LE SOSTANZE REPROTOSSICHE

23 Maggio 2022

Da Dors

Si definiscono reprotossiche le sostanze tossiche per la riproduzione, in grado cioè di avere un’influenza negativa sulla capacità di uomini e donne di riprodursi e di alterare lo sviluppo del bambino durante la gestazione e dopo la nascita.

Fino ad oggi la protezione dei lavoratori esposti a sostanze reprotossiche (in Unione europea si stima possano essere tra i 2 e i 3 milioni) si limitava alle disposizioni di ordine generale della Direttiva 98/24/CE sugli agenti chimici. Tale direttiva, ad esempio, non imponeva misure preventive sulle lavoratrici gestanti prima che queste avessero informato il datore di lavoro. Da tempo si lavora per includere le sostanze reprotossiche nella più restrittiva Direttiva 2004/37/CE sugli agenti cancerogeni o mutageni.

Analogamente agli agenti cancerogeni o mutageni, le sostanze tossiche per la riproduzione sono sostanze estremamente preoccupanti, che possono avere effetti gravi e irreversibili sulla salute dei lavoratori.

Può essere quindi considerata una buona notizia l’entrata in vigore il 5 aprile 2022 della Direttiva (UE) 2022/431 del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la Direttiva 2004/37/CE con l’obiettivo di limitare l’esposizione dei lavoratori alle sostanze cancerogene, mutagene e, per la prima volta, alle sostanze reprotossiche. La stessa normativa stabilisce anche nuovi limiti di esposizione nei luoghi di lavoro di tutta l’Unione e affronta anche il problema degli HMP (Hazardous Medicinal Products), cioè i medicinali pericolosi la metà dei quali reprotossici: gli operatori sanitari che preparano HMP dovranno ricevere una formazione adeguata per maneggiare tali medicinali in modo sicuro.

APPROFONDISCI QUI SU DORS:

https://www.dors.it/page.php?idarticolo=3794

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