quale indica il valore della tutela sui posti di lavoro. Cita la pandemia, Francesco, che ha portato a un aumento di “numero di denunce in Italia, in particolare nei settori della sanità e dei trasporti”, e poi anche la crescita degli infortuni delle donne, “a ricordarci che la piena tutela delle donne nei luoghi di lavoro non è ancora realizzata”.

E questo anche, mi permetto di dire, c’è uno scarto previo delle donne, per paura che rimangono incinte, è meno sicura una donna perché può diventare incinta. Questo si pensa per assumere e quando comincia a ingrassare se si può mandare via è meglio. Questa è la mentalità e dobbiamo lottare contro questo.

Società schiave della cultura dello scarto

Il lavoro dell’Inail è prezioso, dice ancora Francesco, per prevenire gli infortuni, ma anche per accompagnare gli infortunati e per garantire sostegno alle loro famiglie, nessuno così si sente “abbandonato a sé stesso, questo è chiave”.

Senza tutele, la società diventa sempre più schiava della cultura dello scarto. Finisce per cedere allo sguardo utilitaristico nei confronti della persona, piuttosto che riconoscere la sua dignità. La tremenda logica che diffonde lo scarto si riassume nella frase: “Vali se produci”. Terribile questo: vali se produci, se tu non produci non vali niente. Così conta solo chi riesce a stare nell’ingranaggio dell’attività e le vittime vengono messe da parte, considerate un peso e affidate al buon cuore delle famiglie.

Vita e salute non hanno prezzo

Non investire nella sicurezza nei luoghi di lavoro è tra le cause dell’aumento degli infortuni, e il Papa ricorda come la vita e la salute non hanno prezzo, che non possono essere scambiabili con “qualche soldo in più o con l’interesse individuale di qualcuno”. La cultura dello scarto porta alla tendenza di colpevolizzare le vittime, aggiunge, e “questo appare sempre, è un modo di giustificare”, e questo “è segno della povertà umana in cui rischiamo di far cadere le relazioni, se perdiamo la retta gerarchia dei valori, che ha in cima la dignità della persona umana”. L’invito di Francesco è a riflettere “sul senso del lavoro”, e sulla importanza della cura per la qualità del lavoro, per i luoghi e per i trasporti, aspetti fondamentali, “se si vuole promuovere la centralità della persona; quando si degrada il lavoro, si impoverisce la democrazia e si allentano i legami sociali”.

È importante fare in modo che siano rispettate le normative sulla sicurezza: non possono mai essere viste come un peso o un fardello inutile. Come sempre accade, ci rendiamo conto del valore della salute solo quando viene a mancare.

Seguire il Buon Samaritano

Importante è quindi avvalersi della tecnologia, che da una parte favorisce una buona soluzione come il lavoro a distanza, dall’altra però non deve isolare “i lavoratori impedendo loro di sentirsi parte di una comunità”. Francesco inoltre evidenzia le conseguenze negative nate dalla “netta separazione tra luoghi di vita familiare e ambienti lavorativi” che ha “avvalorato l’idea secondo cui la famiglia sarebbe il luogo del consumo e l’impresa quello della produzione”, rischiando di fare crescere “la mentalità secondo la quale le persone valgono per quel che producono, per cui fuori dal mondo produttivo perdono valore, identificato in modo esclusivo con il denaro”.

L’impegno dell’Inail si dimostra dunque necessario, seguendo l’esempio del Buon Samaritano, per chi ha bisogno di aiuto e rischia di essere abbandonato, grazie ad una azione che mette “in pratica i verbi della parabola evangelica: vedere, avere compassione, farsi vicini, fasciare le ferite, farsi carico”.

Ripeto: vedere, avere compassione, farsi vicini, fasciare le ferite, farsi carico. E questo non è un bel negoziato, è sempre a perdita…Vi incoraggio a guardare in faccia tutte le forme di inabilità che si presentano. Non solo quelle fisiche, anche quelle psicologiche, culturali e spirituali. L’abbandono sociale ha riflessi sul modo in cui ciascuno di noi guarda e percepisce sé stesso.

L’indifferenza è segno di una società disperata

Vedere significa guardare alle persone che sono uniche e non sono numeri, perché “non esiste l’infortunato”, ma esiste chi ha un nome e un volto.

Esiste il sostantivo, non l’aggettivo, un infortunato: no, è una persona che ha subito un infortunio. Noi siamo abituati a usare troppo gli aggettivi, siamo in una civiltà che è caduta un po’ nell’usare troppo gli aggettivi e abbiamo il rischio di perdere la cultura del sostantivo. Questo non è un infortunato, è una persona che ha avuto un infortunio ma è una persona.

La compassione, “non è una cosa stupida di donne, di vecchiette, no: è una cosa umana molto grande”, è il contrario dell’indifferenza, e “noi viviamo in una cultura dell’indifferenza”, poiché “compassione e la tenerezza sono atteggiamenti che riflettono lo stile di Dio”.

Se noi ci domandiamo qual è lo stile di Dio, tre parole lo indicano: vicinanza, Dio sempre è vicino, non si nasconde; misericordia, è misericordioso, ha compassione e per questo è misericordioso; e terzo, è tenero, ha tenerezza. Vicinanza, misericordia compassionevole e tenerezza. Questo è lo stile di Dio e su quella strada dobbiamo andare.

La vicinanza, è condivisione della fragilità, perché così “si abbattono le barriere per trovare un comune piano di comunicazione che è la nostra umanità”. Il fasciare ferite si esprime con il dedicare tempo alla persona infortunata che “ancora prima di essere risarcita” chiede di essere “accolta, ascoltata”. Infine il farsi carico, il prendersi cura “in maniera integrale” del dramma in cui si trova chi è costretto a lasciare il lavoro a causa dell’infortunio, ma farlo con creatività e non con “falsa pietà”, perché non si tratta di “elemosina” bensì di “un atto di giustizia”. 

Ci si lasci “interpellare dalle ferite” del prossimo e si traccino sentieri di fraternità, sono le richieste di Francesco che, in conclusione, spiega che ancor prima di una assicurazione legata ad una giustizia legale c’è bisogno di una assicurazione rappresentata da solidarietà e da carità, e che sia “cura dell’umanità nelle sue diverse dimensioni”, perché, è l’indicazione, “l’indifferenza è segno di una società disperata e di una società mediocre. Dico disperata nel senso che non ha speranza”

COME AUMENTARE LA SICUREZZA SUL LAVORO.

da ohsaonline.com

liberamente tradotto ed adattato da dott Alessandro Guerri medico specialista in medicina del lavoro.

Il Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti ha riportato che nel 2021 ci sono stati 5.190 infortuni sul lavoro mortali, in aumento dell’8,9% rispetto al 2020, e 2.607.900 casi registrati di infortuni e malattie non mortali nel settore privato. Problemi di sicurezza sul posto di lavoro e incidenti possono verificarsi in qualsiasi organizzazione, il che porta a incidenti mortali, perdita di ore di lavoro , azioni legali e sanzioni da parte dell’ente pubblico.

Tuttavia, la sicurezza sul lavoro dovrebbe essere una priorità per ogni tipo di attività. È responsabilità del datore di lavoro fornire un ambiente sicuro per tutti i membri del team ai sensi delle normative . L’implementazione di un programma di sicurezza nella tua struttura previene gli infortuni, migliora la produttività, riduce i costi associati agli incidenti sul lavoro e aumenta la soddisfazione del lavoro dei dipendenti.In questo articolo, esamineremo alcune tecniche che puoi utilizzare per migliorare l’efficienza e la sicurezza sul posto di lavoro.

Fornisci ampia formazione ai tuoi dipendenti

È necessaria una formazione completa per creare una cultura della sicurezza. Una volta assunti nuovi dipendenti, è necessario fornire un programma di formazione per garantire che tutti comprendano le procedure di sicurezza dell’organizzazione. Gli incidenti sul posto di lavoro si verificano comunemente quando i dipendenti non rispettano i protocolli di sicurezza stabiliti.Secondo le statistiche, i decessi prevenibili per lesioni sono aumentati del 9% nel 2021; tuttavia, potresti prevenire alcune di questi infortuni con un addestramento adeguato. Se la direzione e il personale conoscono le conseguenze di un luogo di lavoro non sicuro, saranno più cauti. Ad esempio, i carrelli elevatori possono causare infortuni gravi agli operatori e alle proprietà del magazzino se utilizzati in modo errato. Pertanto, è necessario assicurarsi che tutti gli operatori di carrelli elevatori siano competenti e abbiano una formazione certificata. Inoltre, è necessario eseguire regolari corsi di aggiornamento e valutazione per tutti gli operatori per evitare incidenti.

La programmazione regolare dei programmi di formazione ti aiuterà a prevenire gli infortuni nella tua struttura.

Premia i tuoi dipendenti per pratiche sicure

Il rinforzo positivo incoraggerà i lavoratori a tenere il passo con le pratiche di sicurezza della struttura. Per migliorare l’efficienza e la sicurezza sul posto di lavoro, crea un programma di incentivi per coinvolgere i tuoi dipendenti. Questa strategia aiuterà i dipendenti ad accettare facilmente il cambiamento e ad assumere comportamenti sicuri per ottenere incentivi. Alcuni degli incentivi potrebbero includere buoni regalo, tempo libero extra o pause di lavoro più lunghe. Stabilisci obiettivi mensili per incoraggiare i tuoi dipendenti a praticare comportamenti sicuri .

Usa la segnaletica orizzontale i cartelli e le etichette di sicurezza

Etichette e segnali forniscono informazioni sulle procedure di sicurezza e indicazioni per le uscite di emergenza. Avvertono anche di potenziali pericoli a seconda dei prodotti con cui hai a che fare.Questi cartelli dovrebbero essere visibili al personale; pertanto, dovresti posizionarli vicino alle apparecchiature o nei corridoi. Inoltre, dovrebbero essere sufficientemente chiari da consentire a tutto il personale di leggerli da lontano. Dovresti aggiungere segnali accanto alle macchine , segnaletica orizzontale sul pavimento per designare le zone di lavoro e nel caso di potenziali pericoli. Puoi anche rendere obbligatorio l’uso di elmetti o indumenti ad alta visibilità in aree particolari ad esempio in aree di manovra dei carrelli elevatori . I cartelli sono buoni strumenti di comunicazione, specialmente quando si hanno importanti informazioni sulla sicurezza. Puoi utilizzare una combinazione di testo e immagini come promemoria visivi sulla sicurezza .

Incoraggiare le pause di lavoro

I dipendenti possono stancarsi velocemente se sono impegnati in attività ripetitive. Ad esempio, le aziende che si occupano di e-commerce devono elaborare ordini e resi e monitorare l’inventario quotidianamente. Se la tua squadra rimane seduta o in piedi per lunghe ore durante l’imballaggio dei prodotti, incoraggia le pause di lavoro .Questo può prevenire molti dei disturbi muscoloscheletrici. Rimanere fermi a lungo aumenta la contrattura muscolare, che rende difficile lavorare comodamente e in sicurezza. Le attività sedentarie incrementano stress e malattie metaboliche .Pertanto, invece di imporre un lavoro non-stop, chiedi al tuo staff di fare piccole pause durante il turno oltre alla normale pausa pranzo. Queste pause consentono loro fare un reset anche mentale e permette successivamente di concentrarsi meglio sul lavoro. Quando il personale del magazzino è ben riposato, si riduce le possibilità di commettere errori e incidenti.

Creare un sistema di dialogo aperto

Per migliorare l’efficienza e la sicurezza sul posto di lavoro, semplifica la segnalazione di eventuali incidenti da parte dei dipendenti. Questo incoraggia i tuoi dipendenti a prestare attenzione alla sicurezza sul posto di lavoro. Ad esempio, se di recente si è verificato un incidente nel magazzino in cui un membro del team è rimasto ferito, è necessario incoraggiare i dipendenti a esprimere le loro preoccupazioni o porre domande sui loro compiti per aiutare a prevenire un altro incidente.È più probabile che il tuo team identifichi le aree critiche e i potenziali pericoli nella tua struttura. Pertanto, se hai una politica della porta aperta, diventa più facile per loro contattarti se ci sono dei problemi di sicurezza. Condurre riunioni periodiche con il team per ottenere suggerimenti su come migliorare la sicurezza sul posto di lavoro. In alternativa, puoi anche nominare un supervisore della sicurezza o coinvolgere l Rsl per rappresentare tutti i dipendenti nel team di safety.

TASK FORCE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO

Il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro sono tra gli obiettivi strategici del Governo. Infatti è una delle priorità delle linee programmatiche del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, per il 2023 e in particolare è già al centro di un lavoro congiunto all’interno di una task force governativa che sta collaborando su più fronti.   

“Il tema degli infortuni mortali è una ferita per tutti. A fronte dei numeri degli infortuni che non diminuiscono nonostante un apparato normativo importante, il Governo”, spiega il Ministro Calderone, “sin dal suo insediamento ha messo tra le sue linee di azione prioritarie la sicurezza sui luoghi di lavoro. In questo solco va il tavolo per la sicurezza che nella riunione del 12 gennaio scorso ha elaborato una serie di proposte legislative per estendere l’assicurazione Inail in ambito scolastico e per prevedere forme di sostegno alle famiglie dei giovani morti nei percorsi di alternanza e a scuola. Il Ministero ha tra i propri obiettivi una serie di iniziative e di azioni da mettere in campo, sul fronte della cultura della sicurezza, dell’intensificazione delle azioni formative e delle modifiche per rendere le norme più efficaci e incisive”. 

A tal proposito, il Dlgs 81/2008 contempla già una serie di previsioni finalizzate a migliorare la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro e prevenire gli infortuni chiamando i datori a rispettare tutte le misure a tutela della vita dei lavoratori e le rappresentanze dei dipendenti a essere punto di riferimento in azienda. Il Ministero tuttavia interverrà affinché le norme in materia di salute e sicurezza siano potenziate.

In tale ambito, a fronte di un numero di ispezioni nel corso del 2022 più alto rispetto al passato (17.035 a fronte di 13.924: + oltre il 22%), con crescita del 44% delle violazioni contestate (25.481 a fronte di 17.643), nel corso del 2023 è prevista un’azione più incisiva a 360 gradi. “Il Ministero ha dato mandato per l’inserimento di oltre 1000 ispettori tecnici all’Inl e stiamo progettando eventi e iniziative condivisi per tenere alta l’attenzione di cittadini, imprese, istituzioni in materia” sottolinea il Ministro Calderone. Che aggiunge: “Un impegno sul quale non arretreremo e che vede coinvolti già altri ministeri, come Istruzione e Salute, oltre naturalmente all’Inail, a testimonianza della condivisione dell’importanza di agire tempestivamente e con maggiore efficacia”.

da lav.gov.it