CONGRESSI

36°CONGRESSO ANMA A LECCE 8-10 GIUGNO 2023

Con il Patrocinio di:

  Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Lecce

  FISM – Federazione delle Società Medico Scientifiche Italiane 

  CIIP – Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione

  Comune di Lecce

LA PREVENZIONE IN AZIENDA:
RACCOGLIERE LE SFIDE, ALLARGARE L’ORIZZONTE

Il programma scientifico del 36° Congresso Nazionale elaborato dal Comitato Scientifico ANMA è denso di argomenti di attualità nel campo della Medicina del Lavoro che consentiranno ai partecipanti di vivere un’esperienza di grande accrescimento culturale e scientifico.
Per il Congresso all’Evento 670-386624 ed.1 sono attribuiti 14 Crediti, per la FAD successiva – in attesa di accreditamento – sono previsti 11 Crediti.

  PRESENTAZIONE

Leggi la presentazione del Presidente ANMA dott. Pietro Antonio Patanè

  PROGRAMMA

Leggi il programma aggiornato al 20/05

  ISCRIZIONE

L’iscrizione, per Medici Competenti e Specializzandi, può essere effettuata esclusivamente mediante l’invio dell’apposito modulo da inviare alla segreteria organizzativa unitamente alla ricevuta di pagamento.
Una volta registrato, ogni partecipante riceverà via e-mail la conferma dell’avvenuta iscrizione.

  QUOTE DI PARTECIPAZIONE

  • Medici – Soci: €230,00
  • Medici – Non Associati: €350,00

La quota di iscrizione dei Medici Specialisti comprende:

  • Accesso alle sessioni scientifiche e kit congressuale
  • Attestato di partecipazione
  • Crediti E.C.M.
  • Aperitivo di benvenuto, coffee break e lunch
  • Specializzandi: free

L’iscrizione al Congresso comprende:

  • Accesso alle sessioni scientifiche
  • Attestato di partecipazione
  • Aperitivo di benvenuto, coffee break e lunch

INFORMAZIONI ISCRIZIONE E APPUNTAMENTI
MODULO ISCRIZIONE MEDICO SPECIALISTA
MODULO ISCRIZIONE MEDICO SPECIALIZZANDOCon il Patrocinio di:

Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Lecce FISM – Federazione delle Società Medico Scientifiche Italiane CIIP – Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione Comune di Lecce LA PREVENZIONE IN AZIENDA:RACCOGLIERE LE SFIDE, ALLARGARE L’ORIZZONTEIl programma scientifico del 36° Congresso Nazionale elaborato dal Comitato Scientifico ANMA è denso di argomenti di attualità nel campo della Medicina del Lavoro che consentiranno ai partecipanti di vivere un’esperienza di grande accrescimento culturale e scientifico.Per il Congresso all’Evento 670-386624 ed.1 sono attribuiti 14 Crediti, per la FAD successiva – in attesa di accreditamento – sono previsti 11 Crediti. PRESENTAZIONELeggi la presentazione del Presidente ANMA dott. Pietro Antonio Patanè PROGRAMMALeggi il programma aggiornato al 20/05 ISCRIZIONEL’iscrizione, per Medici Competenti e Specializzandi, può essere effettuata esclusivamente mediante l’invio dell’apposito modulo da inviare alla segreteria organizzativa unitamente alla ricevuta di pagamento.Una volta registrato, ogni partecipante riceverà via e-mail la conferma dell’avvenuta iscrizione. QUOTE DI PARTECIPAZIONEMedici – Soci: €230,00Medici – Non Associati: €350,00La quota di iscrizione dei Medici Specialisti comprende:Accesso alle sessioni scientifiche e kit congressualeAttestato di partecipazioneCrediti E.C.M.Aperitivo di benvenuto, coffee break e lunchSpecializzandi: freeL’iscrizione al Congresso comprende:Accesso alle sessioni scientificheAttestato di partecipazioneAperitivo di benvenuto, coffee break e lunchINFORMAZIONI ISCRIZIONE E APPUNTAMENTIMODULO ISCRIZIONE MEDICO SPECIALISTAMODULO ISCRIZIONE MEDICO SPECIALIZZANDO

APERTE LE ISCRIZIONI AL CONGRESSO DELLA SIML A TORINO

85° Congresso Nazionale di Medicina del Lavoro SIML

TORINO, 20-22 SETTEMBRE 2023


Sono aperte le iscrizioni
 all’85° Congresso Nazionale SIML in programma a Torino dal 20 al 22 settembre 2023 presso il Centro Congressi Lingotto.
Nel novantaduesimo anno dalla fondazione della Società Italiana di Medicina del Lavoro (SIML), condividiamo il piacere e l’orgoglio di annunciarne l’85° Congresso Nazionale, che sarà organizzato nuovamente a Torino, dal 20 al 22 settembre 2023. Sono trascorsi 12 anni dall’ultima edizione del nostro Congresso celebrato a Torino nel novembre 2011. In allora i temi erano incentrati sul fenomeno della globalizzazione e di un mondo del lavoro in tumultuoso cambiamento, anche a seguito della grave crisi economica mondiale. In questa occasione si ripresenta la necessità di riflettere sul lavoro che cambia a seguito di un altro evento drammatico globale, la pandemia da SARS-CoV-2, che tanto ha inciso nel nostro sistema sociale, compreso il settore lavorativo. I temi congressuali prevedono quindi un ampio spazio dedicato alle conseguenze dirette della pandemia che hanno indotto una accelerazione della ricerca su aspetti tecnologici e organizzativi che possano garantire adeguati livelli produttivi e la migliore tutela della sicurezza e salute dei lavoratori.



IscrivitiProgramma


GUIDA ALLE ULTIME NOVITÀ SULLA SICUREZZA ALLA FIERA DI AMBIENTE E LAVORO 2022

novembre 2022

da corriere.it

Ci sono i sensori che misurano la qualità dell’aria in spazi chiusi e  algoritmi che valutano la sicurezza sul lavoro. A Bologna dal 22 novembre la Fiera

Caschetti neurali che rilevano lo stress dell’operatore, sensori che monitorano la qualità dell’aria per i lavoratori impegnati negli spazi chiusi, algoritmi che studiano i rischi di un viaggio di lavoro all’estero. Anche la sicurezza sul lavoro si fa 2.0. E le continue novità non mancano.

In Fiera

Si vedrà alla nuova edizione della fiera Ambiente Lavoro, a Bologna tra il 22 e 24 novembre, dove un’intera sezione sarà riservata alle innovazioni nella salute e sicurezza sul lavoro. È il nome dello spazio che avrà come fil rouge l’innovazione e dove centri di ricerca, università e startup potranno presentare progetti e soluzioni per contrastare malattie e incidenti professionali.

Dal Motociclismo

Dal mondo del motociclismo arriva per esempio WorkAir, il primo airbag pensato per proteggere i lavoratori in altezza. È una delle eccellenze di D-Air Lab, startup fondata nel 2015 che oltre 20 anni fa ha ideato D-Air, l’airbag per la protezione del motociclista. WorkAir somiglia a un gilet, pesa meno di un chilo ed è pensato per chi lavora sulle altezze, in edilizia, nelle aziende di energia elettrica e di distribuzione del gas, nella manutenzione delle pale eoliche. Protegge la schiena, il torace con gli organi vitali. WorkAir, a partire dal momento del riconoscimento dell’incidente, gonfia il sacco di protezione in appena 40 millisecondi. 

L’app di gestione

È nata da tre mesi la startup innovativa Opera Safety, anche se il team da oltre un anno sta lavorando alla app che semplifica e rende tracciabili tutte le attività di sorveglianza e controllo in materia di sicurezza. Tutto a portata di smartphone. Opera Safety gestisce e registra tutte le attività obbligatorie di sorveglianza periodica che riguardano, per esempio, gli estintori, i carrelli elevatori, le luci di emergenza, gli scaffali, la segnaletica di sicurezza. L’addetto incaricato delle attività di sorveglianza accede alla App con riconoscimento facciale o con impronta digitale e sarà la stessa App ad avvisare con un alert l’incaricato quando è il momento di compiere i controlli periodici. Nel caso di inadempienza avviserà i superiori, così come ogni esito delle attività di sorveglianza genera l’invio immediato di messaggi indirizzati a chi è deputato a risolvere quello specifico problema. E la peculiarità che ogni attività venga tracciata e registrata digitalmente assicura anche la diligenza di chi li effettua.

Videogioco educativo

Dalla startup Edugames, nata nel dicembre 2020, arriva un supporto per la formazione e l’apprendimento che utilizza le potenzialità dei videogiochi per la formazione. I videogame superano le difficoltà legate alla scarsa partecipazione dell’aula riuscendo e abbattono anche le barriere linguistiche, in un mondo lavorativo dove l’impiego di manodopera di origine extracomunitaria è sempre più frequente.

AMBIENTE E LAVORO: XXII SALONE DELLA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO.

Torna dal 22 al 24 novembre 2022 a BolognaFiere” Ambiente Lavoro”, fiera di riferimento per la safety, la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro.

logo

SETTORI ESPOSITIVI

I settori espositivi

La sicurezza sul lavoro, in un’unica fiera.

Ambiente Lavoro promuove da oltre 30 anni l’incontro tra i protagonisti della sicurezza sul lavoro.

La fiera offre una panoramica completa sui prodotti e servizi finalizzati a tutelare e migliorare la sicurezza e lo stato di salute del lavoratore. La manifestazione intende presentare ad un pubblico professionale le soluzioni, previste nel nostro Paese, per limitare l’insorgere delle malattie professionali e ridurre il numero degli incidenti sul lavoro.

Richiedi informazioni

I settori espositivi

Sicurezza

Elettrica

Attrezzi con isolamento | Componentistica di sicurezza | Strumenti di misura e controllo

Protezione macchine e organi

Attrezzature di soglia | Barriere di demarcazione e di zone | Barriere immateriali | Schermi

Sollevamento e trasporto

Attrezzature per il sollevamento | Attrezzature, dispositivi, impianti per carico e scarico | Automazione, robotica | Piattaforme di lavoro | Trasporto di sostanze pericolose

Fluidi in pressione e corrosivi

Materiali di protezione | Sicurezza della componentistica | Sistemi di avvertimento
Attrezzature da lavoro: | Borse per gli attrezzi | Utensili | Strumenti anti-scintille

Emergenza

Apparecchi elettromedicali | Attrezzature di soccorso | Docce di emergenza | Lavaggio e irrigazione degli occhi | Pronto intervento e pronto soccorso

Altre sicurezze

Antisdrucciolo | Antisfondamento | Apparecchi di segnalazione acustica e luminosa | Contenitori, armadi e cabine di sicurezza | Distributori automatici di DPI | Ponteggi | Porte di sicurezza | Protezioni anticaduta e parapetti | Segnaletica di sicurezza | Vetri di sicurezza | Protezione anti-urto

Salute

Medicina del lavoro

Attrezzature mediche e per l’esercizio della professione | Attrezzature per prove dell’udito, della respirazione, della vista

Acustica e vibrazioni

Ammortizzatori di vibrazioni | Pareti e pannelli fonoassorbenti | Prevenzione alla fonte | Prevenzione sulla propagazione | Rilevamento rumore e vibrazioni

Rischi fisici (radiazioni ionizzanti e altre, campi elettromagnetici)

Prevenzione alla fonte e sulla propagazione | Rilevamento e misura delle radiazioni | Schermatura elettromagnetica

Rischi chimici (amianto, gas, vapori, nebbie, fumi, polveri)

Attrezzature di misurazione | Bonifica amianto | Depuratori aria e filtri | Impianti di abbattimento e di captazione | Rilevatori di gas, allarmi per atmosfera esplosiva | Tecnologie di riduzione delle emissioni

Rischi biologici

Prevenzione alla fonte | Rilevamento, analisi, sorveglianza sanitaria | Tecnologie della sterilizzazione

Pulizia e disinfezione

Analisi delle condizioni igieniche | Attrezzature e accessori igienici | Creme barriera | Detergenti, disinfettanti e attrezzature per la disinfezione | Pulizia industria

Protezione personale

Corpo

Abbigliamento anticalore, antifiamma, antifreddo, a prova di acidi, per immersione | Dispositivi anticaduta | Grembiuli in cuoio, acciaio | Indumenti protettivi alte frequenze | Materie prime e semilavorati per DPI

Capo, viso, occhi, udito

Caschi | Elmetti | Maschere per saldatura | Protezione della vista | Protezione dell’udito

Estremità

Guanti in lattice, materiale antiacido, materiale antitaglio, monouso | Calzature antiacido, antisdrucciolo, antistatiche, di sicurezza, termiche | Protezione della gamba

Vie respiratorie

Attrezzature per la respirazione | Caschi per disinfestazione | Maschere di protezione | Respiratori isolanti

Qualità del lavoro

Comfort | Ergonomia | Illuminotecnica | Riscaldamento, condizionamento e ventilazione | Soluzioni strutturali e organizzative | Progetti di eccellenza

Servizi

Assicurazioni | Certificazione del materiale | Consulenza | IT- Information Technology | Progettazione

Promozione e gestione

Associazioni culturali e scientifiche | Editoria e informazione | Enti normatori | Enti pubblici | Formazione | Organizzazioni sindacali e di categoria

Sicurezza ambientale

Tecnologie per il trattamento, lo stoccaggio e il trasporto di sostanze inquinanti | Prevenzione dei rischi ambientali e bonifiche | Impiantistica e trattamenti di acqua e aria | Monitoraggio ambientale

Antincendio

Ricerca, innovazione tecnologica e cambiamenti nel mondo del lavoro al centro dell’84° congresso SIML.

da la Repubblica.

Ricerca, innovazione tecnologica e cambiamenti nel mondo del lavoro. Sono questi i temi al centro dell’84° Congresso nazionale di Medicina del Lavoro, promosso dalla Società Italiana di Medicina del Lavoro (SIML) in collaborazione con l’Università degli Studi di Genova e l’Ospedale Policlinico San Martino IRCSS di Genova. L’appuntamento, al via oggi fino al 30 settembre nel Porto Antico di Genova, punta i riflettori sui temi di attualità in ambito di salute e sicurezza sul lavoro, trattati nella prospettiva delle nuove opportunità preventive, diagnostiche e cliniche offerte dalla ricerca scientifica in un mondo del lavoro in continuo mutamento.

Un intenso calendario con 4 sessioni plenarie25 sessioni parallele 4 focus group, riservato ai ricercatori e agli operatori di medicina del lavoro, ma anche ai datori di lavoro e ai lavoratori stessi. “È una grande soddisfazione poter tornare a incontrarci in presenza a pieno regime –  commenta la presidente SIML Giovanna Spatari, al timone del Congresso insieme al prof. Paolo Durando, direttore della Scuola di Medicina del Lavoro dell’Università degli Studi di Genova e direttore dell’U.O.C. Medicina del Lavoro del Policlinico San Martino – Per noi il Congresso è un momento di scambio reciproco tra formatori e formati, proprio perché qualunque documento importante che la società scientifica esita, prima della stesura definitiva, passa attraverso il confronto e il dibattito con coloro che saranno i fruitori della linea guida”. Una grande occasione di confronto per gli oltre 250 relatori di rivolgersi a una platea di circa 1000 partecipanti da tutta Italia, per realizzare approfondimenti e apposite sessioni sul tema della tutela della salute e sicurezza sul lavoro. 

Qual è dunque la fotografia nazionale della medicina del lavoro oggi e quali sono le prospettive di sviluppo nel nostro Paese? La presidente spiega che il Covid-19 ha accelerato quella che doveva essere una lenta evoluzione verso l’industria 4.0, “basti pensare all’utilizzo su vasta scala dello smartworking che ha comportato una serie di adeguamenti per quanto riguarda postazione di lavoro, idoneità degli strumenti utilizzati, così come misure di prevenzione e valutazione dei rischi, pur lasciando dei punti oscuri”. Aspetto connesso è il tema dell’innovazione tecnologica che si inserisce in un contesto occupazionale in continuo e dinamico mutamento, anche in relazione ai cambiamenti socio-demografici e all’affermarsi di modelli culturali e indirizzi programmatori sempre più orientati alla sostenibilità economica, sociale e ambientale in tutta l’area europea.

per proseguire la lettura vai al link:

https://www.repubblica.it/economia/rapporti/osserva-italia/le-storie/2022/09/28/news/ricerca_innovazione_tecnologica_e_cambiamenti_nel_mondo_del_lavoro_al_centro_dell84_congresso_siml-367683119/amp/

LXXXIV CONGRESSO SIML DI MEDICINA DEL LAVORO A GENOVA

Sono aperte le iscrizioni all’84° Congresso Nazionale SIML in programma a Genova dal 28 al 30 settembre 2022 presso il Porto Antico di Genova Centro Congressi.



Nel novantunesimo anno dalla fondazione della Società Italiana di Medicina del Lavoro (SIML), condividiamo il piacere e l’orgoglio di annunciarne l’84° Congresso Nazionale, che sarà organizzato nuovamente a Genova, dal 28 al 30 settembre2022, dopo le edizioni del 1978 e del 1999 tenutesi sotto la Lanterna. L’auspicio è di tornare a una “normalità” nella realizzazione del principale evento scientifico della vita societaria, dopo il lungo e difficile periodo caratterizzato dallo stato emergenziale legato alla pandemia da SARS-CoV-2, che ha polarizzato negli ultimi due anni molte delle attività dei medici del lavoro e medici competenti.

Programma

Iscrizioni

ANALISI DEL COMPORTAMENTO E SAFETY: UN CONGRESSO A MILANO

L’evento è dedicato al tema BBS e Performance Management, ovvero il più grande evento in Europa dedicato alla gestione efficace dei comportamenti di sicurezza sul lavoro.
Il Congresso si svolgerà in presenza nelle giornate dell’8 e 9 luglio presso la storica sede centrale dell’Università degli Studi di Milano di Via Festa del Perdono 7, Milano.

I lavori congressuali permetteranno di approfondire quali sono le prassi evidence-based capaci di ottenere un cambiamento culturale, grazie agli interventi di ospiti internazionali e alla condivisione di esperienze e risultati di chi ha già avviato il protocollo di B-BS (Behavior-Based Safety).
In seguito alla plenaria di apertura, all’interno di ogni sessione verranno realizzati simposi paralleli, dedicati a tematiche di specifico interesse per i rispettivi settori. ( Da assolombarda )

FESTIVAL DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA SUL LAVORO AD URBINO

URBINO – La strada per una prevenzione realmente partecipata passa attraverso il coinvolgimento di tutti. Istituzioni, parti sociali, forze dell’ordine, imprese e lavoratori, università e mondo della scuola, cittadini e società civile devono fare ognuno la propria parte in un dialogo reciproco e proficuo perché la salute e la sicurezza sul lavoro e dei lavoratori diventino patrimonio condiviso e bagaglio formativo permanente. Senza parlarne solamente in occasione della drammatica conta delle 3 vittime quotidiane sul lavoro e puntando, per quanto possibile, all’obiettivo indicato dal presidente Mattarella di “zero morti” con un “patto di alleanza tra istituzioni, società civile, forze sociali ed economiche”. È il messaggio che viene dal Palazzo Ducale di Urbino, sede prestigiosa dal 4 al 6 maggio della prima edizione del Festival internazionale della salute e sicurezza sul lavoro.

Tre giorni di ascolto e confronto di esperienze. Promosso dalla fondazione Rubes Triva, ente bilaterale paritetico per la formazione dei lavoratori, e dall’Università degli studi di Urbino Carlo Bo attraverso l’osservatorio Olympus per il monitoraggio della legislazione e giurisprudenza sulla sicurezza del lavoro, il Festival ha ricevuto il patrocinio convinto anche dell’Inail, presente sia nel Comitato tecnico scientifico sia all’assise urbinate con il contributo dei suoi professionisti e ricercatori. Numerose le proposte, le esperienze, le testimonianze dal vivo e le sollecitazioni emerse nelle tre giornate di approfondimento, moderate dai giornalisti Rai Filippo Gaudenzi e Gianpiero Scarpati, che hanno incluso anche una sessione della Conferenza sul futuro dell’Europa a cui hanno partecipato il vicepresidente della Commissione europea Maroš Šefčovič e il sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova.

Bettoni: “Un cambiamento culturale per favorire partecipazione e prevenzione”. “Necessario e importante” per il sindaco di Urbino, Maurizio Gambini, il Festival si è aperto ufficialmente nel pomeriggio di mercoledì 4 maggio. Per il presidente dell’Inail, Franco Bettoni, “la sfida dei promotori è stata accolta dall’Istituto con la piena convinzione che senza partecipazione non è possibile parlare di vera prevenzione. La sicurezza – ha proseguito Bettoni nel messaggio letto dal direttore regionale Inail Marche, Giovanni Contenti – non deve mai essere percepita come un costo, ma come un valore aggiunto. Una buona e strutturata strategia di salute e sicurezza sul lavoro risulta proficua in termini di competitività, sostenibilità e benessere dei lavoratori. Coinvolgendo istituzioni, parti sociali e altri attori del mondo produttivo, nonché dando voce a coloro che hanno vissuto sulla propria pelle il dramma di un infortunio sul lavoro – ha concluso Bettoni – dobbiamo incoraggiare un cambiamento culturale”.  

Le buone pratiche della bilateralità e della contrattazione. Sulla stessa linea anche l’intervento di Giuseppe Mulazzi, direttore della fondazione Rubes Triva, per il quale “i temi della salute e della sicurezza non devono avere barriere. Se ogni giorno si contano 3 infortuni mortali la risposta forse sta nel fatto che manca la percezione del pericolo, insieme a carenze di natura organizzativa”. Per il presidente della fondazione, Angelo Curcio, “occorre anche guardare all’applicazione delle norme e in questo senso può essere d’aiuto l’esperienza bilaterale nella contrattazione, che ha sviluppato il tema della sicurezza facendo tesoro delle buone pratiche condivise o dell’analisi dei “quasi incidenti”.

L’esperienza della pandemia. Secondo il presidente di Utilitalia, Filippo Brandolini, “la salute e la sicurezza vanno condivise anche con enti esterni e stazioni appaltanti in contesti territoriali diversi, che necessitano di misure differenziate da calibrare continuamente. I servizi essenziali, vitali nel periodo pandemico, hanno continuato a funzionare con continuità”. E all’esperienza tratta dall’emergenza sanitaria si sono collegati anche l’intervento di Sergio Iavicoli, direttore della Comunicazione del ministero della Salute e la relazione introduttiva di Paolo Pascucci, presidente dell’osservatorio Olympus e del Comitato scientifico del Festival. “La pandemia – ha sottolineato Pascucci – ci ha insegnato non poco anche in tema di sicurezza lavorativa, come ad esempio la prevenzione primaria per ridurre il rischio alla fonte, e soprattutto il fare squadra, con la stesura dei protocolli anti Covid tra imprese e sindacati, che ha esaltato il ruolo delle rappresentanze.

Il confronto fra le parti sociali. Proprio le forze sociali sono state al centro della prima tavola rotonda, con un confronto schietto fra le parti e l’invito a incontrarsi per rinnovare il patto per la sicurezza richiesto dal Capo dello Stato. Per Pierpaolo Bombardieri, segretario generale Uil, “la vera questione è culturale, e va fatta una riflessione più ampia su qualità e condizioni del lavoro”, mentre per Daniela Barbaresi, componente della segreteria nazionale Cgil, “è necessario intervenire alla radice dei problemi, lottando contro sommerso e frantumazione del lavoro”. Secondo Luigi Sbarra, segretario generale Cisl, “la battaglia va condotta con rafforzamento dell’attività ispettiva, incrocio di banche dati e qualificazione delle imprese attraverso una saldatura con prevenzione, formazione e comunicazione”. “Il tema della sicurezza riguarda tutto il mondo del lavoro, ma è sbagliato affrontarlo solo con logiche repressive” – ha replicato il vicepresidente di Confindustria, Maurizio Stirpe. “Occorre mettere in campo una cassetta degli attrezzi con nuove misure tecnologiche e organizzative, valorizzando i comportamenti individuali”.

Le nuove tecnologie per migliorare la prevenzione. I nuovi rischi e l’evoluzione organizzativa sono stati al centro della sessione mattutina di giovedì 5 maggio, aperta dal saluto del prefetto di Pesaro e Urbino, Tommaso Ricciardi, che ha individuato le cause della mancanza di sicurezza anche in una grave carenza della cultura della legalità. Negli interventi di Aude Cefaliello e di Michele Tiraboschi sono state analizzate tutele e nuovi rischi lavorativi. Dal giuslavorista, in particolare, è venuto l’invito a capire il disagio del lavoro attuale, comprendendo che oggi si muore “sul” lavoro, ma anche “di” lavoro. Va quindi ricercata un’osmosi tra salute pubblica, occupazionale e ambientale. L’anticipo e la gestione dei cambiamenti e il miglioramento degli interventi in prevenzione alla luce delle sfide future, anche grazie all’aiuto di robotica e sensoristica, sono stati trattati da Stefano Signorini, direttore Dimeila Inail. Argomenti esaminati anche dalla tavola rotonda successiva, moderata dal direttore centrale Prevenzione, Ester Rotoli, in cui è stato ripercorso il contributo delle norme UNI, dei sistemi di gestione della sicurezza e dei modelli organizzativi gestionali, al centro degli interventi di Antonio Terracina e di Fabrizio Benedetti, coordinatore generale Contarp Inail.   

Tardiola: “Serve formazione in linea con le trasformazioni in atto”. Il dibattito pomeridiano si è articolato intorno al tema della formazione, che oggi richiede interventi diversi rispetto a quelli attuati finora. Le modalità dinamiche di apprendimento come la realtà virtuale e immersiva e le utilizzazioni di caschetti intelligenti che stimolano attenzione e interazione con il mondo digitale sono state illustrate da Alessandro Innocenti, direttore del dipartimento di scienze sociali dell’università di Siena, ed esaminate da accademici ed esperti nel dibattito a seguire. La sessione si è conclusa con l’intervento del direttore generale Inail, Andrea Tardiola, per il quale il tema della formazione deve necessariamente prendere atto delle trasformazioni e dell’accelerazione, anche economica, in corso in Italia dopo la pandemia e le conseguenze del conflitto in Ucraina. Per Tardiola, “bisogna realizzare programmi aggiuntivi di formazione con progetti speciali, che vadano oltre il quadro ordinamentale previsto dalla normativa vigente. Siamo in un mercato dell’occupazione dove il luogo del lavoro sta svanendo o dove il lavoro viene realizzato in altri luoghi ed è necessario ritarare la formazione rispetto a questi mutamenti”. Il direttore ha poi insistito su altre emergenze, come quella climatica, che produrrà i suoi effetti anche nei cantieri lavorativi, e ha richiamato l’impegno dell’Istituto nel garantire strumenti straordinari di gestione della sicurezza negli interventi connessi al Pnrr, oggetto di accordi con grandi realtà industriali del Paese.  

Attenzione al sommerso e alle discontinuità lavorative. Alla tavola rotonda conclusiva del Festival, svoltasi nella mattinata di venerdì 6 maggio e moderata da Roberto Riverso, consigliere giuridico del ministro del Lavoro, hanno preso parte, tra gli altri, Bruno Giordano, direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro (Inl) e Cesare Damiano, consigliere d’amministrazione Inail. Per il primo, “il costo della non sicurezza è anche sociale, pesa sul Pil e sulla bilancia economica. Noi abbiamo in Italia un’economia sommersa che secondo i dati Istat va oltre i 200 miliardi di euro all’anno e all’interno di questa cifra, più di 1/3, più di 70 miliardi di euro, è occupata dal lavoro sommerso. Il lavoro sommerso è una truffa, perché è privo di diritti e regole. L’istituzione recente del portale su questo fenomeno, con il contributo anche dell’Inail, va nella direzione di far emergere tutte le attività ispettive idonee ad analizzarlo e contrastarlo”. Per Damiano, “l’attenzione va rivolta oggi al lavoratore ‘povero’, un neologismo sociologico che riassume sottopaga e discontinuità lavorativa e che riguarda specialmente le donne e i giovani”. Occorre poi – ha concluso l’ex ministro del Lavoro – “trovare una sintesi tra flessibilità e regolarità nei rapporti di lavoro, con allargamento delle tutele e garanzia di formazione, che deve diventare un diritto costituzionale del cittadino”.

Le “belle storie” Inail di reinserimento lavorativo e sociale. Al Festival è stato dato spazio anche alle voci commosse di chi dopo un infortunio sul lavoro è ritornato a integrarsi. Come Stefania Benedetti, imprenditrice marchigiana titolare di un’azienda di presse per stampaggio e infortunata nel 2017 alla mano sinistra, oggi formatrice Anmil. Come Ivana Giancamilli, lavoratrice agricola nell’azienda familiare a Corinaldo, in provincia di Ancona, ritornata alla guida del suo nuovo trattore con un progetto personalizzato sviluppato dall’Inail dopo il riconoscimento di una malattia professionale iniziata nel 2011. O come Michele Caputo, lucano di Rionero in Vulture, che dopo l’incidente del 2015 in cui venne schiacciato da un cestello di metallo, ha ritrovato il sorriso e la speranza grazie alla pallanuoto e all’impegno degli assistenti sociali dell’Istituto. Ivana e Michele sono anche fra i testimonial della campagna di comunicazione Inail dedicata alle “belle storie” di reinserimento lavorativo e sociale degli assistiti dopo malattie e infortuni professionali. “Con questa formula – ha spiegato Mario Recupero, vicario della direzione Comunicazione – abbiamo costruito e consolidato una modalità di narrazione che parla alla parte emotiva e che rimane impressa molto più profondamente, un racconto completo di vicende di lavoratori infortunati che sono riusciti a ritornare pienamente alla vita di relazione e al loro lavoro”.

Sul sito del Festival disponibili materiali e video. Il Festival si è chiuso con l’avvio e la lectio magistralis di inaugurazione della Scuola di alta formazione in salute e sicurezza sul lavoro, voluta dalla fondazione Rubes Triva e dall’osservatorio Olympus per rendere operativi gli indirizzi di sicurezza partecipativa auspicati nei tre giorni di dibattito. I materiali presentati dai relatori, nonché i video integrali delle sessioni, sono disponibili sul sito dell’evento. Da Inail.it

CORSO INAIL: MONITORAGGIO BIOLOGICO PER ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI

Il corso vuole rispondere all’esigenza di aggiornamento e supporto di datori di lavoro e aziende sanitarie in materia di sviluppo e validazione di metodi per il monitoraggio biologico dell’esposizione ad agenti di rischio, acquisizione di dati biologici correlabili con dati ambientali, epidemiologici e clinici, individuazione di valori di riferimento per l’esposizione occupazionale.

Il monitoraggio biologico (MB) è lo strumento d’elezione per conoscere realmente le dosi di sostanze pericolose a cui un lavoratore è stato esposto, soprattutto nel caso di sostanze assorbibili attraverso la pelle, in caso di uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie, per valutare esposizioni pregresse in caso di incidente, per il registro dell’esposizione a cancerogeni. Per questo è utilizzato da molti datori di lavoro e aziende sanitarie, pur se in carenza di indicazioni normative.
Il Laboratorio rischio agenti chimici ha nei suoi obiettivi istituzionali lo sviluppo e validazione di metodi per il monitoraggio biologico dell’esposizione ad agenti di rischio, l’acquisizione di dati biologici correlabili con dati ambientali, epidemiologici e clinici, e l’individuazione di valori di riferimento per l’esposizione occupazionale. La diffusione di queste informazioni risponde all’esigenza di aggiornamento e supporto di datori di lavoro e aziende sanitarie.

Numero minimo di partecipanti 10
Numero massimo di partecipanti 30

Destinatari
Medici (tutte le discipline), tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, assistenti sanitari, chimici, biologi, fisici

Data scadenza iscrizione
10 maggio 2022


Calendario
25 maggio 2022, 08.30 – 17.00 + verifica finale

Modalità di iscrizione
L’iscrizione può essere effettuata contattando la segreteria organizzativa:
tel. 06.94181575, email: r.dml.corsi@inail.itm.catelli@inail.it

Crediti
Sono stati richiesti crediti ECM per medici (tutte le discipline), tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, assistenti sanitari, chimici, biologi, fisici

Codice edizione
[AC_2022]

Data Inizio

25/05/2022

Durata

7 ore di didattica più verifica finale

Costo iscrizione

175.0 €

Luogo

Inail – P.le G. Pastore, n. 6 – 00144 Roma

PROGRAMMA DEL CORSO

SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO ED OTTICA DI GENERE

All’Auditorium del Centro Culturale San Gaetano si è tenuto il convegno “Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro in ottica di genere” nell’ambito delle iniziative promosse dalla Commissione pari opportunità del Comune di Padova.

Scopo dell’incontro era quello di comprendere, attraverso un approccio a più voci, come sono attualmente valutati i rischi lavorativi e quanto la dimensione del genere sia effettivamente integrata nelle politiche relative alla salute e alla sicurezza sul lavoro, con l’obiettivo di avvicinarsi sempre più alla effettiva parità di trattamento tra uomini e donne come previsto dalle norme europee e nazionali.

Il convegno si è aperto con i saluti dell’assessora Marta Nalin con delega alle pari opportunità, della presidente della Commissione pari opportunità Luciana Sergiacomi e della consigliera di parità della Provincia di Padova Silvia Scordo. Ha moderato l’evento la consigliera di parità regionale Sandra Miotto.

Sono intervenuti, in qualità di relatori, Cristina Dal Pozzo – organizzatrice dell’evento, responsabile della Sottocommissione lavoro della Cpo, dirigente medico Inail specialista in medicina legale e medicina del lavoro, Maria Luisa Scapellato – associato di medicina del lavoro dell’Università di Padova e membro della Commissione permanente della Società italiana di medicina del lavoro (Siml) medicina del lavoro ed aspetti di genere, Pietro Antonio Patanè con Giovanna Contin rispettivamente presidente nazionale e segretaria regionale della Associazione nazionale medici di azienda (Anma), Marina Spiazzi – funzionaria dell’area ambiente e sicurezza di Assindustria Venetocentro, Rosana Bizzotto – direttore Spisal della Aulss 6 Euganea, Gaetano Zilio Grandi – ordinario di diritto del lavoro prorettore agli affari generali, legali, ai rapporti con il personale e ai rapporti con Fondazione Ca’ Foscari dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e Alessandra Stivali – segretaria Funzione pubblica Cgil di Padova.

Nonostante il Testo unico sulla sicurezza DLgs 81/08 preveda la valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, compresi quelli connessi alle differenze di genere, non ha precisato la metodologia per operare una valutazione dei rischi in ottica di genere e in tal senso i medici d’azienda (medici competenti) lamentano carenze formative. Si può quindi affermare che a distanza di 14 anni dalla emanazione del decreto, soltanto il rischio da movimentazione manuale dei carichi e la tutela della lavoratrice madre e della donna in allattamento beneficiano di un preciso inquadramento normativo.
Per tutti gli altri rischi (chimici, fisici, ergonomici, biologici, psicologici) presenti negli ambienti di lavoro l’approccio valutativo è ancora troppo “neutro”, circostanza che può determinare una sottovalutazione dei rischi nei confronti della salute delle donne.
E’ noto il fenomeno della segregazione di genere per cui le donne sono sovra-rappresentate nei comparti assistenza, educazione e servizi, come dimostrato anche dai dati relativi agli infortuni sul lavoro e alle malattie professionali. Ma è da tenere in considerazione anche il carico familiare che va considerato un vero e proprio secondo lavoro. Inoltre le donne sono più suscettibili al rischio psicologico derivante dal carico di lavoro eccessivo e dalle tempistiche pressanti. Merita ricordare, in questo senso, la Legge Regionale N. 8 “Prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing e tutela della salute psicosociale della persona sul luogo di lavoro” che prevede l’Istituzione negli Spisal di ciascuna Azienda Ulss di uno sportello di assistenza e ascolto sul mobbing, disagio lavorativo e sullo stress psico-sociale. Tra i nuovi rischi, particolare importanza rivestono quelli delle molestie e delle violenze nei luoghi di lavoro.

Non mancano esempi virtuosi da parte delle aziende del territorio che hanno investito negli asili nido aziendali, ma bisognerebbe puntare anche su orari di lavoro flessibili, smart working e programmi formativi specifici per le lavoratrici che rientrano dalla maternità.

«Siamo tuttavia lontani dalla piena applicazione del DLgs 81/08 – commenta Cristina Dal Pozzo – per cui servirebbe un sistema valutativo multidisciplinare basato su un sistema sesso-genere, un sistema dinamico, in grado di adattarsi velocemente alla trasformazione della società e quindi alla modificazione del ruolo maschile e femminile anche in ambito extra lavorativo. Non bisogna mai dimenticare che l’articolo 2087 del codice civile vincola il datore di lavoro ad un obbligo di sicurezza nei confronti del lavoratore, imponendogli di adottare tutte le misure possibili che, secondo le particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica sono necessarie a tutela dell’integrità fisica e personalità morale dei prestatori di lavoro. In sintesi, la parità di trattamento tra uomini e donne, così come garantita dalle norme europee e nazionali e sistematizzata nel DLgs 198/2006 “Codice delle pari opportunità tra uomo e donna”, non può non tenere conto, in nome di una uguaglianza di diritto, delle diversità sul piano biologico e sulle condizioni di lavoro per uomini e donne. Tali differenze impongono una rivisitazione delle norme esistenti ed eventualmente la proposta di soluzioni nuove in linea con le conoscenze scientifiche affinché si affermi il principio enunciato a Maastricht nel 1992 secondo il quale “occorre valutare la disuguaglianza per ottenere uguaglianza”».

(Padovanet – rete civica del Comune di Padova)