BISFENOLO A: RIDOTTA DA EFSA LA SOGLIA DI ASSUNZIONE DI 20.000 VOLTE

20 Aprile 2023

L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa) ha pubblicato un nuovo parere scientifico sulla valutazione ex novo dei rischi per la salute pubblica relativi alla presenza di bisfenolo A negli alimenti riducendo significativamente la soglia di assunzione giornaliera tollerabile stabilita nella sua precedente valutazione del 2015: la nuova dose è di circa 20mila volte inferiore a quella precedente. Sulla base di tutte le nuove evidenze scientifiche valutate, infatti, gli esperti dell’Efsa hanno stabilito un valore-soglia di 0,2 nanogrammi (0,2 miliardesimi di grammo) per chilogrammo di peso corporeo di una persona al giorno, in sostituzione della precedente soglia temporanea di 4 microgrammi (4 milionesimi di grammo). Sostanze chimiche come il bisfenolo A, utilizzato nei recipienti per alimenti, possono migrare in quantità minime negli alimenti e bevande in essi contenuti, per cui gli scienziati dell’Efsa ne rivedono periodicamente la sicurezza.

Dove si trova il bisfenolo A e dove è vietato

Il bisfenolo A (o BPA) è una sostanza chimica usata prevalentemente in associazione con altre sostanze per produrre alcune plastiche e resine. Viene utilizzato ad esempio nel policarbonato, un tipo di plastica trasparente e rigida impiegata per la realizzazione di contenitori di stoccaggio e bottiglie riutilizzabili per bevande (assai raramente è presente nelle comuni bottiglie di plastica di acqua minerale). Il BPA serve anche per produrre certe resine presenti in pellicole e rivestimenti per lattine e contenitori per bevande e alimenti.  Il bisfenolo A era già stato al centro dell’attenzione nel gennaio 2011 quando era stato messo al bando dalle tettarelle e dai biberon europei per la sua azione sul sistema endocrino, quello che regola molte funzioni del nostro organismo tramite la corretta produzione degli ormoni. Se ne è poi parlato diverse volte, anche in merito alla sua presenza nei cartoni di pizza.  Nel febbraio 2018 l’Ue ha introdotto limiti più severi sul contenuto di BPA nei materiali a contatto con gli alimenti: limiti ricavati dalla soglia giornaliera temporanea tollerabile stabilita dall’Efsa nel 2015. Dal settembre 2018 è vietato l’uso del BPA in bottiglie di plastica e imballaggi contenenti alimenti per neonati e bambini di età inferiore a tre anni. ( Da il corriere.it)

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