COME PROTEGGERSI DA INCIDENTI NUCLEARI

4 Marzo 2022

da https://healthy.thewom.it/divulgazione/radiazioni-protezione/

Una sostanza è detta radioattiva quando emette radiazioni. La quantità di materiale radioattivo rilasciato nell’ambiente si misura in Curie, mentre la dose di radiazioni ricevuta da una persona si misura in Rem.

Le radiazioni ionizzanti possiedono una quantità di energia sufficiente a danneggiare il DNA e causare la comparsa di tumori, al contrario delle forme di radiazione a bassa energia, non ionizzanti, come la luce visibile e le onde emesse dai cellulare che non danneggiano il DNA e ad oggi non sono ritenute causa di tumori.Simbolo nucleare in verde chiaro

iStock.com/matejmo

CAUSE

Tutti noi, ogni giorno, siamo esposti a quantità minime di radiazioni originate da

  • FONTI NATURALI, AD ESEMPIO DAGLI ELEMENTI PRESENTI NEL SUOLO O DALLA RADIAZIONE COSMICA PROVENIENTE DAL SOLE,
  • FONTI ARTIFICIALI, COME AD ESEMPIO GLI ELETTRODOMESTICI (AD ESEMPIO I VECCHI TELEVISORI A TUBO CATODICO), LE APPARECCHIATURE MEDICHE (GLI STRUMENTI RADIOGRAFICI, ALCUNI ESAMI DIAGNOSTICI E ALCUNE TERAPIE) ED I TEST NUCLEARI.

La quantità di radiazioni a cui siamo normalmente e quotidianamente esposti è minima, al contrario di quanto succede durante le emergenze radioattive (pensiamo per esempio agli incidenti nucleari o agli attentati terroristici), che potrebbero esporre le persone a dosi anche molto maggiori, a seconda della gravità dell’incidente.

Gli scienziati stimano che, in media, negli Stati Uniti ogni persona riceva una dose di circa due terzi di Rem all’anno: la metà circa dell’esposizione è provocata da fonti naturali, mentre la restante metà deriva soprattutto da apparecchiature mediche.

La parola contaminazione si riferisce al materiale radioattivo depositato in zone dove non dovrebbe essere, ad esempio su un oggetto o sulla pelle di una persona.

L’espressione contaminazione interna è riferita al materiale radioattivo che penetra nell’organismo attraverso

  • RESPIRAZIONE,
  • ALIMENTAZIONE,
  • ASSUNZIONE DI LIQUIDI,
  • FERITE,
  • ALCUNE FORME DI RADIOTERAPIA (IN CUI LA CONTAMINAZIONE È VOLUTA).

L’esposizione si verifica quando l’energia delle radiazioni penetra nell’organismo, ad esempio durante le radiografie si è esposti alle radiazioni ma non si diventa radioattivi.

SINTOMI

Le radiazioni possono danneggiare l’organismo in molti modi diversi e gli effetti avversi sulla salute derivanti dall’esposizione possono passare inosservati anche per molti anni.

I danni dovuti all’esposizione alle radiazioni possono essere

  • LIEVI, COME UN SEMPLICE ARROSSAMENTO DELLA PELLE,
  • GRAVI, AD ESEMPIO LA FORMAZIONE DI UN TUMORE E IL DECESSO.

L’entità del danno varia a seconda di fattori quali:

  • QUANTITÀ DI RADIAZIONI ASSORBITE DALL’ORGANISMO,
  • TIPO DI RADIAZIONI,
  • PERCORSO DI ESPOSIZIONE,
  • DURATA DELL’ESPOSIZIONE.

L’esposizione a dosi molto elevate di radiazioni può causare la morte del paziente entro pochi giorni o pochi mesi.

L’esposizione a dosi minime di radiazioni può far aumentare il rischio di tumore, oppure può diventare causa di insorgenza di altri problemi in fasi successive della vita.

ATTENTATI TERRORISTICI

Tra le possibili modalità in cui gli attentati terroristici possono causare l’esposizione a radiazioni ricordiamo:

  1. Introduzione di sostanze radioattive negli alimenti o nell’acqua: Anche se questo tipo di attentato potrebbe causare molta preoccupazione o paura, probabilmente non sarebbe grave dal punto di vista della contaminazione e non aumenterebbe il pericolo di effetti dannosi sulla salute.
  2. Una bomba sporca potrebbe causare gravi danni dovuti all’esplosione, ma molto probabilmente non conterrebbe una quantità sufficiente di sostanze radioattive in una forma tale da provocare gravi avvelenamenti da radiazioni in una grande quantità di persone. Le persone esposte alle radiazioni causate dalla bomba potrebbero tuttavia presentare un aumento del rischio di tumore nelle fasi successive della vita, a seconda della dose di radiazioni alla quale sono state esposte.
  3. Un incidente o un’esplosione di un impianto nucleare potrebbero causare il rilascio di una grande quantità di sostanze radioattive.
    • CHI SI TROVASSE NELL’IMPIANTO PROBABILMENTE POTREBBE ESSERE CONTAMINATO DALLE SOSTANZE RADIOATTIVE E FERITO DALL’EVENTUALE ESPLOSIONE.
    • CHI FOSSE STATO ESPOSTO AD UNA DOSE MOLTO ALTA DI RADIAZIONI POTREBBE SVILUPPARE UN AVVELENAMENTO.
    • CHI SI TROVASSE NELLA ZONA CIRCOSTANTE POTREBBE A SUA VOLTA ESSERE ESPOSTO O CONTAMINATO.
  4. Chiaramente l’esplosione di un ordigno nucleare potrebbe provocare diversi danni. Le persone sarebbero uccise o ferite dall’esplosione e contaminate dalle sostanze radioattive, con entità variabile a seconda della distanza dal luogo dell’esplosione. Molte persone potrebbero soffrire dei sintomi dell’avvelenamento da radiazioni. Dopo l’esplosione nucleare il fallout radioattivo arriverebbe a colpire zone anche molto lontane dal luogo dell’esplosione e sarebbe potenzialmente in grado di aumentare il rischio di tumori anche a distanza di anni e dall’attentato.

PREPARARSI AD UN’EMERGENZA NUCLEARE

Ogni comunità dovrebbe avere un piano d’emergenza da applicare in caso di emergenza nucleare: chiedete ai responsabili della vostra comunità se questo piano esiste, che cosa prevede e quali sono le istruzioni per l’evacuazione.

Mettete a punto un piano d’emergenza domestico, in modo che tutti i membri della vostra famiglia sappiano che cosa fare.

Tenete in casa un kit d’emergenza, utile per tutte le emergenze e non solo per quelle nucleari. Nel kit dovrebbero essere sempre presenti:

  • TORCIA CON BATTERIE DI RISERVA,
  • RADIO PORTATILE CON BATTERIE DI RISERVA,
  • ACQUA MINERALE,
  • ALIMENTI IN SCATOLA O CONFEZIONATI,
  • APRISCATOLE MANUALE,
  • KIT DI PRIMO SOCCORSO E FARMACI D’USO ABITUALE,
  • ASCIUGAMANI, SACCHI PER LA SPAZZATURA E CARTA IGIENICA.

COME PROTEGGERSI

Durante e dopo il rilascio di materiali radioattivi, le autorità locali e statali terranno sotto controllo i livelli di radiazioni e decideranno quali azioni da intraprendere per proteggere la popolazione.

La scelta dell’azione più adatta dipende dalla situazione, sintonizzatevi quindi sulle stazioni radio e televisive locali per avere tutte le informazioni e le istruzioni da seguire durante le emergenze.

Se l’emergenza nucleare è causata dal rilascio di ingenti quantità di materiali radioattivi, probabilmente vi sarà consigliato di rimanere dove siete, in casa o in ufficio, oppure di spostarvi in un luogo più sicuro.

Se le autorità consigliano di rimanere dove siete, in casa o in ufficio, è opportuno:

  1. Chiudere a chiave o con gli appositi fermi tutte le porte e le finestre.
  2. Spegnere i ventilatori, i condizionatori e i sistemi di raffreddamento che fanno entrare l’aria dall’esterno. Usate soltanto i dispositivi che fanno circolare l’aria già presente nell’edificio.
  3. Chiudere le valvole di tiraggio dei camini.
  4. Se possibile, portare gli animali domestici al chiuso con voi.
  5. Spostarsi in una camera più interna o in locali seminterrati.
  6. Tenere la radio sintonizzata sui canali dedicati all’emergenza o sulle notizie locali per capire che cosa dovrete fare.

Se le autorità consigliano di evacuare la zona, seguite le istruzioni che vi vengono date. Lasciate la vostra zona il più velocemente e il più ordinatamente possibile. Inoltre:

  • PORTATE CON VOI UNA TORCIA, UNA RADIO PORTATILE, LE BATTERIE, IL KIT DI PRIMO SOCCORSO, LE PROVVISTE DI ACQUA E ALIMENTI, L’APRISCATOLE, TUTTE LE MEDICINE ESSENZIALI, ABITI DI RICAMBIO, IL DENARO E LE CARTE DI CREDITO.
  • PORTATE CON VOI GLI ANIMALI DOMESTICI SOLO SE POTETE USARE I VOSTRI MEZZI PER SPOSTARVI E SOLO SE SIETE DIRETTI IN UN LUOGO IN CUI SIETE CERTI CHE GLI ANIMALI SARANNO ACCETTATI. I MEZZI E I RIFUGI D’EMERGENZA DI SOLITO NON ACCOLGONO GLI ANIMALI DOMESTICI.

IODURO DI POTASSIO

Lo ioduro di potassio (KI) dovrebbe essere assunto solo in caso di emergenza nucleare con rilascio di iodio radioattivo, ad esempio in caso di incidente nucleare o esplosione di una bomba atomica. È consigliabile assumere lo ioduro di potassio solo se le autorità sanitarie o i responsabili durante l’emergenza lo consigliano espressamente. Il razionale alla base di questa sorta di antidoto è aumentare la quantità di iodio NON radioattivo nell’organismo, per evitare che la tiroide assorba quello radioattivo (essendo incapace di scegliere uno piuttosto che l’altro).

Una bomba sporca, invece, con ogni probabilità non conterrà iodio radioattivo.

Chi è contaminato internamente dallo iodio radioattivo potrà soffrire di disturbi alla tiroide nelle fasi successive della vita. La tiroide assorbirà lo iodio radioattivo e potrà sviluppare noduli o tumori dopo la contaminazione.

Lo ioduro di potassio ha lo scopo di saturare la tiroide di iodio e diminuire così la quantità di isotopo radioattivo che potrebbe venire assorbito; purtroppo è invece del tutto inutile per gli altri tipi di esposizione alle radiazioni.

Alcuni pazienti sono allergici allo iodio, quindi non devono assumere lo ioduro di potassio. Se avete qualche preoccupazione a questo proposito, chiedete consiglio al vostro medico.

FONTI E BIBLIOGRAFIA

  • CDC (HTTP://WWW.BT.CDC.GOV/RADIATION/EMERGENCYFAQ.ASP), FONTE NON PIÙ DISPONIBILE

Comments (1)

  1. Marco De Donno

    Sempre articoli straordinariamente al passo della cronaca e ponderatamente istruttivi i vostri, grazie!

    Mi fanno giusto un po’ sorridere (ammesso che certi argomenti possano essere percepiti con levità) le sopravvalutazioni sulla radio e particolarmente sull’apriscatole, che hanno un po’ il sapore delle istruzioni americane sull’argomento di anni Cinquanta (oggi francamente non mi viene in mente quasi nulla che che si apra con quell’ormai raro utensile da cucina), ma in ogni caso anche qui grazie a voi per lo stimolo comunque a riflettere su come potrebbe presentarsi una situazione emergenziale con molte cose a quel punto potenzialmente non corrispondenti alla nostra percezione del quotidiano e dello scontato.

    Importanti, per quel poco che sia nelle mie competenze, le considerazioni sulle pastiglie di iodio e sulla opportunità di una loro somministazione in una fase sì il più possibile precoce di una malaugurata situazione emergenziale, ma non prima che essa sia accertata.
    Ai tempi di Chernobyl ricordo che tutti conoscevamo in teoria questa forma di protezione e ai corsi universitari di ambito medico venivano mostrate in tempo reale le conseguenze sulla tiroide di quelle contaminazioni persino in Italia; ma di pastiglie di iodio a quell’epoca era pressoché impossibile trovarne nelle farmacie o altrove.
    Oggi in caso di necessità come saremmo messi quanto a distribuzione su larga scala di questo semplice ma non scontato presidio? Nel caso con cosa ovviare?

Leave a comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.