BANCONOTE E CORONAVIRUS

5 Marzo 2020

Da ilgiornale. It


Un potenziale pericolo per la nostra salute si potrebbe nascondere nel nostro portafoglio. Anche le banconote, infatti, rischiano di essere veicolo di contagio da coronavirus. L’avvertimento inquietante è stato lanciato da un portavoce dell’Organizzazione mondiale della sanità citato oggi, fra gli altri, dalla Bbc.

“Sappiano che il denaro passa di mano con frequenza- ha dichiarato il membro dell’Oms- e può catturare ogni tipo di batterio o di virus, per questo suggeriamo alle persone di lavarsi le mani dopo aver maneggiato i soldi” e in particolare di “non toccarsi la faccia prima”.

Coronavirus, l’allarme Oms: “Banconote veicolo contagi”

di Coronavirus, l'allarme Oms: "Banconote veicolo contagi"4 Marzo 2020 – 20:52

L’Oms invita tutti a lavarsi le mani dopo aver maneggiato i soldi. Cina e Corea hanno avviato la disinfezione delle banconote per arginare l’epidemia di  Coronavirus. Un potenziale pericolo per la nostra salute si potrebbe nascondere nel nostro portafoglio. Anche le banconote, infatti, rischiano di essere veicolo di contagio da coronavirus. L’avvertimento inquietante è stato lanciato da un portavoce dell’Organizzazione mondiale della sanità citato oggi, fra gli altri, dalla Bbc.

“Sappiano che il denaro passa di mano con frequenza- ha dichiarato il membro dell’Oms- e può catturare ogni tipo di batterio o di virus, per questo suggeriamo alle persone di lavarsi le mani dopo aver maneggiato i soldi” e in particolare di “non toccarsi la faccia”.

La possibilità esiste e non è da sottovalutare. Nei giorni scorsi Cina e Corea hanno già avviato procedure di disinfezione delle banconote in circolazione. La Bank of England ha ammesso il pericolo ma ha tranquillizzato i cittadini del Regno Unito spiegando che nel Paese circoli ormai un gran numero di nuove banconote “plastificate”, realizzate con polimeri, nei tagli più diffusi che trattengono i virus in modo non superiore a quello di “maniglie, corrimano o carte di credito”.

Nelle scorse ore, sempre l’Oms ha sottolineato che il coronavirus causa “una malattia più grave dell’influenza stagionale: a livello globale, circa il 3,4% dei casi riportati di Covid-19 è deceduto mentre l’influenza stagionale generalmente uccide molto meno dell’1% di quelli infetti”.

Notizie non tranquillizzanti che giungono quasi in contemporanea con l’annuncio dato dalle autorità sanitarie cinesi che l’infezione può essere trasmessa anche dalle feci e dall’urina. Il South China Morning Post ha reso pubblica una ricerca che ha rilevato tracce di coronavirus in campioni di feci prelevate da pazienti. Nell’ultimo piano di diagnosi e cura del virus, la Commissione sanitaria ha spiegato che il contagio può avvenire anche con la trasmissione aerosol di piccole particelle di feci contaminate e la conseguente inalazione da parte dell’uomo.

Nel mondo cresce la preoccupazione. La Germania, dove i contagi sono 240, è il primo Paese che ha parlato apertamente di “pandemia globale”. È quanto ha dichiarato al Bundestag il ministro tedesco della Salute Jens Spahn. Il governo di Berlino, che a gennaio ha inviato mascherine e tute protettive in Cina per limitare la diffusione del coronavirus, ha vietato l’esportazione all’estero di questi dispositivi in previsione di una epidemia in Germania. La stessa misura è stata disposta fino al 1° giugno 2020 anche in Russia che tra i prodotti include maschere mediche, respiratori, tute di protezione chimica, copriscarpe e camici medici.

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