QUANDO CON UN CLICK FAI DIAGNOSI DI RETINOPATIA

4 Aprile 2019

Una fotocamera speciale riprende il fondo dell’occhio e con un Pc le immagini digitali della retina vengono inviate in un centro della California o in Irlanda del Nord dove un algoritmo fornisce la diagnosi corretta. Il tutto in 50 secondi e con una attendibilità del 92%, di quattro punti superiore a quella dell’esame fatto da un oculista nel suo studio, in più tempo e con apparecchiature costose.

occhio retinopatia teco milano

La nuova tecnologia chiamata EyeArt, è stata impiegata  a livello sperimentale su pazienti dal 4 al 28 febbraio. Le equipe medico-infermieristiche di 30 centri oftalmologici di tutta Italia hanno sottoposto a screening gratuito di retinopatia e maculopatia diabetica (www.maculopatie.com) circa 3500 persone con diabete.

Si tratta di un’iniziativa promossa dal Centro Ambrosiano Oftalmico (CAMO) e dall’Ospedale San Raffaele di Milano, che per il suo alto valore medico-sociale ha avuto il patrocinio del Ministero della Salute, in quanto retino e macupolatia sono le complicanze microvascolari più comuni del diabete e la prima causa di cecità non traumatica negli adulti fra i 20 e i 74 anni.

Risultati immagini per retina occhio OCULISTA

Il diabete, a sua volta è una malattia in grande espansione: il numero dei malati è quadruplicato, passando in Italia dai 2,8 milioni del 1980 ai 4,3 milioni del 2014. E di pari passo sono aumentati i casi di retinopatia diabetica visto che un diabetico su tre ha anche la retinopatia.

«Il problema – rileva Massimo Porta, direttore della Scuola di specializzazione in Medicina interna all’Università di Torino – è che la retinopatia è una complicanza subdola, che non dà sintomi fin quando i danni alla retina o alla macula (parte centrale della retina, ndr) non sono gravi e irreversibili».

Secondo dati della Società oftalmologica (Soi) e di quella di diabetologia (Sid), quando il diabete viene diagnosticato oltre i 30 anni di età, la prevalenza della retinopatia diabetica varia tra il 21% nelle persone con diabete da meno di 10 anni e il 76% in quelle con più di 20 anni dalla diagnosi.

«Ecco perché è importante – conclude Lucio Buratto, direttore scientifico di CAMO – diagnosticare quanto prima la malattia retinica. E lo screening, cioè l’indagine a tappeto, è il metodo migliore per farlo: saranno coinvolti 30 centri di tutta Italia, da Milano a Catania, da Verona a Sassari. Tutti i dati ricavati saranno inseriti in un server speciale con il quale potremo elaborare statistiche e valutare i risultati».

Da la Stampa

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