VACCINI COVID , PRESTO POSSIBILE ANCHE LA SOMMINISTRAZIONE IN AZIENDA

6 Marzo 2021

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha dato il via libera per le vaccinazioni sul posto di lavoro dopo l’accordo con le parti sociali

Somministrare i vaccini dentro le aziende si può. Lo avrebbe concordato il ministro della Salute Roberto Speranza con le parti sociali convocate per un vertice dal ministro del Lavoro Andrea Orlando. Secondo quanto sarebbe emerso, nell’incontro si è ipotizzata la possibilità di “utilizzare presidi all’interno delle aziende, quindi i medici aziendali, per le somministrazioni delle dosi, per garantire un accesso più fluido ai lavoratori più esposti al contagio”.

Vaccini Covid, somministrazione anche in azienda: l’incontro

Vaccini Covid, giovedì i primi “estremamente vulnerabili” chiamati dalle  strutture sanitarie - Toscana Notizie

Alla videoconferenza ha preso parte anche il nuovo commissario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo che si occuperà di tutta la logistica nella distribuzione dei vaccini. Durante la riunione i rappresentanti del governo hanno presentato alle sigle sindacali due obiettivi: “Fare il punto sull’attuazione dei protocolli di sicurezza firmati nel marzo dello scorso anno” e verificare la “possibilità di utilizzare i presidi che esistono all’interno delle aziende, quindi i medici aziendali, per le vaccinazioni”. A questo scopo sarebbe previsto anche il coinvolgimento dell’Inail attraverso la rete dei suoi ambulatori.

Il principio espresso dai ministri di Sanità e Lavoro è che “ogni presidio e ogni luogo dove può esserci un medico messo nelle condizioni, nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza, di accelerare le vaccinazioni è un fatto positivo per il Paese”, quindi “risorse anche intere alle aziende per agevolare la vaccinazione dei dipendenti”.

Vaccini Covid, ok alla somministrazione anche in azienda: il ruolo delle imprese

Presente all’incontro oltre ai sindacati anche Confindustria, con il direttore generale Francesca Mariotti, la quale ha ribadito la disponibilità delle aziende a collaborare attivamente alla somministrazione delle dosi.

L’associazione di imprese garantirebbe la possibilità di arrivare a una platea di 12 milioni di soggetti da coinvolgere nella campagna di vaccinazione, compresi i componenti delle famiglie dei 5,5 milioni di dipendenti nella rete di aziende.

Confindustria condivide l’obiettivo di un ritorno alla normalità nel più breve tempo possibile, per limitare i danni economici portati dall’emergenza sanitaria, e per questo ha già presentato a governo e sindacati una proposta operativa con tempi e strumenti per affrontare gli effetti, diretti e indiretti, della pandemia sul mercato del lavoro.

Sul punto il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri ha sottolineato che “serve un piano nazionale per codificare regole e funzioni per la distribuzione e la somministrazione dei vaccini”.

“In questo quadro, bisogna aggiornare i Protocolli sulla sicurezza sottoscritti lo scorso anno con il Governo, anche introducendo due capitoli: quello relativo ai lavoratori fragili e quello sulla formazione” spiega il segretario Uil.

“È necessario consentire la somministrazione dei vaccini nei luoghi di lavoro, lì dove ci sono medici competenti e medici aziendali, ma anche nelle piccole aziende, magari facendo ricorso alle strutture bilaterali delle parti sociali presenti sul territorio – è il punto di vista di Bombardieri. Tutto ciò per accelerare la distribuzione e per non pesare eccessivamente sulle strutture pubbliche. Ecco perché dobbiamo stabilire un percorso per arrivare presto alla sottoscrizione di un nuovo Protocollo”.

da quifinanza.it

Leave a comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.