VACCINI A TUTTI.. ANCHE AI GUARITI DA COVID?

4 Dicembre 2020

Da Dottnet.it

La piu’ grande campagna vaccinale di massa che abbia mai avuto corso in Italia, quella contro il covid, e’ alle porte e potra’ essere conclusa in autunno. Ma oltre alle imponenti misure logistiche e alle direttive su chi vaccinare nella prima fase, arriva ora il nodo dei positivi. Se, cioe’, coloro che hanno contratto il virus debbano o meno essere vaccinati. Un punto che gia’ divide gli esperti. Gli operatori sanitari saranno i primi ad esser vaccinati, seguiti dagli anziani. Ma chi ha avuto il covid cosa dovra’ fare? “Chi ha avuto il Covid – ha spiegato Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani di Roma – non deve vaccinarsi contro la malattia perché ha sviluppato anticorpi naturali, semmai dovrà controllare il livello di questi anticorpi. E quando questi dovessero scendere, si può riconsiderare una vaccinazione”.

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Ma su questa tesi non è d’accordo Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive del San Martino di Genova. “Bisognerebbe vaccinare sia chi non ha mai fatto l’infezione da SarsCoV-2 che chi l’ha già fatta”, sostiene Bassetti, secondo il quale bisognerebbe vaccinare “anche chi ha già gli anticorpi, perché non si sa per quanto tempo durino”. “Difficile dire ora, senza i dati delle sperimentazioni, se sia opportuno o meno vaccinare anche i guariti”, spiega all’Ansa Carlo Signorelli, ordinario di Igiene all’ Università di Parma e all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Certo è che “non vaccinarli rischierebbe di complicare le cose invece che semplificarle”. Il problema, infatti, “è che per escluderli dalla vaccinazione bisogna identificarli e anche questo è un lavoro in più. Un lavoro, tra l’altro, per il quale abbiamo uno strumento, il test sierologico, che con il passare del tempo tende a non dare una risposta corretta. Abbiamo, infatti, test negativi a fronte di persone che sappiamo essere state positive”.

Capire se vaccinare o meno i guariti, comunque “è cruciale per la campagna vaccinale, perché in alcune zone la quota di chi ha avuto il Covid arriva fino al 40%. Se l’immunità acquisita dalla malattia non regge, rischiamo di lasciarli scoperti”. Ad oggi – dice Arcuri – un italiano su 36 e’ stato contagiato.  E sempre sul fronte vaccini arriva anche il doppio annuncio di Moderna che inizia i test sugli adolescenti tra i 12 e i 17 anni e rende noto che il vaccino avra’ una copertura di almeno tre mesi dopo la seconda dose. Novità anche per la sperimentazione condotta da AstraZeneca e Università di Oxford che si trasforma da ‘doppio cieco’ in ‘aperto’. Tutti i partecipanti potranno sapere se è stato somministrato loro il preparato sperimentale o un placebo.  Intanto alcuni gruppi di hacker stanno prendendo di mira le aziende coinvolte nella distribuzione dei vaccini e potrebbero prepararsi a colpire la ‘catena del freddo’ necessaria per far arrivare le dosi. Lo afferma la compagnia Ibm, secondo cui i criminali informatici stanno raccogliendo informazioni sugli aspetti logistici. L’attività di spionaggio, spiega Ibm, è condotta attraverso ‘una campagna globale di phishing’ in cui vengono inviate email a nome dell’azienda cinese Haier Biomedical specializzata nel trasporto di vaccini.

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