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SICUREZZA STRADALE IN LOMBARDIA

L’Istituto, la Regione Lombardia e l’Aci proseguono il percorso di informazione e sensibilizzazione alla guida corretta e sicura in una giornata dedicata a Csp/Cse e Rspp/Aspp con crediti formativi

Immagine locandina

MILANO – Informare e sensibilizzare i lavoratori sui fattori di rischio alla guida è fondamentale per la prevenzione degli incidenti e la sicurezza delle persone e per questo motivo, con il progetto “In Lombardia la sicurezza stradale è al primo posto”, l’Inail conferma il proprio impegno su questo tema. L’Ordine degli ingegneri della provincia di Milano ha inserito l’iniziativa nel proprio calendario di incontri di formazione a distanza, con il rilascio di 4 crediti formativi professionali per i soli iscritti all’Albo degli ingegneri e 4 ore di aggiornamento per l’aggiornamento professionale per Csp/Cse e Rspp/Aspp, secondo l’Accordo Stato Regioni del 7 luglio 2016.

Gli interventi e i contributi. Patrocinato dal Croil, la Consulta regionale dell’Ordine degli ingegneri della Lombardia, il seminario ha accolto i contributi della Regione Lombardia, dell’Aci e di vari esperti su aspetti tecnici e giuridici. I professionisti della Consulenza tecnica salute e sicurezza regionale dell’Inail, Biagio Principe e Adolfo Faletra, sono intervenuti sul tema “Il rischio stradale nel Dvr – Documento di valutazione del rischio” mentre Laura Ascari, dirigente medico, ha curato l’approfondimento su “L’uomo – Stato psicofisico del conducente di guida”.

DALTONISMO E LAVORO

da Inail.it

Questo documento è dedicato agli ambienti industriali e, in particolare, all’uso del colore nel codice visivo dei dispositivi di comando macchine.

Il d.lgs. 81/08 prescrive che le informazioni, segnalazioni di allarme e le avvertenze di attrezzature o macchine siano ben visibili e comprensibili. Il d.lgs. 17/10, decreto di recepimento della Direttiva Macchine attualmente in vigore, conferma tale principio richiedendo la comprensibilità del segnale come requisito di sicurezza da soddisfare.Questo lavoro mette a fuoco le possibili difficoltà nella decodifica del segnale derivante dalla inabilità cromatica e propone misure tecniche di miglioramento per la comprensibilità del segnale per la maggior parte lavoratori che, specie negli ambienti industriali, si interfacciano con dispositivi di comando macchine dotati di segnali visivi di emergenza e di utilizzo.

Prodotto: OpuscoloEdizioni: Inail – 2023Disponibilità: Consultabile solo in reteInfo: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

RAPPORTO ISTAT 2024

da amblav.it

L’edizione 2024 del Rapporto Annuale ISTAT illustra la complessità del presente e i possibili scenari evolutivi, individuando punti di forza e criticità in differenti aree di intervento per le politiche di sviluppo. Analizza l’evoluzione della competitività dell’Italia, l’andamento strutturale dell’occupazione e la qualità della vita delle persone in relazione alle dinamiche demografiche e insediative, le condizioni sociali, l’accesso ai servizi e la povertà educativa.

Presentato il 15 maggio 2024 a Palazzo Montecitorio, dal Presidente dell’ISTAT Francesco Maria Chelli, il “Rapporto annuale 2024. La situazione del Paese”.
Nell’ultimo triennio l’economia italiana è cresciuta più della media dell’UE27 e di Francia e Germania, alla crescita si è associato il buon andamento del mercato del lavoro.
Dalla seconda metà del 2021, come le altre maggiori economie europee, l’Italia si è confrontata con l’ascesa dei prezzi originata dalle materie prime importate, seguita a fine 2022 da un rapido processo di raffreddamento, rafforzatosi nel 2023. L’episodio inflazionistico ha avuto effetti differenziati sulle imprese e, in particolare, sulle famiglie – con le retribuzioni che non hanno tenuto il passo dell’inflazione – riducendo il potere di acquisto soprattutto delle fasce di popolazione meno abbienti.
La performance degli ultimi anni ha fatto seguito a due decenni in cui la struttura dell’economia italiana si è adattata, con fatica, ai cambiamenti del contesto competitivo e all’impatto della transizione digitale.
Il sistema produttivo, la Pubblica Amministrazione e gli individui hanno mostrato progressi significativi nell’utilizzo delle tecnologie dell’informazione, accelerati dalla pandemia. Permangono però alcune criticità e ritardi, anche nello sviluppo delle competenze digitali.
Negli ultimi 20 anni, l’Italia ha difeso il proprio posizionamento come Paese esportatore, ma la concorrenza delle economie emergenti ha messo in crisi una parte rilevante delle industrie su cui si basava la specializzazione nazionale, che si è gradualmente modificata. D’altra parte, la lentezza nello sviluppo delle attività terziarie intense in conoscenza, oltre che in una debole dinamica delle esportazioni di servizi, si è riflessa in un’accresciuta dipendenza dall’estero.
In questo periodo, la crescita dell’attività economica e della produttività del lavoro sono state particolarmente deboli, rispetto sia all’esperienza storica sia alle altre maggiori economie europee. Il recupero recente dell’attività di investimento, in particolare nella componente immateriale, se sostenuto, potrebbe contribuire nei prossimi anni al miglioramento delle prospettive di crescita dell’Italia.

RAPPORTO ANNUALE 2024. LA SITUAZIONE DEL PAESE
CAPITOLO 1 – L’economia italiana: crescita, criticità, cambiamenti
CAPITOLO 2 – I cambiamenti del lavoro: tendenze recenti e trasformazioni strutturali
CAPITOLO 3 – Le condizioni e la qualità della vita
CAPITOLO 4 – L’Italia dei territori: sfide e potenzialità

Fonte: ISTAT

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INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI NEL SETTORE METALMECCANICO.

da Inail.it

L’obiettivo del presente documento è quello di migliorare la conoscenza del fenomeno infortunistico e tecnopatico nel settore dell’industria metalmeccanica e della installazione di impianti, al fine sia di realizzare interventi di informazione di specifico interesse per le imprese metalmeccaniche, sia di individuare soluzioni pratiche di miglioramento continuo delle prestazioni.

A tal fine sono stati elaborati i dati statistici di infortunio e malattia professionale dal 2017 al 2021 per i settori metalmeccanico e di installazione e gestione di impianti, riportando i dati per settore Ateco di riferimento.


Prodotto: Volume
Edizioni: Inail – 2024
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

OCCHIO SECCO : DIAGNOSI LOW TECH VS HIGH TECH.

da eyedoctor.it

Il film lacrimale è la prima struttura del diottro oculare; la sua corretta omeostasi e uniformità garantisce il mantenimento di una qualità visiva ottimale. La malattia dell’occhio secco è una patologia di natura multifattoriale conseguente alla perdita di questo equilibrio anatomo-funzionale, e rappresenta uno dei più frequenti motivi di visita oculistica. Tradizionalmente, il work-up diagnostico della malattia dell’occhio secco e delle alterazioni della superficie oculare si è basato su metodiche “low-tech”. Questi esami, come la biomicroscopia degli annessi e del segmento anteriore, la colorazione con fluoresceina e il test di Schirmer, sono limitati dall’invasività e dalla mediocre riproducibilità. Nuovi device per l’imaging non invasivo sono stati introdotti per lo studio “high-tech” della superficie oculare, con l’obiettivo di migliorare l’accuratezza diagnostica e di individuare biomarker oggettivi più affidabili. Permettono una valutazione approfondita dell’altezza del menisco lacrimale, del break-up time senza necessità di utilizzare fluoresceina, del rossore oculare e delle ghiandole di Meibomio. La disfunzione del film lacrimale determina un peggioramento visivo sia quantitativo che qualitativo, con riduzione dei valori soglia perimetrici, diminuzione della sensibilità al contrasto e aumento delle aberrazioni di alto ordine. È quindi prioritaria la padronanza di entrambe le modalità d’esame low-tech e high-tech, per rispondere tempestivamente al quesito clinico del paziente e adottare una gestione appropriata.

articolo completo su :

EMERGENZE IN MEDICINA NUCLEARE

da Inail.it

Il progetto prevede la definizione di scenari incidentali standard (allagamento, incendio, terremoto) che possano concretizzarsi in un servizio di medicina nucleare, e la stesura di una guida pratica che supporti gli esperti del settore nelle valutazioni preventive delle esposizioni potenziali relative ai lavoratori e all’individuo rappresentativo della popolazione nei possibili casi di emergenza radiologica, come richiesto dalla normativa vigente in materia.

Il lavoro è corredato da relativi casi studio, che possano essere utilizzati come riferimento nei calcoli e nelle valutazioni delle esposizioni potenziali



Prodotto: Volume
Edizioni: Inail – 2024
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

ACIDI GRASSI OMEGA TRE ED OCCHIO SECCO

da reviewofoptometry.com

La sindrome dell’occhio secco è una delle condizioni oculari più diffuse, che colpisce persone di tutte le fasce d’età e stili di vita. La sua comunanza è una testimonianza del panorama in evoluzione della vita moderna, nonché un importante promemoria dell’intricato equilibrio necessario per una salute oculare ottimale. Sperimentando le incessanti richieste di tempo davanti allo schermo dell’era digitale e altri fattori di stress ambientale, il disagio degli occhi asciutti è diventato più di un semplice inconveniente: si è evoluto in una sfida persistente che richiede un trattamento cronico tempestivo. 

Per gestire la condizione in modo efficace, gli approcci tradizionali come le lacrime artificiali e la prescrizione di farmaci spesso sono al centro dell’attenzione; tuttavia, alla base della salute oculare vi èanche un’ovvia connessione tra le scelte dietetiche e il benessere dei nostri occhi. Molti specialisti considerano da tempo gli integratori alimentari come gli acidi grassi omega-3 (O3FA) come un valido aiuto non solo nella gestione dell’occhio secco ma anche nella prevenzione di molte patologie oculari. L’articolo in link approfondiace le evidenze dell’integrazione con acidi grassi omega nell’occhio secco.:

https://www.reviewofoptometry.com/article/all-eyes-on-omegas

BAROMETRO OSHA

Da osha.europa.eu

Il Barometro SSL è un sistema informativo pubblico a livello europeo sui fatti e sulle cifre più importanti in materia di sicurezza e salute sul lavoro (SSL) . Il sistema fornisce informazioni visualizzate per importanti indicatori di SSL a livello nazionale e dell’UE; si basa su statistiche, indagini e dati pubblici.


Il BAROMETRO SSL  utilizza le seguenti fonti di dati:

  • Eurostat: dati su economia, settori, popolazione e occupazione
  • Eurostat: Indagine sulle forze di lavoro (LFS), in particolare il modulo ad hoc del 2013: “Infortuni sul lavoro e altri problemi di salute legati al lavoro”
  • Eurostat: Indagine dell’Unione europea sui redditi e sulle condizioni di vita (EU-SILC)
  • Eurofound: Indagine europea sulle condizioni di lavoro (EWCS)
  • EU-OSHA: Indagine europea sui rischi nuovi ed emergenti nelle imprese (ESENER) 2014
  • Commissione Europea, DG Occupazione, Affari Sociali e Inclusione: diversi rapporti e studi
  • Comitato degli alti responsabili dell’ispettorato del lavoro (SLIC): valutazioni nazionali non riservate
  • Punti di contatto nazionali negli Stati membri: dati e descrizioni nazionali
  • Punti focali dell’EU-OSHA/EU-OSHA: descrizioni dei sistemi nazionali di SSL in OSHwiki
  • relazioni esaustive provenienti da fonti nazionali o europee

Questa metodologia contiene una raccolta di tutti i riferimenti e le fonti di dati utilizzati per fornire testi, diagrammi e tabelle e, in alcuni casi, spiegazioni aggiuntive.

Nella maggior parte dei casi forniamo i seguenti dati:

  • l’indicatore e il titolo del diagramma/tabella/descrizione
  • una breve descrizione dell’approccio di valutazione e visualizzazione dei dati
  • fonte esatta con nome e collegamento
  • il periodo di riferimento (anno/periodo) e l’ultimo aggiornamento
  • la copertura degli Stati membri e di altri paesi
  • opzioni di filtro o criteri di selezione della fonte
  • l’unità di misura
  • qualsiasi calcolo eseguito dall’EU-OSHA sulla base dei dati originali
  • nozioni di base sulla visualizzazione
  • altre spiegazioni utili e commenti aggiuntivi

https://osha.europa.eu/it/facts-and-figures/data-visualisation/osh-barometer-data-visualisation-tool

ESPOSIZIONE A SOSTANZE REPROTOSSICHE: LA DIRETTIVA 2004/37/CE.

da Inail.it

La direttiva europea 2004/37/CE introduce nuove misure per la protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni, mutageni o a sostanze tossiche per la riproduzione durante il lavoro.

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In particolare, vengono innalzate le attività di prevenzione dei rischi per la salute riproduttiva dei lavoratori con importanti ripercussioni anche per le attività di ricerca in igiene industriale, medicina del lavoro ed epidemiologia occupazionale. Il volume presenta il nuovo quadro normativo e discute delle nuove sfide per la ricerca scientifica su questo tema.


Prodotto: Volume
Edizioni: Inail – 2024
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Informazioni e richieste: dcpianificazione-comunicazione@inail.it