L ‘ITALIA RATIFICA LA CONVENZIONE INTERNAZIONALE SULLA SALUTE E LA SICUREZZA DEI LAVORATORI

6 Luglio 2023

A distanza di 42 anni dalla promulgazione, l’Italia ratifica la Convenzione internazionale sulla salute e la sicurezza dei lavoratori. L’atto formale è in vigore da oggi.

Il Parlamento italiano dà “piena e intera esecuzione” alle Convenzioni internazionali sulla salute e la sicurezza dei lavoratori e ai relativi protocolli di attuazione. La Legge nazionale di ratifica è pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. La data del 4 luglio 2023 segna dunque l’adesione dell’Italia agli atti promulgati dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (IOL), risalenti al 1981 e successivamente aggiornati con protocolli attuativi, fino all’accordo quadro del 2006 volto a promuovere la cultura della sicurezza.

A chi si rivolgono– Le Convenzioni si applicano a tutte le attività economiche, intese in senso lato, compresa la funzione pubblica. La ratifica comporta l’adesione a politiche di prevenzione degli infortuni e i danni alla salute che risultano dal lavoro-  legati al lavoro o che sopraggiungono nel corso del lavoro – riducendo al minimo le cause di rischio. Un obiettivo conseguibile attraverso attività di formazione e di protezione.
Un Protocollo del 2002 offre indicazioni agli Stati aderenti alla prima Convenzione del 1981 su come rafforzare le procedure di registrazione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, con lo scopo di identificarne le cause e di elaborare misure preventive.

Salute, infortunio e malattia professionale- Con il termine “salute”, in relazione al lavoro, la Convenzione del 1981 non si riferisce soltanto all’assenza di malattia o di infermità: il termine include “gli elementi fisici e mentali che influiscono sulla salute e che sono direttamente legati alla salute e alla sicurezza sul lavoro”. Con l’espressione « infortunio sul lavoro » ci si riferisce, in senso estensivo, ad ogni infortunio sopraggiunto al lavoro o in occasione del lavoro e che abbia causato lesioni mortali o non mortali. Si considera «malattia professionale» ogni malattia contratta in seguito ad una esposizione a fattori di rischio risultanti da una attività professionale.

Cultura della sicurezza– La Convenzione quadro del 2006 promuove lo sviluppo di una «cultura nazionale di prevenzione in materia di sicurezza e di salute». Significa una cultura nella quale il diritto ad un ambiente di lavoro sicuro e salubre viene rispettato a tutti i livelli, dove il governo, i datori di lavoro e i lavoratori si impegnano attivamente per assicurare un ambiente di lavoro sicuro e salubre attraverso un sistema di diritti, di
responsabilità e di obblighi definiti, e dove viene riconosciuta la massima priorità al principio di prevenzione.

In Italia– I principi della Convenzione del 1981 e dei successivi atti emanati dallo IOL sono rispecchiati nel Testo Unico della Sicurezza (decreto legislativo 81/2008) perno giuridico in Italia del «sistema nazionale di salute e sicurezza sul lavoro». La ratifica comportà per l’Italia l’onere di conformarsi pienamente ad obblighi di matrice internazionale, derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Organizzazione internazionale del lavoro.
L’Organizzazione IOL è una Agenzia delle Nazioni Unite (ILO International Labour Organisation), con sede a Ginevra.

Convenzione sulla salute e la sicurezza dei lavoratori, n. 155, fatta a Ginevra il 22 giugno 1981, e relativo Protocollo, fatto a Ginevra il 20 giugno 2002;
Convenzione sul quadro promozionale per la salute e la sicurezza sul lavoro, n. 187, fatta a Ginevra il 15 giugno 2006.

Da anmvioggi.it

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