Con il nascere dell’epidemia Sars2-Cov mi sono posto immediatamente il problema dell’ ‘esecuzione degli esami spirometrici in sicurezza.
Ho deciso da subito che in considerazione dei potenziali rischi infettivi e il timore indotto nei lavoratori era maggiore del beneficio e pertanto ho
Dott Alessandro Guerri
medico specialista in medicina del lavoro
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In tempo di Covid-19 l’unico modo per eseguire esami spirometrici in sicurezza è utilizzare i filtri per spirometri.
Con l’avvento del coronavirus il boccaglio in cartone usa e getta, solitamente utilizzato per le spirometrie, non è più sufficiente per proteggere il vostro paziente da eventuali contagi.
Il boccaglio purtroppo non evita la contaminazione della turbina. Di conseguenza quest’ultima potrebbe diventare veicolo di contagio per tutti coloro che eseguiranno le spirometrie.
Perché il filtro per spirometri evita il contagio da Covid-19 durante l’esecuzione delle spirometrie?
I filtri per spirometri, prima di essere messi in commercio, devono superare rigorosi test di funzionalità. Il primo test riguarda la resistenza al flusso in ottemperanza con le regole imposte dall’ATS. Il secondo test riguarda la capacità di filtraggio.
Il test della capacità di filtraggio che risponde al quesito “perché il filtro per spirometri evita il contagio da Covid-19”.
Questa tipologia di test consiste nel riprodurre un’espirazione forzata, con uno strumento apposito, che contenga all’interno del flusso particelle con dimensioni differenti. Le particelle più piccole che vengono messe in contatto con il filtro hanno dimensioni pari a 0.027 Micron, tenete ben in mente questo valore.
La dimensione del Coronavirus Covid-19 è di 0,1-0,05 Micron, quindi, se il filtro è in grado di bloccare particelle da 0,027 Micron, il Covid-19, essendo molto più grande, verrà “intrappolato” dallo spunbond di polipropilene.
Di conseguenza la vostra turbina non verrà contaminata e i pazienti che eseguiranno le spirometrie successivamente non rischieranno il contagio.
Come è fatto un filtro per spirometri e perché blocca il coronavirus Covid-19?
Il filtro per spirometri è costituito da una struttura in copolimero di acrilonitrile-stirene anallergico e atossico e dall’anima filtrante in spunbond di polipropilene. E’ proprio lo spunbond di polipropilene che filtra Virus e batteri e non ne permette il passaggio verso la turbina.
Il filtro presenta ai lati un terminale anatomico dove poggiare la bocca per eseguire la spirometria e un cilindro con diversi calibri, a seconda della marca di spirometro che avete, da inserire all’interno della turbina.
PERCHÉ IL BOCCAGLIO NON È PIÙ SICURO?
Il boccaglio usa e getta non protegge e non ha mai protetto la turbina e l’operatore dalla contaminazione di batterie e virus (tra cui il Covid-19).
Il boccaglio non ha nessuna capacità filtrante, è un semplice cilindro in cartone che evita alla bocca del paziente di entrare in contatto diretto con lo spirometro ma non blocca nessun agente patogeno. Di conseguenza tutti i virus e i batteri si depositeranno sulla rete e sull’anima della turbina, conoscendo la lunga sopravvivenza del Coronavirus Covid-19 sulle superfici potete immaginare quanti pazienti potranno essere potenzialmente contagiati.
ECCO POI LE “REGOLE ” PER L’ESECUZIONE DELLA SPIROMETRIA A REGOLA D’ARTE