FORMAZIONE

LA SICUREZZA NEL CANTIERE ARCHEOLOGICO.

da Inail.it

Il settore dedicato alla conservazione e alla tutela del patrimonio storico e artistico è caratterizzato da addetti e operatori altamente specializzati, per i quali i rischi professionali vanno attentamente individuati e valutati in contesti caratterizzati da specifiche esigenze, correlate alla varietà di figure professionali, contemporaneamente presenti nei luoghi di lavoro e con formazione ben distinta fra loro, e alla necessità di assicurare, insieme alla tutela dell’incolumità dei lavoratori e degli altri operatori, l’attenzione al valore storico e artistico del bene sul quale si interviene che obbliga, spesso, ad una organizzazione del lavoro non standardizzata.

In questo ambito, la tutela della salute e la sicurezza sul lavoro deve essere adeguatamente considerata sia negli interventi volti a favorire il miglioramento delle conoscenze del patrimonio archeologico e a garantire continuità alle attività di ricerca scientifica e storica, sia negli interventi di messa in sicurezza, recupero, sistemazione di siti di rilevanza storico-archeologico per l’accessibilità e fruibilità nell’ambito di iniziative di inclusione sociale e culturale, di valorizzazione e promozione del patrimonio archeologico.




Prodotto: Fact sheet
Edizioni: Inail – 2024
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Informazioni e richieste: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

RISCHIO POLVERI DI CUOIO : UNA SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE.

Le polveri di cuoio per molto tempo sono state ritenute “unicamente ‘fastidiose’ e, per la frazione più fine (inalabile), irritanti per le congiuntive oculari, le prime vie respiratorie e l’apparato bronchiale”, in realtà oggi sappiamo che queste polveri “possono contenere agenti sensibilizzanti capaci di provocare oculo-riniti, asma bronchiale e dermatiti su base allergica”.Inoltre diversi studi epidemiologici hanno evidenziato un “significativo potere cancerogeno delle polveri di cuoio” e la IARC (International Agency for Research on Cancer) ha inserito la produzione e riparazione di calzature (shoes manufacture and repair) all’interno del gruppo 1 (Cancerogeno accertato per l’uomo), “avendo evidenziato un’associazione di tipo causale tra esposizione occupazionale a polveri di cuoio ed insorgenza di neoplasie delle fosse nasali e dei seni paranasali”

La regione Toscana ha predisposto un interessante check list per la valutazione del rischio cuoio rivolta a lavoratori ed operatori della sicurezza.Qui sotto la potete visionare e scaricare.

SCARPE ANTINFORTUNISTICHE SU MISURA : UNO SCHEMA

Dott. Alessandro Guerri Specialista in Medicina del Lavoro.

Quando un lavoratore presenta delle importanti problematiche ortopediche del piede e non è sufficiente ricorrere alle comuni calzature protettive, diventa indispensabile ricorrerre a scarpe antinfortunistiche modificate su misura con il supporto della professionalità degli specialisti delle officine ortopediche . È perciò a mio pare utile seguire il seguente schema operativo:

1 VALUTAZIONE ORTOPEDICA: il lavoratore andrà  indirizzato da uno specialista ortopedico convenzionato( anche della stessa officina ortopedica) per una valutazione delle condizioni del  piede e e dei postumi  dell’infortunio. 
L ‘ortopedico convenzionato darà prescrizioni per una scarpa antinfortunistica e potrà  fornire indicazioni specifiche sulla sua struttura e adattamento.


2 ACCESSO AD OFFICINA ORTOPEDICA convenzionata e valutazione del tecnico podologo per eventuale impronta / costruzione su indicazione dello specialista. Il lavoratore accede nuovamente alla officina ortopedica per la valutazione del tecnico podologo . Andrà indicato sempre il modello e la tipologia di scarpa richiesto dal tipo di lavorazione.


3 REALIZZAZIONE SCARPA SU MISURA : Una volta raccolte le informazioni necessarie, l ‘officina ortopedica procederá alla realizzazione della scarpa su misura. Andrà pianificata una serie di appuntamenti per la prova della scarpa e per apportare eventuali modifiche per garantire il massimo confort e per il supporto tecnico.


4 FOLLOW UP: Una volta che la scarpa sarà prodotta , la società deve assicurarsi che la lavoratrice provi la scarpa e possa contare su un programma di follow up presso il tecnico ortopedico per monitorare il processo o apportare eventuali aggiustamenti.

IL COLLOCAMENTO DI UN DISABILE CON FIBROSI CISTICA.

da LIFC LEGA ITALIANA FIBROSI CISTICA

Lavoro Compatibile

Un obbligo del datore di lavoro è quello di assegnare i compiti lavorativi tenendo conto delle capacità e delle condizioni dei lavoratori in rapporto alla loro salute e sicurezza (già previsto dal D. Lgs.626/1994, Art 4, comma 5 lettera c, poi sostituito dal D.Lgs 81/08 art.18 comma 1 lettera C).

La Legge n.68/99 per i lavoratori disabili assunti tramite il collocamento obbligatorio prevede quanto sopra anche per le aziende che non hanno un medico competente aziendale. Nella commissione vi è un medico del lavoro che di fatto emette un giudizio e indica le mansioni compatibili con lo stato di salute.

Il lavoratore può richiedere al datore di lavoro, per tramite del medico competente aziendale (D.Lgs 81/08 art.41 comma 2 lettera C) previa visita medica e giudizio di idoneità dello stesso, di essere adibito a mansioni compatibili con il proprio stato di salute.

È comunque importante verificare quanto previsto dal proprio contratto e dal CCNL di riferimento; infatti, alcuni contratti collettivi prevedono che, superato il periodo di conservazione del posto, il dipendente (riconosciuto idoneo al lavoro ma non allo svolgimento delle mansioni corrispondenti al proprio profilo professionale) possa essere utilizzato in mansioni equivalenti nell’ambito della stessa categoria. Qualora ciò non fosse possibile il lavoratore, con il suo consenso, potrà essere adibito anche a mansioni proprie di profilo professionale corrispondente a categoria inferiore.

Anche le condizioni dell’ambiente di lavoro sono importanti, perché possono influire negativamente sullo stato di salute. In particolare, dai Centri di Cura della fibrosi Cistica viene data l’indicazione di non esporre il lavoratore con fibrosi cistica a:

  • microclima sfavorevole, sbalzi di temperatura, esposizioni ad eccessive variazioni termiche;
  • sostanze irritanti o sensibilizzanti l’apparato respiratorio, esposizioni a polveri, gas e sostanze volatili nocive;
  • permanenza in spazi molto stretti o sovraffollati, sovra riscaldati o troppo secchi;
  • lavoro su turni, servizio notturno;
  • sforzi fisici prolungati, movimentazione di carichi;
  • tutte condizioni che possono peggiorare sensibilmente le condizioni cliniche.

Di solito viene consigliato:

  • un lavoro che consenta prestazioni sedentarie
  • un lavoro che richieda attività fisica lieve o moderata
  • il part-time.

ESOSCHELETRI PUNTI DI FORZA E CRITICITÀ: UN SEMINARIO.

Roma, 21 marzo 2024. Promosso dall’Inail e dal Centro di competenza Made I 4.0, l’evento intende illustrare le potenzialità e i punti di debolezza associati all’utilizzo degli esoscheletri da parte dei lavoratori che eseguono attività di movimentazione manuale dei carichi.

È in programma giovedì 21 marzo presso la Direzione generale dell’Inail, dalle ore 9.00 alle 13.00, il seminario formativo sul tema “Esoscheletri occupazionali: valutazione del rischio biomeccanico, punti di forza e criticità”. Promosso dall’Istituto e dal Competence center Made I 4.0, l’evento rientra tra le iniziative di orientamento e formazione rivolte alle Pmi e finalizzate a inquadrare i cambiamenti introdotti dall’Industria 4.0 in ambito di sicurezza sul lavoro e tutela della salute dei lavoratori.

L’obiettivo del seminario è mettere in luce le ultime novità in materia di dispositivi indossabili, quali strumenti per l’assistenza delle capacità fisiche e motorie, stimolando un’analisi dei vantaggi e delle problematiche correlate. Tra le criticità si evidenzia, ad esempio, la notevole difficoltà nel valutare correttamente il rischio da sovraccarico biomeccanico in attività eseguite con l’ausilio degli esoscheletri. Per questo motivo durante l’evento è possibile conoscere le nuove opportunità offerte dalle reti di sensori indossabili e dagli algoritmi di intelligenza artificiale. Il seminario è valido per il riconoscimento dei crediti formativi pari a 4 ore di aggiornamento per Aspp/Rspp. Tutte le informazioni sono a disposizione sul sito del Competence center Made al link indicato in basso.

Data Inizio:

21/03/2024

Data Fine:

21/03/2024

Sede Evento:

Direzione generale Inail, sala Rembrandt

Indirizzo:

Piazzale Giulio Pastore, 6

Orario:

9.00 – 13.00

Info Email Evento:emanuele.chierichetti@made-cc.eu

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APPROFONDIMENTO SU ESOSCHELETRI:

DATORE DI LAVORO E MEDICO COMPETENTE : UN PODCAST DI IPSOA.

Approfondimento di Pierluigi Rausei* – in collaborazione con IPSOA Quotidiano

“Il datore di lavoro, per la tutela della salute e della sicurezza dei dipendenti, è tenuto ad adempiere all’obbligo di sorveglianza sanitaria. In quale modo? Deve nominare il medico competente, che interverrà con atti finalizzati a tutelare lo stato di salute e sicurezza dei lavoratori rispetto ai fattori di rischio professionali e alle modalità in cui viene svolta l’attività lavorativa. In materia, anche la Commissione interpelli del Ministero del Lavoro, con il documento di prassi n. 1 del 2024, ha fornito indicazioni in merito all’obbligo di sorveglianza sanitaria, chiarendo che spetta al datore di lavoro verificare l’idoneità alla mansione del lavoratore che è stato assente per più di 60 giorni. Con quali modalità ( fonte IPSOA)? ….”ascolta il podcast

PATENTE A PUNTI PER LA SICUREZZA

Bozza del dl Pnrr: parte da 30 punti, si può operare con almeno 15 crediti

Servirà per chi opera nei cantieri temporanei o mobili e sarà rilasciata dall’Ispettorato nazionale del lavoro dopo l’iscrizione alla camera di commercio

Arriva dal primo ottobre 2024 la patente a punti per la sicurezza sul lavoro. Lo prevede la bozza del dl Pnrr atteso oggi in  Consiglio dei ministri. Sono tenuti al possesso della patente le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili. La patente è rilasciata dall’Ispettorato nazionale del lavoro dopo l’iscrizione alla camera di commercio; l’adempimento, da parte del datore di lavoro e dei lavoratori degli obblighi formativi; il possesso del Durc, del Documento di Valutazione dei Rischi e del Documento Unico di Regolarità Fiscale.

La patente parte da trenta crediti e consente di operare con una dotazione pari o superiore a 15 crediti. Prevede decurtazioni da 5 a 10 punti in caso di violazioni delle norme di sicurezza e decurtazioni di 20 crediti in caso di incidenti che provochino la morte di un lavoratore, di 15 crediti per incidenti che provochino inabilità permanente e 10 crediti per inabilità superiori a 40 giorni. Nel caso di morte o inabilità permanente la patente potrà essere sospesa per un massimo di 12 mesi.

“L’ispettorato nazionale del lavoro definisce i criteri, le procedure e i termini del provvedimento di sospensione. Ciascun provvedimento di  cui al presente comma deve riportare i crediti decurtati. Gli atti ed  i provvedimenti emanati in relazione al medesimo accertamento  ispettivo non possono nel complesso comportare una decurtazione  superiore a 20 crediti”, si legge ancora nella bozza del  provvedimento. 

Non sono tenute al possesso le imprese con l’attestato di qualificazione Soa, ovvero della qualificazione che autorizza un’azienda del settore delle costruzioni a concorre alle gare d’appalto pubbliche. Le Società organismi di attestazione (Soa) sono organismi di diritto privato che, su autorizzazione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, accertano l’esistenza nei soggetti esecutori di lavori pubblici degli elementi di qualificazione, ossia della conformità dei requisiti alle disposizioni comunitarie. ( fonte rainews It)

approfondimenti :

https://www.ilsole24ore.com/art/sicurezza-lavoro-arriva-stretta-primo-ottobre-patente-punti-AFphtIrC

SEMINARIO CIIP SU DIISOCIANATI E POLIURETANI.

Diisocianati e Poliuretani:
un tema importante”

sala FAST – Piazza Morandi 1 – Milano
mercoledì 20 marzo 2024 – ore 13:30-18:00

Seminario in presenza e online organizzato da CIIP

Il Seminario vuole approfondire ulteriormente quanto già affermato nel documento che troverete sul sito CIIP (per aprire la pagina correlata clicca qui), soprattutto su i temi della concreta applicazione, della sorveglianza sanitaria, delle soluzioni e alternative.


PROGRAMMA

13.30 registrazione partecipanti in presenza

14.00 Introduzione Norberto Canciani, coordinatore Gruppo Formazione CIIP

14.10-14.40 “Presentazione del Documento CIIP: punti salienti e problematiche aperte” a cura di Carlo Sala, coordinatore Gruppo di Lavoro CIIP su Rischio Chimico

14.40 -15.00 “Dalla Restrizione 74 REACH agli interventi per la salute e sicurezza” Gianandrea Gino, Igienista occupazionale Sirt- Milano

15.00 -15.20 “Rischi per la salute, sorveglianza sanitaria, dati epidemiologici” Stefano Biancini, medico competente ANMA

15.20 -15.40 “Diisocianati e metaboliti cancerogeni” Lucia Miligi, Fondazione ISPRO Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete Oncologica Firenze

15.40-16.10 “Monitoraggio ambientale e biologico dell’esposizione. Stato dell’arte e prospettive future” Monica Gherardi, Responsabile Laboratorio Rischio Agenti Chimici INAIL e Giovanna Tranfo Direttore Struttura: Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale INAIL

16.10- 16.30 “Approccio REACH OSH tra Regolamento di isocianati e applicazione del DL 81/2008” a cura di Celsino Govoni. Gruppo Tecnico Interregionale per la SICUREZZA CHIMICA

16.30 16.50 “L’esperienza operativa delle imprese” a cura di Maurizio Colombo, presidente Comitato Sicurezza Prodotti di Federchimica

16.50 -17.10 “L’esposizione ad isocianati nel settore dell’automotive” Maurizio Coggiola, medico competente

17.10 -18.00 Discussione, brevi interventi, proposte, conclusioni di lavoro

scarica la locandina

Seminario GRATUITO in presenza e online previa iscrizione tramite apposito modulo scaricabile qui
Sarà rilasciato attestato di partecipazione

Per info: segreteria@ciip-consulta.it

RCA AUTO PER I CARRELLI ELEVATORI? LA NOTA DI CONFINDUSTRIA.

Da amblav.it

Confindustria ha pubblicato una nota relativa al Decreto legislativo n. 184/23 (Recepimento della direttiva (UE) 2021/2118 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2021, recante modifica della direttiva 2009/103/CE concernente l’assicurazione della responsabilità civile risultante dalla circolazione di autoveicoli e il controllo dell’obbligo di assicurare tale responsabilità) che esclude l’obbligatorietà della sottoscrizione di RCAuto per muletti e/o carrelli elevatori.

A seguito delle modifiche normative introdotte dal D.Lgs. n. 184/23 al Codice delle Assicurazioni, diverse imprese sono state contattate da agenti assicurativi che hanno rappresentato la novità dell’obbligatorietà della copertura assicurativa RCAuto anche per muletti e carrelli elevatori e invitato quindi a sottoscrivere i relativi contratti assicurativi.
In attesa di chiarimenti ministeriali, Confindustria ha emanato una nota, che sulla base di una lettura ragionata delle nuove disposizioni, sostiene che l’obbligatorietà della sottoscrizione di RCAuto sia sancita solo per i veicoli in quanto mezzi di trasporto, con conseguente esclusione di ogni altro veicolo con funzione abituale diversa.

Nota Confindustria
Decreto legislativo 22 novembre 2023, n. 184 (Recepimento della direttiva (UE) 2021/2118 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2021, recante modifica della direttiva 2009/103/CE concernente l’assicurazione della responsabilità civile risultante dalla circolazione di autoveicoli e il controllo dell’obbligo di assicurare tale responsabilità) – Esclusione applicazione ai cd. muletti e/o carrelli elevatori.

Partendo della premessa che il D.Lgs. n. 184 del 22/11/20231 ha recepito la Direttiva (UE) 2021/2118 del Parlamento europeo in materia di assicurazione della responsabilità civile degli autoveicoli, modificando sia il Codice delle Assicurazioni Private (CAP) che il Codice della Strada (CdS) e conseguentemente estendendo il perimetro dell’obbligo assicurativo, fatte le debite considerazioni, Confindustria conclude che l’obbligatorietà della sottoscrizione di RCAuto, ai sensi di detto Decreto Legislativo, è sancita solo per i veicoli in quanto mezzo di trasporto, con conseguente esclusione di ogni altro veicolo con funzione abituale diversa, come ad esempio nel caso dei cd. muletti e/o carrelli elevatori.

Fonte: Confindustria

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NAPO : ROBOT AL LAVORO!!

da amblav.it

Napo in… robot al lavoro” è il nuovo video sulle tecnologie emergenti, con il noto personaggio animato dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, realizzato per informare sui pericoli che potrebbero celarsi nell’automazione dei compiti.

Un nuovo video di Napo intitolato “Napo in… robots at work” (Napo in… robot al lavoro) permette di intraprendere un viaggio nel mondo della robotica sul posto di lavoro scoprendo le tecnologie emergenti e gli eventuali pericoli che potrebbero celarsi dietro l’automazione dei compiti. Il video mostra il noto personaggio animato dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro alle prese con le procedure di sicurezza nelle linee di produzione, mentre lavora con robot collaborativi e quando scopre le potenzialità degli esoscheletri.
Il video fornisce un’introduzione alla sicurezza robotica e descrive alcune delle tecnologie robotiche emergenti, i tipi di incidenti associati alla robotica, i principali rischi e come possono essere controllati sul posto di lavoro.

L’automazione dei compiti fisici e cognitivi e i sistemi digitali intelligenti sono alcuni dei temi affrontati nella campagna Ambienti di lavoro sani e sicuri 2023-2025 «Lavoro sano e sicuro nell’era digitale».
I lavoratori impegnati nelle linee di produzione risultano quelli maggiormente a rischio, seguiti dagli addetti alla manutenzione. Una cattiva progettazione del posto di lavoro e l’errore umano causano la maggior parte degli infortuni.
I progressi nelle tecnologie di automazione, tra cui robot fissi, robot collaborativi e mobili ed esoscheletri, hanno il potenziale per migliorare le condizioni di lavoro ma possono talvolta introdurre nuovi rischi nei posto di lavoro e nei luoghi di produzione.

Fonte: EU-OSHA

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