EVOLUZIONE CELLULARE NEL MESOTELIOMA.

31 Agosto 2023

da doctornews33.it

Un nuovo studio pubblicato su Molecular Cancer fornisce preziose informazioni sulle interazioni multidimensionali che governano l’evoluzione clinica del mesotelioma pleurico maligno (MPM). Si tratta di una malattia che sfugge al modello genetico classico dell’evoluzione del cancro, ed è caratterizzata da ampia eterogeneità e plasticità trascrizionale. L’evoluzione clinica di tale patologia mostra una progressiva transdifferenziazione che converte cellule epitelioidi (E) ben differenziate in fenotipi sarcomatoidi (S) indifferenziati e pleomorfi.

«Cogliere il modo in cui avviene questa transizione è necessario per capire come si sviluppa e progredisce il mesotelioma pleurico maligno, ed è fondamentale per migliorare la gestione e l’aspettativa di vita dei pazienti» spiegano gli autori dello studio, diretti da Federica Torricelli, dell’Azienda Unità Sanitaria Locale IRCCS di Reggio Emilia. Gli approcci trascrittomici di massa, pur fornendo una panoramica significativa, non sono riusciti a spiegare questa evoluzione e a identificare la gerarchia degli eventi molecolari attraverso i quali avviene la transizione.

Per meglio comprendere la situazione, i ricercatori hanno applicato un approccio trascrittomico ad alta dimensionalità.Gli esperti hanno profilato139 regioni in 8 MPM bifasici (B-MPM) utilizzando il GeoMx™ Digital Spatial Profiler per ricostruire il contesto posizionale delle attività trascrizionali e la topologia spaziale delle interazioni delle cellule MPM. La convalida è stata condotta su un’ampia coorte indipendente di 84 MPM.Ebbene, l’analisi dei dati ha dimostrato l’esistenza di un complesso ecosistema circolare in cui, all’interno di un forte ambiente infiammatorio che si crea su spinta dell’amianto, il mesotelioma pleurico maligno e le cellule immunitarie si influenzano a vicenda per supportare la S-transdifferenziazione. Inoltre, gli autori hanno osservato che i macrofagi favoriscono l’evasione immunitaria, e che l’espressione di TGFB1 è correlata a una ridotta probabilità di sopravvivenza.

«I nostri risultati aprono nuove prospettive per migliorare l’uso dell’immunoterapia in questa malattia» concludono gli esperti.

Molecular Cancer 2023. Doi: 10.1186/s12943-023-01816-9
https://doi.org/10.1186/s12943-023-01816-9

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