VADEMECUM SUI GIORNI DI QUARANTENA

29 Ottobre 2020

Da il sole24ore.com

Mentre non si arresta il dibattito sull’opportunità o meno di sottoporre a tampone gli asintomatici, dopo la proposta delle Regioni di concentrarsi su chi manifesta sintomi al fine di rilanciare la macchina dei tracciamenti ingolfata dall’aumento dei contagi Covid, è opportuno fare il punto sulle regole della quarantena. A venirci incontro in questo senso è una circolare del 12 ottobre del ministero della Salute. Nell’individuare quattro tipologie di soggetti, il documento fornisce indicazioni sulla relativa quarantena e sull’opportunità di effettuare il tampone molecolare. Ecco le indicazioni ministeriali.

Le persone asintomatiche risultate positive possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno dieci giorni dalla comparsa della positività, al termine del quale risulti eseguito un test molecolare con risultato negativo.

I contatti stretti di casi con Covid confermati e identificati dalle autorità sanitarie, devono osservare: un periodo di quarantena di 14 giorni dall’ultima esposizione al caso oppure un periodo di quarantena di dieci giorni dall’ultima esposizione con un test antigenico o molecolare negativo effettuato il decimo giorno.

Le persone sintomatiche risultate positive al virus possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno dieci giorni dalla comparsa dei sintomi (non considerando anosmia e ageusia/disgeusia che possono avere prolungata persistenza nel tempo) accompagnato da un test molecolare con riscontro negativo eseguito dopo almeno tre giorni senza sintomi.

Le persone che, pur non presentando più sintomi, continuano a risultare positive al test molecolare per Sars-CoV-2, in caso di assenza di sintomatologia da almeno una settimana, potranno interrompere l’isolamento dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi. Questo criterio potrà essere modulato dalle autorità sanitarie d’intesa con esperti clinici e microbiologi/virologi, tenendo conto dello stato immunitario delle persone interessate (nei pazienti immunodepressi il periodo di contagiosità può essere prolungato).

Nella circolare si raccomanda inoltre di eseguire il test molecolare a fine quarantena a tutte le persone che vivono o entrano in contatto regolarmente con soggetti fragili e/o a rischio di complicanze; prevedere accessi al test differenziati per i bambini; non prevedere quarantena né l’esecuzione di test diagnostici nei contatti stretti di contatti stretti di caso (ovvero se non vi sia stato nessun contatto diretto con il caso confermato), a meno che il contatto stretto del caso non risulti successivamente positivo ad eventuali test diagnostici o nel caso in cui, in base al giudizio delle autorità sanitarie, si renda opportuno uno screening di comunità. La circolare raccomanda anche di promuovere l’uso della App Immuni per supportare le attività di contact tracing.

«Credo che uscirà nei prossimi giorni un documento specifico sull’utilizzo dei test» per individuare la positività al coronavirus. Lo ha annunciato, durante l’audizione in Commissione igiene e sanità del Senato, il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro. «La realtà dei test oggi è costituita dal gold standard – ha precisato – che è il tampone molecolare ma i test antigenici rapidi hanno risultati buoni e sono stati consigliati anche dal Ministero per un utilizzo in determinati contesti. Ma la ricerca tecnologica peró è molto rapida e nelle prossime settimane potremo disporre di ulteriori test più facili da utilizzare. Questo sarà certamente di grande aiuto».

Leave a comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.