GRAVIDANZA , MATERNITÀ E VACCINO COVID

8 Giugno 2021

Da affari Italiani

Rischi? Benefici? Controindicazioni? Oppure solo cattiva informazione e allarmi ingiustificati? Il vaccino Covid in gravidanza fa discutere. L’Istituto Superiore di Sanità ribadisce che problemi per il nascituro non ce ne sono, a prescindere dalla fase della gravidanza (se cioè al principio o in fase avanzata).

Le Società di Ginecologia e Ostetricia (SIGO-AOGOI-AGUI-AGITE) portano all’attenzione pubblica e delle Istituzioni il momento di grandissima confusione e di scarsissima informazione che le donne vivono per tutto quello che riguarda l’evento riproduttivo e la vaccinazione anti Covid.

Ginecologi e ostetrici ricordano hanno ribadito che: – la gravidanza non è una controindicazione alla vaccinazione – il desiderio riproduttivo o la ricerca della gravidanza non sono una controindicazione alla vaccinazione – l’allattamento non è una controindicazione alla vaccinazione  – la contraccezione ormonale non è una controindicazione alla vaccinazione – non esistono indagini preliminari o terapie da praticare prima della vaccinazione in nessuna di queste situazioni  – le donne gravide dovrebbero essere invitate a vaccinarsi con maggiore premura rispetto alle donne non gravide della stessa età, perché la gravidanza è una condizione di fragilità.

Nonostante le nostre posizioni, dichiara il Prof. Antonio Chiantera Presidente SIGO, riceviamo quotidianamente sollecitazioni di donne confuse, che hanno avuto le informazioni più disparate, spesso non corrispondenti assolutamente al vero. Il Prof.  Nicola Colacurci Presidente AGUI, si appella al Ministro della Salute Roberto Speranza affichè recepisca le richieste e si faccia parte attiva, con il Ministero della Salute, di una campagna di corretta informazione che rassicuri le donne in età riproduttiva verso la vaccinazione anti-Covid.  Conclude la Presidente AOGOI Dott.ssa Elsa Viora affermando che: mantenere le donne in uno stato confusionale su tale argomento rappresenta un grosso deterrente alla natalità e spinge le coppie che vorrebbero avere figli a procrastinare tale evento, rendendo così ancora più drammatica la problematica “culle vuote” che  rappresenta il maggiore problema sociale della nostra Nazione.

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