Novità

I CONGRESSO “SALUTE AMBIENTE E CAMBIAMENTI CLIMATICI ” A BOLOGNA

Venerdì 12 aprile 2024 ore 8.00-18.30
Bologna – MAST.Auditorium, Via Speranza 42

Il I congresso nazionale “Salute, ambiente e cambiamenti climatici. Prospettiva 2030” si configura come un evento di rilevanza nazionale – focalizzato sull’importanza di affrontare apertamente e discutere dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento – capace di sottolineare il cruciale legame tra ambiente e salute, evidenziando come che la cura dell’ambiente costituisca un mezzo essenziale per la promozione la salute.

Oltre 20 i relatori che parteciperanno all’evento tra cui epidemiologi, oncologi, meteorologi, chimici, fisici, ingegneri ambientali, a capo di istituti e laboratori di ricerca, e dipartimenti universitari di rilievo internazionale.
Tra gli argomenti affrontati si spazierà dal supercalcolo per le analisi meteo-climatiche alle bonifiche dei siti inquinati, dalla perdita di biodiversità alla prevenzione dei tumori, dal fenomeno dell’eco-ansia nelle giovani generazioni alla transizione energetica nelle imprese, dall’impatto degli inquinanti alle politiche ambientali nelle grandi città.

L’evento costituisce un’opportunità unica per riunire professionisti competenti nel settore ambientale e sanitario, con l’obiettivo di costruire un percorso finalizzato alla riflessione e all’orientamento sulle strategie di mitigazione da attuare in futuro.
Il congresso è organizzato dal Programma Ambiente Salute del Dipartimento di Sanità Pubblica con il contributo della Fondazione MAST ed è patrocinato da: Ministero della Salute, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Società Italiana di Igiene Preventiva e Sanità Pubblica, Università degli Studi di Bologna, Comune di Bologna, TPER, Ordini professionali provinciali dei medici chirurghi, medici veterinari, biologi, chimici, fisici, ingegneri, professioni infermieristiche, psicologi, tecnici sanitari di radiologia medica, delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione.

Per ulteriori informazioni contattare gli organizzatori.

Fonte: AUSL Bologna

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LAVORO AGILE DA APRILE 2024 : GUIDA ALLA RICHIESTA ED AI REQUISITI

fonte : Pmi.it articolo originale di Barbara Weisz

Dal primo aprile 2024 non è più prevista alcuna forma di smart working semplificato. Anche le ultime proroghe sul diritto al lavoro agile per genitori di figli fino a 14 anni e dipendenti fragili sono scadute il 31 marzo, per cui sia nel pubblico sia nel privato si torna alle regole ordinarie.

Da aprile 2024 torna ad essere sempre necessario l’accordo individuale fra lavoratore e azienda e restano applicabili i soli criteri di priorità destinati a genitori e caregiver, che però non implicano il diritto automatico allo smart working. Vediamo tutto.

Come richiedere lo smart working da aprile 2024

Lo smart working semplificato sperimentato durante il Covid era scaduto il 31 dicembre 2023 ma erano rimaste alcune eccezioni, esclusivamente nel privato, per i genitori di figli fino a 14 anni e per i lavoratori certificati come fragili, con diritto allo smart working fino al 30 marzo 2024.

Ora, scaduta anche questa deroga, lo smart working nel privato è regolamentato per tutti dalla legge 81/2017,  richiedendo un accordo controfirmato da entrambe le parti ma senza obbligo di attivazione da parte dell’azienda qualora non sia previsto il lavoro agile, diversamente scattano le specifiche disposizioni di legge e aziendali, nonché la priorità per genitori con figli fino a 12 anni (senza limiti di età se con gravi disabilità) oppure per i lavoratori disabili o caregiver.
Nel settore pubblico si seguono invece le indicazioni dei singoli PIAO delle amministrazioni, nel rispetto delle linee guida ministeriali (Direttiva Lavoro Agile nella PA) sulla promozione (ma sempre senza obbligo) del lavoro agile per i pazienti fragili.
Chi ha la priorità per lo smart work
I datori di lavoro che ricevono più richieste di attivazione dello smart working da parte dei dipendenti, se lo utilizzano per policy aziendale, allora devono riconoscere una priorità a colori i quali sono anche genitori con figli fino a 12 anni o di figli disabili, oltre che ai dipendenti essi stessi disabili oppure che prestano assistenza familiare come caregiver.
NB: questa regola è strutturale, ossia permanente. Diversamente da quella scaduta il 31 marzo che riguardava i figli fino a 14 anni nel privato, che però non era una priorità ma un diritto vero e proprio, ora abolito.
Accordo di Lavoro agile: come deve essere formulato
Il riferimento, oltre alla sopra citata legge 81/2017 (che definisce il lavoro agile e stabilisce diritti e doveri delle parti), è anche il “Protocollo Nazionale sul lavoro in modalità agile“, firmato da Governo e parti sociali, nel quale sono indicati requisiti e contenuti degli accordi individuali.
L’adesione al lavoro agile, si legge, «avviene su base volontaria ed è subordinata alla sottoscrizione di un accordo individuale, fermo restando il diritto di recesso ivi previsto».
L‘accordo individuale deve essere scritto e firmato da impresa e dipendente e deve contenere i seguenti elementi:
durata dell’accordo, a termine o a tempo indeterminato;
alternanza tra i periodi di lavoro all’interno e all’esterno dei locali aziendali;
luoghi eventualmente esclusi per lo svolgimento della prestazione lavorativa esterna ai locali aziendali;
aspetti relativi all’esecuzione della prestazione lavorativa svolta al di fuori dei locali aziendali, anche con riguardo alle forme di esercizio del potere direttivo del datore di lavoro e alle condotte che possono dar luogo all’applicazione di sanzioni disciplinari nel rispetto della disciplina prevista nei contratti collettivi;
strumenti di lavoro;
tempi di riposo del lavoratore e le misure tecniche e/o organizzative necessarie ad assicurare la disconnessione;
forme e modalità di controllo della prestazione lavorativa all’esterno dei locali aziendali, nel rispetto di quanto previsto da Statuto dei lavoratori e normativa in materia di protezione dei dati personali;
attività formativa eventualmente necessaria per lo svolgimento della prestazione di lavoro in modalità agile;
forme e le modalità di esercizio dei diritti sindacali.

Invio della Comunicazione di smart working al Ministero
Il datore di lavoro deve comunicare l‘attivazione del lavoro agile, entro cinque giorni dall’inizio della prestazione in smart working, utilizzando il portale Servizi Lavoro.
Per le pubbliche amministrazioni e le agenzie di somministrazione la comunicazione va inviata entro il giorno 20 del mese successivo all’inizio della prestazione in modalità agile.
Non è necessario allegare l’accordo individuale (che però deve essere conservato dal datore di lavoro per cinque anni).
Questo adempimento è stato semplificato dall‘articolo 41 bis del dl 73/2022, con regole applicative contenute nel decreto ministeriale 149/2022. Disponibile anche l’applicativo REST per la trasmissione massiva di queste comunicazioni.

XXXVII CONGRESSO ANMA A BOLOGNA IL 23-24-25 MAGGIO

L’EVOLUZIONE DELLA PROFESSIONE DEL MEDICO COMPETENTE FRA ANTICHI TEMI E NUOVI ORIZZONTI

INFORMAZIONI GENERALI

Sede Congressuale e hotel a Bologna

Best Western Plus Tower Hotel – Sala Felsina 2° piano
Viale Ilic Uljanov Lenin, 59
40138 Bologna
Tel: 051 6024111
e-mail: info@towerhotelbologna.com
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INFORMAZIONI SCIENTIFICHE

Il programma scientifico del Congresso è elaborato dal Comitato Scientifico dell’Associazione Nazionale Medici d’Azienda e Competenti
Programma scientifico avanzato al 5 aprile

SESSIONE POSTER

L’iniziativa si rivolge a tutti coloro che desiderano comunicare il proprio impegno professionale e scientifico, confrontandosi con una platea qualificata, attraverso elaborati che verranno esposti e presentati in sede congressuale in forma di poster.
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ISCRIZIONI

Il Congresso è rivolto a:
◾ Laureati in Medicina e Chirurgia, che svolgono l’attività di Medico Competente (ai sensi dell’art. 38 del D.Lgs. 81/2008)
◾ Specializzandi in Medicina del Lavoro

 Modalità di partecipazione
➤ per effettuare l’iscrizione al Congresso è necessario compilare il modulo in ogni sua parte ed inviarlo alla Segreteria Organizzativa via email a formazione@anma.it entro il 5 maggio 2024
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 Quota di partecipazione
MEDICO COMPETENTE
SOCIO ANMA 2024                 € 220,00          esente IVA

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MEDICO COMPETENTE
NON SOCIO                             € 310,00          esente IVA
non sei ancora socio ANMA 2024? Rinnova o iscriviti qui

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MEDICO SPECIALIZZANDO
SOCIO ANMA 2024                 € 40,00             esente IVA

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 La quota di iscrizione al Congresso comprende:
➤ partecipazione ai Lavori Scientifici, accesso ad aperitivo, coffee break e buffet lunch durante le giornate congressuali
come ormai adottato da molte Società Scientifiche per i loro Congressi, anche il nostro evento sarà indipendente dall’accreditamento ECM, ossia non erogherà Crediti al momento dell’evento. Questi saranno acquisiti dagli iscritti al Congresso tramite FAD successiva, specificatamente loro dedicata ed in forma dialogata e guidata dall’Associazione
➤ la quota di iscrizione al Congresso comprende inoltre il pass per la partecipazione al Corso ECM FAD asincrono, successivo al Congresso che erogherà 22 Crediti. A breve maggiori dettagli.
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MODULO COMPILABILE ISCRIZIONE MEDICO COMPETENTE

MODULO COMPILABILE ISCRIZIONE MEDICO SPECIALIZZANDO

 Segreteria Scientifica e Organizzativa
Giovanni Briatico Vangosa
Benedetta Mesiano
Tel. +39 0331 1521840
formazione@anma.it

 Consulenza marketing e comunicazione
Serena Trincanato
Tel. +39 347 7208074
serena.trincanato@gmail.com

SOSTANZE CHIMICHE E DANNI AI DENDROCITI

da dottnet.it

Le sostanze chimiche, presenti in una vasta gamma di oggetti domestici d’uso comune, dai mobili ai prodotti per capelli, sono un potenziale rischio per la salute umana, favorendo lo sviluppo di malattie neurologiche, come la sclerosi multipla e i disturbi dello spettro autistico. A lanciare l’allarme uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della Case Western Reserve University School of Medicine, pubblicato su Nature Neuroscience. I risultati hanno fornito nuove informazioni sui potenziali pericoli di alcune comuni sostanze chimiche domestiche per la salute del cervello umano. I problemi neurologici colpiscono milioni di persone, ma solo una parte dei casi può essere attribuita alla sola genetica, indicando che i fattori ambientali sconosciuti sono importanti per le malattie neurologiche.

Il nuovo studio ha rilevato che alcune comuni sostanze chimiche domestiche colpiscono specificamente gli oligodendrociti del cervello, un tipo di cellula specializzata che genera l’isolamento protettivo intorno alle cellule nervose. “La perdita di oligodendrociti è alla base della sclerosi multipla e di altre malattie neurologiche – ha dichiarato Paul Tesar, professore di Terapeutica Innovativa del Dr. Donald e Ruth Weber Goodman, direttore dell’Istituto di Scienze Gliali della Facoltà di Medicina e ricercatore principale dello studio -. Ora dimostriamo che specifiche sostanze chimiche presenti nei prodotti di consumo possono danneggiare direttamente gli oligodendrociti, rappresentando un fattore di rischio precedentemente non riconosciuto per le malattie neurologiche”. Partendo dal presupposto che non sono state condotte ricerche abbastanza approfondite sull’impatto delle sostanze chimiche sulla salute del cervello, i ricercatori hanno analizzato oltre 1.800 sostanze chimiche che possono a cui l’uomo può essere esposto. Poi, la squadra di ricerca ha identificato le sostanze chimiche che hanno danneggiato selettivamente gli oligodendrociti, appartenenti a due classi: i ritardanti di fiamma organofosfati e i composti di ammonio quaternario. Poiché i composti di ammonio quaternario sono presenti in molti prodotti per la cura della persona e nei disinfettanti, che vengono utilizzati con maggiore frequenza da quando è iniziata la pandemia COVID-19, gli esseri umani sono regolarmente esposti a queste sostanze chimiche. Inoltre, molti prodotti elettronici e mobili contengono ritardanti di fiamma organofosfati. I ricercatori hanno utilizzato sistemi cellulari e organoidi in laboratorio per dimostrare che i composti di ammonio quaternario sono all’origine della morte degli oligodendrociti, mentre i ritardanti di fiamma organofosfati impediscono la maturazione degli oligodendrociti. I ricercatori hanno dimostrato come le stesse sostanze chimiche danneggino gli oligodendrociti nel cervello in via di sviluppo dei topi.

Gli scienziati hanno anche collegato l’esposizione a una delle sostanze chimiche a deficit neurologici nei bambini, su scala nazionale. “Abbiamo scoperto che gli oligodendrociti, ma non le altre cellule cerebrali, sono sorprendentemente vulnerabili ai composti di ammonio quaternario e ai ritardanti di fiamma organofosfati – ha affermato Erin Cohn, autore principale e studente laureato presso il Medical Scientist Training Program della Facoltà di Medicina -. Comprendere l’esposizione umana a queste sostanze chimiche può aiutare a spiegare un anello mancante nell’insorgenza di alcune malattie neurologiche”. Gli esperti hanno precisato che l’associazione tra l’esposizione umana a queste sostanze chimiche e gli effetti sulla salute del cervello richiede ulteriori indagini. Le ricerche future dovranno monitorare i livelli di sostanze chimiche nel cervello di adulti e bambini per determinare la quantità e la durata dell’esposizione necessaria a causare o peggiorare la malattia. “I nostri risultati suggeriscono che è necessario un esame più completo dell’impatto di queste comuni sostanze chimiche domestiche sulla salute del cervello – ha sottolineato Tesar -. Speriamo che il nostro lavoro contribuisca a prendere decisioni appropriate riguardo a misure normative o interventi comportamentali per ridurre al minimo l’esposizione alle sostanze chimiche e proteggere la salute umana”.

CONFRONTO ACCURATEZZA TRA OPTOMETRIA E ANALIZZATORE VISIVO DI SCREENING.

  • Da: Journal of Occupational Health 58(5)

DOI:10.1539/joh.15-0247-OA

Abstract : confrontare l’accuratezza diagnostica di due screening della vista mediante un esame visivo eseguito da un optometrista (gold standard) e valutare la concordanza tra entrambi gli screening e tra ciascun screening e il gold standard. Metodi: questo è stato uno studio trasversale che ha incluso lavoratori informatici che hanno partecipato a un esame sanitario annuale di routine. Lo studio ha incluso impiegati amministrativi (n = 91) di età pari a 50,2 ± 7,9 anni (media ± deviazione standard), il 69,2% dei quali erano donne e il 68,1% dei quali utilizzava terminali video (VDT) per >4 ore al giorno. L’esame visivo di routine comprendeva l’acuità visiva a distanza monoculare e binoculare (VA), la foria laterale e vicina (LP), l’acuità stereo (SA) e la visione dei colori. I test sono stati ripetuti con gli screener Optec 6500 (della Stereo Optical) e Visiotest (della Essilor). Sono stati calcolati sensibilità, specificità, valori predittivi positivi (PPV), valori predittivi negativi (NPV) e tassi di falsi positivi e negativi. Il coefficiente Kappa (κ) è stato utilizzato per misurare la concordanza tra gli screening e il gold standard. Risultati: la sensibilità e la specificità per la VA monoculare erano superiori all’80% per entrambi gli screening della vista; Il PPV era inferiore al 25%. La sensibilità e la specificità erano inferiori per SA (55%-70%), il PPV era del 50% e il NPV era del 75% per entrambi gli screening. Per la distanza LP, la sensibilità e il PPV erano <10% in entrambi i casi. Gli screener differivano nei valori per vicino LP: Optec 6500 aveva una sensibilità più elevata (43,5%), PPV (37,0%) e NPV (79,7%); mentre il Visiotest aveva una specificità più elevata (83,8%). Per la visione dei colori, Visiotest ha mostrato bassa sensibilità, basso PPV ed elevata specificità. Visiotest ha ottenuto tassi di falsi positivi inferiori o simili a quelli di Optec 6500 ed entrambi gli screener hanno ottenuto tassi di falsi negativi inferiori al 50%. Entrambi gli screening hanno mostrato scarsa concordanza (κ <0,40). Conclusioni: un valore elevato per il VAN qualificherebbe entrambi gli screening come alternative accettabili per la sorveglianza della salute visiva quando utilizzati come strumento di screening; i pazienti con risultati positivi al test devono essere indirizzati a uno specialista.

L’ OMS LANCIA S.A.R.A.H , UN SANITARIO AI.

In vista della Giornata mondiale della salute, l’Organizzazione mondiale della sanità annuncia il lancio di Sarah, un prototipo digitale con una risposta empatica potenziata alimentato dall’intelligenza artificiale generativa (AI), mirato alla promozione della salute.Sarah è l’acronimo di Smart AI Resource Assistant for Health. Rappresenta un’evoluzione degli avatar di informazioni sanitarie basati sull’intelligenza artificiale e utilizza nuovi modelli linguistici e tecnologie all’avanguardia. Lo strumento è pensato per fornire informazioni sui principali argomenti sanitari, comprese le abitudini sane e la salute mentale, per aiutare le persone a ottimizzare il loro percorso di salute e benessere. L’obiettivo è fornire un’arma aggiuntiva affinché le persone possano realizzare i propri diritti alla salute, ovunque si trovino. Sarah è disponibile h24 e parla 8 lingue. E’ alimentato dall’intelligenza artificiale generativa anziché da un algoritmo o uno script preimpostato, che la aiuta a fornire risposte più accurate in tempo reale e a impegnarsi in conversazioni dinamiche e personalizzate su larga scala che rispecchino in modo più accurato le interazioni umane e forniscano risposte sfumate ed empatiche agli utenti in un ambiente privo di giudizi. La tecnologia è supportata dall’intelligenza artificiale biologica di Soul Machines.Sarah, non è sui social ma si può consultare l’avatar, da qualsiasi dispositivo e in qualunque momento, sul sito dell’Oms (Who.com).L’Oms“Il futuro della salute è digitale e aiutare i paesi a sfruttare il potere delle tecnologie digitali per la salute è una priorità per l’Oms – ha affermato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus -. Sarah ci dà un’idea di come l’intelligenza artificiale potrebbe essere utilizzata in futuro per migliorare l’accesso alle informazioni sanitarie in modo più interattivo. Invito la comunità di ricerca ad aiutarci a continuare a esplorare come questa tecnologia potrebbe ridurre le disuguaglianze e aiutare le persone ad accedere a informazioni sanitarie aggiornate e affidabili”. ( Fonte Siciliasalute)

SEMINARIO EPMIES: SOVRACCARICO BIOMECCANICO E PATOLOGIE MUSCOLO-SCHERLETRICHE .

15 giugno 2024 – ore 8.45-18.00
Milano – Sala Pio XII – Via S. Antonio 5
Seminario gratuito a iscrizione obbligatoria

Dopo una assenza di qualche anno, causa epidemia Covid, l’Associazione Scientifica EPMIES quest’anno riprende l’organizzazione del classico seminario dedicato alla diffusione di sempre nuove conoscenze ed esperienze applicative riguardanti la prevenzione e gestione del rischio da sovraccarico biomeccanico.
Il seminario è dedicato principalmente alla presentazione di nuove tecniche per la prevalutazione (ERGOCHECK) e valutazione del rischio in settori che, benchè ad alto impatto sulla salute, per la loro complessità, finiscono per essere trascurati (agricoltura, costruzioni, nettezza urbana, assistenza a domicilio, ecc.). EPMIES coglierà anche l’occasione per presentare novità sulle norme ISO di recente introduzione, senza trascurare i piani Nazionali e Regionali di prevenzione del rischio da sovraccarico biomeccanico.

Per ulteriori informazioni contattare gli organizzatori.

Fonte: EPMIES

Vai al seminario “Sovraccarico biomeccanico e patologie muscoloscheletriche”….

PFAS INQUINANTI ETERNI.

FONTE: Dors.it

articolo di Umberto Falcone

Le sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) rappresentano una famiglia di sostanze ampiamente prodotte e utilizzate anche in Italia che desta preoccupazione per i possibili effetti sulla salute e sull’ambiente. Sono definite “eterne” per la loro persistenza e la loro alta resistenza alla degradazione ambientale. I PFAS sono utilizzati da decenni in rivestimenti antiaderenti, tessuti impermeabili, pesticidi, schiume antincendio, materiali per l’edilizia, prodotti per la pulizia e l’igiene personale. Si rimanda ad un precedente articolo per una descrizione più approfondita.

Ora occorre riparlarne per una recente valutazione della IARC, l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, che riconsidera e riclassifica 2 sostanze appartenenti alla famiglia dei PFAS: l’acido perfluoroottanoico – PFOA e l’acido perfluoroottansolfonico – PFOS.

La valutazione IARC

Un gruppo di lavoro di 30 esperti internazionali provenienti da 11 Paesi è stato convocato dal programma delle Monografie IARC e, dopo aver esaminato a fondo la vasta letteratura pubblicata, ha classificato il PFOA come cancerogeno per l’uomo (Gruppo 1) e il PFOS come possibile cancerogeno per l’uomo (Gruppo 2B).

PFOA è cancerogeno per l’uomo sulla base di prove sufficienti per il cancro prodotto negli animali da esperimento e per una forte evidenza ottenuta nei sistemi sperimentali (alterazioni epigenetiche e immunosoppressione). Questi elementi sono stati considerati sufficienti per inserire la sostanza nel Gruppo 1 anche se sussistono prove limitate per il cancro nell’uomo (carcinoma a cellule renali e carcinoma testicolare).

PFOS è un possibile cancerogeno per l’uomo (Gruppo 2B) sulla base di forti prove sul meccanismo d’azione, prove limitate per il cancro negli animali da esperimento e prove inadeguate per quanto riguarda il cancro nell’uomo.

Un riepilogo delle valutazioni finali è stato pubblicato online in The Lancet Oncology. La valutazione dettagliata sarà pubblicata nel 2024 (volume 135 delle Monografie IARC).

Esposizione a PFOA e PFOS

Si prevedono esposizioni più elevate tra i lavoratori coinvolti nella produzione o nell’uso di PFOA o PFOS. Si ritiene che l’inalazione sia la principale via di esposizione per i lavoratori, sebbene non si possa escludere un’esposizione cutanea. È probabile che l’esposizione professionale sia diminuita nei Paesi in cui sono entrate in vigore le restrizioni all’uso di questi agenti.

PFOA e PFOS, in particolare, sono stati ampiamente utilizzati in alcune schiume antincendio (note anche come schiume acquose filmogene, AFFF). Quando vengono utilizzate vecchie scorte di AFFF non si può escludere l’esposizione dei vigili del fuoco a PFOA e PFOS. La popolazione generale è esposta principalmente attraverso cibo e acqua potabile e, potenzialmente, attraverso prodotti di consumo. Nei siti contaminati, l’acqua potabile è la principale fonte di esposizione per la popolazione.

Effetti sulla salute dell’uomo

Riportiamo una sintesi dei principali risultati di uno studio delle Università di Bologna e di Padova pubblicato nel giugno 2023 sulla rivista Toxics che conferma una serie di effetti negativi sulla salute legati all’esposizione ai PFAS. Ad esempio, una forte regressione del metabolismo e del trasporto dei lipidi e di altri processi correlati allo sviluppo ovarico, alla produzione di estrogeni, all’ovulazione e al funzionamento fisiologico del sistema riproduttivo femminile. Tutti elementi che possono spiegare gli effetti dannosi dei PFAS sulla fertilità e sullo sviluppo fetale.

I dati raccolti mostrano inoltre che l’esposizione ai PFAS produce una sovraregolazione di un gene coinvolto nello sviluppo di vari tipi di cancro, tra cui leucemia, cancro al seno e al pancreas.

I dati epidemiologici suggeriscono che un’elevata esposizione a questi materiali possa aumentare significativamente la mortalità di individui affetti da neoplasie maligne dei tessuti linfatici ed ematopoietici, come milza, fegato e midollo osseo.

Lo studio sembra inoltre confermare l’effetto tossico sul sistema immunitario. L’esposizione ai PFAS aumenta anche la concentrazione nel siero dei marcatori di stress infiammatorio e ossidativo e favorisce così lo sviluppo di malattie sistemiche, come il danno epatico e le malattie cardiovascolari, tra cui l’aterosclerosi e gli eventi tromboembolici.

È emerso, inoltre, che l’esposizione a PFAS sia in grado di aumentare la concentrazione di trigliceridi e colesterolo nel sangue.

Per approfondire

Sostanze perfluoroalchiliche (PFAS): la preoccupazione è giustificata a cura di Umberto Falcone – DoRS

Zahm S, Bonde JP, Chiu WA, et al. Carcinogenicity of perfluorooctanoic acid and perfluorooctanesulfonic acid. Lancet Oncol. 2024;25(1):16-17. doi:10.1016/S1470-2045(23)00622-8

Beccacece L, Costa F, Pascali JP, Giorgi FM. Cross-Species Transcriptomics Analysis Highlights Conserved Molecular Responses to Per- and Polyfluoroalkyl Substances. Toxics. 2023 Jun 29;11(7):567. doi: 10.3390/toxics11070567. PMID: 37505532; PMCID: PMC10385990.

Scheda MATline dell’Acido perfluoroottanoico – PFOA

Scheda MATline dell’Acido perfluoroottansolfonico  – PFOS

MACCHINE PER CANTIERE E DA COSTRUZIONE

da Inail.it

Partendo dal patrimonio informativo che negli anni l’Istituto ha costituito e dalle competenze maturate nell’espletamento delle attività di accertamento tecnico, il documento raccoglie schede tecniche sulle macchine afferenti al tc 151 macchine per cantiere e costruzione, trattando le più significative non conformità rilevate, al fine di illustrare, rispetto allo stato dell’arte di riferimento, le soluzioni costruttive ritenute accettabili, e promuovere un miglioramento dei livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro, come previsto nella mission istituzionale.



Prodotto: Volume
Edizioni: Inail – 2024
Disponibilità: Si – Consultabile anche in rete
Informazioni e richieste: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

PROROGA DELLA SCADENZA DELL ‘ALLEGATO 3B

da Siml.it

A seguito delle numerose segnalazioni giunte dai colleghi Medici Competenti sulle difficoltà incontrate a compilare correttamente l’allegato 3B sul portale INAIL, SIML insieme ad altre Società ed Associazioni di Medici del Lavoro e Medici Competenti (ANMA, COSIPS e AIPMEL) ha inviato alle Autorità competenti richiesta di dilazione della scadenza prevista per il 31.03.2024.

Il Ministro prof. Orazio Schillaci ha firmato il provvedimento che proroga la scadenza per la compilazione dell’allegato 3B al 31.05.2024.

Clicca qui per leggere la circolare