IGIENE INDUSTRIALE

100 ANNI DI SFIDE E UNO SGUARDO AL FUTURO PER IL CENTENARIO DI ILO INTERNATIONAL LABOUR ORGANIZATION

Una nuovo interessante report  su “Occupational Safety and Health (OSH), pubblicata in vista della Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro” dell 28 aprile, esamina i 100 anni di successi dell’ILO e rivela alcune delle sfide e opportunità emergenti nella creazione di ambienti di lavoro migliori .

clicca qui sotto per il volume in pdf

https://www.ilo.org/wcmsp5/groups/public/—dgreports/—dcomm/documents/publication/wcms_686645.pdf

Risultati immagini per SAFETY AND HEALTH AT THE HEART OF THE FUTURE OF WORK

qui sotto anche il video:

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IL FUTURO DEL LAVORO E 100 ANNI DI ILO

L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) celebra il suo 100° anniversario nel 2019.

Il mondo del lavoro è sottoposto ad un processo di grandi cambiamenti che avvengono ad una velocità tale da trasformare il lavoro come mai prima d’ora. I fattori che intervengono ad influenzare queste trasformazioni sono molti: la globalizzazione e l’internazionalizzazione dei mercati, le tendenze demografiche, le innovazioni tecnologiche e i cambiamenti climatici sono solo alcuni dei fattori chiave del cambiamento.

L’ILO, al fine di comprendere e rispondere efficacemente a questi cambiamenti e far avanzare l’obiettivo della giustizia sociale, ha dato impulso ad un’iniziativa dedicata al “futuro del lavoro”, come una delle sette iniziative per il suo centenario. L’iniziativa si rivolge universalmente a tutti i costituenti tripartiti dell’ILO ma anche al mondo accademico e agli altri attori coinvolti nei processi di grandi cambiamenti.

Da ILO.org

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PRODOTTI CHIMICI E SICUREZZA SUL LAVORO: IL PIANO NAZIONALE

Da informazionefiscale.it

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Sicurezza sul lavoro e prodotti chimici: anche per il 2019 il Ministero della Salute ha approvato il piano nazionale delle attività di controllo, una tutela per i lavoratori, per l’ambiente e per i consumatori finali. Un gran numero di aziende è potenzialmente interessato.

Si tratta di un appuntamento annualeper il Ministero della Salute con gli obblighi imposti dal regolamento europeo sulla classificazione, l’etichettatura e l’imballaggio numero 1272/2008 (CLP) e dal cosiddetto REACH (numero 1907 del 2006), una normativa integrata per la registrazione, valutazione e autorizzazione delle sostanze chimiche, finalizzata ad assicurare la protezione della salute umana e dell’ambiente.

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Sicurezza sul lavoro e prodotti chimici: il piano nazionale delle attività di controllo del Ministero della Salute

Il Piano nazionale delle attività di controllo sui prodotti chimici 2019 mette nero su bianco, per l’anno in corso, gli standard tecnici per le attività di controllo su tutti i soggetti che si occupano di fabbricazione, importazione, immissione sul mercato e uso di tutte le sostanze chimiche in quanto tali e in quanto componenti di miscele e articoli.

I controlli non interessano solo le aziende che li adoperano nei processi industriali, ma anche quelle che li utilizzano per la produzione di detergenti, vernici, abiti, mobili. Un’ampia platea di imprese, dunque, è potenzialmente sotto osservazione.

La tutela dei lavoratori, dell’ambiente e dei consumatori finali, e l’attività di sorveglianza sulle aziende che operano con sostanze chimiche, vede lavorare fianco a fianco sia autorità statali che locali.

Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera (Usmaf), e dei servizi di assistenza sanitaria al personale navigante (SANS), Nuclei antisofisticazioni e sanità dell’Arma dei Carabinieri (NAS), Istituto nazionale assicurazione Infortuni sul lavoro (INAIL), Agenzia delle dogane e dei monopoli, Nuclei operativi ecologici dell’Arma dei Carabinieri (NOE) e il Corpo della Guardia di finanza: sono tutti coinvolti nell’attuazione del piano nazionale delle attività di controllo sui prodotti chimici ed entro il 31 marzo di ogni anno devono inviare i risultati del lavoro sul campo.

Il Ministero della Salute, che coordina l’attività per verificare la completa attuazione delle prescrizioni da parte di tutti i soggetti della catena di distribuzione delle sostanze, dalla fabbricazione/importazione, all’uso, all’immissione sul mercato delle stesse, stabilisce che gli accertamentipossono essere eseguiti in qualunque momento con o senza preavviso.

Sicurezza sul lavoro e prodotti chimici: quali informazioni contiene il piano annuale

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Il Piano nazionale delle attività di controllo sui prodotti chimici 2019, approvato a febbraio, come ogni anno è stato redatto tenendo conto di una serie di fattori locali, nazionali e internazionali, tra le altre:

  • le indicazioni provenienti dall’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA), dalla Commissione europea o da altri organismi europei competenti come il Chemical legislation european enforcement (CLEEN)
  • i risultati delle attività di controllo degli anni precedenti, anche in termini di settori produttivi ritenuti prioritari in ragione dell’utilizzo di specifiche sostanze in quanto tali o in quanto contenute in miscele o in articoli
  • conoscenze epidemiologiche e analisi del contesto territoriale ed ambientale sulla base del sistema informativo regionale;
  • programmi di visite ispettive congiunte tra due o più Stati membri dell’Unione europea;
  • indicazioni provenienti dai Centri antiveleni (CAV).

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Sulla base dei dati acquisiti, ogni anno, il piano stabilisce alcuni elementi fondamentali per le attività di controllo:

  • i settori potenzialmente interessati, che vanno dalla fabbricazione di prodotti chimici alla produzione di giocattoli, passando per l’abbigliamento;
  • il periodo di tempo nel quale vanno effettuati i controlli e le scadenze per inviare i dati al Ministero della Salute;
  • le priorità per l’attuazione del regolamento REACH e del regolamento CLP;
  • il numero minimo degli accertamenti, che per il 2019 deve essere stabilito a livello locale;
  • la metodologia da seguire nei controlli che sono sia di tipo documentale che analitico.

Il piano, quindi, passa a rassegna gli standard tecnici delle attività di accertamento ma fissa anche alcuni punti fermi di cui tener conto nell’operatività.

Si stabilisce, ad esempio, che la valutazione dei dati quantitativi di fabbricazione e importazione può tenere conto delle autodichiarazioni del rappresentante legale dell’impresa; in alternativa è possibile eseguire un controllo a campione sull’attendibilità del sistema di gestione che riguarda la registrazione dei quantitativi fabbricati e/o importati.

E si ribadisce la necessità di una collaborazione di più attori sul controllo della sicurezza sul lavoro nei contesti che operano utilizzando sostanze chimiche: in fase di ispezione, si evidenzia l’utilità di un’azione integrata tra Servizio sanitario regionale e laboratori di controllo menzionati nell’accordo Stato-Regioni del 7 maggio 2015.

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Tutti i dettagli nel documento integrale del Piano nazionale delle attività di controllo sui prodotti chimici 2019.

PDF - 338.6 Kb
Piano Nazionale delle Attività di Controllo sui Prodotti Chimici Anno 2019
Scarica il Piano Nazionale delle Attività di Controllo sui Prodotti Chimici Anno 2019 elaborato dal Ministero della Salute.
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TOOL PER LA STIMA DELLE RADIAZIONI OTTICHE NELLE SALDATURE AD ARCO



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E’ online il nuovo calcolatore che consente di stimare il rischio da esposizione a radiazioni ottiche artificiali dei lavoratori che operano in prossimità delle aree ove si effettuano saldature ad arco in relazione alla tipologia di saldatura effettuata (es. MIG, TIG etc.) e alla corrente di saldatura utilizzata.
Il calcolatore consente inoltre di valutare l’efficienza dei di DPI oculari da fornire ai lavoratori che operino in prossimità dell’area di saldatura in funzione delle caratteristiche dei DPI scelti e delle distanze dall’area di saldatura selezionati dall’utente.

Link al calcolatore online (Fonte PAF)

NUOVA BANCA DATI EU OSHA AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

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Lavorate con sostanze pericolose o gestite persone che lo fanno? Avete bisogno di ulteriori informazioni su come valutare e gestire i rischi? In questo caso, date un’occhiata alla nuova e completa banca dati sugli strumenti pratici e la guida sulle sostanze pericolose, con collegamenti a risorse e strumenti audiovisivi chiave degli Stati membri, dell’UE e oltre. Nella banca dati troverete nuovi studi di caso creati per l’attuale campagna «Ambienti di lavoro sani e sicuri», che forniscono esempi di vita reale di buone pratiche nella gestione di sostanze pericolose.

multi lingual awardAgenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoromulti lingual award

Le centinaia di voci di cui è composta la banca dati riguardano argomenti quali formazione o valutazione del rischio, agenti cancerogeni e sostituzione. Inoltre, grazie alla facilità di consultazione della banca dati, se siete interessati alle risorse su un determinato paese, settore, mansione o pericolo, potete trovare esattamente ciò che cercate in modo semplice e veloce.

Effettuate adesso una ricerca nella banca dati delle sostanze pericolose

Per saperne di più sulla campagna «Salute e sicurezza negli ambienti di lavoro in presenza di sostanze pericolose» 

teco milano sostanze pericolose tossiche

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INQUINAMENTO E DIABETE

un altro imponente studio sulla relazione tra diabete ed inquinamento.

da dottnet.it

Studio su Lancet condotto su 1,7 milioni di persone, la situazione peggiore è in Cina e in India.

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diabete nel mondo

Vivere in città molto inquinate aumenta di circa il 15% il rischio di sviluppare diabete. La conferma del ruolo dello smog rispetto alla malattia arriva da un ampio studio pubblicato su The Lancet Planetary Health, che si è concentrato sul PM2,5, ovvero le particelle con diametro così piccolo (inferiore a 2,5 µm) da poter penetrare nei polmoni durante la respirazione. I ricercatori del Clinical Epidemiology Center a Saint Louis, in Missouri, hanno esaminato i dati di oltre 1,7 milioni di veterani statunitensi senza precedenti di diabete, che sono stati seguiti per 8,5 anni.

L’aumento del rischio per chi vive in aree con aree con alta concentrazione di PM 2,5 è stato in media del 15%, ma con una notevole variabilità geografica. E’ infatti maggiore nei paesi a basso reddito in cui non sono ancora sviluppate politiche per il miglioramento della qualità dell’aria, come Cina, India e Indonesia.Risultati immagini per DIABETE INQUINAMENTO TECO MILANO

Ciò non significa però che non abbia impatto in paesi con inquinamento minore. Il rischio, infatti, “è significativo anche a livelli di inquinamento atmosferico inferiori a quelli considerati sicuri dall’Environmental Protection Agency, l’ente per la protezione dell’ambiente e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms)”, spiega Ziyad Al-Aly, autore dello studio. Quindi, aggiunge, “i livelli di guardia attuali non sono ancora sufficientemente sicuri e dovrebbero essere rafforzati”.

Risultati immagini per inquinamento e diabeteGli inquinanti, spiega Agostino Consoli, presidente eletto della Società Italiana di Diabetologia (Sid), “entrano nel flusso del sangue e arrivano ai tessuti, producendo effetti patologici. In particolare aumentano i livelli di infiammazione, e questi a loro volta sono i primi indagati sia per i danni cardiovascolari che per la diminuzione della capacità delle cellule beta pancreatiche di produrre insulina in maniera appropriata rispetto alle necessità. L’altra possibilità – prosegue – è che l’esposizione all’inquinamento sia collegata a stili di vita meno sani. Resta valido il consiglio di non fare attività sportiva in ore di punta e l’appello a contribuire, ognuno per le proprie possibilità, a dare un contributo per lo sviluppo di città più vivibili”.

Immagine correlata

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FAQ LE DOMANDE PIU’ FREQUENTI SULLE SCADENZE IN SICUREZZA SUL LAVORO

FAQ FREQUENTLY ASKED QUESTIONS – DOMANDE PIU’ FREQUENTI SULLE SCADENZE DI SICUREZZA DEL LAVORO

UNA PICCOLISSIMA GUIDA PER RICORDARSI SCHEMATICAMENTE LE SCADENZE PIU’ IMPORTANTI

Risultati immagini per SCADENZE SICUREZZA SUL LAVORO

Tante le domande che vengono ripetutamente richieste  a chi si occupa di sicurezza sulle scadenze obbligatorie.

Le scadenze non sono solo un mero obbligo legislativo ma rappresentano anche  un modo di costruire un sistema continuo di formazione, aggiornamento e  controllo.

LE SCADENZA DEL DVR

  • entro 90 giorni dalla data inizio attività: per le imprese di nuova costituzione
  • entro 30 giorni dalla modifica lavorativa

Per esempio .
Una società se inizia l’attività il 10 settembre,  dovrà redigere il Documento di valutazione rischi entro il 9 dicembre

FAQ SCADENZE SICUREZZA SUL LAVORO

QUANDO SCADE IL DVR? QUANDO SI PROCEDE A REVISIONE?.

ll Documento di Valutazione dei Rischi, così come definito nell’art 28 del D.Lgs 81/08 è un documento  che deve essere sempre adattato allo stato delle aziende per  contenuti e per la  periodicità della revisione.

Quando si procede a revisione ?  Si procede a revisione nei casi previsti dall’art 29 del Testo Unico ovvero:

  • importanti cambiamenti dell’organizzazione aziendale (acquisto  nuovi macchinari o strumenti , ristrutturazioni,  cambiamenti di sede, cambiamenti organizzativi);
  • nel caso di importanti infortuni o malattie professionali;
  • quando gli esiti dell attività di sorveglianza sanitaria ne diano indicazioni;
  • nel caso di nuove nomine all’ interno dell’organigramma della sicurezza;
  • nel caso di aggiornamenti legislativi che richiedano una revisione.

 COME INDICARE LA DATA CERTA NEL DVR ?

Il DVR deve avere una certificazione CERTA della data  di elaborazione/revisione .

Tale data può essere apposta con timbro postale o  più semplicemente, facendolo firmare e datare dal datore di lavoro, dall’RSPP e/o dal Rappresentante dei Lavoratori

PIANO DI EMERGENZA INTERNO

Risultati immagini per PIANO EMERGENZA INTERNO FAQ TECO MILANO

Per le sole attività soggette a controllo da parte dei Vigili del fuoco o con più di 10 dipendenti:

  • entro 30 giorni dalla modifica lavorativa
  • riunione periodica della Sicurezza (Articolo 35)

Per le aziende con più di 15 lavoratori:

  • 1 volta l’anno

LE SCADENZE DELLE FIGURE DELLA SICUREZZA

RLS
Elezione da parte dei lavoratori  ogni 3 anni

RSPP:
Non  esiste una scadenza di legge al mandato di RSPP, eventuali scadenze sono definite dal contratto tra le parti.

Medico Competente
Non vi è scadenza  di leggea, eventuali scadenze sono definite dal contratto tra le parti.

 PERIODICITA’ DELLA SORVEGLIANZA SANITARIA

Risultati immagini per MEDICINA DEL LAVORO TECO MILANO FAQ

la nomina del medico competente è obbligatoria laddove esiste un cosidetto rischio tabellato ovvero indicato dalla legge. E’ quindo possibile  individuare quei  casi previsti dalla legge in cui sia obbligatoria la Sorveglianza Sanitaria,  la nomina del Medico Competente ela frequenza delle visite .per semplificare molto la materia possiamo indicare queste scadenze generali:

  • Almeno una volta all’anno in caso di esposizione a sostanze chimiche e cancerogene o ad agenti biologici
  • Ogni 2 o 5 anni in caso di esposizione a rischio Videoterminali

SOPRALLUOGO DEGLI AMBIENTI DI LAVORO

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Medico Competente, RSPP e Datore di lavoro almeno una volta all’anno

 

CORSI DI FORMAZIONE

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Lavoratori

  • Corsi di formazione base entro 60 giorni dalla data di assunzione
  • Aggiornamenti di 6 ore nell’arco dei 5 anni consecutivi al corso base

RLS

  • Corsi di aggiornamento 1 volta all’anno della durata di 4 o 8 ore per le aziende con rischi specifici (es Chimico/biologico)

Addetti PS E ANTINCENDIORisultati immagini per ADDETTI AL PS TECO MILANO FAQ SCADENZE

  • Corsi di aggiornamento per addetti al Primo Soccorso ogni 3 anni (4 ore)
  • Corsi di aggiornamento per addetti all’emergenza Incendio consigliatiogni 3 anni (2-5-8 ore rispettivamente per le aziende a rischio incendio basso – medio . alto) ai sensi della circolare 12653 del 23 febbraio 2011 ma non obbligatori

RSPP

  • Aggiornamenti nell’arco dei 5 anni consecutivi al corso di abilitazione, la durata degli aggiornamenti dipende dal Macro-settore B di appartenenza.

MANUTENZIONI PERIODICHE PRESIDI ANTINCENDIO

Estintori

POLVERE       CONTROLLO 6 MESI  REVISIONE 36 MESI COLLAUDO 6-12( SE CE) ANNI

CO2                CONTROLLO 6 MESI  REVISIONE 60 MESI COLLAUDO 10  ANNI

SCHIUMA  d’acqua CONTROLLO 6 MESI  REVISIONE 18 MESI COLLAUDO 6-12( SE CE) ANNI

 

 

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 VERIFICHE IMPIANTI ELETTRICI

  • Verifiche ispettive obbligatorie ai sensi del DPR 462/01 ogni 2 o 5 anni per ambienti rispettivamente a rischio di incendio alto od ordinario (medio – basso)
  • Verifiche ai sensi del D.M. 37/08 : Ogni 2 anni verifica della messa a terra, ogni 6 mesi verifica del corretto funzionamento dei differenziali

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 VERIFICARE ASCENSORI 

  • Visite finalizzate alla verifica dell’integrità e dell’efficienza di tutti i dispositivi e dei componenti ogni 6 mesi
  • Visite di manutenzione preventiva: non è specificata una periodicità perché questa dipende dalle caratteristiche dell’impianto, di norma vengono eseguite 8-12 visite all’anno (incluse le due semestrali)

VERIFICHE ASCENSORI FAQ

COMUNICAZIONI INFORTUNI

Quando comunicare un infortunio sul lavoro?

  • Comunicazioni infortuni
    • Entro 48 ore dalla ricezione del certificato medico comunicare all’INAIL un infortunio sul lavoro

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AIDII XXXV CONGRESSO NAZIONALE DI IGIENE AMBIENTALE

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Mercoledì 13 giugno 2018

Rischi industriali, occupazionali e ambientali nella grande impresa.

I valori di riferimento nel panorama nazionale e internazionale

Giovedì 14 giugno 2018

Rischi occupazionali nel settore vitivinicolo e florovivaistico

Nuove tendenze nella valutazione del rischio chimico: revisione della norma EN 689 e prospettive europee

Minerali asbestiformi, fibre artificiali vetrose e nanofibre: elementi di novità nella valutazione e gestione del rischio

Venerdì 15 giugno 2018

Risk Management in ambito ambientale e gestione dei rifiuti .

Fattori di rischio negli ambienti di vita e di lavoro non industriali

Temi liberi di Igiene Industriale: Agenti Chimici e Biologici SALA 1 (sessione parallela)

Temi liberi di Igiene Industriale: Agenti Fisici e Trasversali SALA 2 (parallela)

Sede del convegno

Centro internazionale di formazione ITC-ILO, Torino