FASE 2 SECONDO LA PROPOSTA DI INAIL

22 Aprile 2020

DA TECNORING.IT ARTICOLO DI SARA FRUMENTO

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Il 4 maggio sarà probabilmente l’inizio della Fase 2 dell’emergenza sanitaria Covid-19 (Sars-CoV-2). In queste ore, è al vaglio del Governo il seguente “Documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione” proposto da Inail.

Riportiamo qui di seguito i contenuti salienti che potrebbero essere presi in considerazione per la Fase 2 di riapertura.

La Fase 2 del Covid-19 e le variabili del rischio di contagio

  1. Esposizione: la probabilità di venire in contatto con fonti di contagio nello svolgimento delle specifiche attività lavorative. Ad esempio settore sanitario, gestione dei rifiuti speciali, laboratori di ricerca.
  2. Prossimità: le caratteristiche intrinseche di svolgimento del lavoro che non permettono un sufficiente distanziamento sociale per parte del tempo di lavoro o per la quasi totalità. Ad esempio specifici compiti in catene di montaggio.
  3. Aggregazione: la tipologia di lavoro che prevede il contatto con altri soggetti oltre ai lavoratori dell’azienda. Ad esempio ristorazione, commercio al dettaglio, spettacolo, alberghiero, istruzione.

Matrice di rischio di contagio da Sars-CoV-2

Il rischio attribuito a ciascun ambito lavorativo è stabilito attraverso la seguente matrice (Figura 1): il risultato ottenuto dalla combinazione di esposizione e prossimità, viene corretto attraverso un fattore che tiene conto della terza variabile, ovvero l’aggregazione.

La Fase 2 del Covid-19 secondo le linee guida Inail sulle variabili di rischio

Figura 1 – Matrice di rischio

Nella tabella sottostante sono riportati i punteggi possibili attribuibili alle tre variabili che concorrono a definire il rischio per ciascun ambito produttivo.

E x P Fattore correttivo di E x P Classi di rischio risultanti
Esposizione Prossimità Aggregazione
0 Probabilità bassa (agricoltore)1 = probabilità medio-bassa

2 = probabilità media

3 = probabilità medio-alta;

4 = probabilità alta (operatore sanitario).

0 = lavoro effettuato da solo per la quasi totalità del tempo;1 = lavoro con altri ma non in prossimità (ufficio privato);

2 = lavoro con altri in spazi condivisi ma con adeguato distanziamento (ufficio condiviso);

3 = lavoro che prevede compiti condivisi in prossimità con altri per parte non predominante del tempo (catena di montaggio);

4 = lavoro effettuato in stretta prossimità con altri per la maggior parte del tempo (studio dentistico).

1.00: presenza di terzi limitata o nulla (es. settori manifatturiero, industria, uffici non aperti al pubblico); 1.15 (+15%): presenza intrinseca di terzi ma controllabile organizzativamente (commercio al dettaglio, servizi alla persona, uffici aperti al pubblico, bar, ristoranti);

1.30 (+30%): aggregazioni controllabili con procedure (sanità, scuole, carceri, forze armate, trasporti pubblici);

1.50 (+50%): aggregazioni intrinseche controllabili con procedure in maniera molto limitata (spettacoli, manifestazioni di massa)

Verde: BASSOGiallo: MEDIO – BASSO

Arancio: MEDIO – ALTO

Rosso: ALTO

La Fase 2 del Covid e l’orientativa attribuzione classi di rischio per ciascuna attività

Nel documento redatto da Inail è presente una tabella orientativa circa le classi di rischio attribuibili ai diversi codici Ateco (Allegato 1 al “Documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione“).

La Fase 2 del Covid-19 secondo le linee guida Inail sulle variabili di rischio

Strategie di prevenzione: suggerimenti di Inail per la Fase 2 del Covid-19

In base all’approccio di matrice di rischio si possono adottare una serie di misure atte a prevenire/mitigare il rischio di contagio per i lavoratori.

La gestione della prima fase emergenziale ha permesso di acquisire esperienze prevenzionali che possono essere utilmente sviluppate nella seconda fase. Riportiamo in modo essenziali le disposizioni proposte all’interno del “Documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione“.

Qui di seguito riportiamo una tabella con la funzione di check-list, per ciascun ambito di competenza, ottenuta estrapolando le istruzioni proposte da Inail.

Documenti di riferimento
  1. d. lgs. 81/2008 e s.m.i.
  2. Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro
Fonti istituzionali di riferimento
  1. Ministero della Salute
  2. Istituto supriore della sanità (Iss)
  3. Inail
  4. Oms
  5. Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie
Figure professionali coinvolte
  1. Datore di lavoro
  2. Medico competente
  3. Rspp
  4. Rls / Rlst
Aggiornamento C’è la necessità di adottare una serie di azioni che vanno ad integrare il Dvr atte a prevenire il rischio di infezione SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro contribuendo, altresì, alla prevenzione della diffusione dell’epidemia.
Misure organizzative
  1. Gestione degli spazi di lavoro
    • Distanziamento sociale vs tipologia di processo produttivo
    • Lavorazioni singole con spazio dedicato
    • Riorganizzazione ambienti con possibilità di barriere separatorie
    • Turnazione presso gli ambienti comuni (ad esempio mense)
    • Orari di ingresso/uscita scaglionati
    • Minimizzazione degli spostamenti all’interno dell’azienda
    • Riunioni in modalità remoto (ad esempio smart working)
    • Accesso disciplinato dei fornitori
  2. Organizzazione e orari di lavoro
    • Limitazioni delle trasferte
    • Flessibilità orario ed alternanza
    • Evitare aggregazioni di trasporto da e per la sede di lavoro
    • Distanziamento sociale sui mezzi pubblici
    • Ricollocazione temporanea ad altre mansioni
    • Possibilità di smart working
    • Privilegi d’orario per i soggetti con figli o persone da accudire
Misure di prevenzione e protezione
  1. Informazione e formazione
    • conoscenza dell’aggiornamento delle misure organizzative
    • poster e locandine con misure igieniche
  2. Misure igieniche e sanificazione degli ambienti: quest’ultima caldamente consigliata nelle aziende in cui vi sono stati casi sospetti o accertati di Covid-19. Prevedere comunque una pulizia giornaliera e periodica
  3. Utilizzo Dpi
  4. Sorveglianza sanitaria e tutela dei lavoratori fragili
    • nomina ad hoc di un medico competente per la situazione emergenziale
    • sorveglianza ad hoc per lavoratori con età superiore ai 55 anni
    • reintegro graduale dei lavoratori affetti da Covid-19
Misure specifiche per la prevenzione dell’attivazione di focolai epidemici
  1. Possibilità di riattivazione del focolaio
  2. Controllo temperatura

 

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